la casa sfuggita regia di Ivan Zuccon Italia 2002
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la casa sfuggita (2002)

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locandina del film LA CASA SFUGGITA

Titolo Originale: THE SHUNNED HOUSE

RegiaIvan Zuccon

InterpretiEmanuele Cerman, Michael Segal, Federica Quaglieri, Giuseppe Lorusso, Silvia Ferreri, Cristiana Vaccaro

Durata: h 1.30
NazionalitàItalia 2002
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 2002

•  Altri film di Ivan Zuccon

Trama del film La casa sfuggita

Uno scrittore di nome Alex si reca, insieme alla fidanzata Rita, in una casa abbandonata e in disfacimento. In passato la dimora era un albergo chiamato Locanda al Crocevia e fu teatro di misteriosi fatti dove gli ospiti morirono in circostanze inspiegabili. L’uomo, munito di appunti e di una mappa della casa, con l’intenzione di scrivere un libro sull’abitazione e sui suoi misteri, costringe la compagna, nonostante le sue proteste, a passare la notte nella casa. Ma qualcosa lì dentro vive ancora. Le vicende di alcuni vecchi ospiti – uno scrittore, una violinista, un matematico – riprendono vita e tornano dal passato mischiandosi con quelli dei due giovani, in un vortice di orrore, sangue e violenza.

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Voto Visitatori:   6,70 / 10 (42 voti)6,70Grafico
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Voti e commenti su La casa sfuggita, 42 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  14/06/2009 23:28:28
   5 / 10
Io sinceramente non sono rimasto così esaltato per questa pellicola! Non ho trovato niente di così spettacolare, ci sono sempre i soliti rumori forti, le solite mani che sbucano da chissà dove, le solite apparizioni di persone improvvise, i rumori delle porte che sbattono, i soliti sospiri, gli incubi allucinati neanche tanto shockanti… mah, vi giuro che, sebbene gli spunti ci fossero, non ho trovato neanche una sola chiave di lettura interessante. Salvabili solo alcune scene…
La musica è carina però dopo un po’ stufa e ad essere sinceri a me sembra più adatta ad un film fantasy che ad un horror. Mentre gli effetti sonori sono un po’ scarsetti, eh…
Gli attori poi sono così così, il protagonista soprattutto è poco convincente e la sua ragazza odiosa.
Il finale non l’ho neanche capito ma a ‘sto punto non mi interessa nemmeno…
Per quello Zuccon come regista non è male però non mi sembra il caso di dire che con lui rinasce il cinema horror italiano! Non credo proprio… piuttosto preferisco vedermi gli ultimi film di Argento, e scusate se lo dico!

4 risposte al commento
Ultima risposta 19/06/2009 19.18.57
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Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  03/05/2009 17:42:02
   7½ / 10
Incredibile come un tale Zuccon, conosciuto solo dai parenti, riesca con questo film a creare più tensione rispetto a qualsiasi film di Argento, conosciuto anche dai sassi. Peccato poi che il budget sia ridicolo e gli attori che ha a disposizione siano degli inetti, non oso immaginare cosa potrebbe succedere se tale Ivan riesca ad avere a disposizione liquidità più consistenti.

Va bene lo stesso comunque, meccanismo perfetto per creare paura e disagio nello spettatore, consigliato a tutti.

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Ultima risposta 06/05/2009 15.57.05
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bil85  @  24/08/2008 17:19:17
   1 / 10
Avevo promesso di non scrivere più su questo forum, ma per questa abominevole pellicola faccio un'eccezzione!!!
Una sola domanda a chi ha contribuito a far avere la media del 7,53 a questa porcheria: Ma questo voi lo chiamate film?
Trama inesistente
attori amatoriali
riprese da telenovelas anni 70 che trasmettono le televisioni provinciali!!!
Ma per favore !!!
Ps Il mio voto personale è 2 ma voto 1 perchè non voglio che una media così alta invogli qualcuno a spendere soldi per vedere questa PORCHERIA IMMONDA!!!

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Ultima risposta 18/05/2009 10.24.24
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  18/11/2007 22:37:40
   7½ / 10
Ivan Zuccon riesce a creare alcune atmosfere davvero da toglire il respiro,come "Bad Brians" Zuccon gioca molto con il passato/presente,e gli riesce bene.Ancora un discreto prodotto Horror Italiano.

