la finestra sul cortile regia di Alfred Hitchcock USA 1954
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la finestra sul cortile (1954)

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locandina del film LA FINESTRA SUL CORTILE

Titolo Originale: REAR WINDOW

RegiaAlfred Hitchcock

InterpretiJames Stewart, Grace Kelly, Wendell Corey, Thelma Ritter, Raymond Burr, Judith Evelyn

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 1954
Generethriller
Tratto dal libro "La finestra sul cortile" di Cornell Woolrich
Al cinema nell'Agosto 1954

•  Altri film di Alfred Hitchcock

Trama del film La finestra sul cortile

Un fotoreporter costretto all'immobilità a causa di una gamba rotta, spia col teleobiettivo i sui vicini e con l'aiuto della fidanzata e dell'infermiera scopre che é stato commesso un omicidio..

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Voto Visitatori:   8,53 / 10 (209 voti)8,53Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
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Voti e commenti su La finestra sul cortile, 209 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Spotify  @  27/02/2018 04:27:11
   8½ / 10
Bellissimo e leggendario film di Hitchcock. Sinceramente, è il primo film che vedo del regista britannico e sono rimasto subito colpito, perché si capisce che questo director ha una maniera, uno stile, di raccontare le cose tutto suo.
E' una pellicola alla quale si possono dare molte interpretazioni, nonostante, all'apparenza, sembra che il regista abbia voluto realizzare soltanto uno spettacolo di intrattenimento. In effetti, non è facile provare a capire cosa Hitchcock volesse dirci tramite "Rear Window" e io non sono in grado di provare a dare una mia opinione. Ma per una volta, mi piace pensare che i significati etici, morali o psicologici di un film, come, appunto, quello in questione, restino avvolti nel dubbio.
La trama vede protagonista Jeff, un fotografo che, a causa di una gamba ingessata, è costretto a stare "rinchiuso" nella propria abitazione, sulla sedia a rotelle, per un certo periodo di tempo. Per ingannare la noia, Jeff comincia a guardare continuamente fuori dalla propria finestra, la quale da di fronte ad altre case e si riversa sul cortile sottostante. Una notte l'uomo nota uno dei vicini di uno degli appartamenti di fronte, uscire più volte di casa. Jeff resta colpito dalle gesta dell'individuo e così comincia a spiarlo assiduamente con ogni mezzo possibile. Man mano che il tempo passa, il fotografo nota che nello stabile dell'uomo, non è più presente la moglie, la quale nei giorni scorsi era a letto malata. A questo punto Jeff inizia a credere che in quella casa si sia consumato un tremendo delitto e così, si mette ad indagare per conto proprio.
Hitchcock, con pochissimi mezzi, mette in atto una mistery story d'alta scuola. Al regista bastano una finestra, un cortile, un appartamento da spiare e il gioco è fatto. Il film si svolge in pochissimi metri quadri ed è proprio questo che garantisce il coinvolgimento allo spettatore.
E proprio qui risiede uno dei maggiori punti di forza della pellicola, ovvero che Hitchcock, grazie alle sue soggettive ossessive e alla caratterizzazione maniacale dell'ambientazione, pone l'astante dentro il film, lo fa partecipare in maniera attiva.
Il regista crea una specie di simbiosi tra Jeff e lo spettatore. In fin dei conti, entrambi sono nella stessa posizione. Sono immobilitati, il massimo che possono fare tutti e due e stare a guardare ciò che accade nell'appartamento dei Thorwald e fare le proprie indagini.
A ciò poi, si associa lo spazio ristretto, all'interno del quale si susseguono i fatti. Una superficie del genere, fa si che il mistero diventi sempre più fitto e con questo, lo spettatore viene indotto a svolgere la propria ricerca in modo sempre più assiduo.
La pellicola, nella sua interezza, non è dotata di un andamento dinamico, anzi, ci vuole un po' prima che la trama vera e propria prenda quota. Però questo era anche un altro tipo di cinema, e suppongo che, generi come il thriller o il giallo, ai tempi, si sviluppassero in altre maniere. Ad ogni modo, quando il plot comincia a delinearsi, la storia viene vissuta a 360 gradi con una suspense che va in crescendo.
La direzione degli attori è impeccabile. Tutti quanti sono calati perfettamente nei rispettivi ruoli. Jeff è un soggetto che l'astante prende subito in simpatia e con il quale si sente immedesimato, soprattutto perché Jeff vede ciò che noi spettatori vediamo. Grande resa anche di Stella, elemento inizialmente di supporto ma che successivamente diviene di grande importanza. Il director è molto bravo ad utilizzare questo personaggio nei momenti opportuni, non facendolo risultare mai ingombrante.
Una cosa che si può ben notare, è che, nonostante l'anno fosse il 1954, il director adoperi diverse sequenze tipiche del film muto. Lo si può capire dal muoversi dei personaggi o dall'utilizzo della musica. Segno evidente che Hitchcock non abbia mai abbandonato quel tipo di cinema.
In tutto il contesto, Hitchcock non perde occasione per mostrarci anche uno spaccato della vita degli anni 50. Ci fa vedere quali erano le usanze delle persone e cosa facevano dalla mattina alla sera.
Altra cosa che non passa inosservata, è una certa quantità di humor che il director immette. A tratti, la pellicola assume addirittura i toni della commedia. Eppure, pur trattandosi di un film giallo, la cosa non guasta affatto.
Gli ultimi 20 minuti sono da antologia. Abbiamo dei continui e repentini campo-controcampo e infine, un duello finale da brividi. Ma è la struttura dell'epilogo a colpire, il modo in cui sono orchestrati tutti i passaggi. Non c'è una cosa che sia fuori posto.
Il cast vede un ottimo James Stewart e una meravigliosa Grace Kelly. L'attore di Indiana sfodera una recitazione molto realistica. Da un'impronta importante al personaggio di Jeff e riesce ben presto a catturare l'astante. Grande recitazione dei dialoghi, interpretati con molta versatilità.
Grace Kelly è un'apparizione divina, troppo bella per essere reale. Anche la sua è una bella performance. Da notare poi come all'epoca fosse giovanissima.
Buonissima la fotografia. Caratterizza soprattutto le scene notturne.
La sceneggiatura è tanto semplice quanto efficiente. Ovviamente sono i dialoghi che costituiscono gran parte del lavoro e sono eccellenti. Praticamente sono le battute che sorreggono l'intero impianto narrativo. Da segnalare, comunque, la capacità dello sceneggiatore John Michael Hayes, bravo a saper creare una lenta ma crescente tensione.

