l'ultima tentazione di cristo regia di Martin Scorsese USA 1988
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l'ultima tentazione di cristo (1988)

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locandina del film L'ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO

Titolo Originale: THE LAST TEMPTATION OF CHRIST

RegiaMartin Scorsese

InterpretiWillem Dafoe, Harvey Keitel, Verna Bloom, Barbara Hershey, Harry Dean Stanton, Victor Argo, David Bowie

Durata: h 2.44
NazionalitàUSA 1988
Generedrammatico
Tratto dal libro "L'ultima tentazione" di Nikos Kazantzakis
Al cinema nell'Agosto 1988

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Trama del film L'ultima tentazione di cristo

Gesù di Nazareth, giovane falegname ebreo, poichè sta fabbricando croci su commissione degli invasori romani, è considerato dai suoi uno spregevole collaborazionista. Soffre di incubi e si trova a lottare con una voce misteriosa che gli fa credere-dubitare di essere il figlio di Dio, mandato a salvare l'umanità, ruolo da lui paventato più che abbracciato, per cui è preda di crisi, caratterizzate da convulsioni al limite dell'attacco epilettico.

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Voto Visitatori:   7,69 / 10 (67 voti)7,69Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su L'ultima tentazione di cristo, 67 opinioni inserite

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pak7  @  09/03/2015 16:01:52
   5 / 10
Mattonata imponente di Scorsese. Mi aspettavo qualcosa di veramente diverso da un regista come lui, certo la regia è ottima, la fotografia sicuramente migliore del film di Pasolini, ma personalmente preferisco l'italiano, più fruibile, anche se questo genere di film non riesco prorpio a sopportarlo. Sarà un problema mio.

26 risposte al commento
Ultima risposta 01/04/2015 15.59.52
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  26/05/2014 21:28:19
   8½ / 10
Ecco forse Mel Gibson dovrebbe guardare bene questo film e capire come mai il suo fa così schifo, intriso com'è di quell'autocompiacimento sadico da ragazzino brufoloso. L'opera di Scorsese è anzitutto un capolavoro del cinema, per la prepotenza visiva delle immagini, la splendida colonna sonora e la direzione perfetta di tutto il cast.
Personalmente non saprei dire se questo film sia blasfemo o meno, quel che so è che la figura del Cristo terreno, umano e consapevole di esserlo, è resa splendidamente, senza mai indirizzare lo spettatore verso un modello preconfezionato di pensiero o interpretazione. Interessante la figura del Satana-salvatore, come pure il dialogo fra Cristo e Paolo di Tarso, che sposta l'attenzione della scena non tanto sulle conseguenze del tradimento di Gesù, quasi ininfluenti dal punto di vista storico-narrativo, quanto sul dilemma interiore dell'uomo-divinità, coerentemente con quanto visto fino a quel momento.
Una lezione di cinema.

22 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2015 09.48.44
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ferzbox  @  10/02/2014 15:04:08
   9½ / 10
PICCOLI SPOILER
Gesù Cristo di Nazareth era sopratutto un'uomo...e questo è il messaggio primario del film;se ne potrebbero dire una miriade di cose su questa pellicola,ma il messaggio marcato a fuoco è tutto concentrato nella mia prima frase.
Mi trovo costretto a dover accantonare momentaneamente il concetto che la religione cristiana ci ha sempre indottrinato;questo è necessario per poter capire pienamente il significato di quest'opera,girata magistralmente da un Martin Scorsese straordinario.
Il film è ispirato ad un libro di Nikos Kazantzakis,ma non ho mai avuto il piacere di leggerlo,quindi non saprei fare un paragone tra le due opere,ma quello che Scorsese ha regalato al pubblico,e non solo,anche al cinema,è qualcosa di stupefacente;un analisi della vita del Cristo matura e ben concreta...umana direi,e per niente blasfema,come sostengono molti(il fatto che non cammini parallelamente agli insegnamenti della religione,non significa che sia blasfemo,di inventato non c'è nulla,se non qualche particolare che approfondisce la vita dell'uomo che si sacrificò per la salvezza del genere umano(ma inventare per approfondire e non stravolgere non può essere considerato blasfemo...c'è un baratro tra le due cose).

