l'uomo senza passato regia di Aki Kaurismaki Finlandia 2002
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l'uomo senza passato (2002)

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locandina del film L'UOMO SENZA PASSATO

Titolo Originale: MIES VAILLA MENNEISYYTTÄ

RegiaAki Kaurismaki

InterpretiMarkku Peltola, Kati Outinen, Annikki Tähti, Juhani Niemelä, Kaija Pakarinen, Sakari Kuosmanen

Durata: h 1.37
NazionalitàFinlandia 2002
Generecommedia
Al cinema nel Dicembre 2002

•  Altri film di Aki Kaurismaki

Trama del film L'uomo senza passato

Un uomo viene picchiato duramente appena arrivato ad Helsinki. Colpito da una forte amnesia, l'uomo non ricorda cosa né cosa sia successo, né il suo nome, o qualsiasi altro particolare legato alla sua vita. Si ritrova così senza casa, senza lavoro, e senza una vera identità...

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Voto Visitatori:   7,54 / 10 (79 voti)7,54Grafico
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Voti e commenti su L'uomo senza passato, 79 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  04/07/2018 12:28:09
   8 / 10
Solito grande Kaurismaki. semplice ed essenziale nei contenuti, drammatico,profondo e intimamente passional nella sceneggiatura.
Cinema d'autore ,non per tutti per via della lentezza ma questa è scuola di cinema

topsecret  @  18/05/2018 13:54:32
   7 / 10
Alcuni momenti appaiono abbastanza surreali, specialmente nei dialoghi, tanto che L'UOMO SENZA PASSATO fatica un po' a essere identificata come una commedia. Per il resto, però, la storia ha dei momenti leggeri che propendono per un sorriso, ben diretta e ben realizzata, oltre a una buona prova attoriale, e non si fatica a seguire, poichè riesce a rendersi interessante e coinvolgente, nonostante un'idea alla base poco originale.
Vale una visione.

kafka62  @  16/05/2018 10:53:49
   7 / 10
Il cinema di Kaurismaki, come quello di altri cineasti "marginali" degli ultimi decenni (Iosseliani, Kusturica, Ming-liang, ecc.) non si può confondere con quello di nessun altro regista, tanto esso è estraneo alle attuali logiche dell'intrattenimento spettacolare. La costante presenza di attori feticcio (come Kati Outinen), la scelta di ambienti tristi e degradati, l'umorismo sottile che si nasconde dietro a una sigaretta accesa meccanicamente o a una canzoncina rock ascoltata al juke-box, sono tutti segnali indicatori di una poetica personalissima, che usa sì le convenzioni del genere (il melodramma, soprattutto – come dimostra la splendida esercitazione retrò di "Juha" -, ma anche, ne "L'uomo senza passato", il giallo sull'identità e sul passato del protagonista) ma soltanto per superarle e stravolgerle ai fini dell'affermazione di un messaggio morale imperniato sull'amore, sulla solidarietà e sulla fratellanza universali.
Ne "L'uomo senza passato" assistiamo così alle traversie senza fine di un uomo che la vita getta letteralmente sul lastrico, senza più soldi, né casa, né memoria, derubato, malmenato e umiliato da tutti, e che pure non si perde d'animo ma risale la china della dignità umana grazie all'aiuto di altri reietti come lui. Alla fine (come già accadeva in "Nuvole in viaggio", segno dell'affermarsi nel nostro autore di un sempre maggiore ottimismo esistenziale) egli troverà l'amore di una donna ormai senza più illusioni e persino un po' di fortuna da parte del destino.
Non è un film facile, "L'uomo senza passato". La laconicità dei dialoghi, la rigidità da automi dei personaggi, l'assurdità delle situazioni spiazzano continuamente le aspettative dello spettatore. Niente è veramente come appare (il terribile cane chiamato Hannibal è in realtà un botolo inoffensivo, il rapinatore di banche un filantropo, e così via), e quello che appare, a saperlo vedere, rimanda sempre a qualcos'altro, in un continuo ammiccamento ed intelligente autocitazionismo mai fini a sé stessi. Se pur non è il film migliore del regista finlandese (meno stilizzato e rigoroso de "La fiammiferaia" o di "Ho affittato un killer", ad esempio), "L'uomo senza passato" è pur sempre un superbo saggio di comicità surreale e di moderno romanticismo.

Zarco  @  27/07/2016 23:27:41
   7½ / 10
Una cadenza lenta che rilassa. Sentimenti e atteggiamenti umani semplici e belli. Un tocco di poesia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  04/11/2015 19:23:14
   7 / 10
Commedia triste e surreale di Kaurismaki che in maniera molto minimalista si va a interagire con vari problemi della società.
Semplice ed essenziale.

