Dopo il furto della propria bicicletta, mezzo che gli permetteva di lavorare, un uomo vaga per la città con tutta la famiglia sperando di poterla ritrovare. Preso dalla disperazione non gli resta che rubarne una a sua volta ma viene bloccato dalla polizia...
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splendido affresco dell'Italia nel dopoguerra, dove tutto ruota intorno ad una bicicletta, che oltre che semplice mezzo di trasporto, diviene vero e proprio mezzo di sopravvivenza per il protagonista. suggestivo seguire questo film e fare un confronto col nostro presente, vedere come la società si è evoluta nel tempo, osservare come in tempi duri ci si accorga di tutti coloro che ci circondano e di come a loro volta si accorgano di te (quando il protagonista viene aiutato nella ricerca della bicicletta rubata, ma addirittura quando il ladro viene difeso da tutto il quartiere). bravissimi gli attori, che con una Roma superbamente proposta, ti fanno respirare quell'aria che loro stessi respirano. l'unica parte che non mi è piaciuta è quella della ricerca del barbone, troppo lunga per i miei gusti, seppur si colgano anche in quei frangenti scene di vita vissuta, nella miseria e nelle difficoltà del tempo. comunque rimane un signor film, con una regia di altissimo livello.