Ora,io sono credente,cresciuto con una educazione cattolica,ma non ho mai smesso di tenere la mente aperta,ne tantomeno ho escluso teorie scientifiche complementari,ne tantomeno sono tra quelli che non credono nell'esistenza di altre forme di vita nell'universo...quindi la storia di Gesù,per conto mio,è la storia di un grande maestro della storia,in contatto con Dio,suo figlio prediletto,scelto per una grande missione,ma pur sempre di carne ed ossa,pur sempre circondato dalle difficoltà della vita,dagli amici,dalle tentazioni e tutto ciò che comporta l'essere mortali.
Quella di Gesù,nel film di Scorsese,era una vocazione dettata dal richiamo di Dio,una ricerca su ciò che vedeva,provava e sentiva....un uomo spaventato da se stesso,perchè meglio di chiunque altro,vedeva le debolezze ed i peccati dei suoi simili.
L'inizio del film ci mostra un Gesù insicuro,quasi debole,succube delle negatività del mondo,ma forse,proprio per questo,speciale...dotato di un qualcosa che paradossalmente poteva portare una forma di redenzione;lui lo sentiva,ed ha seguito infine quella voce che lo spaventava,per ascoltarla e capire...
Tutte gli eventi che conosciamo di Gesù(o quasi tutto,Scorsese ha scremato un pò per motivi tempistici),sono esposti seguendo un criterio più realistico,meno beato,ma più concreto e razionale(elemento che può aver spaventato coloro che vedono nelle dottrine religiose una forma di realtà indiscutibile),costruendo intorno alla figura del Cristo,un'umanità impressionante,approfondendo ancora di più il perchè delle sue gesta.
La stessa relazione con i suoi discepoli è straordinaria;il vedere che litigavano tra loro per un posticino vicino al fuoco(tanto per fare un esempio),con Gesù che li esorta a non bisticciare,si discosta dalla versione che ci insegnano normalmente(come potrebbero,i seguaci di Dio, litigare per un motivo così frivolo?);potevano eccome,sempre uomini erano e come tutti gli uomini potevano discutere e non andare d'accordo.
Lo scoprire di esser assistito da Dio,rappresentava per Gesù,un motivo per poter trovare la forza di andare avanti,nella sua umanità e nelle sue debolezze.
I miracoli rappresentavano qualcosa di anomalo anche per lui....ed è interessantissimo questo aspetto,perchè sottolineava maggiormente la sua carnalità,la sua paura di riscontrare che fosse l'effettivo messia...(la paura è una delle più grandi componenti umane).
Da notare anche la sua audacia e determinazione nel predicare l'amore,come la famosa scena della Maria Maddalena presa di mira dalla gente per i suoi peccati...molte frasi "storiche" di Gesù,venivano esposte con più drammaticità;mostravano una certa difficoltà per il messia,che se necessario,doveva anche gridare a squarciagola per esporre la parola di Dio....ed è assolutamente normale,se pensate alla terribile natura degli esseri umani.....
Il tradimento di Giuda è esposto in modo diverso,ma non tanto diverso come crediamo....Giuda ha tradito,ma doveva essere fatto,faceva parte del disegno di Dio,quindi perchè mai non avrebbe dovuto,a malincuore,seguire un'istruzione del suo maestro?(sempre di tradimento si parla)...così come la sua impiccagione(che il film non mostra) sarebbe perfettamente coerente;Giuda non avrebbe mai voluto tradire,ed anche se era stato il suo maestro stesso a chiederglielo,anche se doveva essere fatto,il dolore per aver avuto un compito così grave era immenso(Lo stesso Gesù dice a Giuda che il compito più doloroso spettava a lui...e proprio per questo gli era stato "affidato" il ruolo meno doloroso con la crocefissione.(altra frase che in realtà mostra incredibilmente la grande umiltà del figlio di Dio..).
La famosa ultima tentazione,altro non è che un ultimo confronto con il male,la voglia di non soffrire,di non voler bere quel calice amaro...un'ultima richiesta da parte di Gesù,che negli ultimi istanti,quasi stava abbandonando il suo padre perchè a sua volta si sentiva abbandonato.
Ma tutto ciò che Gesù ha visto per opera di Lucifero,era una manifestazione caritatevole di Dio.....nell'attimo della sua più atroce sofferenza,Dio mostra lui le conseguenze di quella rinuncia,la grande potenza del Diavolo,che sfruttando la paura umana arriva a risultati catastrofici....con l'inganno e la perfidia.
Solo dopo aver visto questo Gesù capisce il reale senso della sua missione,arrivando a raggiungere la consapevolezza necessaria per accettare beatamente il suo compito.

