lady vendetta - sympathy for lady vengeance regia di Chan-wook Park Corea del Sud 2005
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lady vendetta - sympathy for lady vengeance (2005)

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locandina del film LADY VENDETTA - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE

Titolo Originale: CHIN-JEOL-HAN GEUM_JA-SSI

RegiaChan-wook Park

InterpretiLee Young-ae, Choi Min-sik, Kwon Yea-young, Kim Si-hu, Nam Il-woo

Durata: h 1.52
NazionalitàCorea del Sud 2005
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2006

•  Altri film di Chan-wook Park

•  Link al sito di LADY VENDETTA - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE

Trama del film Lady vendetta - sympathy for lady vengeance

Geum-ja, talmente bella da non poter fare a meno di attirare l'attenzione di tutti gli uomini, è accusata di aver ucciso un bambino precedentemente rapito. Dipinta dai media come un mostro, viene arrestata e imprigionata. In prigione per 13 lunghi anni, mantiene una condotta esemplare, tanto da guadagnarsi il soprannome "Sweet". Dentro di sé ha però pianificato una vendetta atroce, tessendo una rete di amicizie e alleanze...

Film collegati a LADY VENDETTA - SYMPATHY FOR LADY VENGEANCE

 •  MR. VENDETTA - SYMPATHY FOR MR. VENGEANCE, 2002
 •  OLD BOY, 2005

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Voto Visitatori:   7,53 / 10 (166 voti)7,53Grafico
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Voti e commenti su Lady vendetta - sympathy for lady vengeance, 166 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Jolly Roger  @  27/05/2016 13:36:18
   8 / 10
Lady Vendetta è – ovviamente – un revenge movie. Tuttavia, definirlo un semplice revenge movie significherebbe catalogarlo in un genere dalle connotazioni molto precise e definite, che andrebbero troppo strette a questo film che trabocca in continuazione dal vaso, a causa dei molti temi trattati e delle molteplici sfumature e colorazioni.
Innanzitutto, non è solo un film sulla vendetta. E' un film sulla ricerca della giustizia e, soprattutto, sulla necessità di espiare i propri peccati. Lady Vendetta non è più crudele con gli altri di quanto non lo sia con sé stessa, riconoscendosi quale complice, seppur dietro costrizione, del male accaduto. E' una vendetta metodica, ragionata, perciò spiccatamente femminile. Non c'è rabbia e foga, ma nella concatenazione degli eventi c'è un freddo calcolo – freddo, sì, ma comunque compiaciuto: Lady Vengeance si vendica col sorriso sul volto (come nella scena del sapone, o della candeggina) e si mostra sostanzialmente priva di senso di colpa: la consapevolezza di fare cose atroci non ha alcun contraltare emotivo – nessun rimorso né alcun dolore, a tal punto che la sua vendetta assume un senso quasi religioso (a lei stessa viene data una connotazione a sfondo religioso, che la accosta all'iconografia della *******). Una vendetta che profuma di giustizia divina insomma, una specie di piaga biblica, perpetrata da un angelo che, però, è fuori dalle grazie di Dio a causa dei peccati commessi, pur operando come un suo strumento.

La vera caratteristica del senso di vendetta in questo film non è quindi la femminilità – ma la religiosità di essa, una religiosità che ne implica la necessità: vendicarsi è come obbedire ad una legge divina e ogni legge divina è, per definizione, universale e necessaria. L'elemento femminile è solo accessorio – la donna, Lady Vendetta, è lo strumento attraverso cui la vendetta – o, appunto, la necessaria giustizia – si realizza. Questo compito non poteva essere meglio affidato che proprio ad una donna, essendo le donne, dall'inizio dei tempi, l'occhio divino che vigila e decide la strada dell'evoluzione dell'uomo, per loro ruolo naturale.
Infatti, più il film va avanti, più la componente della "vendetta" si smorza, fino ad esaurirsi. Non abbiamo mai di fronte una persona instabile e arrabbiata, che vive con il solo scopo di far soffrire chi le ha causato dolore (come succedeva, ad esempio, in Old Boy). Qui abbiamo una persona che insegue un obbiettivo, qualcosa che ritiene giusto, ma che, anche realizzato, non avrà alcun effetto sulla propria vita – che lei ritiene ormai comunque irrimediabilmente distrutta. Non è la vendetta che garantisce di riappropriarsi della serenità, anzi non c'entra nulla con questo. Al contrario, occorre un lento percorso di espiazione delle proprie colpe, un desiderio di purezza e la voglia di iniziare una nuova vita. Occorre anche abbandonare la propria rabbia, coinvolgere altre persone, affidare il compito ad altri, compiere rinunce pesanti, trasformando definitivamente la vendetta in qualcosa di diverso, una forma di chiusura del passato non sufficiente a garantire la serenità, che dovrà invece essere perseguita attraverso la ricerca dell'innocenza e della purezza.