GianniArshavin  @  24/08/2014 20:23:51
   5 / 10
A malincuore devo dire di non aver apprezzato il primo film di questo regista che ho avuto modo di vedere.
Malgrado le buone aspettative e la mia predisposizione positiva "L'uomo senza passato" mi ha profondamente annoiato per quasi tutta la sua breve durata. Il ritmo è fin troppo soporifero e a tratti non sono riuscito a tenere alta la concentrazione. Inoltre non mi hanno convinto nemmeno i tanti momenti surreali che avrebbero dovuto un po smuovere le acque.
Gli intenti e i contenuti sono sicuramente da lodare ma la realizzazione non mi ha catturato come speravo. Benissimo invece la colonna sonora e carine alcune idee , ma al momento dopo questa prima visione i pregi finiscono qui.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  21/06/2013 17:43:41
   7½ / 10
Buon film di Kaurismaki. Triste e ironico, con un tocco surreale dà uno sguardo duro sulla realtà sociale. Bello.

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  07/09/2012 21:58:25
   7½ / 10
Nonostante che tutti i film di Aki Kaurismaki si assomiglino un po' fra di loro, quelli degli anni '90-'00 sono differenti come spirito rispetto a quelli degli anni '80. In generale si nota maggiore ottimismo e fiducia, spesso finiscono con un finale positivo. Questo non vuol dire che siano peggiori, solo che sono diversi, colpiscono meno, lasciano un segno più "leggero" in chi guarda. "Ariel" e "La fiammiferaia" erano dei film molto duri, dei veri e propri pugni nello stomaco. Nella loro impassibilità e distacco affondavano nella disperazione umana con un'intensità e una forza che un film drammatico ed emotivo non avrebbe mai raggiunto.
La svolta avviene con "Ho affittato un killer", in cui per la prima volta si dà valore alla vita in sé, nonostante le difficoltà esistenziali, dove ci si rende conto che esiste la possibilità di trovare solidarietà e aiuto da parte di una o più persone, dove la speranza diventa concreta possibilità di ricominciare in maniera diversa.
Ne "L'uomo senza passato" questo atteggiamento tutto sommato positivo e "ottimista" diviene molto evidente. Addirittura Kaurismaki arriva quasi a idealizzare una certa situazione estrema di vita (quella dei reietti e dei mendicanti), rendendola quasi "positiva", umanamente migliore rispetto a quella di chi è più benestante e "perbene".
In qualche maniera si riallaccia al pensiero di Dostojevskij, evidente anche nei risvolti religiosi che il film sembra prendere (l'Esercito della salvezza è visto come composto da gente semplice e quasi ingenua, non da propagandisti inquadrati e fanatici). A me questo film ha fatto pensare a Dodes'kaden di Kurosawa. Solo che nel film di Kurosawa non si nascondeva il lato negativo dell'indigenza, mentre qui sembra quasi rimosso a favore di una visione quasi da commedia di un modo di vivere in sé non molto gradevole. E' il tocco leggero e disimpegnato di Kaurismaki che ogni tanto esce fuori e che "alleggerisce" le sue visioni estreme.
In ogni caso, nonostante l'aspetto a commedia del film, la scelta di campo etica è netta: tutto quello che ha a che fare con le istituzioni (polizia, collocamento, banche) è visto in una luce molto negativa. Il mondo "ufficiale" è prigioniero di se stesso, reso inumano e spietato dalla burocrazia e dall'indifferenza. Molto meglio chi vive di espedienti, ai margini, chi si arrabatta come può: queste persone sono infinitamente più ricche (dal punto di vista umano) di chi è "rispettabile".
Anche dal punto di vista estetico la scelta controcorrente di Kaurismaki è netta: alle bellezze artificiali e perfette, ai visi giovani e levigati si preferiscono le faccie vissute e rugose, i denti cariati, le mani callose e i vestiti cenciosi. Anche gli intrattenimenti sono di quelli semplici e senza pretese: niente effetti speciali, lustrini, un po' di vecchi ritmi, la musica popolare.
In linea con la scelta idealizzatrice, il finale lascia "soddisfatto" lo spettatore facendo intravedere il coronamento di un sogno, il realizzarsi di una speranza. Il mondo non è a misura di persona, ma ancora si possono ritagliare angolini in cui salvarsi.
Film tutto sommato piacevole e ben girato. Bravissimi gli attori.