"...ora tutto è compiuto...."

Sono del parere che questa sia un'opera di straordinaria bellezza,da assaporare e capire con la mente libera,e senza pensare di uscire fuori dal proprio credo.....anche perchè,la figura di Gesù non è stata affatto infangata,ma resa semplicemente più umana...e per questo più toccante e significativa.
Il film di Scorsese ci mostra una realtà che la religione ha poi utilizzato per tramandare questo messaggio di sacrificio e salvezza....
Poi alcune inquadrature(sopratutto durante la crocifissione) sono assolutamente una lezione di Cinema....
Un capolavoro assoluto.

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Ultima risposta 19/06/2014 14.32.33
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Stebre  @  20/06/2013 15:50:08
   9 / 10
mpossibile trovare un film di Scorsese fatto male. Ed è incredibile che questo film sia stato denigrato e poco considerato. L'ultima tentazione di Cristo merita assolutamente la visione, un film che riesce a colpire in tutti i sensi, regalandoci la figura di un Gesù umanissimo, con tutti suoi pregi ma soprattutto i difetti, le paure, le ossessioni e le debolezze: Scorsese riesce a trasporre sullo schermo, sempre grazie a regia e montaggio ottimi, sia alcuni dei fatti più celebri narrati nella Bibbia sia la parte più romanzata (il film è appunto tratto da un romanzo) riguardo alla vita di Gesù senza mai stonare e andando a creare un quadro che può essere spunto di molteplici riflessioni. Bellissime alcune inquadrature, e le scene di forte impatto emotivo non mancano, anche grazie alla bravura di Dafoe ( ottimi anche Keitel e sorprendente Bowie nei panni di Ponzio Pilato). Chi l'ha trovato offensivo (?) per i suoi contenuti e ha tentato di boicottarlo doveva avere una chiusura mentale incredibile, non fatevi ingannare, va visto!