Detto questo, non mi sembra di aver visto un capolavoro. Il film ha delle pecche pesanti nella seconda parte – innanzitutto, schiaccia troppo l'occhio ad Agatha Christie – con un'evoluzione della storia molto audace, ma davvero poco realistica. Anche se, tutto sommato, in questo film di cose un po' assurde ce ne sono parecchie (a partire dalla protagonista stessa). Tutto viene rappresentato in maniera credibilissima, per carità. E' un film che, considerando la sua non realisticità, risulta incredibilmente credibile - il che però non cambia la sostanza. Inoltre, sono un po' allergico all'eccessivo lirismo, alla ricercatezza e agli slanci poetici che a volte riscontro nel cinema orientale. Per me, una tipa che si sbatte la faccia sopra una torta non è lirismo; è una tipa che si sbatte la faccia su una torta. E pur capendo il significato metaforico di questa immagine, a me ste cose fanno strabuzzare gli occhi, la stessa sensazione che mi fanno le nuvolette che fanno le scritte in cielo...la cui esistenza ammetto soltanto nei film Fantozzi.

Comunque, l'idea di vendetta / giustizia che sta alla base di questo film è interessante. Anche se devo precisare che quando nel mio commento parlo di "giustizia" non intendo in senso assoluto, ma in senso molto astratto. Infatti, quel che accade alla fine, in quanto a giustizia, è alquanto opinabile. La giustizia umana, in senso concreto, non può mai essere sommaria e deve sempre percorrere i binari della legge.
Credo anzi che questo film sia un po' furbacchione nel presentare una situazione molto scalda-animi (e soprattutto scalda-cervelli)


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per prendersi qualche facile apprezzamento.
Tutto sommato, però, la riflessione complessiva è apprezzabile e non è poi così eccessiva.

7 risposte al commento
Ultima risposta 29/05/2016 09.23.32
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eruyomè  @  14/05/2015 20:48:21
   9 / 10
Tanto Mr. Vendetta è crudo e scarno, tanto Lady Vendetta, all'opposto, risulta quanto mai elegante, raffinato, pieno di virtuosismo estetico e visionario.

Magnifico in questo senso il paragone tra primo e ultimo: se era una sfida per Park quella di provare ad adottare un punto di vista femminile, e quindi un approccio completamente diverso - non più solo rabbia adrenalinica e brutale, ma una spietatezza più sottile, ragionata, cerebrale, subdola (ma non per questo meno efferata!) - il regista l'ha vinta in pieno.

Lady Vendetta tocca vette di lirismo e poesia che non immaginavo, è visivamente davvero magnifico, senza pecche: è solo bellezza, pura e semplice.
E' talmente tutto eccessivo, quasi barocco, che si poteva rischiare lo scivolone nel kitsch e nel cattivo gusto ad ogni momento, ma non succede mai, ed è quasi miracoloso.

Gli ultimi quindici minuti poi sono come un piccolo haiku, onirico, delicato e splendente.
Non so se si possa considerare il finale di tutta la trilogia, ma penso che in un certo senso ci possa anche stare. Forse dopo la catarsi e l'inevitabilità della vendetta, tema portante della Trilogia, non potrà mai essere redenzione, ma qui, a differenza che nei due film precedenti, ci viene mostrata almeno una speranza di redenzione. Un solo piccolo barlume di speranza e di salvezza, o almeno di accettazione, pur nella disperazione più buia, dove non ci sarà comunque mai, forse, possibilità di vero perdono, né di pace definitiva con sé stessi. Meno che mai di felicità.

Forse non il migliore tra i tre, ma rimane il mio preferito.

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Ultima risposta 14/05/2015 21.51.03
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horror83  @  26/08/2014 12:33:03
   7½ / 10
Dato che mi sta piacendo molto il cinema della Corea del sud, ho deciso di andarmi a cercare qualche titolo, e ho trovato questo. Mi sono incuriosita e l'ho visto. Devo dire che è un buon film, e mi è piaciuto (diciamo che ricorda un po' Kill bill). Una donna protagonista, che ha subito un torto, e deve vendicarsi.

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Tecnicamente l'ho trovato fatto molto bene (già dai titoli di testa), buona fotografia, e l'attrice protagonista è stata molto brava. Ritmo scorrevole!

ps: mi avevano detto che la vendetta era più cruenta, più splatter, ma invece non è così, peccato!

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Ultima risposta 26/08/2014 13.50.18
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MonkeyIsland  @  25/08/2013 17:47:26
   6½ / 10
Buon film ma non un capolavoro a mio avviso, la sceneggiatura è troppo simile ad Oldboy ed è ovvio fin dai primi minuti che

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Il film gira troppo su se stesso e finisce per accartocciarsi dato che mette troppa carne sul fuoco nella prima parte e anziché sbrogliare la matassa Park mette su un teatrino abbastanza discutibile e non troppo logico

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Tecnicamente eccelso, l'uso della fotografia dai toni cupi è evocativo così come la colonna sonora profonda e toccante ma il film a mio avviso risulta troppo freddo (e superficiale) nei confronti dello spettatore.

