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Ricordo quando questo film uscì; ho sempre trovato intrigante la storia, ovvero quella di un uomo distrutto dal dolore che trova il genio della lampada, che è una donna stupenda. Gli ingredienti per una pellicola fanta-sentimentale sono pronti ed in effetti è esattamente quello che è. Il problema è che Charles Finch dimostra tutta la sua incompetenza sia come scrittore che come regista: solo in Italia riesce, non si sa come, a trovare una produzione che finanzi il suo primo film (fidatevi, il fatto che sia un debuttante si vede eccome). La sceneggiatura è scritta a dir poco con i piedi alternando frasi poetiche e stucchevoli a dialoghi decisamente imbarazzanti, la storia procede in modo del tutto incoerente e sconclusionato, potevano esserci scene di magia ma ci limitiamo ad un paio effettini speciali da vergognarsi, la colonna sonora pare realizzata da un gruppo di ragazzini ai primi rudimenti musicali e per carità sorvoliamo sulla recitazione...anche il doppiaggio sembra casalingo. Un film in cui si salva solo la fotografia dell'esperto Luciano Tovoli e la scioccante bellezza di Diane Lane...ci credo che poi quel furbastro di Lambert se la sia sposata. Sconsigliato anche alle lettrici accanite di romanzi Harmony!
Visto tantissimi anni fa, l'ho riconosciuto leggendo la trama. Bella la fotografia ed il montaggio ma il film è inconsistente, qualche scena e, sopratutto, il finale emozionanti... ma non c'è altro