la caduta - gli ultimi giorni di hitler (2004)

Stupendo, un film da vedere assolutamente, attori straordinari.

la scena iniziale e quella finale, indicano, secondo me, quello che il film poteva essere e non è stato: lo sguardo, il racconto degli ultimi giorni di hitler da parte di un cosiddetto personaggio minore, la segretaria. Poteva essere un bel film, ma secondo me non lo è stato: pessimi i dioaloghi, scadente la fotografia,approssimativi i personaggi. L'argomento però mi interessa molto: qualcuno di voi sa dirmi qualcosa sul libro da cui è tratto? Ricalca il punto di vista della segretaria?
Il mio è un parere controcorrente, ma questo è il mio pensiero

SONO VERAMENTE STUPENDE LE CARICATURE DEI FRATELLI RATTI,( DAVIDE RATTI E DANIELE RATTI); HANNO UN ' OTTIMA GRAFICA E L' UMORISMO E' SEMPRE MIGLIORE!
VERAMENTE SIMPATICI E DIVERTENTI! DA NON PERDERE!

Senza dubbio credibile, ottimi gli attori, forse un pò troppo lungo.

La Germania prende forse definitvamente coscienza di sè stessa, e firma l'opera migliore (anche se di notevoli ce ne sono già state) sul suo passato inglorioso, sulla piaga che sempre aleggerà il nome della nazione tedesca sui libri neri di storia, sulla figura più emblematicamente (dico emblematicamente perchè di tragedie e dittatori macellai il '900 ne è purtroppo pieno) crudele del secolo concluso.
Una capacità di autocritica, dettata da una voglia di approfondire e non di revisionare, davvero encomiabili.
Un film da vedere con l'ottica di stare proprio guardando un prodotto firmato dall'unico popolo che può più di ogni altro condannare i propri indicibili crimini: quello tedesco. Imperdibile.
Magari in Italia sapessimo fare film ancora così!

bellissimo....ambientazioni..personaggi...suicidi di massa....ci voleva un film cosi....grande ganz

alcuni dicono ke su questo film fanno passare hitler e i nazisti dalla parte dei buoni magari un pochino hanno ragione,ma prima di parlare credo ke questa gente dovrebbe riguardarsi attentamente il film e conoscere un pò di + la storia. un film fatto veramente bene e l'interpretazione di ganz è superba credo ke sia l'attore ke abbia interpretato al meglio il ruolo del dittatore tedesco, anke x l'incredibile somiglianza. dovrebbero farne di + di film storici tipo questo qua, sarebbe un bel modo x approfondire dettagliatamente il passato.

Condivido la chiave di lettura della Storia data dallo storico Joachim Fest, dal cui libro (insieme alle memorie di Traudl Junge, la segretaria di Hitler) è stato tratto questo film, riguardo la figura del Fuhrer e dell'approccio che se ne dovrebbe avere: considerarlo nella sua mostruosità attenuerebbe le sue colpe, il suo essere criminale; considerarlo un uomo che ha agito portando alle estreme conseguenza la sua LUCIDA follia lo inchioderebbe inequivocabilmente alle sue responsabilità di fronte alla storia.
In merito alle polemiche suscitate da questo film, penso che probabilmente da sinistra bisognerebbe iniziare a vedere il nazifascismo dal suo interno, senza il timore di ambiguità della memoria e della moralità. Con ciò non voglio minimamente ammettere il revisionismo storico, anzi. Il nazifascismo è stato crimine al potere: mostrarlo nelle sue componenti e dinamiche più "intime", anche senza didascalie concettuali di accompagnamento, non toglie nulla alla definizione del Male. Certo, La caduta non è Moloch di Sokurov, ben inteso. Ma solo un deficiente non capirebbe l'abominio morale e culturale che circonda i personaggi del bunker berlinese, anche se apparentemente sembrano molto "umani" (forse solo più razionali di altri), come il medico delle SS. Il Male si (di)spiega da sé.
Le orge e i festini in pieno bombardamento sono forse le scene più emblematiche del film: è la nave che affonda con l'orchestra che suona ancora, la protervia criminale spinta agli eccessi della propria infima, ultima sublimazione, ammantata più che mai di senso funebre, questa volta autoreferenziale, e incurante della propria fine imminente. In questo tali scene ricordano le atmosfere lugubri delle cerimonie mortuarie del Salò di Pasolini.
Magda Goebbels porta al parossismo la pratica dello sterminio, applicandolo alla propria famiglia (la fredda uccisione dei suoi figli) e infine a se stessa, insiema al marito. Ma lo sterminio è alla base dell'ideologia hitleriana: i deboli devono soccombere, non meritano di vivere. Hitler e i suoi fedelissimi applicano sui propri corpi questo principio ideologico, in estrema coerenza col proprio pensiero. E' il Male che si autocelebra.
Le dichiarazioni finali della vera Traudl Junge sono alquanto ambigue: "noi non sapevamo". E' un po' difficile crederci.
Ottimo Bruno Ganz.