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Ultima risposta 18/11/2014 20.39.58
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Invia una mail all'autore del commento Laisa  @  23/10/2012 19:17:58
   7½ / 10
"La vita è una lotta per non morire".

La vendetta esige sempre una certa preparazione, una certa maestria, giocare d'anticipo. Ma la scena più bella è quella della bambina sull'albero che guarda il cielo con le nuvole che scrivono :"io non ho madre", in un film che in fondo solo marginalmente tratta della vendetta.
Non c'è rabbia nella protagonista, solo un ombretto rosso sangue che verrà lavato via alla fine di quella che sembra una parentesi. Non c'è rabbia, ma l'esigenza di fare giustizia. Una giustizia a metà, poi, perché il bavaglio andava condiviso sul serio, non solo nell'allucinazione...

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Ultima risposta 24/10/2012 20.04.35
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  03/04/2012 11:17:00
   9 / 10
Provateci voi se vi riesce.
Provate voi a mixare personaggi macchietta come quello del prete, immagini in luce sovraesposta, giochi grafici kitsch, monologhi rivolti allo spettatore, sogni e immaginazioni surreali (vedi cane-uomo sulla neve), inquadrature virtuose davvero al limite, nuvole che leggono il pensiero e un montaggio che non solo si diverte ad andare avanti e indietro ma va anche da un personaggio all'altro.
Provateci voi dai, e poi vedete che pastrocchio ai limiti del ridicolo può venire fuori.
Ma se dietro la macchina da presa c'è uno col talento di Park tutte quelle assurdità acquisiscono dignità, credibilità, spessore, a volte anche punte di lirismo.
Ora, mettete anche una grassona che si fa beeeppppp la beeeeeeppp e poi viene uccisa bevendo candeggina, una che offre un rene perchè non si sa, uno che mentre mangia senza dir niente si alza, mette in retromarcia la moglie e poi si rimette a mangiare come niente fosse (scena epocale, sublime), la stessa persona che traduce dal coreano all'inglese quello che gli capiterà, un gruppo di persone che con i numerini stile coop entra a torturare un uomo, lo stesso gruppo di persone, persone per bene eh, che dopo il massacro si scatta una foto.
Eh, mettete tutto questo.
E restate, se potete, credibili.
Vedete un pò se riuscite malgrado tutto a tirar fuori l'ennesimo capolavoro.
Sì perchè Lady Vendetta fa di tutto per sfiorare il ridicolo ma rende invece quasi ridicoli tutti film che gli somigliano.
Perchè in mezzo a tutto l'ambaradan di pazzie che Park vi mette dentro la materia è tosta, nera come il dolce al peccato che mangia il gruppo alla fine, fosca, torbida.
E se è vero che Geum-ja sa irradiare dal proprio viso è anche vero che sa pure organizzare un massacro, punire nel miglior modo dei modi un essere aberrante, Mr Baek (un ancora grande Choi Min Sik, devo il nome a lui, ancora alle prese con una prova attoriale di fisicità massacrante, durissima), uno che per comprarsi uno yacht si divertiva ad ammazzar bambini.
Storia di vendetta, indubbiamente, ma soprattutto storia della ricerca di una impossibile redenzione, di una purificazione forse raggiunta solo alla fine, di un affrontare a muso duro i propri sensi di colpa.
Atonement, è costretto a ripetere 4,5 volte Mr Baek nella traduzione simultanea. Espiazione, già.
E il bianco dell'innocenza che si lorda del sangue del peccato. Be white, live white, like this. E non importa se la catarsi è meritata, non importa se sprofondare il viso nella purezza dopo averla assaggiata soltanto un pò (che scena ragazzi, quelle dita che le porta alla bocca) ci sporcherà per sempre di glassa d'amore. Questo verrà dopo, a noi interessa il lirismo di quell'immagine, il profondo significato che racchiude in sè. Già, il lirismo, la poesia.
Perchè in Lady Vendetta può esser poesia anche vedere dei ninnoli in un cellulare, ninnoli che nascondono una verità tremenda. Altri registi l'avrebbero mostrato in una prosa nuda e cruda, Park ha saputo farlo così.
Ed è lì il turning point, è lì che la vendetta da privata diventa privatamente pubblica.
Ed è lì che ha inizio il terribile volto del film, un volto fatto di videocassette al limite della sopportazione (anche per lo spettatore), di bimbi che urlano "Papà salvami!" a un papà che non ci può essere, di uomini che ascoltano attraverso dei cavi la crudeltà con la quale verranno uccisi, di ispettori che insegnano a pugnalare, di teli pieni di litri di sangue.
Una morte non cancella una morte, su questo non ci piove.
Ma il dolore e la rabbia possono essere incanalati in qualcosa.
E Geum-ja ha soltanto trovato in cosa, seguirla è normale.
Poi Geum-ja si toglie l'ombretto color sangue.
Mangia le due torte, quella nera della vendetta appena portata a termine, quella che rappresenta il lato più oscuro di noi, e poi quella della nuova vita.
Nevica, more white, eat white Geum-ja.
C'è tua figlia lì davanti.
Ed ora silenzio.
Perchè in Francia si dice che in questi momenti sta passando un angelo sopra le nostre teste.
Allora non resta altro che stare zitti.
E alzare quelle teste.

