la vita e' bella (1997)

Uno dei film drammatici/storici più ruffiani e piatti che io abbia mai visto.
Peggio di questo solo "Il bambino con il pigiama a righe".
La prima parte è la solita commediucola benigniana (e qui potrebbe meritare un 6), dopodiché si assiste ad un altro film, senza capo ne coda, a tratti ridicolo.
Una rappresentazione buffa e grottesca che non rende certo omaggio alla memoria di quei tragici fatti.

Bello il finale con il carro armato USA che porta l'Oscar al Robertone nazionale.

P.S. un voto in meno per la presenza della moglie, ma perché si ostina a farla lavorare?

Un'oscar buttato al vento.

Il solito film facilone che punta ad intristire il pubblico per la solita storia, trita e ritrita, ormai con la muffa, a sua volta ammuffita......delle persecuzioni nella seconda guerra mondiale, nazisti cattivi ecc.....ecc.

Questo è l'esempio di come, spesso, gli Oscar vengono attribuiti a film che non se lo meritano.

Uno dei film più sopravvalutati della storia del cinema, sono stufo di sentirne parlare bene, questo film NON merita un bel niente.

Per me è da evitare.

il film italiano più sopravalutato di tutti i tempi!

Benigni gran furbacchione. Un film che mi ha sempre irritato nella sua miscela tra retorica ruffiana e tagli comici da slapstick scaduti. Registicamente sciatto.

Il 4 è giustificato dal fatto che:

- non sopporto Benigni
- questo film non mi ha trasmesso nulla
- non capisco dove sia tutta questa originalità ostentata, anzi, paventata da pseudo-critici cinematografici...ma tant'è, a me il film non è piaciuto

Ci sono tanti film che hanno descritto l'orrore dell'olocausto meglio di questo film...metà drammatico metà commedia....per intero uno sgorbio!

Da evitare come la peste


SPOILER

Tutto quello che avreste voluto sapere sull'olocausto e questo film non ha osato chiedere.

La storiella di un padre ed un figlio raccontata nel solito modo, con un paio di gag ben riuscite di Benigni e con quel po' di retorica che non guasta mai.
L'unica differenza è la cornice, ma è di quelle intercambiabili.

Normale poi che vincesse l'Oscar come miglior film straniero, perché il messaggio del film è molto più americano che nostrano.

Bravissimo Roberto equilibrista sulle poltroncine dell'Academy.

e un pessimo film incredibilmente sopravvalutato. Un film che strizza l'occhio all'America (si veda il finale con il carrarmato salvatore e l'americanone buono che lo guida). Zuccheroso, improbabile, indegnamente paragonato al Grande Dittatore di Chaplin. Dal punto di vista del linguaggio cinemtografico è inisesistente. Quando finirà Benigni di abbindolare tanta gente? Qunado finirà di proporci quella pessim attrice che è sua moglie?

Per me la " Vita è bella " é:

U N A C A G A T A P A Z Z E S C A!!!!

Si respira - manco a dirlo - un sapore disgustosamente acre et ampollosamente ridondante, segretamente retorico altresì falsamente elegiaco.
Pellicola magniloquente (?) quanto furbetta nel linguaggio cinematografico, alla ricerca della lacrimuccia acchiappaoscar in perfetto stile "volemmose bbene".
E non basta il Robertone Nazionale a tirar su un tal pastrocchio su carta: la noia e l'indifferenza non tarderanno a bussare alle porte dello pseudolager.

Film davvero melenso, ricco di stereotipi e banalizzato.

Un lungo polpettone inverosimile che vuole toccare il cuore delle persone con i soliti luoghi comuni.