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Ultima risposta 16/07/2013 17.43.55
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Niko.g  @  16/01/2013 15:21:03
   3 / 10
Mi sarebbe impossibile giustificare il voto senza partire dall'autore che ha ispirato Martin Scorsese. Penso che la critica maggiore a questo film debba necessariamente passare per la filosofia che lo supporta e che è legata ad esso in modo imprescindibile e, secondo me, incompatibile.
L'essenza del pensiero di Kazantzakis ha inciso profondamente ne "L'ultima tentazione di Cristo", portando Scorsese a strappare letteralmente Cristo dalla Trinità, facendolo perdere in se stesso. Un Cristo che da "Salvatore" diventa "salvato". Nella concezione esistenziale e filosofica di Kazantzakis, infatti, l'uomo non può essere salvato da nessun dìo, accade anzi il contrario: è l'uomo, che tramite la trasformazione della materia in spirito, salverà il suo dìo (!!). Conclusioni antitetiche e paradossali, per dire sostanzialmente che non esiste nessun dìo, visto che l'uomo non ha nulla in cui sperare che non sia se stesso (speranza vana, quindi). Emblematica, a tal proposito, la summa del suo pensiero filosofico: "salviamoci dalla salvezza" e ancora "non bisogna avere della fede un concetto che ammetta speranze o ricompense. Sei un uomo libero e non un mercenario. Combatti senza accettare il compromesso della ricompensa. Questa è la verità". Già, ma la cosiddetta "ricompensa" (e qui ci troviamo al centro del ciclone per capire cosa sia la "salvezza" di cui parla Gesù nel vangelo) non ha avuto origine da Dìo, ma da una scelta volontaria dell'uomo (conseguenza del libero arbitrio), di cui l'uomo stesso era perfettamente consapevole. E' stato quindi l'uomo, con un suo atto di superbia, ad essersi messo nella condizione di "mercenario" rifiutando la beatitudine eterna di cui era stato reso partecipe. Un cattolico come Scorsese, questo lo sa benissimo. Vero Martin?
Tra l'altro, non è del tutto corretto l'avviso premonitore del regista ("questo film non è basato sui vangeli…"). A ben vedere, il Nuovo Testamento è stato estremamente utile a Scorsese, il quale ha prelevato solo le informazioni "pro domo sua", manipolandole con la filosofia materialista di Kazantzakis (che non crede nella salvezza!) e inquinando la limpidezza rivoluzionaria della proposta di Gesù: "Seguimi. Io sono la via, la verità, la vita." Parlare di Gesù con il tessuto esistenzialista di Kazantzakis sarebbe, per intenderci, come parlare dell'Islam attraverso la filosofia buddhista. E' un ossimoro messo in pellicola. Se lo spunto del film è: Gesù era un uomo come noi, con le nostre stesse tentazioni e le nostre debolezze, lo spettatore sappia che tutto ciò è già ampiamente presente nei vangeli canonici. L'elemento chiave, che da decenni provoca fortissimi fastidi tra i seguaci della cultura agnostico-materialista (Kazantzakis compreso), è la consapevolezza lucida (non onirica) del Cristo, di essere il figlio di Dìo. Consapevolezza che non equivale a mera e passiva accettazione, ma ad una continua lotta. Lotta che si può vincere solamente con l'aiuto di Dìo (del Padre in questo caso), non certo con quello degli uomini (Giuda, nel film). Willem Dafoe è un Cristo perduto in se stesso, che naturalmente non sa e non può riconoscere Satana e che si fa aiutare da un uomo per ritrovarsi, ma "maledetto l'uomo che confida nell'uomo; benedetto l'uomo che confida nel Signore" (Geremia 17,5-7) e "Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli" (Matteo 16,17).
Ne "L'ultima tentazione di Cristo" non c'è posto per Dìo. Non c'è posto per la Trinità. C'è posto per un uomo solo, senza identità, crocifisso e morto per caso e che prima dell'ultimo respiro sorriderà come un ebete per aver capito che è stato tutto un sogno e che, fortunatamente, tutto è compiuto.

31 risposte al commento
Ultima risposta 19/02/2017 14.36.57
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Sbrillo  @  17/02/2012 19:49:03
   4½ / 10
questo film è uno scherzo!!!!

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Ultima risposta 23/03/2018 21.56.56
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bucho  @  21/11/2011 01:58:48
   2 / 10
grande schifezza di film, blasfemo, una porcata colossale, la storia di Gesù è una sola, non si possono fare libere interpretazioni o rivisitazioni, scorzese ha toppato alla grande e con lui dafoe (che non assomiglia di certo a l'uomo della sindone). Rimango schifato di fronte a tutti gli apprezzamenti che ha ricevuto questo film, la storia è una sola, non si può cambiare.

vi piacerebbe un film su la seconda guerra mondiale, in cui i nazisti vincono e magari gli ebrei finiscono sterminati dagli americani che a loro volta vengono sconfitti dagli alieni?
ho detto tutto

29 risposte al commento
Ultima risposta 01/03/2013 04.08.10
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JohnRambo  @  13/06/2010 16:59:39
   4 / 10
Noioso, evitabilissimo, inutile.
Giusto per fare un po' di scandalo. Non fa riflettere. Non servere per accrescere la propria spiritualità. Non intrattiene, data la pesantezza e la prolissità.