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Ultima risposta 25/10/2012 13.08.06
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Sa Lumiere  @  03/03/2012 15:29:54
   8½ / 10
L entamente alla fine
A ssapora il
D olce
Y ogurt della purificazione. La

V endetta
E ' invece
N era,
D evastante
E fferata.
T utto
T orna, siamo pur sempre
A nimali

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Ultima risposta 03/03/2012 15.43.03
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  02/05/2011 21:00:04
   6½ / 10
Torta bianco panna guarnita di rosso; neve e gocce di sangue; candore, omicidio: simili accostamenti non suonano nuovi; ma detti così, con un tale barocchismo visivo e narrativo… ancora più ridondante di “Old Boy”, e a tal punto che, a mio parere, risulta piuttosto confuso. O perlomeno nella prima parte, che ha tinte e angolazioni grottesche di commedia, mentre il racconto trova definizione nel finale, dove cambia.
Ma è improbabile che suggerisca sincere riflessioni etiche: l’ultima parte è straziante, in tutti i sensi; pure, alcune punte di cinismo scompaiono nell’enfasi della messinscena; e l’argomento del film, come per il precedente, rimane l’abusato, ossessivo, esasperato tema della vendetta sanguinosa; e decisamente finisce per prendersi troppo sul serio.

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Ultima risposta 11/05/2011 20.19.24
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Invia una mail all'autore del commento wega  @  23/05/2009 19:12:39
   8 / 10
Forse non ai livelli di "Old Boy", ma questo lascia davvero il segno. Un film anche sulla vendetta, ma più che altro sull' espiazione dei propri peccati per raggiungere quel "bianco" che è la componente principale di tutta la pellicola. IMPRESSIONANTE la raccolta del sangue nel secchio (presumibilmente dalla capienza di cinque litri).

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Ultima risposta 28/05/2009 09.21.04
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jess  @  16/07/2007 15:39:29
   9½ / 10
Capolavoro.

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Ultima risposta 24/10/2007 20.36.53
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Jooo  @  16/05/2007 11:57:18
   7½ / 10
è un film meraviglioso dal punto di vista della regia e delle colonne sonore......Non ho capito tutto dalla storia perchè è molto contorta...... Ma nel complesso è un buon film......

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Ultima risposta 08/11/2007 16.16.17
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  12/01/2007 10:17:33
   7 / 10
Stilisticamente impeccabile, Lady Vendetta procede discontinuo verso la conclusione della "Trilogia della vendetta", senza convincere del tutto.
Sono infatti lontani sia l'inevitabile disperazione di Mr. Vendetta, sia il meccanismo ad orologeria di Old Boy, in favore di una sceneggiatura spesso carente e di un personaggio femminile affascinante ma meno profondo dei protagonisti dei due precedenti capitoli.
Troppa la carne al fuoco per un film volto più alla cura della confezione che al trasporto emotivo.
Eccellente comunque la messa in opera della vendetta finale, in cui l'efferatezza del gesto ribalta le sensazioni dello spettatore, costringendolo a fare i conti con la propria simpatia nei confronti delle vittime/carnefici.

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Ultima risposta 22/01/2007 23.12.17
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  24/02/2006 21:44:40
   8½ / 10
Non staro' a commentare un film che ho trovato tanto visivamente splendido quanto irrisolto (o incompiuto)... del resto è una particolarità del cinema di Ki-duk, il dubbio permane ma non sarà forse il suo maggior pregio?
Per me il vero vincitore "morale" della mostra di Venezia (con pochi contendenti, diciamo in parte De Oliveira e Ferrara) 2005, con diverse sequenze da antologia: la vendetta dei genitori delle vittime è destinata a passare negli annali della storia del cinema e dell'immagine.
E' un po' come l'epilogo e la rinascita di un certo tipo di cinema

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Ultima risposta 15/03/2006 13.49.45
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roywolf  @  15/02/2006 16:27:30
   2 / 10
molto meglio OLD BOY,questo è noioso e lento.Evitare please

5 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2006 19.51.18
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Invia una mail all'autore del commento angel__  @  09/02/2006 16:08:22
   10 / 10
film geniali ed emozionanti come questo ne escono davvero pochi.poesia e arte pura.capolavoro

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2006 11.56.47
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Gruppo COLLABORATORI martina74  @  08/02/2006 13:02:21
   6½ / 10
Il film, pur confezionato come un gioiellino, non mi ha lasciato molto. Ma non mi sento di bocciarlo, in particolare per la regia e per l'interpretazione della dark lady.
Spiegazioni nello spoiler.

