l'uccello dalle piume di cristallo regia di Dario Argento Italia, Germania 1970
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l'uccello dalle piume di cristallo (1970)

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locandina del film L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO

Titolo Originale: L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO

RegiaDario Argento

InterpretiTony Musante, Suzy Kendall, Enrico Maria Salerno, Eva Renzi, Umberto Raho

Durata: h 1,38
NazionalitàItalia, Germania 1970
Generegiallo
Al cinema nel Luglio 1970

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Trama del film L'uccello dalle piume di cristallo

Sam Dalmas, uno scrittore americano che si trova a Roma, una sera assiste al tentativo di omicidio di Monica Ranieri, moglie di un gallerista d'arte. Sam rimane bloccato tra due porte a vetro e l'uomo che ha accoltellato Monica, un individuo vestito di nero, ne approfitta per fuggire.

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Voto Visitatori:   7,62 / 10 (171 voti)7,62Grafico
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Voti e commenti su L'uccello dalle piume di cristallo, 171 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  30/05/2015 12:17:50
   8 / 10
Dovevo confrontarmi prima o poi con le opere prime di Argento, ed infine ho scelto di partire con il suo film esordio che lo ha fatto conoscere in Italia e all'estero.
Il film è molto positivo, grazie soprattutto a tre aspetti tecnici:
1) la regia di Argento, che introduce la soggettiva dell'assassino (aumentando la tensione) e offre inquadrature notevolmente inquietanti, come ad esempio lo svelamento finale dell'assassino di fianco al quadro semi immerso nell'ombra.
2) La fotografia di Storaro, ineguagliabile nel mostrare dei paesaggi ed ambientazioni surreali e stranianti ( la donna nel parco, il protagonista pedinato dall'assassino).
3) Le musiche di Morricone, che seppur un pò ripetitive, risultano evocative e funzionali a tutto il contesto.

Ho notato che moltissimi elementi tipici di Argento sono presenti in questa pellicola e verranno riproposti anche successivamente: l'assassino con guanti in pelle nera, cappello ed impermeabile, oppure la solita chiamata minatoria con voce asessuata e minacciosa e la mancanza del dettaglio finale che risolve il puzzle.
Gli attori sono mediocri, protagonista compreso, si salva soltanto il commissario ed in parte Eva Renzi nei panni di Monica Ranieri.
Il colpo di scena finale è sicuramente d'impatto, ma a mente fredda può funzionare soltanto dando per buone parecchie forzature, ma i problemi di sceneggiatura sono sempre stati il tallone d'Achille di questo regista.

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Ultima risposta 30/05/2015 16.23.00
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ferzbox  @  15/03/2014 16:18:30
   7½ / 10
Scende inevitabilmente una lacrimuccia di nostalgia quando si ripensa ai primi thriller di Dario Argento.
La passione ed il talento di questo regista volevano esplodere oltre l'inverosimile.
"L'uccello dalle piume di cristallo" insieme ad altri lavori come "4 mosche di velluto grigio" o "il gatto a nove code",rappresentano tutta la sintonia di Argento con il genere giallo.
La vera popolarità(quella per cui lo ricordiamo tutt'ora),esplose con il "Profondo rosso" del 1975; questo grazie alla scelta di voler orientare i suoi film verso un'identità più sanguinosa,orrorifica e macabra,ma il suo amore per le investigazioni sui crimini omicidi,la esprimeva sin da prima con questi lavori che hanno acquisito valore nel tempo.
Già da questo film si intravedono le soggettive dell'assassino,i quadri "enigmatici",le telefonate intimidatorie,i depistaggi sulla reale identità dell'assassino,il protagonista borghese e il colpo di scena finale.
Si tratta di un Thriller all'italiana precursore degli anni 70 che furono.....il nucleo di Dario Argento,da cui si è ispirato spesso per fare tutti i suoi film più famosi ed agghiaccianti(Tenebre,Profondo Rosso,Opera)....
Non so cosa sia successo negli ultimi anni,ma è davvero un peccato vedere quanto sia scaduto attualmente(anche se forse,l'unica pellicola da considerarsi decente tra quelle recenti,rimane "Non ho sonno").
"L'uccello dalle piume di cristallo" è uno dei più bei thriller all'italiana dell'epoca; quei thriller che la stessa America ci invidiava.
Peccato che la scelta degli attori non è mai stato il pezzo forte di Dario,nemmeno in quel periodo....
...ma pur sempre migliori di quelli attuali,questo è sicuro.
Qualcuno ha nominato Asia Argento?