Conclusione: un giallo che ha fatto scuola. Ancora oggi viene puntualmente studiato ed analizzato. Registicamente rivoluzionario. La forza di questo film è che, tramite l'utilizzo di pochi elementi di scena, ne viene fuori un'opera straordinaria.
Ogni cinefilo deve vedere per forza questa pellicola.

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Ultima risposta 27/02/2018 18.55.26
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carrie  @  07/01/2016 17:01:51
   9 / 10
Woow! Che dire... ho iniziato a vederlo casualmente mentre piegavo i panni. ..e sono rimasta con i panni in mano incollata alla tv seduta sul bracciolo del divano.
Ci credete? No? E allora provate a vederlo. Mi ha molto appassionata. Il protagonista è favoloso. L'idea di fondo è molto originale ed è ben sfruttata.
Si può dire che succede ben poco, ma ti tiene incollata.
L'eleganza di grace kelly è abissale.
Bellissima regia.

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Ultima risposta 10/01/2016 17.04.03
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horror83  @  05/01/2016 21:32:23
   6½ / 10
Mi è abbastanza piaciuto come film ma mi aspettavo di meglio. Ho trovato il delitto un po' banale, e poi il protagonista che stava 24h su 24 a spiare i vicini di casa mi è parso un po' fuori dal normale. Non poteva leggersi un libro? Di Hitchcock preferisco Psyco.