Pessimo

questo film non mi ha convinto : racconta in modo incongruo e superficiale la tragedia dell'olocausto...non penso proprio che un ebreo fosse così "libero"di girovagare in un campo di sterminio..beffando gli aguzzini come se si giocasse a nascondino o a guardie e ladri. La prima parte,seppur in un un mare sconfinato di sbadigli,riesce a strappare qualche risata e a risultare meno inverosimile...ma gli attori di contorno sono opachi e la Braschi stenta sempre di più a decollare,Benigni è l'unico che riesce a tenere il gioco. La sceneggiatura è sufficientemente adeguata...ma il declino che seguirà ogni opera del comico toscano da qui in avanti,comincia a farsi sentire pesantemente..un sentamentalismo esasperato,una patina buonista sempre più spessa e ingombrante..in pratica il classico "VOLEMOSE BENE E DAMOSE DA FA' ".In conclusione, La Vita è Bella resta un prodotto poco approfondito e molto "ruffiano"...una melassa strappalacrime che gioca d'astuzia e cerca -riuscendoci (...almeno per molti)-di emozionare l'immaginario collettivo con una trovata finale troppo "tardiva" : se è tutto un gioco,un gioco deve rimanere.....il film sarebbe risultato almeno più onesto. Benigni promosso,film rimandato.

Commovente, poetico e dolce. Effettivamente lo è.
Ma ho dovuto rivalutarlo.
La vita è bella.Ma per chi?
Per tutte quelle persone che non hanno vissuto (direttamente o indirettamente) l'orrore dei campi di sterminio. "Non si esce mai, per davvero, dal Crematorio" (Shlomo Venezia).
Le intenzioni di Benigni erano sicuramente nobili, rivere l'orrore della Shoa attraverso una chiave più comica, senza però ridicolizzare o banalizzare il tutto.
Il risultato però a mio parere non è credibile.
Rimane comunque un'interpretazione ottima di Benigni (meritato l'Oscar per lui, mentre quello al film no).
Sull'argomento ritengo estremamente migliore Train de vie.

Non ho una gran stima di Benigni. L'ho sempre considerato più furbo che bravo, sempre pronto a trattare l'argomento più in vista al momento: maxiprocesso alla mafia/Johnny Stecchno ; vicenda Pacciani/ Il Mostro, e La vita è bella non fa molta eccezione.
Lo preferivo di più da attore e comico (vi consiglio Tuttobenigni dal vivo dell'83).
Comunque, il film è carino. Non un cavolavoro, ma carino. Non posso dire che l'abbia disprezzato. Pur non considerando originale l'idea, ci sono trovate sicuramente simpatiche (altre meno); la migliore è sicuramente la traduzione dal tedesco, ma anche quella è una cosa che mi sembrava di aver già visto, purtroppo non ricordo dove.

Cmq non è malaccio, e va sicuramente annoverato come uno dei migliori prodotti italiani degli ultimi tempi, assieme a pochi altri. Ma questo non è un merito del film, quanto una conseguenza dello stato PIETOSO in cui versa il cinema italiano, dove il valore di un attore lo decidono i giornali, i servizi su studio aperto e gli sms delle ragazzine. Se Scamarcio e Muccino sono bravi attori, allora io faccio l'astronauta, sono miliardario, e nel tempo libero vengo strapagato da orde di modelle di biancheria intimaper soddisfarle a letto! (e invece la verità è che non faccio l'astronauta :-) ).

Il voto è più basso di quanto forse meriterebbe il film, ma ho deciso di togliere 1 punto (forse 1 e mezzo) perchè è inammissibile che un professionista che si ritenga tale, nel confezionare un suo lavoro, si ostini a prostituirsi in nome dell' apparato uro-genitale di quella cozza di sua moglie e a darle tutti i ruoli da protagonista nei suoi film! Provate solo a vedere la scena in cui le viene da starnutire e ditemi se è possibile permettere a quella cagna di recitare! (e mi perdonino i cani e le loro compagne).