Jumpy  @  23/07/2012 00:51:05
   7½ / 10
Mi ha colpito più questo che "Miracolo a le Havre" (che ho visto prima).
Interpretazioni molto posate e calibrate, le espressività, la mimica degli attori anche il gioco di chiaro scuri di alcune scene, danno l'idea, in certi passaggi, di una piece teatrale più che di un film.
Tocca tanti temi: integrazione sociale, senso di inadeguatezza, la voglia di ripartire da zero, amore, affetti. Nonostante narri una storia, fondamentalmente, fatto di solitudine e disperazione, riesce a mantenersi leggero ed a tener desta l'attenzione fino all'ultimo.
Peccato sia stato penalizzato da una traduzione e doppiaggio in italiano che rendono forzati e monocordi molti dialoghi.
Sarebbe da rivedere in originale con i sottotitoli :)

aldo palmisano  @  27/02/2012 02:17:58
   7½ / 10
non capisco del tutto il motivo per il quale questo film è considerato una commedia,
nella sua sobrietà racconta di una vicenda drammatica e di un uomo che più di una volta resiste a circostanze che mi hanno ricordato le tragedie greche.
sebbene talvolta ho sorriso per l'esagerata freddezza di alcune scene emozionanti, proprio la distanza con la quale il film è raccontato ha centrato il mio cuore.
e oltre ogni turbamento una storia d'amore davvero sopra le righe.

ciò che non ho gradito, come spesso accade, risiede nella conclusione della storia.

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7219415  @  19/01/2012 23:38:53
   7½ / 10
QUesto Kaurismaki ha uno stile veramente sobrio...almeno in questo film e in miracolo a Le Havre..
Molto carino...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/12/2011 13:36:55
   7 / 10
Il passato non esiste più, c'è solo un corpo senza nome, senza documenti e senza numero di previdenza. Kaurismaki oltre a descrivere l'odissea surreale del suo protagonista, lo fa ripartire da zero. Senza un passato che può fungere in molti casi da ancora negativa, il protagonista si deve in qualche modo reinventare, ricostruire una vita dalla pagina bianca. Probabilmente è la chiave per ricostruire, oltre l'uomo, anche l'intera società, una cesura per superare un doloroso presente. Fra reale e squarci di fiabesco, un film che in fondo è un auspicio per tendere a qualcosa di migliore.

guidox  @  08/10/2010 00:07:39
   7½ / 10
ho apprezzato questo film, perchè è malinconico ma dà speranza.
il tema della solitudine e della difficoltà di relazionarsi, affrontati da un uomo che si trova a ricostruirsi una vita senza neanche sapere chi sia in realtà e che alla fine troverà anche l'amore.
il senso di essenziale che si respira nella fredda periferia di Helsinki a far da sfondo, con dialoghi scarni e una recitazione quasi catatonica; ma c'è un contraltare di emozioni positive, nonostante la vita sia dura, mai gettare la spugna.

paride_86  @  18/04/2010 22:52:17
   7½ / 10
Film originale e raffinato che, quasi in sordina, senza ombra di volgarità ed eccessi, tocca diversi temi importanti e attuali, come la psicologia di un uomo che cerca di ricostruirsi, la sopraffazione tra persone e del sistema.
Molto interessante.

kierkegaard1000  @  27/11/2009 00:46:36
   10 / 10
A me piace particolarmente questo regista, e questa una delle sue migliori prestazioni. Vale quello che ho detto per vita da boheme.

Tuonato  @  29/08/2009 00:44:38
   6 / 10
Gli attori recitano da cani ma il film non è da buttare, sono infatti da apprezzare contenuti, alcune battute e varie scenette al limite dell'assurdo.
A questo punto mi arrendo con Kaurismaki come presto o tardi farò con Miike: hanno trovate geniali ma non riesco a condivedere tutto il gran bene che si scrive su di loro.

bulldog  @  16/07/2009 16:17:43
   6½ / 10
Non completamente riuscito.

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/04/2010 17.43.52
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pher  @  06/09/2008 15:30:20
   4 / 10
Premettendo che amo qualsiasi tipo di film di un certo spessore mi sono trovato a guardare questo film finlandese dopo aver letto tutte le recensioni riportate qui sotto.
Sinceramente l'ho trovato di un piatto angosciante e non ho visto neanche un gran fotografia. per non parlare degli attori. Il protagonista a parte la sua faccia costante da pirla era completamente ingessato...di legno...inespressivo...quasi odioso...e con questo suo modo di fare da spaccargli pure io la testa.
no zero non mi e' piaciuto per niente....e poi questi famosi dialoghi che tutti avete apprezzato dov 'erano? intendete quelle 2/3 battutine sarcastiche che ho sentito?...ma dai...zero blah due palle mai viste....

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Gruppo COLLABORATORI Hal Dullea  @  10/08/2008 20:40:05
   1 / 10
"L'uomo dei dolori" che resuscita per portare pace e bene, "via, verità e vita" (Giovanni 14, 6) all'umanità intera, è semplicemente teologia della gloria, messianica/pasquale/parusiaca, pure fuori tempo massimo d'un paio d'anni rispetto allo y2k delle attese cristiane del Giubileo ultimo scorso. Se poi il regista è sul piano stilistico "originalissimo, a tratti scanzonato, allegro e assurdo", non me ne può fregare di meno.