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Ultima risposta 06/01/2016 17.58.56
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  20/03/2012 23:58:52
   7 / 10
Sara' anche un capolavoro dal punto di vista tecnico ma sinceramente per quello che mi riguarda i pregi finiscono li.
Se è innegabile che il film tenga sulle spine giocando sul fatto che fino all ultimo non si sa se è avvenuto o meno un omicidio ,il finale mi è sembrato troppo sbrigativo e alcune cose mi sono parse quanto meno ridicole

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Poi è davvero molto lento nello sviluppo, la storia in se sarebbe stata identica anche levando 15 minuti di film ( come minimo) e tutto sto allungare il film x mettere in mostra virtuosismi stilistici mi ha snervato un po'.

Ripeto, tecnicamente è ottimo ed è recitato alla perfezione ma a parte questo non mi è sembrato nulla di memorabile.

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Ultima risposta 21/03/2012 02.17.08
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thamadartist  @  19/07/2010 13:29:01
   6 / 10
non male, la suspance c'è ma questo film non mi dice niente: non ha nessun messaggio si basa solo sulla suspance che svanisce dopo due o tre volte che lo vedi. Forse questo film è un po' sopravvalutato perchè è diretto da hitchcock e interpretato da james stewart e grace kelly.

Comunque se a qualcuno a trasmesso qual cosa in più dica pure.

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Ultima risposta 19/07/2010 14.21.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  25/04/2010 11:55:06
   9 / 10
"Siamo tutti depravati,è un dato di fatto. A patto che non si scada nella pura volgarità."

Un (magnifico) James Stewart è il protagonista di questa pellicola. L'everyman per eccellenza,però,questa volta diventa voyeur per noia e noi con lui. Dalla sua finestra possiamo vedere vite,solitudini,pulsioni sessuali e musica.
Noi siamo James Stewart,in questo film più che mai.
Siamo noi i voyeur,perché la curiosità,forse nemmeno malsana,di dare un'occhiata nell'appartamento di fronte,alla privacy di qualcun'altro è venuta a tutti,inutile negarselo. E in determinate circostante può anche diventare un passatempo,e più di un passatempo: un ossessione.

La finestra sul cortile è probabilmente la summa del cinema Hitchockiano: ambientato del tutto in un piccolo appartamento,con tematiche quali l'incompatibilità tra uomo e donna,il sesso,la gelosia e naturalmente l'omicidio. Il tutto condito dall'humor di Hitchock,che qui trova la sua incarnazione nel personaggio di Thelma Ritter,l'infermiera senza peli sulla lingua e impicciona di James Stewart (non impicciona quanto lui,però).
Un Hitchock che all'inizio,in pochissime inquadrature e con pochissime frasi,delinea davanti a noi la situazione del protagonista, fotoreporter da mesi con la gamba ingessata e sulla sedia a rotelle a causa di un incidente in macchina. Fidanzato con una giovane e splendida ragazza sofisticata e insicuro della sua relazione,non trova di meglio da fare per evitare di pensare a questa sua condizione che fare il voyeur. La noia è tanta,e più è la noia più Jeff diventa un vero e proprio dipendente dalla sua finestra che gli permette di vedere i personaggi del suo vicinato.
La macchina da presa non si allontana mai dall'appartamento di Jeff,in pratica. Ma sono fantastici i campi lunghi fatti dalla sua posizione che ci permettono di vedere tutto dalla stessa soggettiva del protagonista. Forse è uno dei film in cui lo spettatore riesce meglio ad identificarsi con il personaggio protagonista. Questo è palese già dalla scelta di Stewart,uomo che sin dall'aspetto rappresenta l'uomo normale per eccellenza (e Hitchcock lo adorava per questa sua caratteristica).
Poi la situazione in cui si viene a trovare è incredibilmente intrigante e realistica. Il modo in cui il regista riesce a girare dando veramente l'impressione che noi spettatori siamo dentro l'appartamento è fantastico. Tecnicamente ineccepibile.
La scena in cui è in apprensione per la fidanzata riesce a toccare realmente i nervi dello spettatore,che si trova sul filo del rasoio per tutta la sequenza. La suspance quindi c'è,anche se solo negli ultimi venti minuti.
Ma il resto del film non manca di spunti interessanti,come detto: dalla situazione in cui si trova Jeff,fino alla sua "indagine" che procede per visioni dal binocolo. Lui che è abituato alle immagini,essendo un fotoreporter. E sarà proprio questa sua qualità,e la sua macchina fotografica,a salvarlo.
L'unica cosa che riesce ad allontanarci dall'identificazione con il personaggio di Stewart è Grace Kelly:una donna così non esiste veramente sulla faccia della terra. Il primo piano che Hitchock,da tanti espertoni definito "misogino", le regala è tra i più belli della storia del cinema. Ma qui non è tanto la bravura del regista,è la bellezza dell'attrice.
Uno dei capolavori del regista,insomma,definito da qualcuno come noioso e sopravvalutato all'eccesso. Intrattenimento da salotto borghese privo di coraggio. Ma non si conta che nel 1954 fare al cinema una storia così è solo all'apparenza un intrattenimento semplice che strizza l'occhio al pubblico. Perché Rear Window ha in realtà un sottotesto corrosivo sul voyerismo e sui rapporti di coppia,il tutto trattato nella maniera più leggera e accomodante possibile,certo,ma il finale divertente conferma la sensazione: non si cambia,si peggiora. Ma non è di certo un dramma: è la natura dell'uomo. Quindi si può ridere tranquillamente anche se l'humor di Hitchock è qui probabilmente più cattivo che mai,non perché sia solo macabro ma perché delinea la nostra condizione.
Hitchcock in ogni caso è riuscito nel suo intento:nessuna volgarità. Ma siamo lo stesso dei depravati.

