la noche de 12 anos (2018)

Nefandezze umane

Il film descrive perfettamente la durezza dei 12 anni di carcere vissuti da tre personaggi che una volta usciti diventeranno importanti, uno di loro addirittura il presidente del suo paese.
Terribili questi anni '70 di dittatura in Uruguay (come del resto lo sono tutte le dittature) e di questo periodo storico sappiamo ben poco, il regista si concentra sulla vita in carcere di tre tra gli esponenti del gruppo rivoluzionario.
Bravi i tre attori che mutano anche fisicamente durante il film.
Per nulla sdolcinato malgrado sul finale poteva scapparci qualcosa.
Meglio la prima parte dove il carcere duro e le violenze sono esplicite e regalano scene forti, con una regia a volte anche sperimentale.
La seconda parte è piu' convenzionale ma resta nel complesso un ottimo lavoro.

Questo è il cinema, da non perdere, absolutely.
Ed il fatto che è tratto da una storia vera conferisce un motivo in più per vederlo e riflettere.

Film molto bello , potente , drammatico e crudele oltremisura .
Già dopo pochi minuti si possono misurare la durezza e la cattiveria con cui il regime dittatoriale imprigiona e perseguita i ragazzi , la regia non è un granchè , un pò dal taglio televisivo mi verrebbe da dire , e la sceneggiatura un pò ritornante non certo al livello diu n"Papillon" del 1973 tanto per capirci .
Comnque la forte empatia suscitata e le buone prove degli attori rendono il film emozionante .

Un film importante,claustrofobico e cupo.
Pagina di storia per non dimenticare.

Vedi recensione.

Eccellente, limpida e bellissima narrazione storica, grandiosamente diretta e interpretata. Da portare nelle scuole, per insegnare pagine di storia.

Un film fatto di brevi fotogrammi, piccole e grandi pugnalate temporali che, specialmente nella prima parte davvero disturbante, riescono a imprimersi nella nostra memoria.
Poi ok la seconda parte sceglie strade più tradizionali, qualche scivolata demagogica e retorica, qualche spunto dove l'applauso sembra liberatorio e fin troppo obbligatorio. Eppure la sagace ironia del film non fa perdere un grammo della sua durezza - vedi la sequenza del prigioniero in catene che non riesce a defecare e costringe mezzo esercito a occuparsi di lui - anzi spiazza nella sua quoridianita' temporale, dove tempo e giustizia sembrano non avere risposte. 12 anni vissuti tra i codici e i veti, in una via di fuga che sembra predestinata a un'infinità attesa. Davanti al Suono del silenzio, come nella splendida cover della colonna sonora. Un film certamente imperfetto ma coraggioso, in grado di stabilire definitivamente le dimensioni autentiche o scellerate delle scelte umane.