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Ultima risposta 16/03/2014 13.54.47
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GianniArshavin  @  23/12/2013 13:28:30
   6½ / 10
Nel lontano 1970 con questo film debuttò alla regia quello che è considerato il maestro del brivido italiano: Dario Argento.
L'allora 30enne regista nonostante un basso budget,la sfiducia di alcuni produttori ed un cast non di primissimo livello se ne usci con questa pellicola che già dall'uscita diede lustro e notorietà al cineasta romano.
L'uccello dalle piume di cristallo,per essere un film di debutto,è un ottimo prodotto,che mantiene alta la tensione e l'attenzione dello spettatore fino al colpo di scena finale molto riuscito e non semplice da prevedere.
Purtroppo la pellicola soffre di quelli che poi diventeranno,con alcune eccezioni,i difetti cronici del regista romano,e che già da ora purtroppo inficiano la riuscita generale del film. Infatti durante tutta la visione balzano all'occhio scene poco credibili o forzature di sceneggiatura,che fortunatamente non rovinano un prodotto di alto livello ma solamente lo allontanano dal capolavoro che poteva diventare.
Comunque consiglio assolutamente questo lavoro di debutto di Argento che per gli appassionati di genere (e non) risulterà godibile e piacevole.

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Ultima risposta 13/02/2017 14.15.46
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  02/09/2011 19:31:18
   6½ / 10
Insomma... pregi e difetti del cinema di Argento. Al suo esordio per il grande schermo il regista ricrea sapientemente un'atmosfera straniante e notturna (anche per merito di Morricone e della fotografia mirabile di Storaro) e, con tocchi da vero maestro del genere, restituisce dei sapidissimi momenti di suspense, su tutti il tentato omicidio iniziale. Poi però ci si trova a fare i conti con una sceneggiatura fragile e spesso francamente idiota (la vittima entra in casa, perde tempo, fuma, si sdraia, fa di tutto...con la porta aperta! ci credo che il killer poi ti uccide), con dialoghi improbabili, con attori lasciati in balìa di se stessi e con presuntuosi scimmiottamenti hitchcockiani (il finale in cui si giustifica l'assassino con la psicanalisi fa ridere e rimanda evidentemente a "Psycho").
Gustoso, possiede delle belle pagine di thriller ma non riesco a non vederlo come una prova generale per il fantastico "Profondo rosso".

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Ultima risposta 26/11/2011 16.42.06
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taranto10  @  03/05/2011 17:48:08
   9 / 10
Finanziato dal padre Salvatore, con cui formò la Seda e da Goffredo Lombardo (Titanus), il primo film di Argento é una piccola chicca genuina. Un giallo spaghetti, fine anni ‘70. Argento riprende la figura del vecchio killer reso celebre dal suo predecessore Bava: guanti, impermeabile, cappello (il tutto rigorosamente nero), ma a differenza di quest’ultimo, Dario porta il discorso su altri binari, osando laddove Bava non ebbe il tempo di farlo. La storia è molto intrecciata e con colpi di scena a ripetizione. Buona la recitazione e molto bella la colonna sonora firmata Morricone. 9 confermato!

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Ultima risposta 26/11/2011 15.39.32
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LEMING  @  24/07/2009 09:44:16
   8 / 10
Esordio al fulmicotone del maestro, questo film ha tutto....tensione, splatter, suspance, grande, secondo solo a Profondo Rosso e Suspiria.

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Ultima risposta 24/07/2009 11.49.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  06/04/2009 14:18:55
   7 / 10
Un buon film d'esordio per il compianto Dario Argento ormai incapace di dirigere film dignitosi come questo!
Argento comincia con i suoi colpi di scena "visti" solo in parte dal malcapitato di turno...il risultato migliore l'otterra' con "profondo rosso" ma anche qui non è male...
Non mancano alcuni momenti di noia o inutili,come il colloquio con il pittore pazzo...
Promosso

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Ultima risposta 01/06/2009 20.03.43
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Exodus  @  11/03/2009 12:31:10
   4½ / 10
Uno dei titoli più idioti della storia del cinema, per un film d'esordio non particolarmente ispirato. Al solito, trama insulsa, nessuna idea originale e twist finale prevedibilissimo.