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Al filone principale, Park putroppo lega svariati sottotemi che non vengono adeguatamente sviluppati, come le storie delle compagne di cella di Geum-ja o quella della figlia, oppure la presenza del garzone di bottega, che sembra inserito nella storia con uno scopo, eppure non ce l'ha. Troppi argomenti in una trama sfilacciata sono tuttavia sostenuti da una regia deliziosamente ridondante e da una fotografia in cui, come nel precedente Old boy, è raffinatamente integrata con i momenti della storia.
Ma a distanza di qualche giorno dalla visione, non resta molto. Strappa la sufficienza, ma che peccato...

18 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2006 16.47.59
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bottyto  @  07/02/2006 23:47:59
   7 / 10
Bel film... niente da dire! Old boy è decisamente meglio però! Lei è molto brava, e le scene finali sono da brivido! Qualcuno mi toglie una curiosità? qual'è il primo della serie?

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Ultima risposta 08/02/2006 14.37.35
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squabs  @  04/02/2006 22:29:19
   10 / 10
Questo film è meraviglioso, non capisco neanche come
sia possibile che esiste chi ha votato 4 (ma i gusti son gusti
e quindi non scendo a critiche).

Non sono un tipo che do' 10 facilmente...ma questo film lo merita.
Non intezione dopo averlo appena visto, di farmi condizionare dagli
altri voti!!! 10 strameritato.

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3 risposte al commento
Ultima risposta 05/02/2006 22.55.25
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vivaHOMER  @  01/02/2006 17:35:20
   4½ / 10
Che film .... nn potevo risparmià li sordi!!

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Ultima risposta 03/02/2006 10.07.41
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Gruppo REDAZIONE maremare  @  01/02/2006 00:03:05
   7 / 10
Park Chan-wook, fin dai titoli di testa, infila rapidamente una bella sequela di suggestioni visive ma, a lungo andare, il tutto mostra un’autocelebrativa pretestuosità.
L’ultima mezzora è quella che riscatta il film, e conferisce senso al capitolo conclusivo della trilogia, salvandolo dal vago sentore d’inutilità che lo andava pervadendo. Nel tirar le fila del suo trattato, egli ritrova una grande lucidità espressiva e poetica, e licenzia il trittico con una chiusura da incubo.

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Ultima risposta 07/02/2006 01.14.40
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marie  @  29/01/2006 23:50:16
   6 / 10
Per dare un giudizio appropriato a un film del genere bisognerebbe mettersi d'accordo su una cosa: quanto è importante la trama in un film?
Se la trama conta poco e bisogna lasciarsi prendere da una serie di immagini che hanno l'andamento di una specie di flusso di coscienza questo film si potrebbe definire buono.Ma se invece la trama è importante.. allora non lo definirei un buon film, al contrario.L'intreccio consistente per certi versi non è dato da eventi interessanti "utili alla storia",ma da parti distraenti che fanno perdere il filo della storia. La trama c'è, ma in fin dei conti è proprio un'ideuzza con tanto ricamo intorno,un po'come quei piattini della nouvelle cuisine con una porzioncina piccola piccola e tante decorazioni intorno. In aggiunta è allungato,forzato sembrava non trovare più una fine. In definitiva è uno di quei film di cui si può dire "non brutto,non bello".

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Ultima risposta 30/01/2006 01.13.20
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Edo  @  28/01/2006 19:39:29
   6½ / 10
Lineare nella sua narrazione, semplice nel suo sviluppo (ma non è un difetto), visivamente troppe volte kich, fuoriluogo rispetto la storia, è comunque un buon film, am che se inserito all' interno della triologia dl regista, non tiene i livelli e le aspettative che ci si aspetta.
La vendetta della collettività per venir riappagati dl torto, diventando la comunità stessa la peggior carnefice che ci sia.
Comunque