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Ultima risposta 25/04/2010 12.39.34
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wooden  @  27/03/2010 18:53:43
   5½ / 10
Noioso, statico, sopravvalutatissimo.

Totalmente privo di coraggio, come del resto buona parte della filmografia hitchcockiana, intrattenimento da salotto borgese più che grande cinema.
E questo è uno dei peggiori dell'autore.

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Ultima risposta 30/03/2010 21.27.50
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endriuu  @  30/11/2009 16:39:35
   6 / 10
Ho messo 6 solo per cosa ha rappresentato da un punto di vista
tecnico questo film nella storia del cinema.
Altrimenti non avrei dato nemmeno un 3,una storia banale senza suspence
imparagonabile a film come psycho.
Film molto ma molto sopravvalutato.

8 risposte al commento
Ultima risposta 16/04/2010 23.20.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  18/11/2009 13:38:53
   10 / 10
Uno splendido capolavoro.
Ho letto qualche commento precedente ed è già stato detto tutto il dicibile su questa splendida pellicola, le lodi ormai sono quasi superflue.
Ho anche letto però, che qualcuno non ha apprezzato l'uso della medesima scenografia per tutto il film.
Ci tengo invece a precisare che questo è (a mio modo di vedere) il punto di forza di questo film, sembra di essere li, in quella stanza, affacciati su quel cortile, a spiare la vita dei vicini ed è fantastico, personalmente mi avrebbe disturbata molto un cambio di scenario
Splendide intrepretazioni, adorabile l'infermeria con le sue battute umoristiche.
La scena più bella è il primo piano di Jeffries quando Lisa rientra nell'appartemento dopo la "missione" della lettera, un inquadratura che parla da sola.
Non solo da vedere, ma da rivedere.

