la marcia dei pinguini (2005)

No no, ma che è 'sta roba? Insomma, io ho sempre avuto una grande stima dei pinguini. MI ricordo del bellerrimo "pingu", tenero e dolce pinguino di pongo, che faceva quel delizioso "pat pat" quando camminava. Poi subì una sorta di trauma che mi fece amare questi simpatici ed elegantissimi (gli manca solo la cravatta) animaletti un poco meno; scoprì infatti che i pinguini non erano piccini piccini come me li ero sempre figurati, ma delle sberle che potevano raggiungere anche il metro.
E poi questa sorta di avventura documentaristica. Documentario in senso lato non lo è proprio, dal momento che viene presa in considerazione solo una piccola parte della loro vita, cioè quella, appunto, inerente alla vita stessa e al perpetrarsi della specie. E poi c'è pure fiorello, slurp.
ma 'sta pellicola dura troppo per quel che ha da offrire, e quel che ha da offrire sono solo enormi spazi da cartolina con qualche tramonto studiatissimo, scene di morte violenta e qualche passettino buffo dei nostri amici pinguini.
Non è entusiasmante, non è didattico, non è così interessante. E poi c'è pure fiorello, uh.
Il fatto è che si ha come l'impressione che qualcuno la stia tirando davvero per le lunghe, e non sappia bene che pesci pigliare. mancano quelle classiche situazione che ci si dovrebbe aspettare da un "film" del genere, ovvero qualcosa che tocchi un po'tutta la gamma delle emozioni, facendo vibrare la corda giusta al momento giusto. Io non ho visto nulla di tutto questo, e sinceramente mi ricorderò sì e no di 5 minuti in totale. Mi pare un po'poco per una sbobba azzurro-bianco-nera di 80 minuti.
Ah, poi non so se l'ho già detto ma c'è anche fiorello, gulp.