Una considerazione a margine: ritengo questo film importante per la Germania, sebbene ne siano stati fatti degli altri sull'argomento dagli stessi tedeschi. Il loro passato è insopportabilmente scomodo, su di loro pende la responsabilità della catastrofe mondiale, dei genocidi. Affrontare questo discorso significa guardarsi dietro, dentro, e riconoscersi colpevoli anche come popolo. Non si sfugge alle proprie colpe. In questo, La caduta non mi è sembrato revisionista, ma freddamente realista. Purtroppo non succede la stessa cosa anche in Italia, dove gli eredi del fascismo si autoassolvono dal crimine congenito che ne segna l'identità e provano a legittimarsi moralmente, ponendosi su un piano umano che non gli spetta.

innovativo nel genere,dice qualcosa in più,e questo vale sicuramente il 10.Se a questo aggiungiamo che il film è fantastico,claustrofobico e rabbiosamente umano il voto è doveroso.

Con film del genere la Germania e l'Europa tutta deve cominciare a non avere più terrore del terrore che l'ha devastata.
Una giusta critica ed una giusta anlisi di un uomo e non solo di un dittatore che ha gettato l'umanità nell'oblio.
Ottimi gli attori, splendida la fotografia ed il senso claustrofobico che il bunker riesce a proporre.

Un film che non si dimentica, sulla follia di un uomo e del suo potere carismatico che ha soggiogato una nazione (Ganz offre un'interpretazione magistrale).
Ho apprezzato l'impianto documentaristico e le scene presentate con crudezza e lucidità, senza alcun commento o "intermediazione" dall'esterno, proprio come dovrebbe essere esposta la storia.

mah...scusatemi ma non condivido l'entusiasmo...sarà stato il doppiatore di gene wilder che certo non aiutava ma a me l'hitler di bruno ganz è sembrato ecessivamente grottesco e caricaturale...senza niente voler togliere ad un grandissimo attore...ricordiamoci però che il risultato interpretativo può essere in gran parte influenzato dal regista il cui compito sarebbe anche quello di dirigere gli attori...infatti ganz con wenders, herzog, rohmer e anghelopoulos e perfino con soldini è sempre stato perfetto...
...le altre interpretazioni niente di particolarmente esaltante tranne qualcuno...tutto già visto e rivisto tra documentari ed altri film di gran lunga superiori e poi non mi interessa vedere le cose dal punto di vista di Hitler o dei folli coniugi Goebbels che sacrificano con disumana determinazione gli ignari sei figli...dovrei comprendere? capire? mettermi dalla loro parte?

