la tela dell'assassino (2004)

"La tela dell'assassino" uscito nelle sale nel 2004, presenta nel cast nomi davvero importanti, Andy Garcia e Samuel L. Jackson sono attori che hanno fatto film di spessore. Specie questo ultimo.
L'aver citato in partenza la "polpa" del cast non è affatto un caso; insomma ciò che vogliamo far carpire è che i buoni presupposti e una buona spesa, perché gli attori costano, c'erano.
Gli attori in scena di Philip Kaufman resteranno per tutto il tempo una cattedrale nel deserto; buoni e belli ma fuori contesto, in un disegno deprimente.
La stessa fotografia è un mezzo flop, il regista vuole ricreare aloni dark e bui ma la qualità della fotografia è scarna, i colori risultano essere non bui, ma morti. E questa è un'altra storia.
Ma il peggio di sé "La tela dell'assassino" lo conserva per una storia assurda ove la superficialità più mastodontica prende il potere e sale in cattedra. Le situazioni sono quelle dei telefilm, le vittime sono uccise in un clima di massima e banalissima frettolosità. Il movente finale, quello che dovrebbe dare l'ultima impennata, è una grande presa per i fondelli.
"La tela dell'assassino" nella migliore dell'ipotesi può fungere da prodotto per il pubblico medio/basso, ovvero quel pubblico che non ha alcuna pretesa e vive per morire.
Per chi ama il thriller ed è passato per la scuola italiana non può non massacrare, almeno a livello di intellettualità, questa grande corbelleria degna di un resetto totale ed infernale.