8 risposte al commento
Ultima risposta 18/11/2009 15.28.41
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  10/07/2009 20:18:21
   8 / 10
Tra le tante qualità di Hitchcock, c’è quella di riuscire a stimolare l’attenzione dello spettatore. I suoi film per quanto possano, a volte, sembrare artificiosi, sono sempre comunque interessanti. E questo non lo si può negare.
“La finestra sul cortile” ne è l’esempio più limpido.
Un foto-reporter costretto, da un’infermità alla gamba, a non poter camminare, decide di esorcizzare la noia spiando i propri vicini dalla sua finestra.
S’accorge così come anche l’apparente banalità della vita domestica può risultare affascinante.
Attraverso quella soglia si spalanca il sipario ad uno spettacolo inaspettato. Il palazzo di fronte diviene il set di un teatro immaginario. E ad ogni appartamento è di scena una commedia differente.
Ma al di là di quelle finestre si frantuma quell’effimera barriera che esiste tra pubblico ed attori. Ogni riservatezza è svelata. Lo spettatore può scegliere quale quotidianità spiare. Può osservare l’attore senza trucco di scena. Coglierlo nelle sue abitudini più misere ed imbarazzanti, svestirlo anche della sua più segreta intimità.
Poi si accorge che dietro ad una di queste “aperture” è di scena lo spettacolo più avvincente. Si passa dalla commedia al thriller. E si focalizza. Indaga. Vuole arrivare alla verità. La scoprirà.
In qualunque modo lo si voglia leggere, il film appare, oggi, più attuale che mai. Un’acuta riflessione sull’importanza del mezzo televisivo (e del telecomando!). Ma anche sull’intimità perduta. Sul male che si cela dietro alla normalità.

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Ultima risposta 17/01/2010 09.27.42
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Wolverine86  @  27/03/2009 12:19:15
   10 / 10
Altro capolavoro del genio!!
Film assolutamente da vedere: sceneggiature semplici, attori nel vero senso della parola, trama ben strutturata!!
E il tutto in una stanza, senza effetti speciali!!!
Capolavoro!!!

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Ultima risposta 27/03/2009 15.13.57
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  24/01/2009 01:28:43
   10 / 10
Dallo spunto del voyeurismo, della finestra come metafora dello schermo cinematografico, Hitch, con la solita, risaputa perfezione e un'assolutamente divina Grace Kelly, tira fuori dal cilindro uno dei maggiori capolavori thriller che la storia del Cinema ricordi.
Incredibile come il Maestro sappia trasformare un qualsivoglia oggetto in oro colato.

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Ultima risposta 09/02/2009 13.10.02
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JOKER1926  @  09/01/2009 16:36:20
   4 / 10
"La finestra sul cortile" (Giallo del 1954) del regista Alfred Hitchcock è sicuramente una pellicola enormemente sopravvalutata dal pubblico…
Il film offre allo spettatore una trama (in tutta sincerità) balorda e semplice.
La pellicola si perde quasi sempre in scene ampollose con protagonista il fotoreporter e la sua presunta ragazza (interpretata da Grace Kelly); il regista offre al pubblico un film a tratti osceno, straziante…

La fotografia è buona, gli attori sono discreti (sul piano tecnico quasi tutto è buono); ma il contenuto è deficitario.
Scelta assurda della regia di donare al film un unico scenario, pellicola lentissima e prevedibile.
Ritmo molto blando , senso totale di angoscia…
Il regista perfezionista mostra ripetitivamente al pubblico le sue "manie" stilistiche (la camera cade sempre sugli appartamenti borghesi con "pillole" di vita quotidiana contornata da "schizzi" di pazzia e humour); un film non può basarsi solo su un scenario (generalmente subentra prepotentemente il fattore noia, lentezza)…

"La finestra sul cortile" è un film a tratti troppo pomposo con grandi dosi di retorica allo stato puro…

Il finale è davvero banale, improbabile, forzato.
Il tutto (finale, dinamica generale del film) troppo scontato, poco geniale e in alcuni momenti bizzarro…
In questo film la tensione, l'emozione sono ingredienti ignoti; pochissime saranno le scene "gustose", il resto sono solo sequenze lentissime, statiche e del tutto superate.

"La finestra sul cortile" è un film a Mio avviso da boicottare, episodi poco intrecciati e puerili si susseguono per tutta la durata della pellicola, musiche poco "oppressive", memorabili fanno scivolare negli inferi tale lavoro cinematografico.

