l'oggetto del mio desiderio (1998)

Non vado pazza per le commedie ma questa mi è rimasta impressa perché la protagonista si innamora del suo amico gay, ed è un amore impossibile e quindi lei ci soffre tanto (anche a lui gli dispiace). Casi della vita che succedono pure nella realtà.

Insomma, leggerina leggerina come commedia. E non avrebbe dovuto, certi temi che tratta avrebbero meritato più attenzione e spessore. E magari meno banalità retorica su di un finale a tarallucci e vino.

Non è un disastro, ma in fondo non lascia granchè, anche come prova d'attori. Protagonisti niente affatto indimenticabili, anzi, antipatici e noiosi. Molto meglio i comprimari di contorno, dal marito, alla sorellastra, al vecchio professore, decisamente più interessanti e simpatici.

Una commedia romantica che forse osa poco proprio perchè preferisce far risaltare il lato più umano e romantico dei personaggi, tutti caratterizzati abbastanza bene e dotati di un'amalgama convincente.
Finale prevedibile e quasi telefonato che però non sembra distorcere l'impressione positiva che si ha della storia durante la visione. Visione che scorre via in maniera indolore, riuscendo ad intrattenere senza affanni meritandosi la sufficienza.

Commedia gradevole a tematica gay, ma molto meno moderna di quanto si spacci di essere, e lo dimostra nel finale tradizionalista.
Jennifer Aniston e Paul Rudd sono una coppia di attori brillanti e credibili - almeno per questo genere di film.

Una bella commedia fondata sul luogo comune per cui un gay sarebbe il marito perfetto per ogni donna: è sensibile, ha buon gusto, senso dell'umorismo, cultura...ma all'atto pratico manca di 'iniziativa'. In effetti di trasgressivo c'è ben poco (giusto un pizzico di melting pot che fa tanto politically correct) e il film preferisce ancorarsi a più sani principi conservatori. Tuttavia è scritto bene e interpretato meglio, la confezione è curata e la regia è ben al di sopra degli standard di prodotti analoghi. Si lascia vedere che è un piacere.

buon lavoro

A me è piaciuto. Una commedia che tocca temi molto delicati e lo fa nel modo giusto, con la giusta morale.

Questa commedia sentimentale con protagonisti una giovane Jennifer Aniston e un altrettanto giovate Paul Rudd non mi ha per niente convinto. Troppo leggera e superficiale quando tocca temi come la maternità, la paternità e anche l'omosessualità e il sesso in generale.
Sicuramente il regista non ha intenti educativi ma comunque queste tematiche sono presenti ed è impossibile non notarle.
Inoltre l'interpretazione degli attori non è eccelsa, soprattutto dei protagonisti, molto più divertenti i comprimari, come la sorrelastra e il marito.
E' un film complessivamente guardabile ma che non consiglierei.