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Ultima risposta 09/11/2009 23.17.21
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The Legend  @  28/02/2009 00:21:01
   4½ / 10
Iniziamo col dire che la sceneggiature ha delle falle assurde


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Il pretesto dell’uccello da cui prende il nome del film, poi, è debolissimo: in tal senso il finale regala una profonda delusione, è una trovata davvero banale, assai poco intrigante. I semplici (tele)film della signora in giallo offrono allo spettatore degli intrecci narrativi più difficili da sciogliere.

Come ha (ben) detto qualcuno che mi ha preceduto: le idee scarseggiano, i pochi spunti presenti appaiono palesi scopiazzature del filone di riferimento...

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Ultima risposta 21/07/2009 17.28.01
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  14/12/2008 12:21:02
   5 / 10
Dario Argento, un uomo completamente privo del senso dell' umorismo, più volte nel film c'è un'ironia che sfocia nel trash involontario. Da quest' esordio sono rimasto perplesso ancora più da questo regista, sono evidenti le pochissime idee in quanto artista, idee prese da altri per idolatria o per convenzionalità(il vestiario del killer, l'archetipo di Siodmak funziona sempre eh!), e con grandi difficoltà nel svilupparle decentemente. Da un punto di vista semiologico, dagli aspetti visivi e non, anche in questa pellicola si può notare un collegamento tra il regista Dario Argento e il regista che tanto avrebbe voluto essere, il tema della psicosi di "Psyco", del doppio e di una parte che lotta con l' altra, compare proprio qui. E se Alfred Hitchcock pur detestando questo genere di thriller, quello che lui chiamava "whudunit", riusciva ugualmente a strutturare perfettamente le proprie sceneggiature, quelle di Dario Argento fanno acqua da tutte le parti, e sempre. Il colpo di scena finale non basta per risollevare le sorti di un prodotto già di per se abbastanza noioso, anzi, ne evidenzia tutti i difetti e ne accentua le smagliature. Chi non ha pensato a "Gli uccelli" con questo film, o a Grace Kelly di "Il delitto perfetto" nel primo tentato omicidio. Va là Argento che ti ho dato il pane per 'naltra settimana, non ci casco più.

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Ultima risposta 18/03/2009 13.03.54
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anthony  @  07/11/2008 21:13:51
   8½ / 10
L'esordio dietro la macchina da presa dell' ex maestro del brivido nostrano.
Un thriller bellissimo e originale, che si basa su una sceneggiatura piuttosto buona e articolata (cosa insolita per Argento...visto che si tratta della sua personalissima spada di Damocle). Il film presenta una dinamicissima e splendida facciata gotica...atmosfere fredde e piuttosto penetranti, fotografia gelida e terribilmente asciutta, inquadrature sinistre tagliate con l'accetta e una certa malsanità di fondo che non poco spesso tenta di prendere il soppravvento. Gli attori se la cavicchiano (su tutti il buon Enrico Maria Salerno) e le caratterizzazioni sono niente male!
Le grandiosi musiche di Morricone accompagnano trionfalmente per mano questa pellicola e il suo giovane e talentuoso regista...un'opera veramente ben fatta e piuttosto innovativa per gli standars "intrecciosi" italioti dell'epoca.
Uno splendido manifesto che non può non rimanere tra i cult del genere.

Peccato che Dario Argento dal 1984 in poi........................

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Ultima risposta 08/11/2008 17.38.08
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John Carpenter  @  07/09/2008 16:16:35
   7½ / 10
Gia dall'esordio si poteva capire che Dario Argento era un grande regista.
Anche se il cast è piuttosto scarso, la sua regia è molto buona, e la trama è molto interessante e si sviluppa sempre meglio durante la durata del film.
Comunque resta ancora un pò acerbo da vedere oggi, infatti i migliori film di Argento, quelli che rimarranno alla storia, arriveranno più avanti.
Consigliato agli amanti del giallo.

John.