Mauro Lanari

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/10/2008 02.51.23
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Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  14/07/2008 18:38:31
   9 / 10
particolarissimo film di una dolcezza disorientante,perdere la propria identità per riscoprirsi e assaporare le gioie di una nuova vita e di un nuovo amore.
davvero poetico anche se io di poesia non ne capisco un *****

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  07/07/2008 21:12:15
   7½ / 10
Una vera sorpresa Kaurismaki.
Oltre che la deliziosa levità naturale del girato, dei dialoghi, dell'espressività, dell'atmosfera, il film colpisce per il divertimento puro con cui si guarda. La semplicità di un film mai banale è resa ancor meglio dall'indiscussa bravura del protagonista.
Una fiaba arguta sul problema dell'identità nella società.

everyray  @  03/05/2008 15:26:05
   8 / 10
Un piccolo capolavoro girato con intelligenza e misura,molto fine,ma non di certo apprezzabile da tutti..
Una storia strana,ma che ti scalda l'anima..bellissimo doppiaggio!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Silly  @  24/12/2007 19:11:36
   8 / 10
Bello, veramente.
Ambientazione, dialoghi e immagini curiosi e coinvolgenti.
Non capisco come possa non essere piaciuto.

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castelvetro  @  21/12/2007 16:55:33
   10 / 10
10 e lode per i dialoghi

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  17/10/2007 08:16:45
   7½ / 10
LO STESSO DISCORSO FATTO PER "NUVOLE IN VIAGGIO" VALE ANCHE PER "L'UOME SENZA PASSATO".
LO STILE REGISTICO ECCESSIVAMENTE SOBRIO E LA RECITAZIONE CATATONICA DEGLI ATTORI PROBABILMENTE RENDONO QUESTA PELLICOLA ACCESSIBILE AD UN PUBBLICO DI NICCHIA. ANCORA NON RIESCO AD APPREZZARE APPIENO IL CINEMA DI KAURISMAKI. TUTTAVIA, AL DI LA' DEGLI STILEMI DEL REGISTA FINLANDESE, NON POSSO NON RICONOSCERE CHE C'E' DELLA POESIA NEL SUO CINEMA: IN PARTICOLARE NEL MODO IN CUI EGLI RIESCE RITRARRE LA VITA DELLE PERSONE PIU' INDIGENTI, EVIDENZIANDONE, SENZA RETORICA, LA DIGNITA'.
RISPETTO AL PRECEDENTE "NUOVOLE IN VIAGGIO", "L'UOMO SENZA PASSATO" E' ATTRAVERSATO DA UNA VENA DI OTTIMISMO PIU' MARCATA.

Beefheart  @  10/04/2007 21:51:52
   7 / 10
Apprezzabile commedia romantica, dal ritmo blando, ipnotico ed i dialoghi scarni e, a volte, meravigliosamente assurdi. Il filo conduttore del racconto è un uomo che, persa la memoria e rimasto solo, si trova alle prese con se stesso ed il mondo che lo circonda. Sull'orlo della deriva sociale i protagonisti riescono comunque a mettere insieme una sorta di dignità esistenziale che permette loro persino di organizzare una certa regolarità quotidiana fatta di sussidi, fugaci lavoretti, improvvisati ricoveri inospitali e solidarietà reciproca. Nonostante l'amarezza di fondo il film ha un palpabile taglio ottimista che lo rende scorrevole ed ironico ed ecco che, facendo di necessità virtù, una violenta aggressione diventa l'evento di svolta per un benefico cambiamento di vita, il terreno brullo della discarica diventa un orto, il fatiscente container di lamiera un alloggio arredato, un incontro fortuito e difficile un nuovo, edificante, amore; il tutto accompagnato da una serie di brani musicali blues e rock'n'roll tanto stridenti con il contesto quanto efficaci in ottimismo. Ottima recitazione basata fondamentalmente su sguardi e silenzi e godibile regia all'insegna di essenzialità, linearità e semplicità.

lukanoir  @  13/03/2007 19:05:33
   9 / 10
Si rimane in attesa di qualcosa soprattutto all'inizio dopo i primi fatti che accadono al protagonista. Intanto si godono le atmosfere, lo squallore di una periferia scandinava fatta di container e piccole cose. Meravigliosamente studiati i dialoghi, si rimane esterefatti dalle non reazioni delle persone. Piano piano quell'attesa che si è creata all'inizio trova sfogo nella finezza dello stile del regista, il film si arricchisce di altre non reazioni, incredibilmente ironiche e comiche. Più speranzoso di altri film di Kaurismaki.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/01/2007 17:17:38
   6½ / 10
un film ben fatto e sicuramente innovativo con spunti che hanno grande orifginalita ma non tutte le scelte secondo me sono indovinate...ed è per questo che il mio voto si allontana un po dai precedenti che osannano il film...
prima di tutto penso che la recitazione quasi "zombesca" degli attori dopo un po stanca e ti fa subito capire che quello che stai guardando è solo un film...
poi ci sono troppi stacchetti musicali...si da troppo importanza alla musica(e la parte dell 'ingaggio della band musicale proprio non l'ho capita)...
carino