Una buona fotografia (in questo caso curata, ricercata) non basta a salvare un film, il ritmo è quasi sempre l'essenza, la suspence è in questo caso nulla, di conseguenza la pellicola risulta essere mediocre, oltrepassata e soprattutto tramontata…

26 risposte al commento
Ultima risposta 04/04/2009 01.34.36
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Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  01/12/2008 12:38:27
   8 / 10
Tecnicamente ineccepibile...attori eccelsi, ma il buon Alfred non riesce mai a fare completamente breccia nel mio cuore... i suoi film li trovo sempre un po freddi e vuoti...

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Ultima risposta 01/12/2008 12.41.32
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the saint  @  25/04/2008 12:42:56
   8 / 10
non amo premiare film vecchi...soprattutto quando il genere è thriller...però questo film è un eccezione, l'ho visto qualche tempo fa e devo dire che per 1H e 50 ti riesce a coinvolgere fino alla fine, secondo me il migliore di hitchcock!.. per essere poi un film del '54 e riuscire a intrattenere uno come me ce ne vuole...

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Ultima risposta 08/05/2008 00.14.38
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Pink Floyd  @  04/01/2008 15:34:03
   10 / 10
Ma quanti capolavori ha sfornato Hitchcock???
Purtroppo nel lodarlo si rischia di essere ridondanti, ma che ci si può fare?!?
"La finestra sul cortile" è un capolavoro di astuzia, sagacia, maestria.
Lo preferisco addirittura ai suoi 'fratelli' "Nodo alla gola" e "Il delitto perfetto".
Che classe!!
Si resta a bocca aperta nell'ammirare lo stile del Sir!
E poi James Stewart affiancato da Grace Kelly...non so se mi spiego...............
E vogliamo parlare della cinica cameriera? Piccola grande perla in un must da far vedere alle generazioni future.
Un melange di perfezione e brivido in salsa voyeuristica che tanto scalpore ha destato per conto delle famiglie bene.
Uno scandalo non saper cogliere la bellezza del Maestro!

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Ultima risposta 29/05/2008 16.03.49
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wega  @  27/09/2007 13:33:46
   10 / 10
uno dei più belli di hitchcok,girato come sfida a nodo alla gola che non mi è piaciuto,questo film lo trovo così affascinante forse perchè ho sempre sognato da bambino di vivere in un complesso condominiale come quello.
perfetto dal punto di vista cinematografico hitch ci tiene costantemente informati dei fatti e della storia esclusivamente dal punto di vista del protagonista..con fatti,sequenze indizi e non..spesso senza l'uso di sceneggiatura,classico modo del regista di raccontare una storia arrivando da un passato muto espressionista,che costringe lo spettatore a immedesimarsi nel personaggio che a differenza di jeff sarà seduto invece sul divano.in questo film abbiamo forse le migliori interpretazioni sia di grace ke di stewart.humor perfetto..regia perfetta.capolavoro

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Ultima risposta 19/05/2008 21.00.47
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  23/09/2007 01:06:01
   8½ / 10
Un climax ascendente di tensione: inizio tranquillo, ma verso la fine del film si susseguono scene da batticuore con una suspance che solo Hitchcock può trasmettere.
Davvero bravo James Stewart, ma la scena è rubata tutta da Grace Kelly, fenomenale e sensualissima.
Spettacolo !

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Ultima risposta 20/07/2008 14.01.55
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Mauro Lanari  @  16/09/2007 15:52:49
   1 / 10
Se ho dato 1 ad Allen per “Match Point”, mi vedo costretto a fare altrettanto per questo film di Hitchcock. “La finestra sul cortile” ce la mette tutta per ottenere l’impossibile, conciliare gli opposti, integrare i contrari. Con maliziosa perfidia viene tentato di rendere la Kelly una sintesi appunto di “grace”/grazia e sessualità, ma la scena in cui lei compie il giro della stanza di James Stewart per spegnere le abat-jour piegandosi a pecorina dimostra che pure l’esperimento hitchcockiano sortisce un esito letteralmente dis-graziato. L’et-et ci è ancora impedito, se mai sarà altrimenti.