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Ultima risposta 07/10/2008 21.15.34
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  29/04/2008 20:21:46
   7½ / 10
Esordio folgorante di Argento, che mostra allo spettatore il suo grande potenziale artistico. Una pellicola gotica, visionaria, oserei dire "onirica".
Eccezionale l'utilizzo dei colori, ottima la fotografia, "disarmante" la claustrofobica colonna sonora di Morricone.
La presenza, tuttavia, di alcune forzature ed ingenuità nella sceneggiatura, che si contrappongono ai "lampi di genio" tipicamente "argentiani", compromette di gran lunga il risultato finale.
Scadenti, inoltre, le interpretazioni di tutto il cast, fattore ormai divenuto una costante nelle pellicola del buon Dario.
"L'uccello dalle piume di cristallo" è un film importante, rivoluzionario, che influenzerà le opere future del grande cineasta italiano. Proprio per questa ragione, sarebbe forse opportuno andare oltre le piccole (o grandi) sbavature di un regista-sceneggiatore alle prime armi, e guardare, invece, al talento e all'inventiva.

Voto: 7,5-8

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Ultima risposta 26/06/2008 00.18.44
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JOKER1926  @  04/04/2008 18:50:55
   7½ / 10
"L'uccello dalle piume di cristallo" segna l'inizio della carriera cinematografica di Dario Argento, è un grande debutto, film originalissimo con ottimi colpi "Argentani" che sublimano il tutto...
"Luccello dalle piume di cristallo" è un giallo che colpisce molto lo spettatore grazie alla sua bellissima trama nella quale si narra di un giovane che assiste ad un tentato omicidio e che rimane intrappolato fra due porte a vetro...
Film "oldstyle" con colonna sonora che è un mix fra tensione e mistero, scene sentimentali (ovviamente nel limite), è un po di commedia.
Finale del film un po' troppo grottesco con vari colpi di scena...
Buona la fotografia, misteriose le inquadrature del quadro nel quale è rapressentata una scena di violenza (anche nella semplicità del quadro si nota la vena artistica, cinematografica di "Argento").
Film con pochi difetti, molto bella e originale la parte in cui si indaga sulle telefonate fatte dall'assassino...
L'episodio delle telefonate che presentano uno strano rumore lo troveremo anche nel "Cartaio" (in grosso modo!).
Una cosa da sottolineare de "L'uccello dalle piume di cristallo" è la dinamica che porta l'assassino ad uccidere, non siamo di fronte al solito folle che all'improvviso inizia ad uccidere, questo film è ben altro...
E' un Argento che muove i suoi primi passi nel cinema, porterà avanti con buon successo la trilogia sugli animali e poi si butterà a testa bassa sul trhiller e sull'orrore allo stato puro...

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Ultima risposta 24/07/2008 22.14.46
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Caravita  @  07/03/2008 20:14:29
   4½ / 10
e se l' arcivescovo di costantinopoli arcivescolassivisse di arci............... ecc ABBIAMO il coraggio nel dire che le ambientazioni per quei tempi ci possono pure stare,pochissima tensione io mi stavo addormentando,Ma la trama Fa CAG,A.R.E, E DICIAMOLO

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Ultima risposta 16/03/2008 13.55.07
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DarioArgento  @  08/12/2007 19:47:52
   9 / 10
come ho già detto...erano altri tempi

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Ultima risposta 07/03/2008 20.08.43
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Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  02/06/2007 11:23:57
   8½ / 10
Gran bel film. veramente ottimo.
Argento dimostra già di saperci fare sia con la suspance che con la macchina da presa con la sua celeberrima soggettiva e il suo straordinario utilizzo dei colori (non per nulla la fotografia è di Storaro) per cui vediamo già da subito il risaltare del rosso e del nero con una nitidezza impressionante. bravi gli interpreti, ottime le musiche che fondono un perfetto stile Goblin (i bambini che cantano e la chitarra che arpeggia) e sonorità jazz incredibilmente e sapientemente adattate ai momenti di tensione, su tutti l'inseguimento dell'ex-pugile (il quale compare nello stesso ruolo in "L'uomo che sapeva troppo"...un omaggio a Hitchcock?).
secondo me superiore di netto a Quattro Mosche di Velluto Grigio.