Strombazzato dai media come un capolavoro, osannato dal pubblico perchè ha vinto l'oscar, esaltato dai politici perchè parla dello sterminio nazista... tuttavia è necessario ricordare che il cinema non lo fanno i giornalisti, che gli oscar non sono mai stati un criterio per stabilire il valore di un film e che quando i politici fanno troppe lodi ad un film è meglio insospettirsi un po'.
Secondo me è necessario sottolineare che questo film non merita neanche il 6!!!
E' un filmetto fragile fragile, con una sceneggiatura furba e poco originale, un ritmo assolutamente pessimo (è tagliato con la motosega!!!), una fotografia degna di un telefilm e una recitazione che si appoggia totalmente sui trucchi di un guitto. D'altra parte Benigni è il più sopravalutato dei registi e per dimostrarlo basta ricordare la qualità assolutamente scadente del Pinocchio, che non è difendibile neanche dai suoi sostenitori più radicali!!!
Non capirò mai perchè Benigni è diventato una icona nazionale. Mi limito a constatare che non ha mai fatto un film decente. Misteri d'Italia!!!

Ohh come sono emozionato. Ohh come sono colpito da questa giocosa reinterpretazione dell' olocausto nazista da parte del Benigni nazionale: eheheh. Film buonista, furbetto, nel quale il ragno toscano si muove sempre sugli stessi fili della ragnatela mattatoriale, oramai collaudatissima presso il grande pubblico. Putroppo non riuscendo a reinverdirla mai, sempre con quella maschera esagitata e sopra le righe. Un film ottimista da spot, con una regia piatta e dozzinale, un grosso incantatore cinematografico per spettatori casuali. Bocciato.

un film veramente povero...di tutto...inesistente...vuoto...banale...scontato...

un film furbo come pochi, la retorica che si traveste da poesia e si trascina in uscite claunesche e trito pietismo ai limiti del cattivo gusto.
Mi spiace. Mi spiace perchè Benigni mi sta simpatico, mi spiace perchè so di andare controcorrente, so che molti mi diranno che non capisco niente... che sono una provocatrice incredibilmente interessata a far scendere questo capolavorone in classifica, poi alcuni particolarmente furbi mi inviteranno a guardare i cinepanettoni supponendo che io al cinema cerchi la risata facile e non abbia voglia di pensare ai mali del mondo...
Forse il punto è proprio che mi piace pensare e in questo film alla fine non riesco a trovare davvero nulla di profondo su cui rimuginare.
Preferisco di gran lunga il pugno allo stomaco dell'immagina finale di quel piccolo gioello che è Train de Vie.

Non dico che il film fa schifo in generale...semplicemente a me ha dato il voltastomaco...non vedevo l'ora che finisse ed ho sperato, per tutta la durata del film, che fucilassero benigni, una vergogna per il cinema italiano e la moglie?recita meglio il mio cane

Dopo aver visto questo film patetico, buonista, falso e ipocrita la mia opinione di Benigni è scesa ancora più in basso. E' proprio vero che gli oscar non hanno alcun valore!

Già immagino che mi assalirete tutti; in ogni caso, per me, a Benigni non riesce assolutamente di recitare le parti "serie". Specialmente in questo film, con il bimbo al seguito è davvero troppo surreale. Continui a fare il comico e ad abbassare i pantaloni da Baudo & Company. Quello gli riesce bene e fa pure un sacco di odience!

Non ce lo vedo Benigni a fare il serio, ma nemmeno il semi-serio, insomma quello che vuole far riflettere su temi seri con una risata. E infatti anche qui mi è piaciuto soltanto dove faceva la parte che più gli si addice, ovvero quella del comico (divertenti la scena della traduzione simultanea.. o quella della perfetta gamba ariana..). Non fraintendetemi, non sto criticando la scelta di un tema su cui eventualmente non si possa o non si debba scherzare (per ovvi motivi), sto proprio dicendo che secondo me Benigni in questo ruolo c'entra ben poco, perchè il risultato è davvero a tratti patetico. Non per niente trovo irritante anche l'ultimo Benigni, quello che va in TV a parlare di politica, o a leggerci Dante. Era invece ineguagliabile, quando faceva ciò che sa fare meglio, nei suoi vecchi film: far ridere. E la comicità pura di un tempo non era affatto di un livello inferiore, perchè l'arte di far ridere è una delle arti più grandi.