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Ultima risposta 18/11/2007 22.44.06
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Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  06/09/2007 13:12:51
   8 / 10
Confesso che alla prima visione non l'ho reputato un el film; tutt'altro. Ma facendolo vedere ad amici ho subito un inversione di gusto, e mentre ad alcuni non è piaciuto, a me ha decisamente convinto. Zuccon è bravo, molto bravo, ma dovrebbe avere qualcuno accanto che lo limiti e lo consigli. Butta troppa carne al fuoco, vuole strafare e spesso toppa. Eppure è raro in tempi come questi osservare così rarefatte e inquietanti atmosfere. La locanza realmente inquieta, e in essa giungono a compimento scene che fanno (finalmente!) paura.
I difetti sono presenti, e risiedono principalmete nella scandalosa recitazione del protagonista (gli altri sono bravi) e nell'utilizzo assolutamente fastidioso di una colonna sonora tutta gemiti e sospiri. Tant'è che le scene terrorizzanti avvengono senza quasi audio, vedi la donna che dà le capocciate al muro.
COnsiglio di dare a questo film una seconda scians, nel caso alla prima non avesse soddisfatto appieno. Quel che certo è che "la casa sfuggita" è un film di rara inquietudine.
Ah, alla fine dovrebbe accadere qualcosa, ma non ho capito cosa.

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Ultima risposta 10/01/2008 08.07.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  08/06/2007 13:09:31
   8 / 10
Inspirandosi alle storie di Lovecraft,Zuccon dirige uno dei migliori horror italiani da molto tempo a questa parte...realizzato con cifre irrisorie,il film e'una creatura nata e concepita dal suo regista,autore anche di sceneggiatura,fotografia e montaggio.

Ogni elemento risulta inesorabilmente vincente:sonoro perfetto e mai invadente,effetto gore elevato e mai fondamentale o gratuito con atmosfera dannatamente inquietante dal primo all'ultimo fotogramma.

Le scene da ricordare sono molteplici(la ragazza che sbatte continuamente la testa contro il muro,la violinista nella sua "ultima performance",gli improvvisi corpi mutilati che compaiono dal nulla),peccato solo per la coppia di protagonisti(una spanna inferiore al resto del cast)e tutti i banali dialoghi che animano la loro convivenza all'interno della villa.

Aspettando di vedere qualche altra pellicola,posso solo dire che Zuccon e'le'ennisimo caso di un regista oscurato da una distribuzione italiana incapace di puntare su un genere come l'horror...

p.s.un film del genere Argento se lo sogna la notte.

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Ultima risposta 22/06/2007 02.34.47
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Titto  @  12/05/2007 01:03:45
   6 / 10
Ecco l'Anti-cinema con la A maiuscola.
Tanto di cappello a Zuccon per aver avuto il coraggio di pensare un film, produrlo, dirigerlo, fotografarlo e montarlo, ma la Professionalità è molto ma molto lontana.

Cominciamo:

Immagini orribili.
D'accordo è stato girato nel 2002 con una telecamera a 25 fps (l'immagine è quella tipica delle telenovelas), ma la fotografia è orrenda (si puo fare un capolavoro con 3 luci e un paio di filtri) e quando dico brutta nn significa che non-è-bella ma che è proprio orrenda: ombre ovunque (non volute), luci esterne fredde (come se cento anni fa avessero i neon a illuminare le strade), immagini troppo patinate e senza un minimo di profondità di campo. Veramente orribile
(è ovvio che questa non è stata una scelta artistica di zuccon, direi più un obbligo per mancanza di professionalità).

Inquadrature amatoriali:
mi domando che telecamera sia stata usata visto che l'obbiettivo è sempre lo stesso, e pure brutto...

Montaggio imbarazzante:
è evidente che Zuccon non ha la minima idea di cosa significhi "montare" che per l'appunto non significa "mettere un'inquadratura dietro l'altra". il montaggio è una questione di ritmo, è quasi una sorta di musica e ahimè Zuccon ha un gran casino in testa...

Recitazione da paura:
Ecco l'unica cosa che fa paura di questo film! La recitazione!
Non ce n'è uno che si possa definire attore. Il livello è ancora più basso delle sopracitate telenovelas, che a quanto pare sono il punto di riferimento per il regista. Anche in questo caso "recitare" non significa imparare a memoria e ripetere....
Dialettica veramente fastidiosa, velocità nel parlare eccessiva, la parola caxxo usata a dismisura e in modo infantile e ritmo recitativo degno della miglior telenovela brasiliana.

L'unica cosa quasi decente è la scenografia e la location, anche gli effetti al computer sono "accettabili"

Ma tutto sommato questo film è una telenovela brasiliana in chiave horror...se non peggio....

La storia poteva essere accettabile (grazie Lovercraft) e messa in mano a un regista vero e non a un ragazzino "che fa film", poteva trasformarsi in una discreta opera visiva.

Inoltre Zuccon ha fatto veramente troppo: scritto, diretto, prodotto, fotografato, montato... il troppo stroppia. E infatti le capacità del regista in fatto di tecniche di regia, montaggio, e "mioddio" fotografia sono minime.

