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L'ultima botta di vita di due malati terminali di tumore. Fissato l'obiettivo, si parte per l'avventura senza curarsi delle conseguenze e della pletora di personaggi che li inseguono e che si fanno notare per la loro idiozia o incompetenza. Il tono è sopra le righe in maniera voluta, le situazioni surreali e la coppia di criminali che li insegue sembrano provenire da una parodia di Pulp Fiction (uno dei due è un giovanissimo Moritz Bleibtreu). Il tono rimane sempre scanzonato e divertente, malgrado il destino che li attende. Chiusura magari scontata, però bella da vedere e da sentire.
Lo vidi credo nel 98... forse 99... su Sky quando ancora si chiamava tele+... una vita fa.
E' quel genere di film che inizi a vedere casualmente solo perché non hai di meglio da fare in quel momento e che minuto dopo minuto ti tiene incollato allo schermo.
Lo ricordo ancora bene a distanza di anni, e manco a dirlo non si trova da nessuna parte in DVD... ma questo è il "pregio" del mercato italiano... quando c'è qualcosa di buono in giro, meglio lasciarselo scappare.
La recensione che mi precede ha già detto molto sul film, io approvo tutto, soprattutto il fatto che bisogna vederlo, sia perché e davvero un bel film, sia per la colonna sonora sia per i temi trattati... una piacevole sorpresa insomma.
Se vale la pena di vederlo ? Maledizione, si che ne vale la pena. Per chi come me viene dall'est questo è un cult del genere action di tutto rispetto.
Un roadmovie che vede Martin Brest (Til Schweiger oppure Hugo Stiglitz dei "Bastardi senza Gloria") e Rudi Wurlitzer, incontrati casualmente nella stessa stanza dell'ospedale, di essere malati terminali a cui restano pochi giorni di vita. Nella stessa sera capiscono di avere qualcos'altro in comune e cioè di non aver mai visto il mare perchè lassù, in cielo, non si parla d'altro che del mare, il sole che tramonta, l'aria salata ... e quindi decidono di realizzare questo loro sogno rubando una macchina, guardacaso di alcuni piccoli criminali con dentro il bagagliaio una valigetta piena zeppa di soldi. E così tra la polizia e i signori della malavita inizia il tanto aspettato viaggio verso il mare.
Per come viene esposta la trama sembra The Bucket List di Reiner uscito dieci anni dopo, ma qui il dramma della morte resta da parte e si guarda il lato positivo ... godersi gli ultimi giorni della vita e realizzare quello che non si è riuscito a fare durante la vita, avendone una buona mano di soldi a disposizione e essendo ancora giovani. In ciò che vede la parte tecnica come la regia e la sceneggiatura è tutto un pò sperimentale, alcuni passaggi troppo frettolosi e superficiali, mal realizzate le scene drammatiche troppo forzate, errori veri e propri nella trasposizione, ma nonostante riesce nel suo intento di raccontare questa storiella surreale con una bellissima colonna sonora che conclude con la canzone Knockin' on Heaven's Door di Bob Dylan e una piccola ma significante e voluta comparsa del buon vecchio Rutger Hauer nei panni del grande boss.