Si celebra il processo contro Dominique Marceau, accusata di avere ucciso il fidanzato della sorella, Gilbert Tellier. Molte sono le prove che l'accusano, e contro di lei è la generale prevenzione. Dominique, trasferitasi a Parigi con Annie, si abbandona ad una vita libera ed oziosa, mentre la sorella maggiore, studentessa di musica, stringe affettuosa amicizia con Gilbert, un suo compagno...
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Nonostante l'alta media voto vado parzialmente controcorrente per dire che da questo mi aspettavo di più: amo Clouzot e speravo che questo lavoro potesse essere al livello di altri suoi capolavori come "I diabolici" e "Vite vendute", l'ho trovato invece un pò troppo schematico nel suo ping pong dal dramma processuale a quello sentimentale in cui la vita della povera Dominique viene vivisezionata senza nessuna pietà. I numerosi flashback appesantiscono un racconto che è già pregno di gravosi annotazioni sociali e di scontro morale generazionale tra il conservatorismo estremo del comparto giudicante e la voglia di vivere in modo libertino che caratterizza l'imputata. Nulla da dire su interpretazioni e regia, la vitalità della Bardot è chiaramente il motivo di propulsione del film ma anche Sami Frey mi è piaciuto molto.