Ho messo 6, ma merita sicuramente mezzo voto in più.
Decisamente originale l'idea di fare un film incentrato sulla caduta del III reich, mettendo in risalto il comportamento degli uomini di Hitler (e perfino delle loro famiglie) in quella situazione. Il furer ha sicuramente un ruolo di primo piano, ma in fin dei conti non è lui l'unico protagonista del film.
A vedere questa pellicola, viene la curiosità di saperne di più sui vari personaggi storici. Tanti sono i documentari che ho visto, riguardanti questo argomento, ma è veramente difficile tenere a mente tutti i nomi e ammetto che sono pochi quelli di cui avevo memoria... Difficile, quindi, per me dire se il film fosse estremamente fedele o molto romanzato.
Posso però dire che, nonostante il susseguirsi di situazioni sconcertanti, il film risulta essere, in fin dei conti, poco coinvolgente. O forse troppo poco coinvolgente rispetto a quanto avrebbe potuto, visto l'argomento di cui tratta.

Era un pò che non vedevo un film del genere. Avevo letto di alcune critiche riguardo al fatto che la figura di hitler fosse stata resa con troppa umanità. io ho trovato solo la rappresentazione della follia umana. attori straordinari ganz su tutti, da oscar a mani basse.

ottimo film...rappresenta la vita di un uomo non solo dal punto di vista che la maggior parte del mondo conosce.......la domanda che io mi pongo.....quando bruno ganz(hitler) si truccava per assomigliare sempre di più al furer non veniva un colpo quando si guardava allo spekkio????....ragazzi è la fotocopia spiccicata del tiranno tedesco..........

Achtung, Achtung in name des Deusches Volk:
Wenn der Krieg verloren ist, für mich ist vollkommen Scheisse Egal,
wenn das Volk mit untergeht.
Ich könnte darüber noch keine Träne weinen, denn es hätte nichts anderes verdient. Ach du lieber Gott, wer hätte es dass gedacht.
Zur ende sage ich das es aussieht ein GÖTTER Dämmerung (caduta dei cieli).
Fantastico. Purtroppo molti solfati della Wehrmacht sono stati fucilati dalle SS.
Ciao.

Nonostante le 3 ore di film assorbite senza pausa, il film non mi ha stancato per niente,
fatto benissimo,
ti fa capire quanto sia stato assurdo quel "momento", rende perfettamente lo strappo fra l'inteno del bunker e l'esterno,
rende benissimo la surrealità dei comportamenti all'interno, in contrasto con la surrealità (putroppo molto reale) di quello che succede all'esterno.
La scena del suicidio con le bombe a mano sotto il tavolo,
la lettera di Eva con le immagini della guerra,
e l'uccisione con il veleno dei bambini,
sono immagini che ti devastano,
e che ti fanno entrare nell'assurdità e nella pazzia che ormai aveva accecato tutti i personaggi vicini alla figura di Hitler.
Bellissimo il dualismo, perfettamente interpretato da Ganz,
zio Hitler / fuhrer
(mi ha fatto molto effetto sentirlo chiamare zio...)
la zio Hitler, gentile e comprensivo con la sua segretaria, con i bambini che decora con la medaglia e con Eva,
il Fuhrer che inveisce contro i suoi ufficiali, che vaneggia su armate che ormai non esistono più, e a cui non importa nulla della morte del suo popolo.
DA VEDERE ASSOLUTAMENTE.

bello, bello, bello da morire......
gli interpreti sono tutti bravissimi e la follia impera e risalta........ com'è giusto che sia.....

interpretazioni fantastiche, sopratutto quella di Bruno Ganz!!!!! il finale é forse un po' troppo lungo

per la prima volta un film che guarda e racconta questo tragico periodo, da un nuovo punto di vista.. accorcia le distanze fra il pubblico e quest' "uomo" sottolineando la sua assoluta "umanità" e pazzia ma soprattutto ci fa capire che se c' è stato morte e massacri è perchè la forza di ideologia nazional socialista aveva agguantato non solo il suo animo ma anche quello di altri milioni di persone realmente esaltate e convinte di poter salvare il mondo con il proprio apporto! Silvia zedsil@msn.com

poche parole... "molto bello"... bravissimi gli attori... assomiglianza ed interpretazione nel ruolo di HITLER "UGUALEE... SPICCICATO" ... NON E CHE ERA LUI ?? comunque..