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Ultima risposta 01/10/2015 12.09.40
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JOKER1926  @  05/04/2010 20:21:52
   7 / 10
"L'ultima tentazione di Cristo" è un criticato film di Scorsese tratto comunque da un libro (L'ultima tentazione) di Nikos Kazantzakis.

Il Salvatore del regista americano assume delle visioni differenti agli occhi di varie mentalità, per i fedelissimi della chiesa quello di Scorsese è un Gesù "osceno" e inquietante che smantella i mastodontici canoni religiosi e muta in un personaggio troppo "stravagante" dall'essere fonte di apprezzamento per un conservatore; "L'ultima tentazione di Cristo" comunque sotto un osservazione sostanzialmente "neutra" potrebbe offrire un icona di un Gesù palesemente diversa ma molto interessante.
Insomma la regia rivoluziona le regole "fisse" del Cristianesimo proponendo una storia diversa, quasi, a tratti paradossale e volontariamente provocatoria , paurosa e blasfema.
Croce e delizia del quadro concettuale di Scorsese è proprio questo "portamento" Messianico da proporre alla massa, infatti il tutto per alcuni momenti scivola nella banalità stuprando il solenne e serissimo alone accerchiato circa la figura del Messia, in altri l'ambiguità della figura incrementa un fatiscente castello di enigma e di sublime ambiguità.

"L'ultima tentazione di Cristo" quindi è vasto sul piano contenutistico, un po' meno su quello tecnico con attori a Mio avviso poco eccezionali con musica e fotografia non di primissima fascia.
Il film acquista credito e fonte di immane discussione nel finale, originale e quasi geniale con una drammaticità e con un artificiosità non comune e quasi interamente non riscontrabile nei soliti e retorici precedenti e successivi film imperniati sul Personaggio.

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Ultima risposta 17/02/2012 19.39.40
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BlackNight90  @  28/03/2010 21:33:42
   9 / 10
Venuto da molto lontano
a convertire bestie e gente
non si può dire non sia servito a niente
perché prese la terra per mano
vestito di sabbia e di bianco
alcuni lo dissero santo
per altri ebbe meno virtù
si faceva chiamare Gesù.

Non intendo cantare la gloria
né invocare la grazia e il perdono
di chi penso non fu altri che un uomo
come Dìo passato alla storia
ma inumano è pur sempre l'amore
di chi rantola senza rancore
perdonando con l'ultima voce
chi lo uccide fra le braccia di una croce.

E per quelli che l'ebbero odiato
nel getzemani pianse l'addio
come per chi l'adorò come Dìo
che gli disse sia sempre lodato,
per chi gli portò in dono alla fine
una lacrima o una treccia di spine,
accettando ad estremo saluto
la preghiera l'insulto e lo sputo.

E morì come tutti si muore
come tutti cambiando colore
non si può dire non sia servito a molto
perché il male dalla terra non fu tolto

Ebbe forse un pò troppe virtù,
ebbe un nome ed un volto: Gesù.
Di Maria dicono fosse il figlio
sulla croce sbiancò come un giglio.