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Ultima risposta 29/01/2006 13.50.18
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  26/01/2006 22:48:23
   7½ / 10
Il brutto è che quando hai visto Old Boy vorresti vedere qualche cosa di altrettanto incantevole e questo film, purtroppo, ha tradito le mie aspettative. Purtroppo per me, perché in sé non è assolutamente male, ma rimane un bel film senza avere la stessa potenza visionaria unita ad una storia forte e coinvolgente. Dal punto di vista visivo il livello è sempre altissimo ma la trama è esile, sembra quasi un mix della letteratura più classica sulla vendetta, dal Conte di Montecristo ad Assassinio sull’Orient Express, il cui finale è praticamente identico ad una delle “manifestazioni” di vendetta della Lady. Ma che la storia non sia trattata nel migliore dei modi l’hanno già detto altri prima di me in maniera più precisa. Vorrei invece osservare che mi ha in qualche modo deluso la mancanza di originalità nel rappresentare la vendetta al femminile. Non c’era davvero nulla di meglio della solita iconografia della Dark Lady (sicuramente trattata con ironia ma altrettanto sicuramente abusaterrima) associata per contrasto alla figura della santa? Sta tutta qui la rappresentazione della tanto decantata sottigliezza delle donne? Forse è stata proprio l’incapacità di figurare una vendetta femminile e ad affidarsi agli stereotipi che ha fatto affossare questa storia, piuttosto povera di idee.
Comunque i titoli di testa valgono già il prezzo del biglietto.

6 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2006 14.10.09
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viagem  @  23/01/2006 23:06:45
   7½ / 10
E' il primo film che vedo di Chan-wook Park ed ero carico di aspettative, leggendo i vari commenti, anche quelli relativi a Old boy. Devo dire che è davvero un peccato che il regista abbia scelto di intricare artificiosamente la trama nella prima parte del film, come già alcuni hanno osservato. Il tentativo di legare la storia delle compagne di cella a quella della protoganista è proprio forzato e assolutamente non funzionale. E' un peccato perchè tutta la seconda parte è straordinaria. C'è poco da fare, assistere a una "giusta" vendetta risveglia delle pulsioni ataviche così forti che non c'è grado di violenza tale da respingere lo spettatore, portandolo anzi a condividere i sentimenti e l'atto stesso. Colonna sonora adattissima, giochi di colori col rosso sul bianco, titoli di testa che sono un'opera d'arte in un'opera d'arte. E il toffu che non è mai abbastanza per espiare, così come la vendetta per trovare soddisfazione e giustizia.

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Ultima risposta 08/02/2006 14.57.56
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Sangue73  @  23/01/2006 19:05:41
   5 / 10
Purtroppo il ricordo di OLD BOY è troppo vivo ancora.

Sicuramente due storie diverse e ogni paragone andrebbe evitato.
Rimane il fatto che se OLD BOY è una bel film ... LADY VENDETTA è un discreta fiction (o meglio telenovella).

Déjà Vu.

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Ultima risposta 25/01/2006 15.16.02
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markmattew  @  23/01/2006 12:35:09
   2 / 10
Voto decisamente basso, non tanto per la storia che seppur non originalissima ha qualche spunto interessante ma purtroppo la recitazione degli attori orientali è a dir poco scadente, l'inespressività e la lentezza fanno crollare quello che poteva essere un buon film!

4 risposte al commento
Ultima risposta 31/01/2006 22.35.26
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Lowry  @  23/01/2006 10:22:18
   10 / 10
L’iniziativa “OZ Fa Centro” promette di dedicare attenzione in una multisala di Brescia a quelle pellicole che vengono di solito ignorate. Viene proposta una votazione ondine nella quale gareggiano due film. Gli utenti possono così “scegliere” quale delle due pellicole vedere programmate (il Lunedì sera alle 21.30). Questa settimana gareggiavano “Lady Vendetta” contro “La Neve Nel Cuore”. Non c’è stata partita, e LV ha vinto col 63%. Ed è con piacere che mentre mi apprestavo a prenotare dei posti per vedere questo film (che oltretutto è gia programmato in un cinema del centro al contrario di LV del quale non cè traccia in tutta la provincia), ho trovato INSPIEGABILMENTE programmato “La Neve Nel Cuore”. Risultato delle votazioni inaspettato? Mancanza totale di rispetto verso i clienti/utenti. Non lo so, e non mi interessa, ma ho chiesto lo stesso spiegazioni CHE NON SONO ARRIVATE. Invito tutti quindi ad intraprendere una forma di protesta inviando una mail alla direzione della MultisalaOz con in Oggetto: Perché non programmate Lady Vendetta?. Invito piu persone possibili a partecipare a questa forma di protesta, non solo ai “diretti” interessati che potevano usufruire della sala, ma a tutti quelli che ogni qualvolta vedono una programmazione delle multisale si sentono presi per il **** e nel loro piccolo vorrebbero fare qualcosa. Indirizzo della multisala: cinema@multisalaoz.it

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Ultima risposta 23/01/2006 21.49.46
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polbot  @  23/01/2006 09:28:08
   8½ / 10
Non avevo mai visto nulla di sto coreano. Finalmente dopo un po' esco soddisfatto da un cinema. Ohhhhhh. Mi riprometto di guardare Old Boy...