da non perdere!!

storicamente ineccepibile..riprende le testimonianze dei sopravvissuti..i personaggi sono tutti ben curati..forse goebbels poteva esser fatto meglio....lui non mi ha preso molto....hitler...beh bruno ganz è da oscar senza batter ciglio..interpretare un personaggio così non è da tutti...ha mostrato un coraggio e una maestria veramente unici..il film scorre veloce non annoia e alterna scientemente scena nel bunker a quelle di una berlino ormai agonizzante..anche i dialoghi riescono a non stancare e per quanto si sa sono molto aderenti al vero e ti lasciano in bocca quel retrogusto decadente e un po' retrò...perchè allora non mettere 10??? per la regia..non riesce il regista a far arrivare quel senso di claustrofobia che sarebbe stato a mio parere necessario..anche la pellicola è troppo "colorata"..forse quelo che manca al film è un po' d'atmosfera..un po' dell'aria stantia e carica di morte del bunker....

non mi convince pienamente,forse per il taglio da fiction televisiva seppur di altissimo livello.ha l'enorme merito di provare a ricostruire la follia nazista dal suo interno,senza abbandonarsi a ovvie condanne.una cronaca asciutta e finalmente distante,che permette di non scaricare tutto su un uomo si diabolico,ma che senza aiuto da parte di un intero popolo,avrebbe potuto fare ben poco.

Forse un po' lungo, ma sicuramente ottimo.
A parte le scene dei bombardamenti, professionalI (come in altre decine di film), trovo che il regista abbia orchestrato i bravi attori in modo magistrale. Le claustrofobiche atmosfere del bunker, la sudditanza psicologica degli ufficiali, i decadenti e deliranti dialoghi, la pazzia.

Discorso a parte per l'immenso Ganz. Un'interpretazione magnifica, giganteggia in scena senza mai cadere nel gigionesco. Meraviglioso!
Ma....sbaglio o hanno nominato Di Caprio????

quando Hitler/Ganz sclera, inveisce e abbaia sbavando la sua rabbia sembra di rivedere qualche filmato storico Luce, una interpretazione magnifica che sostiene un film a tratti dal ritmo troppo lento.

Dal punto di vista storico forse non aggiunge nulla, forse per la ritrosia con cui i tedeschi ancora oggi parlano del nazismo (a differenza di noi italiani che ormai abbiam perso la memoria storica e la vergogna per il nostro lato oscuro), eppure fa impressione e colpisce ancora dura l'assoluto disprezzo per la vita umana con cui non solo hitler, ma l'intera gerarchia nazista, comprese le consorti dei gerarchi, affrontano la loro disfatta.

Un film da sottoporre alle generazioni più giovani affinchè non dimentichino.

pellicola di fattura superba. Elegante. Secco. Raffinato. Brutale. Intenso. Crudo. Infame. Sottile. Difficile. Claustrufobico. Ganz in stato di grazia. I registi italiani si devono vergognare di partecipare al david di donatello con quei titoli.

Un film veramente bella! pero un po triste a vedere quei bambini mort.........e tutti quei soldati morti...

Film che ripaga in parte le attese che avevo riguardo ad esso,l'atmosfera da tragica fine di una guerra viene data soprattutto nella seconda parte del film,
quando le allucinazioni prendono il posto della realta' per portare alla logica
conclusione dell'avventura nazista.I dubbi di avere dato di Hitler una descrizione
troppo umana secondo me sono eccessivi,in parte perche' tutti conoscono
quello che il nazismo ha portato al mondo,e in parte perche' alcune delle affermazioni che fa nel film,sono crude e atroci come lo e' stata la realta'.
Rimane comunque un po' di insoddisfazione.