Ma in tutto questo, a mio parere manca a Zuccon la caratteristica principale per essere un buon regista: il talento

Avevo letto i commenti e incuriosito l'ho guardato.
Va bene essere alternativi e apprezzare film sconosciuti, ma la linea che divide l'alternativo dal bigotto è molto sottile....


Consiglio di vederlo soprattutto agli aspiranti registi. Ecco, questo è quello che non dovete fare!

6 per lo sforzo del'autore, ma questo non è cinema

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Ultima risposta 18/05/2009 10.20.33
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Living Dead  @  28/04/2007 13:13:29
   9 / 10
Ma stì *****.
Finalmente un horror italiano di cui andarne fieri!
Zuccon dirige questo piccolo gioiellino horror(che se non fosse stato per goat non avrei mai visto..), carico di tensione ed estremamente visonario. La cinepresa che striscia tra le stanze buie della locanda tra uomini appesi al soffitto e donne che sbattono la testa contro la parete mette addosso una tensione così genuina che da tempo non si trovava. Tre storie raccontate con flashback che riportano indietro nel tempo e, come già detto, in altre dimensioni. A mio parere la storia della violinista è straordinaria: il frenetico movimento dell'arco e delle dita della donna, accompagnati dalla musica stridente del violino sono da pelle d'oca.
Come già detto dagli altri, la recitazione in certi tratti è scandalosa e l'uso smodato della parola caz.zo certo non aiuta.
Detto questo, The shunned house rimane il miglior horror italiano degli ultimi anni, e il migliore della stragrande maggioranza di tutti gli horror usciti recentemente.

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Ultima risposta 28/04/2007 13.15.23
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phemt  @  01/04/2007 12:18:43
   8 / 10
Il buon Goat ha detto quasi tutto, quindi premetto che ci sarà qualche ripetizione…
Praticamente uno dei migliori (se non addirittura il migliore) horror italiano dai tempi di Quella Villa Accanto al Cimitero di Lucio Fulci… Zuccon prende tre storie di Lovercraft, una locations e una manciata di attori e sforna un horror davvero notevole e terrorizzante… Già l’incipit ci fa capire che abbiamo a che fare con un regista cresciuto a pane e horror (la scena iniziale farebbe impazzire Dardano Sacchetti), il resto del film ci fa capire che abbiamo a che fare con un regista tecnicamente molto dotato… Zuccon decide di fondere tutti i piani narrativi raccontando la storia mediante passaggi spazio/temporali eseguiti perlopiù con movimenti di macchina, tira fuori alcune scene veramente notevoli (la prima apparizione della donna che sbatte la testa al muro è da pelle d’oca), tiene la tensione a livelli altissimi per tutta la durata del film e soprattutto incute paura nello spettatore… E’ vero, lo fa esagerando con botte di volume e scene improvvise, ma aldilà delle succitate botte di volume la tensione è sempre presente e attanaglia lo spettatore in un atmosfera a tratti veramente (forse troppo) angosciante…
La narrazione non lineare può essere però un po’ spiazzante per il pubblico comune meno portato per determinati stili, e tra l’altro Zuccon inserisce nel film anche diverse situazioni weird e una corposa presenza di sangue (utilizzato però con classe grazie anche al lavoro di Storaci)… Quindi questo non è un film per tutti, ma solo per spettatori abituati ad una narrazione (volutamente) slegata ed ad un ritmo misurato (niente stile videoclipparo)… Il film a tratti fa venire in mente Fulci e Kubrick, Zuccon inserisce un personaggio (la locandiera) che ricorda in parte Fellini, e cita Mario Bava andando a rigirare addirittura la scena clou della sua filmografia (scena che anche un certo David Lynch prese in “prestito”), peccato che (per motivi onestamente oscuri) sia stata tagliata dalla versione finale (che tra l’altro è anche molto corta come minutaggio)… Zuccon firma (con estrema cura) anche la notevole fotografia, mentre la colonna sonora pur senza farsi notare più di tanto fa comunque il suo dovere…
Arriviamo ai due grandi lati negativi del film: prima di tutto il cast è protagonista di una prova ignobile, Lorusso non recita, legge! Mentre la Quaglieri (una sorta di Ferilli dei poveri) la si ricorda solo per le tette, le sigarette fumate e tutte le volte che dice la parola “caxxo”… Degli altri attori tutto sommato si salvano solo la musicista muta e lo scrittore (non per nulla il film verte su questa sotto-storia dai forti toni gotici, un chiaro omaggio all’horror anni 60)…
Secondo (e ancora più grave) difetto: la sceneggiatura fa schifo, alcuni dialoghi sono particolarmente ridicoli e buona parte dei discorsi tra Lorusso e la Quagliari vertono sulla parola “caxxo”… Malgrado questo però la storia di fondo è ottima ed è ben portato avanti dalla regia di Zuccon…
Zuccon è un regista da tenere attentamente sotto osservazione, deve solo perfezionare lo stile registico, utilizzare un cast degno di tale nome e trovare un buon sceneggiatore, altrimenti rischia di mandare a put.tane tutto l’ottimo lavoro…
Assurdo che in Italia mentre un Prieto qualunque con un filmetto del caxxo stia in tutti i cinema a fare incassi grazie ad un sacco di ragazzine urlanti e sbavanti, chi ha veramente le qualità viene clamorosamente snobbato da critica, pubblico e distribuzione…
Film consigliato a chi ama veramente il genere horror e a chi ha voglia di farsi spaventare (ma sul serio) da un film… Ma, come già detto dal buon Goat, niente visioni di gruppo, questo film va visto come l’ho visto io, a notte fonda, al buio e con le cuffie… Vi assicuro che sarà una gran bella esperienza… Per gli appassionati del genere, cercate di soprassedere lo squallido cast e i dialoghi ridicoli, perché il film si stramerita la sua visione…