28 risposte al commento
Ultima risposta 04/09/2010 11.55.09
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  24/06/2007 14:21:37
   10 / 10
Uno degli Hitchcock migliori in assoluto, la cui macchina da presa violenta lo spettatore costringendolo alla stessa immobilità ed impotenza di James Stewart, ma anche al medesimo gusto voyeuristico. Suspance su livelli di eccellenza manovrata con maestria, dialoghi estremamente brillanti ed una Grace Kelly incantevole rendono "La finetra sul cortile" un capolavoro immortale.

9 risposte al commento
Ultima risposta 21/07/2007 17.41.36
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Giordano Biagio  @  16/12/2006 11:41:26
   8 / 10
Uno tra i più interessanti film di Hitchcok, anche per l'uso magistrale del linguaggio cinematografico. La finestra evoca lo schermo cinematografico, il telescopio la macchina da presa, l'altra finestra (quella del vicino) rappresenta di fatto un altro schermo quindi un film nel film, tutto ciò è un esempio di semiologia filmica in forte crescita; cioè il cinema mostra nel film i suoi apparati tecnici e suggestivi (lo schermo, la possibilità di essere guardoni in due modi diversi) esaltando la curiosità degli spettatori e quindi la loro fantasia.
Film molto citato dai semiologi di grosso calibro come Christian Metz e altri. Film divertente ma anche da studio semiologico e Dio sa quanto questo sito ne abbia bisogno.

4 risposte al commento
Ultima risposta 14/05/2007 19.04.56
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  26/10/2006 17:05:39
   6½ / 10
Secondo me, un film dove le scene sono tutte situate dentro una stanza, con il protagonista che x tutto il tempo osserva da una finestra, che gli attori sono quattro gatti e che la trama sia il solito presunto omicidio, non è un capolavoro. Eppure, il lavoro di Hitchcock ha qualcosa di davvero grande…la cosa più positiva sono i dialoghi, davvero intelligenti e intelligibili, ma secondo me è il finale che salva tutto il film, siccome una certa noia l’ho sentita…

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Cmq il migliore del nostro Hitch secondo me rimane Psycho, e non vorrei che metà di questi commenti siano così positivi solo perché c’è la firma del Maestro o perché sono stati influenzati dagli altri…

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Ultima risposta 25/09/2008 17.01.48
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Sig. Chisciano  @  04/10/2006 16:00:31
   9½ / 10
Tra i i più belli di Hitchcock, è un film che ha come caratteristica principale una trama basata sugli effetti del punto di vista.
Il film inizia con la scenografia che si scopre parzialmente e per gradi, grazie alle veneziane che vengono tirate su una alla volta scopriamo la scenografia pian piano. Il film si evolve allo stesso modo, con l'aggiunta di vedute e situazioni provenienti sempre dallo stesso osservatore, Jeff, che bloccato a casa su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente non gli resta che osservare quello che accade negli appartamenti dell'edificio di fronte.
Quello che vede Jeff che per gran parte del film coincide con quello che vede lo spettatore è solo una visione parziale di quello che succede, quindi è lui a costruire mentalmente gli avvenimenti che potrebbero essere accaduti quando è privo di visuale. Il punto di vista di Jeff è assolutamente voyeuristico nel senso perverso del termine, questo ci fa chiaramente dubitare delle sue supposizioni. L'assunzione totale del punto di vista con Jeff ci fa identificare totalmente col protagonista, quando ormai il film ha raggiunto una certa drammaticità, il punto di vista di Jeff viene saltuariamente abbandonato a favore di una conoscenza più completa del cortile, per esempio quando muore il cagnolino.
Grazie a questo sistema di utilizzo del punto di vista la sensazione che abbiamo durante tutto il film è quella di spiare attraverso il buco di una serratura, infatti quando Thorwarld scopre chi lo sta spiando ed entra nell'appartemento di Jeff lo spazio privato che condividevamo col protagonista viene annullato e come lui ci sentiamo scoperti anche noi. Forse era meglio spegnere la TV e non farci gli affari degli altri!

P.S. Grace è il mio ideale di bellezza femminile dalla tenera età di 6 anni..