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Ultima risposta 28/01/2006 15.06.14
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Lemo9  @  21/01/2006 12:58:29
   10 / 10
Il grande cinema non è morto! Lady Vendetta è un film che rende merito alla forza espressiva delle immagini che in questo film sono sempre ricercate e presentano delle scelte cromatiche che fanno di ogni fotogramma un quadro d'autore. Le colonna sonora dà ancora più forza alle immagini, induce il totale trasporto dello spettatore grazie alle musiche di Vivaldi e Paganini.
E che dire della storia? Meno manierista di Old Boy, ci mostra come la VENDETTA viene interpretata in modo diverso dall'uomo (Old Boy) e dalla donna (Lady Vendetta): la vendetta femminile è CRUDELE, quella maschile è VIOLENTA. Grazie Chan-wook Park

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Ultima risposta 25/01/2006 15.28.06
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  18/01/2006 14:22:12
   7½ / 10
Si chiude la trilogia di park sulla nemesi.
Se l'idea, come sembra, era di fondere quanto di diverso e positivo si era visto nei primi due capitoli -il realismo e la durezza del primo, il lirismo e la perfezione registica e stilistica del secondo- l'intento è riuscito solo in maniera parziale, forse per la troppa carne al fuoco, forse per un eccesso di autostima registica.
Il film infatti alterna alcune parti un po' slegate e prive di consistenza, soprattutto nella prima ora, a sequenze decisamente più efficaci e coinvolgenti; abbastanza inconcludente la presentazione dettagliata delle compagne di carcere che lascia intuire un approccio corale alla seconda parte, in cui invece il registro cambia e la coralità, come già giustamente detto in stile Agatha Christie, si sposta sulle vittime, in modo progressivo e grottesco. Molto dura e ben condotta questa seconda parte, con pochissimo spazio per patetismi e molto per l'argomento chiave del film (e della trilogia): la vendetta, declinata in termini di inevitabilità e di inutilità.
Per Park la vendetta è una ossessione connaturata a cui non si può sfuggire ma allo stesso tempo in essa non offre conforto ne espiazione, non si può recuperare quello che si è perso (perfetto da questo punto di vista il primo capitolo 'mr.vengeance').
La metamorfosi alla Peckinpah della protagonista è raccontata -e interpretata- in maniera eccellente, aggiungendo alla brutalità della vendetta maschile di oldboy, elementi femminili di stile, dall'aspetto (vedi battuta sull'ombretto rosso) fino alla pistola.
Ottima come sempre la regia, soprattutto nei movimenti di campo e nelle sequenze oniriche, e l'uso dei colori, rosso e bianco su tutti, negli strepitosi titoli di testa, ma anche nel corso del film e nei suoi elementi significativi (come il piatto di tofu, prima sdegnosamente rifiutato poi disperatamente cercato, invano).
Forse non si tratta del capolavoro definitivo che ci si aspettava ma è comunque un ottimo film, su un tema a dir poco complesso.

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Ultima risposta 21/01/2006 11.28.17
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liu_mi  @  18/01/2006 01:59:32
   7 / 10
Questo "simpathie for Lady Vengeance" è un ideale prosecuzione sul tema della vendetta più che un vero e proprio seguito di Old Boy. Personaggi e situazioni cambiano radicalmente, anche se molti attori sono presenti in entrambi, e anche lo stile di regia è molto diverso. Si passa da un atteggiamento molto "maschile" di Old Boy, a un più "femminile" di questo, più misurato. Anche la simbologia si adegua e richiama in continuazioni a simboli femminili come la torta per esempio. Ora, il film è veramente molto bello e la protagonista bravissima (quasi mi piace più della mitica gong li) ma non tutto convince, manca l’originalità tutta orientale di Old Boy ed alcune cose le ho trovate un po' forzate.


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Quindi direi che nel complesso il film in sé è da sette.

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Ultima risposta 20/01/2006 12.01.46
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  17/01/2006 17:59:13
   6½ / 10
Uhmmm... no, non mi ha convinto. E ora che faccio, che sono l'esegeta delal cinematografia orientale? Ci sto male, ecco che faccio. Chiariamocu subito: oldboy è un capolavoro. Mr.vendetta forse lo è di più. L'episodio in "three extreme" fa schifo. E questo? beh, è un po' un megamix di tutti i suoi precedenti film. ma questa volta c'è qualcosa che non va; park si fa davvero prendere la mano, e il suo meraviglioso mezzo narrativo-visivo gli sfugge dalle parti. E'un film che pecca d'eccesso, esagerato sotto tutti i punti di vista, tranne forse che quello della fabula in sè. L'intreccio è davvero da mettersi a contare le piastrelle nei cessi bubblici, nel senso che raramente ho visto qualcosa di più complicato. Sembra che park, di fronte ad una trama decisamente sottotono abbia giocato tutto sull'intreccio. ma non c'è fascinazione, colo arzigogolamenti a gogò.
L'intreccio è arduo ma non è articolato, bensì complicato; park spiaza che è una bellezza, ci fa spremere le meningi cercando connessioni che al momento della visione non possono necessariamente essere attivate. ma quando abbiamo tutti gli elementi si scopre che il gioco non valeva la candela. la sequenza delal casa alal fine mi pare davvero scialba, così come i discorsi successivi in pasticceria...
E la prima ora è davvero esagerata, ma troppo. park esagera per esubero di informazioni: che senso ha la parte in carcere, il fatto di fornirci le credenziali delle compagne di cella, e perfino brevi riuassuntini delal loro vita?
No, no, mi ha profondamente deluso. ma non perchè mi aspettassi "oldboy 2"; perchè mi aspettavo un bellissimo film, invece lady vendetta è solo un modesto esercizio di stile. ma che park fosse bravissimo già lo sapevamo.
Forse è meglio che park si prenda un po'di riposo.