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  26/09/2006 13:57:07
   7½ / 10
Kaurismaki è uno dei grandi da cui c'è sempre da imparare.
Il suo minimalismo nel raccontare questa storia non è sicuramente un minimalismo di sentimenti, è un film che parla d'amore, ma anche molto malinconico ed anche divertente. Un film che sembra una favola, per questa nordica e silente ambientazione e per questi toni leggeri e contemporaneamente drammatici, ma più che favola questo racconto va dritto al cuore delle cose.

Nikolaj  @  12/09/2006 14:04:51
   9 / 10
Film assolutamente all'altezza del talento del finlandese. Di certo il più famoso, anche grazie alla grancassa di cannes.

Geniale la scena in cui la Outinen (meritatissima palma d'oro) nell'andare a letto accende la radio e... ascolta Do the Shake dei Renegades.

Meritava la palma d'oro, ma il film di Polanski era molto più politicamente corretto

Tuko  @  16/05/2006 18:22:16
   4½ / 10
noccaiata girata da cineamatore. facile e banale

squabs  @  18/12/2005 14:11:09
   6½ / 10
Può valere anche di più, ma sono convinto che cmq è un film per
determinate persone!!! E purtroppo io non faccio parte di quelle.

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/06/2006 22.18.52
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  18/11/2005 15:33:37
   9 / 10
film toccante e pieno di emozioni a discapito di una recitazione scarna e apparentemente fredda... in pure stile kaurismaki...

volubilis  @  05/10/2005 13:44:03
   8 / 10
E' un film bellissimo, ogni film di Kaurismaki mi commuove e mi lascia dentro qualcosa di nuovo. Gli attori, sconosciuti e straordinari, un altro piccolo miracolo

viagem  @  04/08/2005 09:58:42
   8 / 10
Non ho visto altri film di questo regista, ma questo mi è piaciuto davvero tanto.
Alcune scene e dialoghi tronchi risultano addirittura comici, forse non volutamente per altro, ma tutta la storia, surreale, gli incontri e la rinascita della vita del protagonista, oltre che l'ambientazione, mi hanno davvero entusiasmato.

6 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2006 19.24.54
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polbot  @  06/07/2005 13:51:12
   6 / 10
cacchio sti scandinavi............

4 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2006 14.11.42
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benzo24  @  06/06/2005 12:22:13
   10 / 10
Altro film eccezionale del geniale Kaurismaki, che con il suo tocco delicato e prezioso riesce a rendere godibile ogni cosa. Un film bellissimo permeato di un umorismo che sembra sempre sul punto di esplodere e da una tristezza incombente, profonda e pungente. Semplice e dirompente come una canzone rock’n’roll. Aki Kaurismaki l’ultimo dei grandi.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  16/12/2004 01:30:43
   8 / 10
Bel film di Kaurismaki, girato in un b/n fantastico

8 risposte al commento
Ultima risposta 24/03/2006 01.32.20
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dragonfly  @  15/11/2004 13:27:19
   10 / 10
Non capisco come si fa a dare 1 a un film come questo. Che non si tratta neanche di una commedia. E' il grande colpo del finlandese Kaurismaki, un vero pezzo pregiato della cinematografia moderna. Il film, a tratti neorealista, analizza magistralmente l'altra faccia della Finlandia, quella povera, quella umile. Il film riesce a trasmettere sensazioni di angoscia e tristezza come solo i grandi capolavori sanno fare.

Invia una mail all'autore del commento bobby  @  08/03/2004 23:09:39
   2 / 10
Potevano renderlo più emozionante.Troppa monotonia in un contesto già di per se triste

JulieBohem  @  14/10/2003 17:15:13
   8 / 10
ahahah,Kaurismaki,l'uomo venuto dal Nord,che ci insegna la Semplicità!

Invia una mail all'autore del commento bon  @  16/06/2003 15:32:23
   9 / 10
basta  @  30/05/2003 10:23:52
   1 / 10
basta osannare il cinema minore solo perchè è minore!!!

2 risposte al commento
Ultima risposta 04/08/2005 09.51.47
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Bill  @  06/05/2003 18:45:14
   10 / 10
Ogni commento è assolutamente inutile; chi ha capito e gustato questo gioiello non ha bisogno di spiegazioni.
Non mi stupisco della mediocrità di certi commenti, del resto al governo c' è un certo Silvio, probabilmente votato da questi incredibili cervelloni...