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Ultima risposta 17/02/2012 19.46.10
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  21/07/2009 06:46:40
   6½ / 10
Un Gesù costruttore di croci per i romani. Gesù visitato continuamente da dubbi, visioni sataniche, tentazioni. Gesù non contento d’essere scelto come figlio di Dio. Gesù che ha tanta paura. Paura che Lazzaro, nel momento del miracolo, lo porti con sé dentro la tomba. Paura di Dio come del demonio. Gesù brutale e guerrigliero. Gesù che ama Maddalena. Che trova in Giuda l’intimo suo confidente.
E non viene congedato sulla croce. Scorsese lo fa scendere; lo fa accoppiare con Maddalena; lo fa sposare; avere dei figli; invecchiare; vivere una vita da uomo attraverso un incubo indotto dal demonio - l’ultima tentazione - per poi farlo pentire, fargli chiedere perdono con alle spalle lo sfondo d’una Gerusalemme in fiamme.
Lo stile virtuoso e manierato di Scorsese, però, che resta comunque coerente con la sua poetica, non concilia molto con il soggetto, che avrebbe piuttosto richiesto una maggiore sobrietà. I temi propri del regista ci sono tutti (il peccato, la difficile redenzione, l’angoscia, il bene e il male), ma in questo contesto, a mio parere, non convincono del tutto.
Molto più a suo agio tra i grattacieli e i quartieri della sua Little-Italy.

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Ultima risposta 21/07/2009 20.45.14
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topsecret  @  16/10/2008 18:52:13
   7½ / 10
Una delle migliori regie di Martin Scorsese, un film illuminante ed originale. Forse eccessivamente lungo e poco fluido in certi momenti, ma comunque un film da riconsiderare. Poco convincente,a mio avviso, H. Keitel nella parte di Giuda, buona invece l'interpretazione di W. Dafoe. I cattolici più intransigenti facciano uno sforzo in più. Da vedere.

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Ultima risposta 16/10/2008 18.59.50
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Invia una mail all'autore del commento Andrix84  @  26/10/2007 20:24:04
   8½ / 10
Grandissima opera di Martin Scorsese,credo che quello che ci illustra il regista sia un Gesù unico nella storia del cinema.Bella anche la colonna sonora,assolutamente da vedere insomma!

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Ultima risposta 29/08/2008 11.52.43
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  24/09/2007 21:45:35
   8½ / 10
Imponente operazione che, scavando nel torbido dei vangeli apocrifi e delle tradizioni laterali rispetto ai quattro vangeli, propone una figura di Cristo molto più vicina alle istanze umane di quella di cartoncino che secoli di sovrainterpretazioni ci hanno dogmaticamente consegnato.
Ne esce fuori un poema vibrante e carico d'emozione, magnificamente reso grazie alla direzione appassionata di Scorsese, alle interpretazioni coinvolgenti ed al respiro mediorentale che tutto avvolge.
Emozionanti le musiche di Peter Gabriel.

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Ultima risposta 25/09/2007 19.33.05
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ELY81  @  11/06/2007 00:41:39
   10 / 10
Tempo fa scrissi una recensione a tal proposito, perchè è stato un film che mi ha coinvolto tantissimo. Straordinario nell''impianto narrativo ed estetico. Una grande realizzazione visiva, che solo un grande regista poteva renderla così sublime. Scorsese descrive la storia di Cristo prendendo le distanze dalla descrizione tradizionale che ne offrono i vangeli. A differenza di Pasolini e Zeffirelli trae spunto dal bellissimo libro di Katzanzakis, che descrive un Cristo in preda a dubbi, debolezze e paure. E'' un film coraggioso, perchè molti cattolici integralisti ne hanno dato un giudizio basato sugli aspetti contenutistici del film, senza andare fino in fondo, nella sostanza vera e propria. Un Gesù molto umano, profondamente in lotta con la sua condizione umana e carnale e la sua natura divina, che lo porta a dover accettare con molto dolore il sacrificio predestinato dal Padre . Interessante la figura di Giuda, che assume le vesti di eroe, cioè di figura necessaria per portare a compimento il piano di redenzione. A mio parere, soffermandosi sugli aspetti intrinseci del film, senza dubbio concepito da un cattolico frainteso, porta alto il valore del sacrificio di Cristo. Bravissimi gli attori, capeggiati da un eccellente Dafoe nei panni di Gesù e da un grande Keitel.Bellissime le musiche di Peter Gabriel.Un capolavoro!