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Ultima risposta 04/10/2006 16.02.23
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  15/09/2006 10:27:13
   6 / 10
Gli preferisco "il delitto perfetto", ache se qui Alfred Hitchcock ha il grande merito di sviluppare 2 ore di pellicola praticamente dentro una stanza e un cortile..pero' non mi sento di mettere di piu'.
A tratti molto interessante a tratti prolisso.
Imperiale Grace Kelly, veramente con stile altissimo.chapeau.

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Ultima risposta 15/09/2006 13.50.03
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Dick  @  14/06/2006 13:51:38
   8 / 10
Film ambientato in un ridottismno spazio veramente bello e scorrevole e teso e con un protagonista come sempre in campana.

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Ultima risposta 28/06/2014 20.59.19
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clone 1975  @  29/04/2006 23:33:31
   6½ / 10
io non amo particolarmente alfred,diciamo però che ho amato psycho.penso questo film nn valga molto ,e penso che la media che ha sia data solo per il nome del regista(almeno m sn fatto questa idea),manca di suspance ma soprattutto è prevedibile,la prima mezzora e disarmante poi nel finAle un po rimedia. penso sinceramente che se questo film non avesse portato la sua firma avrebbe una media molto piu bassa,e penso anche che un film come l'uccello dalle piume di cristallo che ha la media di 8 sia molto molto migliore di questo,purtroppo alcuni registi sono troppo sottovalutati ,o apprezzati poco ,altri forse troppo(ciò cmq nn nega che Hitchcock sia stato un maestro)

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Ultima risposta 20/10/2007 13.22.19
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Lary  @  02/04/2006 12:18:21
   5½ / 10
nonostante sia consapevole del genio di hitchcock e della divergenza fra la mia cultura e quella degli anni '50, ho trovato questo film noioso e scontatissimo, statico e banale. Dal punto di vista moralistico è certamente interessante ma sinceramente non ha creato nè suspence nè pathos come invece ad un thriller si richiede.....forse semplicemente sono abituata diversamente quindi non mi sento di dare un voto troppo basso!!!

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Ultima risposta 15/09/2006 10.38.01
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T3NAX86  @  06/02/2006 20:53:29
   7 / 10
stranamente privo di suspance..troppo lineare e prevedibile...cmq bellissima atmosfera e regia.

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Ultima risposta 12/05/2006 00.00.13
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kekkolorusso  @  11/05/2005 10:16:48
   8 / 10
il film è molto bello!
lei era propio na figona!
lo scorcio di questo cortilòe con tutte le sue storie che si intrecciano è geniale!
molto bello

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Ultima risposta 15/09/2006 10.22.24
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lupocattivooooo  @  09/05/2005 14:05:23
   6 / 10
Il fatto che lo abbia girato uno dei piu' grandi maestri della storia del cinema non significa necessariamente che debba essere un capolavoro.
Sinceramente il film mi ha dato poco o nulla !!!
Nessun brivido, nessuna sopresa, nessuna emozione.
Scialbo lui....scialba lei !
E poi scusate...ma in un giallo che si rispetti l'assassino e' nell'ultima pagina .... qui lo si capisce subito....o meglio.....il protagonista e' talmente convinto della sua tesi che alla fine lo spettatore e' dalla sua parte...e non aspetta altro che venga avvalorata.
Inoltre il film e' girato in un unico ambiente: scelta artistica o tagli economici?
No...a me non e' piaciuto, ma per rispetto di un tale gigante del cinema mi limito alla suff.





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Ultima risposta 09/05/2005 14.59.06
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BastardoDentro  @  17/04/2005 21:40:46
   8 / 10
senza ombra di dubbio, il miglior film di Hitchcock.

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Ultima risposta 01/05/2005 19.09.14
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  28/12/2004 15:05:06
   9 / 10
Quando si dice suspence...
Non è tra i miei preferiti ma sicuramente tra i più riusciti, sceneggiatura impeccabile e grande prova dei due protagonisti (splendida lei).

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Ultima risposta 19/12/2006 21.45.30
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