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Ultima risposta 20/01/2006 00.45.40
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filobor7  @  17/01/2006 11:43:25
   8 / 10
Rieccoci, lo aspettavo con trepidazione e non mi ha deluso.
Nel frattempo, mi sono visto Mr vendetta (voto 8), forse meno eccessivo degli altri 2 ma altrettanto bello, e devo dire che anche l'epopea della protagonista (bravissima e bellissima) del nuovo film è imperdibile.
Una nota particolare la meritano la colonna sonora ed i titoli di testa, alla faccia dei pluripremiati oscar americani, trovatemi dei corrispetivi d'oltroceano che raggiungono cotanta maestria.
Una domanda alla quale i maestri cinefili di filmscoop sapranno sicuramente dare risposta: il tema musicale che accompagna tutto il film dovrebbe essere di vivaldi, ma che pezzo è? aiutatemi...

Ciao,

Filo

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Ultima risposta 26/01/2006 17.34.48
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Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento stefano76  @  10/01/2006 12:16:30
   7½ / 10
Difficile votare e commentare questo film. Un film non facile e del tutto diverso da Old Boy, soprattutto a livello stilistico. Il primo era registicamente visionario e improbabile, mentre questo rimane stilisticamente più realistico, anche se comunque la cinepresa si muove sinuosa e offre esercizi di stile notevoli. D'altronde la storia che si racconta è molto diversa: la vendetta questa volta è personificata in una figura femminile (straordinaria l'interpretazione di Lee Young Ae) che porterà a compimento nel modo più atroce e difficilmente condivisibile. Ciò che rimarrà sarà la sensazione di un'anima ormai distrutta e dissoluta, senza più possibilità di redenzione.

Singolare il fatto che siano stati riutilizzati, anche in parti monori, TUTTI gli attori di Old Boy, tranne la ragazzina.

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Ultima risposta 19/01/2006 11.28.11
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/01/2006 01:02:36
   8 / 10
Davvero sorprendenti questi coreani. Un film sulla vendetta come pochi se ne sono visti al cinema, con degli attori bravissimi ed una fotografia ed un montaggio sbalorditivi. In ogni caso qualsiasi riferimento a M - il mostro di Dusseldorf modo NON è puramente casuale.

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Ultima risposta 08/01/2006 01.24.24
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Invia una mail all'autore del commento sim4zz  @  29/12/2005 16:31:55
   8½ / 10
Il rito di purificazione appare nei languidi titoli di testa e nella sequenza finale di questa visionaria trilogia sulla vendetta made in Korea. Il terzo del film di Park Chan-Wook per la prima volta ruota attorno ad una figura femminile, lady vendetta (interpretata dalla bella e glaciale Lee Young-Ae), simbolo a del peccato originale per l’idea di vendetta, ma anche immagine e incarnazione della sofferenza per la sua anima immacolata. Geum-ja esce di prigione dopo 13 anni, in seguito ad una condanna per l’uccisione del piccolo Mon-woo e pensa solo a rivedere la sua bambina, ora adottata, oltre che a vendicarsi. Perché l’uomo che un tempo lei ha amato, un insegnante padre di sua figlia, è il responsabile del delitto ed è anche colui che ha minacciato di morte Jenny se Geum-ja se non se ne fosse accusata. Il film di Chan-Wook è un’opera poetica fortemente simbolica, una storia di crudeltà e martirio dove solamente il sangue e poi la neve (vero e proprio marchio del regista) possono lavare via i peccati dagli uomini mortali. Ma Sympathy for lady vengeance, questo è il titolo originale, è anche la storia di una donna che ha perso la strada verso la redenzione e cerca di sentirsi libera solo attraverso un personale senso di giustizia. Che molti di noi potrebbero condividere. Un film toccante! (visto a Venezia)

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Ultima risposta 05/01/2006 15.52.16
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