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Ultima risposta 01/04/2007 19.53.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  27/02/2007 18:38:45
   9½ / 10
giuro, non sto regalando neanche mezzo punto a 'sto film. non mi faccio influenzare dal fatto che sia costato qualcosa come 30'000 euro o che sia una produzione totalmente italiana. questo è, molto semplicemente, una delle cose più belle che il cinema italiano orrorifico abbia estrinsecato negli ultimi anni, forse più bello anche del fantastico 'road to l.'.

la pellicola del poliedrico zuccon (qui si occupa di produzione, regia, sceneggiatura, a 4 mani, fotografia e montaggio) è il frutto della sinergia fra 3 racconti di lovecraft: appunto la casa sfuggita, la casa stregata e la musica di eric zann; e il ragazzo è, per chi scrive, l'unica persona insieme al fulci de 'l'aldilà' che abbia veramente capito e sia riuscito a imprimere su celluloide la vera natura dell'orrore del solitario di providence. quella paura che ti fa catapultare sul letto a notte fonda, con un urlo strozzato nella gola e la faccia grondante di sudore ghiacciato, senza aver la più pallida idea di che ***** di sogno ti abbia ridotto in quello stato, o che ti fa guardare la porta buia di cantina, con la paura solo di immaginare quali abominii siano nascosti nel sottoscala pronti a saltarti alla gola e portarti nella maledetta r'lyeh, da cthulhu o dal messaggero dei grandi antichi, nyarlathotep...

la struttura del film è quella di 3 storie sviluppate su piani temporali (e, perchè no, anche dimensionali) fra loro diversi. le vicende sono narrate attraverso flashback e nella stessa location, la locanda, con carrellate o dissolvenze che elegantemente, e senza stacchi improvvisi, ci accompagnano in questo incubo sapientemente dipinto. gli effetti speciali di storari (quasi tutti meccanici, mica *****) sono maledettamente efficaci e la cura dello stesso zuccon per la fotografia è realmente impressionante. nelle ombre e gli anfratti bui sembra sempre che qualcosa ci stia aspettando e, per fortuna, è molto difficile che le nostre aspettative 'spaventose' vengano deluse.
ecco, questo è un altro grosso punto a favore della pellicola: è difficile che qualsiasi tipologia di horror fan venga delusa: per gli amanti del gotico c'è la succitata fantastica cornice dell'albergo, per i gore seekers ci sono un paio di scene davvero potenti e, per gli amanti dello spavento monodose alla ju-on, bè, qui c'è da sbizzarrirsi... mi sarò attacato alla poltrona una decina di volte solo nella seconda parte del film...

uniche note negative i dialoghi, un po' banali, mentre le prove degli attori sono discrte. ma, come detto, è la vera essenza lovecraftiana la forza di questa immensa pellicola che i soliti ******** pensano bene di non passare nelle sale in luogo degli 'entusiasmanti' remake che dall'oriente infestano i nostri cinema...

2 consigli per concludere, anzi il primo è un ordine:
-NON OSATE levarlo dopo i primi 35-40 minuti, in cui non è che succeda poi molto, perchè quello che si vede dopo merita studi approfonditi da parte dei più eminenti luminari nel campo.
-per i ragazzi: non vedetelo in compagnia (maschile). perchè, oltre ad essere una roba da gay, partirebbero le ben note disquisizioni filosofiche sulle zinne delle quaglieri (che, invero, non ha esattamente l'aria di una laureanda in teologia) e tutto il carico di tesione (credetemi, pazzesco) andrebbe bellamente a quel paese.



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Ultima risposta 09/04/2009 12.15.17
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