Invia una mail all'autore del commento anna  @  09/03/2003 00:18:48
   7 / 10
mi ha fatto pensare e questa è una cosa che mi piace

Invia una mail all'autore del commento Alberto Oldani  @  23/02/2003 20:04:30
   8 / 10
uno dei maestri che ormai si trovano soltanto nelle cinematografie minori

simone  @  13/02/2003 18:10:06
   9 / 10
semplice, pulito, lontano da stereotipi holliwoodiani, con quell'umorismo glaciale che fa eco a beckett, e quel finale alla frank Kapra; che cosa si può volere di più da un film.
per non parlare poi della condizione dei personaggi, una vita da rifiuti della società dei consumi vissuta con dignità, orgoglio egenerosità.
commuovente.
un consiglio a chi l'ha visto e ha dato una stella sola.
Almeno c'avete provato...

Invia una mail all'autore del commento valerio  @  02/02/2003 20:09:22
   10 / 10
solo un'osservazione : coloro che hanno speso addirittura il loro prezioso tempo x dare 1 stella di valutazione al film sappiano che hanno fatto bene ...infatti tale opera e' riservata a persone dal q.i. elevato, dalla sottile sensibilità interiore ...non e' dunque x voi sterili lobotomizzati di bassa fatta....Vi aspetta la curva sud..........trogloditi......

2 risposte al commento
Ultima risposta 07/06/2006 09.20.58
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Invia una mail all'autore del commento fabrizio l'avvocato  @  02/02/2003 20:00:27
   10 / 10
abile denuncia contro lo strangolante consumismo occidentale , personaggi caratterizzati in profondita', dialoghi stereotipati,a tratti toccante x la profondità raggiunta nella semplicità...ambientazione unica...totalmente controcorrente...cult

Chiara  @  28/01/2003 10:15:58
   7 / 10
io l'ho trovato molto bello!

Invia una mail all'autore del commento Gale e Nicoletta  @  27/01/2003 02:09:29
   10 / 10
Imperdibile!!!!

MariaPia  @  23/01/2003 18:35:44
   1 / 10
COncordo con Andy. Che schifo

Alessandro  @  23/01/2003 00:59:06
   10 / 10
Ciao Sergio,
innanzitutto volevo dirti che il mio messaggio non era rivolto a te!
Poi volevo dirti che quel 10 non è per il film ma per l'idea di rispetto che per me ha un significato particolare, e non sto qui a spiegare perchè (altrimenti muoiono tutti dalla noia!) e anche per fare un'altra stupidissima sciocca provocazione!
Sto cercando di dare il tuo saluto a Schwarzi, ma sai com'è, sta spaccando tutto!
Ciao!

sergio  @  21/01/2003 12:54:04
   10 / 10
Ciao Alessandro non discuto i tuoi gusti cinematografici, nè tantomeno la tua competenza..ma non ti sembra un po' incoerente dare prima 5/10 ad un film del quale vorresti "picchiare" il regista e poco dopo votarlo 10/10 ed ergerlo a film da premio oscar?Nonostante tutto credo che la gente possa cambiare opinione,spero che almeno questa tuo voler ritrattare sia motivato dal fatto che forse,tu per primo abbia rivisto il film con piu' attenzione! Saluti a te ed a....Schwarzeneger

Invia una mail all'autore del commento Marco  @  20/01/2003 23:11:11
   9 / 10
Solo in Finlandia si poteva fare un film così. A me è piaciuto molto. E pensare che tutti invece vanno a vedere il signore degli anelli.

Invia una mail all'autore del commento MAURIZIO  @  20/01/2003 14:31:10
   9 / 10
Ciao ragazzi, dopo avere visto questo film mi è venuto in mente di boicottare tutta la cinematografia hollywoodiana, ma capisco che quelle produzione tutto calci pugni pistolettate, bene che vince il male piace a tanta gente. Dobbiamo cominciare a capire che un film non è una gioco della playstation e che, deve lasciare un segno deve farci riflettere su qualche cosa ma gli americani credono in un solo**** i dollari. Allora per chi ha bisogno di un piccolo tocco di genialità, ironia e poesia può sicuramente gustarsi questo meraviglioso Film. Gli altri potranno attende il nuovo Rambo di Stallone.

