Dopo il furto della propria bicicletta, mezzo che gli permetteva di lavorare, un uomo vaga per la città con tutta la famiglia sperando di poterla ritrovare. Preso dalla disperazione non gli resta che rubarne una a sua volta ma viene bloccato dalla polizia...
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capolavoro,senza dubbio. un fedele ritratto della roma del dopoguerra,della roma che deve fare i conti con la povertà nella quale si è ritrovata e la disoccupazione che le impedisce di risollevarsi......bravissimi gli attori,difficile notare che non sono professionisti,primo fra tutti il bambino,davvero impressionante il suo sguardo in certe scene
specialmente quando il suo sguardo incrocia quello del bambino benestante e beneducato....lui che mangia con le mani la mozzarella e l'altro con forchetta e coltello che lo scruta come se fosse un animale
bellissimo vedere la solidarietà con le persone vicine al protagonista,tutti uniti dallo stesso flagello,la povertà e la mancanza di un pasto sicuro ogni giorno..davvero da brividi le file all'ufficio di collocamento o al banco dei pegni:
tristissimo vedere le proprie lenzuola,dove si ha dormito per anni,buttate in mezzo ad altre centinaia come se non valessero niente
ci sono scene che fanno davvero pensare,ma molto,molto tristi....come il periodo che descrivono del resto... onore al grande Vittorio De Sica.......che,in ben altri tempi,e senza i soldi e gli effetti speciali che hanno oggi a disposizione i registi,è riuscito a regalarci due ore di magia senza mai,e dico mai,annoiare.... da vedere assolutamente