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Ultima risposta 09/11/2007 18.01.52
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Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  30/01/2007 21:27:42
   6 / 10
L'avevo visto da "piccolo" e mi era piaciuto molto. Nel rivederlo ora sono rimasto deluso: si distacca e si riallaccia in modo imbarazzante dalla classica figura di Gesù. Inizia in maniera molto promettente, con questo Gesù-costruttore di croci per i Romani che lotta contro Dio e cerca di rendersi a lui odioso, ma alla fine della fiera emerge in pieno il solito Gesù.
In ogni caso un buon film, ottima recitazione anche se non avrei scelto dafoe come gesù... troppo spiritato e irrequieto. é perfetto quando si arrabbia o si crogiola di dubbi, ma in tutto il resto rende gesù troppo esagitato, sembra una televendita ogni volta che c'è un discorso a più di due persone. Da vedere.
Ottima come idea ma potrebbe essere stato fatto molto meglio.

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Ultima risposta 27/05/2009 23.43.58
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  23/08/2006 14:58:30
   8 / 10
Settembre 1988: barricate al Lido di Venezia.


Una coda mai vista si prepara forse invano a procurarsi i biglietti per il film di Scorsese. E' scandalo annunciato, qualcuno preme sulla folla e si rompe un vetro, mentre qualche fanatico idiota minaccia (bonariamente?) bombe nelle sale che oseranno proiettare il film "blasfemo".
Buon per me, penso, è eccitante pensare che per vedere un film avro' la scomunica (echissenefrega) e che magari non è necessario frequentare gli emirati arabi per trovare tracce di fondamentalismo.
Risultato: il film-bestemmia (???) non ho potuto vederlo alla mostra del cinema, ma qualche mese dopo, spenti i clamori, in un cinema di Venezia, con un pubblico solitario e poco coinvolto.

Operazione tutt'altro che perfetta, la rilettura degli scritti apocrifi, la vita di un Cristo decontestualizzato dalla sua presunta/vera spiritualità, un uomo che "si è fatto uomo" no?
Troppe sbavature nella seconda parte, troppe cose fuori-posto, troppa agiografia dell'eversivo ad ogni costo, che diventa quasi tedioso...
Eppure, resta un film lirico, struggente, di forte realismo, visivamente straordinario (da antologia la resurrezione di Lazzaro in versione horror), e - perchè no? - indimenticabile.
Per un Defoe incredibilmente all'altezza, per una Hershey che ci regala una Maria Maddalena ammaliante e sensuale come non mai, per i nudi caravaggeschi che "dipingono" foschi scenari tra la resa pittorica del dolore e della morte e la plastificazione agiografica/estetizzante del cattolicesimo tradizionale.
In realtà, per Scorsese il Male è affidato alla simbologia, sintomo (non simbolo) di una forza eversiva che è individualmente collocata all'interno delle proprie scelte di uomini e esseri umani.
Si possono operare delle scelte, ma alla fine trionfa l'abnegazione di una Carnalità che diventa essa stessa fuga e unione del Principio di Sacrificio.

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Ultima risposta 01/01/2007 14.48.35
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antonius block  @  16/07/2005 10:39:29
   9 / 10
Altro che Mel Gibson con la sua passione di Cristo !!

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Ultima risposta 21/11/2011 01.53.15
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benzo24  @  24/05/2005 19:08:40
   7 / 10
Uno dei film più toccanti e profondi sulla vita di Gesù.

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Ultima risposta 21/07/2006 14.06.18
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Gruppo STAFF, Moderatore stefano76  @  25/11/2004 23:26:16
   8 / 10
Un gran bel film, con un Gesù atipico e qualche libertà od omissione nei confronti del Nuovo Testamento. Interessante ed estremamente visionario (alcune sequenze rimangono impresse come quadri negli occhi dello spettatore).

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Ultima risposta 25/11/2004 23.54.18
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dragonfly  @  12/11/2004 16:08:07
   10 / 10
Il più grande capolavoro mai fatto sulla storia di Gesù. Interessante, inquietante e originale. Scorsese resta sempre un mito.

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Ultima risposta 21/11/2011 01.56.05
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