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Ultima risposta 14/06/2007 14.41.42
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Norman Bates  @  09/11/2006 18:43:32
   9 / 10
questo è uno della trilogia animalesca di Dario, il suo secondo film se non vado errato. è un film mirato, dove la trama non si prede per strada, e dove ogni particolare non è lasciato al caso. gli attori sono stati eccellenti, la regia perfetta e le musiche straordinarie, scritte da un Morricone in versione Giallo.
film ottimo che merità pienamente il 9.

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Ultima risposta 02/06/2007 11.18.05
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pinocchio1989  @  23/06/2006 14:51:15
   10 / 10
il primo di dario ed anche il primo di una lunga serie di film fantastici che hanno tenuto incollati sulle poltrone dei cinema miglioni di spettatori.
della trilogia animalesca è sicuramente , insieme ad 4 mosche di velluto grigio, il mio preferito ed anche uno dei miei preferiti in assoluto.
credo che questo film non invecchi mai , lo visti circa 20 volte e ogni volta ha la stessa carica e la stessa tensione.
non perdetelo.
w DARIO ARGENTO

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Ultima risposta 06/10/2007 14.40.40
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  28/03/2006 20:44:20
   7½ / 10
Un altro bel film di Dario Argento… Ma facendoci caso Argento se li fa tutti simili i film! Sempre con l’assassino vestito di nero ke nn si vede in faccia, ke uccide con un coltello, il protagonista è sempre straniero venuto in Italia x fare una vacanza ma poi deve rimanere a investigare (nn si fa prima con il protagonista italiano siccome l’ambiente è italiano?), tensione regolare con ogni tanto una scena e poi di nuovo una lunga pausa, la solita apparizione di Daria Nicolodi e Dalila Di Lazzaro, e nel finale gli assassini sono sempre 2, e x di+ un uomo e una donna!!! Cmq siccome qsta dovrebbe essere la prima pellicola di Dario Argento, si può dire ke nn ha copiato dai suoi film, xciò di voto è un buon 7e mezzo.

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Ultima risposta 06/04/2006 21.26.47
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  08/03/2006 19:24:30
   5 / 10
Vanno bene i colpi di scena però Dario Argento esagera ... visto il finale sarei potuto essere stato anche io. Riconosco l'impossibilità nel prevedere la fine, però (fatto frequente per Dario Argento) le forzature sono troppe. Noto che aimè sono uno dei pochi che è rimasto deluso.

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Ultima risposta 07/03/2008 20.18.31
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||HeRMeS||  @  16/02/2006 23:16:45
   10 / 10
Un Film che mi ha colpito diversamente e meglio di profondo rosso anche se non di molto. Un esordio fantastico mi è piaciuto molto il collegamento del quadro []

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Ultima risposta 22/03/2006 22.23.06
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bodego  @  01/11/2005 16:15:09
   7 / 10
Buon film (da considerarsi eccessivamente bello), superiore a il gatto a 9 code che tuttavia non eguaglia Profondo rosso.
Imprevedibile chi ha commesso l' omicidio.
Da vedere anche perchè è l' esordio del regista e si può dire sia diventato un cult del genere.

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Ultima risposta 01/11/2005 16.16.58
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Hugolino  @  01/11/2005 12:48:01
   7 / 10
Molti dicono che è il miogliore thriller italiano dopo profondo rosso.
Non è neanche a paragone con profondo rosso, questo film non ha tensione, suspance sembra un poliziesco dove c'è l'eroe (il protagonista) che smaschera l'assassino...
Va be che è del 70' ma dieci anni prima è uscito Psycho quindi questo film non ha scuse... un sette anche se merita sei, ma siccome è di Argento...

7 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2005 15.21.35
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REWIND  @  26/01/2005 18:32:16
   9 / 10
Grande esordio,nn ce proprio migliore esordio x un regista,ki se lo aspetterebbe mai ke l'assasino sia la roscia!andando avanti i film di Dario Argento sono tutti capolavori ma dopo opera sono tutti banali!nn andrò sicuramente a guardare il prossimo film di argento mi piace ricordarlo cosi!

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Ultima risposta 26/01/2005 18.37.57
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leecorman2  @  07/10/2004 19:28:48
   9 / 10
Anch'io la penso come pastapasta. E poi dario argento è un vero genio.

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Ultima risposta 08/10/2004 09.21.53
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