Invia una mail all'autore del commento Alessandro  @  19/01/2003 02:19:50
   10 / 10
Ciao ragazzi, volevo rispondere ad alcuni di voi che professando alcuni pregi tipicamente finlandesi (?) come il rispetto dimostrano a tutti di non farne uso, almeno in questo forum. La mia era un semplice ,e forse sciocca provocazione; ma non ho offeso nessuno, ho solo scherzato. Il film può piacere come non può piacere ma non per questo abbiamo diritto ad offendere le altre persone che non la pensano come noi; questo penso voglia dire rispetto. Amo molto la poesia e devo dire sono rimasto affascinato da alcuni film non propriamente popolari e commerciali ma di incomparabile bellezza (almeno per me): Brazil, ESercito elle 12 scimmie, Amelie, etc... film poetici e profondi, non credo di essere uno sbarbatello che contempla Schwarzeneger mentre spacca tutto in preda a una crisi di nervi! Se il film insegna il rispetto vi consiglio di andarlo a rivedere!
Ciao

Marco  @  15/01/2003 11:01:00
   9 / 10
Andate a vederlo, se non altro per il minimalismo delle inquadrature e il colore degli ambienti (Amelie!?). Molto spesso sembra che la camera indugi ed è intrigante cercare di scoprirne il perchè. Ironico e a volte molto sottile. Scordatevi l'azione. Finalmente cinema europeo. Ciao a tutti!

Invia una mail all'autore del commento Andy  @  14/01/2003 15:10:12
   1 / 10
Credo che tutti quelli che gli hanno dato un voto piu' alto di 1 ci stiano prendendo in giro...

NY  @  14/01/2003 15:07:56
   1 / 10
Carino all'inizio ma continua ad annoiare...

YuYu  @  13/01/2003 15:47:33
   1 / 10
non ci siamo proprio

Clara  @  13/01/2003 11:14:42
   10 / 10
Il film è un viaggio onirico in una dimensione che noi sconosciamo. La vita dei personaggi si svolge secondo ritmi che sono estranei al vivere quotidiano delle nostre città. Complimenti al regista. Un bacio a tutti.

fria  @  13/01/2003 10:59:51
   10 / 10
troppo bello, fastidiosamente bello se leggiamo certe mail di incompetenti...

Invia una mail all'autore del commento Barùni  @  11/01/2003 09:20:32
   10 / 10
Ciao a tutti. Sono rimasto veramente colpito dalle belle parole di Sergio, Franz e Carla.
Credo che queste persone abbiano visto il film con gli stessi occhi con cui l'ho seguito io.
Una storia diversa, ricca di spunti per riflettere.
Personalmente, la preferisco sia a "Era mio padre", ma anche a "Il mio grosso grasso matrimonio greco". I personaggi del film sono come dei fiori che sbocciano nel deserto dell'indifferenza e del cinismo moderno.....fiori da far ghirlanda (Ihiihiihihi). Ciao!

Carla  @  11/01/2003 00:09:54
   10 / 10
Sono andata stasera a vedere questo film, dietro consiglio di un mio cugino che vive a Helsinki con la moglie - finnica. Sono rimasta colpita soprattutto nel vedere che qualsiasi persona - sia essa indigente o benestante - conserva sempre la sua dignità in quanto, appunto, persona. Amo moltissimo la poesia con cui il regista ha saputo esprimere la storia di "M". Complimenti.

stalker  @  10/01/2003 22:27:15
   10 / 10
il "caro amico Sergio" è rimasto cosi' abbagliato dalle sperticate lodi di Ragno & Co da non capire neanche chi erano i destinatari delle mie parole in questo forum...mah...lasciamolo "riflettere" ...nella sua "luce" di supponenza e presunzione... Il mondo è bello perchè vario

Giuseppe Quattropani  @  10/01/2003 19:23:09
   10 / 10
Il film è veramente un capolavoro. Anche se non capisco nulla di cinema e l' ultimo film che ho visto è stato "cappuccetto rotto". Ciao

fabrizio  @  10/01/2003 19:18:51
   10 / 10
Mi trovo perfettamente daccordo con Sergio, anch'io ho avuto modo di visitare la Finlandia e molti caratteristiche dei personaggi che possono sembrare troppo statici, surreali e commedianti di iv scelta in realtà ricalcano fedelmente il finlandese tipo; composto e stabile, spontaneamente portato a controllare se stesso e le sue emozioni, pronto pero' a spiazzarti per la sua sensibilità. Bravo anche a Franz, belle parole, di quelle che ti trasportano e si lasciano ascoltare lasciandoti davvero attonito.

ALE  @  10/01/2003 17:49:46
   1 / 10
VOLEVO ANDARE IN FINLANDIA....MA SE TRATTANO COSì LE PERSONE...... MEGLIO NON ANDARCI.!!!!!