non mi ha convinto

Voglio vedere se gli ebrei che sono stati deportati nei campi concentramento avrebbero riso davanti a questa ca22ata di film.

secondo me è un film altamente sopravvalutato, perchè non ho trovato giusto il modo di Benigni di spiegare l'orrore dell'olocausto, tra l'altro spiegato anche male. Parere personale

Mi spiace dare un insufficienza ma, per quanto Benigni sia geniale, è un film ruffiano che sembra confezionato su misura per botteghino e oscar

E' un film molto debole, ma soprattutto vuole mantenere un'unità impossibile. La prima parte ha una discreta tenuta, risulta un po' "chapliniana", è gradevole e leggera.La seconda vorrebbe mantenere lo stesso tono, ma trattando di quello che tratta, appare proprio scadente. Non si può presentare l'orrore dei lager nazisti come una specie di galera severa ma niente più. Non si può ridere su quella realtà. Benigni è un buon attore, ma qui è sopratono e fuori posto. Almeno questa è la mia idea, se volete possiamo discuterne

Non posso che provare compassione per le persone che giudicabno questo film unod ei piu grandi film del blah bla ..blah.....

Film di propaganda del governo americano, premiato dalla propaganda statunitense con gli oscar, molto deve a questo successo di regime la scena finale quando arriva il salvatore, il buono, cioe il carro armato yankee a salvare il mondo....ehehehhehe, Benigni furbacchione che non sei altro, volevi il successo interplanetario eh? e l'arte però te la sei dimenticata chissà dove sotto tutti sti moralismi e storicismi di propaganda che sembra di stare al cesso.....

Benigni mi sta antipatico, questo è un film ke insulta la storia del periodo nazista. Cmq gli do 5 xkè in fondo nn è brutto (senz'altro meglio di pinocchio) e xkè è il più bello ke ha fatto Benigni.

A parte gli errori storici, comunque imperdonabili, questo è un film veramente di scarsa fattura, fotografia, montaggio, regia da dilettanti. Capisco che il tema è delicato ed è di quelli che fanno sentire buoni un pò tutti, come il natale, però bisogna anche imparare a dare il giusto valore (il valore oggettivo) alle cose.

Sono felice che all'ottimo Benigni siano stati conferiti ben 3 oscar...

Ma questo film non mi è piaciuto per niente.
O il bambino era scemo o il padre era un ipnotizzatore, e non da poco.
Una storia, banale, volutamente strappalacrime (e con me, che commuove persino la Pimpa, non c'è riuscita), una recitazione forzata, una situazione tragica resa ridicola, tanto è poco credibile. Ho fatto fatica a vederlo fino al termine.
Un finale più o meno scontato. Insomma, per me, pessimo sotto ogni punto di vista.

Solitamente i bambini sono i più sensibili a quello che gli succede intorno, questo sembra invece completamente rin********to, una sorta di Forrest Gump senza fortuna, insostenibile come storia. La Vita è Bella è un concentrato di buonismo e buoni e giusti sentimenti che cercano di strappare lacrime (di coccodrillo) agli spettatori. Capolavoro? Sì un capolavoro, ma un capolavoro ruffiano e falso.

Lom definisco cn un solo commento: ruffiano.

Secondo me un vero insulto a chi nei lager c'e veramente stato.
Di un buonismo vomitevole e visto il tema trattato, non era proprio il caso...

Purtroppo non lo sopporto questo film,veramente pessimo sotto ogni punto di vista,lo sconsiglio a chiunque.

Non trovo un capolavoro questo film.E poi vederlo nella top ten.Ma siete pazzi?Devo dire quando Benigni si cala in queste parti non mi piace assolutamente.
Benigni sa solo fare film comici.