Invia una mail all'autore del commento Franz  @  10/01/2003 14:13:20
   10 / 10
Intervengo per sottoscrivere l'opinione di chi ha ritenuto di apprezzare nel film de quo un raro capolavoro, per schiettezza, semplicità, purezza del messaggio.
La pellicola in discorso va apprezzata in primo luogo per la scelta del tema, (non certo in linea con i canovacci che aspirano a riempire le sale cinematografiche) e dunque per l'ardimento del regista, che ha evidentemente scelto di raccontare una storia semplice, a metà strada tra il filone neo-realista è un pò naif delle storie di casa nostra a partire dagli anni '40 e quello sentimentale che rivive oggi in una certa fiction della televisione nostrana. Tuttavia, la sintesi di cui dicevo è compiuta con ammirevole equilibrio: avrete infatti notato come mai, nemmeno per un istante, il regista si abbandona al benchè minimo pietismo (operazione che risulterebbe anche troppo semplice, tenuto conto dell'andamento della storia). Aggiungo: una sceneggiatura siffatta, affidata alle solite case di produzione holliwoodiane, avrebbe dato vita al solito pastone riempi-sala, strappalacrime e dai dichiarati intenti didascalici (vedi "Titanic", "Ragione e Sentimento" etc.. etc..).
Inoltre e a tacer d'altro, reputo assolutamente azzeccata la scelta degli interpreti, abbastanza bravi da far smarrire il confine tra la Finzione e la Relatà ma non abbastanza noti al pubblico da rendere la suddetta interpretazione troppo poco credibile.
Per Alessandro e Monica: voglio avere per voi il rispetto verbale che è a voi mancato. Dirò solo che il titolo nel quale vi siete imbattuti va scelto per ciò che offre, non per ciò che vi aspettavate che fosse.
Ebbene sì, esiste anche un cinema d'evasione che è estraneo alle logiche commerciali delle grandi case di produzione.
E questa, cari amici, si chiama POESIA. Non lo sapevate? ;-)

sergio  @  10/01/2003 13:48:52
   10 / 10
Ho molto apprezzato le parole del nostro amico ragno. Per quanto riguarda "stalker" forse dovrebbe riflettere un po' di piu'.., specie sul principio di "rispetto" degli altri e delle opinioni altrui prima di avventurarsi in commenti personali fuori luogo, meschini volti a celare una mera povertà di contenuti. Ciao a tutti

ragno  @  09/01/2003 10:24:45
   8 / 10
è bello vedere opinioni diverse, anche totalmente contrastanti... Non conosco molto la cultura finlandese ma ho chiaramente percepito i principi etici di cui parlava il nostro amico Sergio (il rispetto soprattutto) ed ho saputo apprezzare proprio quella (incriminata) apparente staticità dei personaggi, magistralmente diretti da Kaurismäki...
Film intenso e un po' surreale nella sua teatralità, molto piacevole

stalker  @  07/01/2003 18:01:29
   10 / 10
é un film comunque da vedere. E non bisogna certo essere esperti di cultura finnica (come premette chi parla a vanvera di questo film) per capire e per (ri)trovare la semplicità delle emozioni attraverso la ricchezza interiore dei personaggi di Kaurismaki

Filippo Lombardi  @  07/01/2003 03:15:44
   10 / 10
è un film che rende migliori le persone.
Poi ci sono quelli senza speranza ... come
l incompetente che ha accusato Aki ( di gran lunga il miglior regista in
attività ), di essersi dimenticato di come si gira un film ...
Ma per favore !!!!!!!

Filippo L.

davide  @  06/01/2003 19:41:48
   7 / 10
bhè...è una storia davvero interessante

Monica  @  06/01/2003 12:08:49
   5 / 10
Non essendo nè un appassionata di Kaurismaki, nè esperta di cultura finlandese, devo dire che la cosa più poetica del film è... il cane. Per il resto poche emozioni e una sensazione costante di squallore.

Invia una mail all'autore del commento sergio  @  06/01/2003 09:58:18
   10 / 10
Chi non conosce la cultura ed il popolo finlandese non potrà mai comprendere un capolavoro come questo. La semplicità delle situazioni, la sana innocenza dei personaggi, permeano il film di una affascinante semantica, che ha come scpo principale quello di trasmettere uno dei capisaldi dell'etica scandinava che è il ripsetto per l prossimo ed il perbenismo. Attitudine queste presenti sia nella gente piu' umile(barboni), sia in chi occupa posizioni di potere (poliziotto). Auska viikonloppua a tutti!

leo  @  04/01/2003 16:13:54
   10 / 10
Il mio film preferito di Kaurismaki.

Alessandro  @  11/12/2002 20:27:39
   5 / 10
Vi devo dire la verità... sono stato io a picchiare quell'uomo! Lo sapete chi era? Era il regista del film! Ed infatti dopo averlo picchiato ben bene mi sa che l'amnesia gli ha fatto dimenticare anche come si fa un film! Come dice il sito: Cosi, cosi, solo se non paghi!

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