La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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LA VENDETTA É UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO (Antico proverbio Klingon)
Mettiamo subito in chiaro una cosa: non ci sono "Pulp Fiction" o "Reservoir Dogs" e nemmeno "Inglourious Basterds" che tengano, checchè ne dicano alcuni il vero capolavoro di Quentin Tarantino (che d'ora in poi per semplicità sarà semplicemente QT) è "Kill Bill". I due volumi messi assieme costituiscono il suo magnum opus, l'apoteosi del suo talento citazionistico (in questo commento non starò qui ad elencare tutte le citazioni, sarebbe tedioso e del resto nemmeno io le conosco tutte, se siete interessati vi rimando a siti specializzati) e delirante. Probabilmente lo stesso QT è intimamente convinto che questa sia la sua opera migliore visto che "Kill Bill" è il film che più di ogni altro racchiude il suo concetto di cinema, tra l'altro ha annunciato in anteprima durante il programma di Serena Dandini che ci sarà un seguito a questi due film (che ricordiamo originariamente erano uno solo), annuncio questo che dimostra il suo amore per quest'opera e probabilmente anche per il cinema italiano (visto che il tutto è avvenuto in una trasmissione italiana e non statunitense). Per quest'opera QT si è ispirato come suo solito e per sua stessa ammissione a quelle categorie di film che più lo hanno influenzato come i film di samurai e kung-fu (soprattutto in questa prima parte e in particolare mostra chiari riferimenti a "Lady Snowblood"), gli spaghetti western (soprattutto il "Volume 2"), i gialli all'italiana e ai film di Brian De Palma, così alla fine "Kill Bill" diventa un vero e proprio atto d'amore di QT verso quel cinema con cui è cresciuto. "Kill Bill" è un film sulla vendetta, semplice e grezza vendetta senza tanti fronzoli (anche se nel film seguente acquisirà dei risvolti decisamente più interessanti), una trama che sembra messa lì solamente per avere il pretesto di mostrarci qualche combattimento e qualche scena violenta (che poi in entrambe le parti non si vedranno mai scene di violenza veramente efferata, al massimo si vede qualche spruzzo di sangue volutamente esagerato che fa più ridere che altro). E QT ci mette poco più di dieci minuti a farci capire di che pastà sarà fatto il suo film: si comincia con una breve e bellissima inquadratura in bianco e nero fissa sul viso orrendamente imbrattato di sangue della Sposa (sempre così verrà chiamata nel film o in alternativa con il suo nome in codice Black Mamba; il suo vero nome, Beatrix Kiddo, non verrà mai pronunciato proprio come succedeva nei film di Sergio Leone, addirittura in un paio di occasioni il suo vero nome viene pronuncitao ma è coperto da un bip per fare in modo che non si senta) che viene apparentemente freddata da Bill. Dopo i titoli di testa (che hanno in sottofondo la triste "Bang Bang" di Nancy Sinatra) si assiste al breve e straordinariamente intenso combattimento tra Beatrix e Vernita "Copper Head" Green (interpretata da Vivica A. Fox) che dopo essersi rivelata brava con i coltelli e un po' meno con la pistola viene uccisa sotto gli occhi della figlia (che probabilmente sarà al centro di un terzo film). Dopo l'assassinio La Sposa se ne va a bordo della pacchiana Pussy Wagon (un nome che è tutto un programma). In questi 15 minuti scarsi c'è tutta l'essenza del film con le peculiarità descritte prima, ovvero in ordine cronologico splatter (poco per la verità, però c'è, il viso della sposa imbrattato di sangue), drammaticità (apparente morte della protagonista), azione (combattimento con Vernita) e ironia (Pussy Wagon). Dopo questo fulminante inizio viene fatto un passo indietro di quattro anni nella storia mostrandoci il ritrovamento della Sposa in fin di vita con una scena che ha un forte gusto di spaghetti western che fa da preludio ad una sequenza a dir poco straordinaria: l'entrata in scena della nemesi di Beatrix, Elle "California Mountain Snake" Drive, vestita da infermiera (una vera e propria chicca la benda con la croce rossa) scandita da un angosciante fischiettio (il brano è "Twisted Nerve" di Bernard Herrman). Altrettanto fantastica è la fuga dall'ospedale. A questo punto viene introdotto quello che è uno dei personaggi più riusciti, O-Ren "Cottonmouth" Ishii interpretata da Lucy Liu (scelta da QT dopo aver enormemente apprezzato la sua interpretazione in "Pallottole Cinesi"). La traumatica infanzia di O-Ren ci viene mostrata in un toccante spezzone realizzato in stile anime, scelta che sta a simboleggiare sia la provenienza giapponese di O-Ren sia l'infanzia che le è stata rubata, un autentico colpo di genio. O-Ren è un personaggio talmente forte che nonostante il suo essere donna e le sue origini cinesi-americane riesce comunque a raggiungere il vertice della malavita di Tokyo, questa donna carismatica per poco non riesce a rubare la scena alla bravissima Uma Thurman. Per seguire i suoi propositi di vendetta La Sposa ha bisogno di una spada, perciò si reca ad Okinawa (gran parte delle scene ambientate in Giappone sono in realtà state girate in Cina) dall'ex maestro di Bill e forgiatore di spade Hattori Hanzo interpretato da Sonny Chiba, vera e propria leggenda dei film d'arti marziali. Tra l'altro è stato proprio Sonny Chiba ad insegnare ad Uma Thurman le basi dell'uso della katana. Delizioso il suono del flauto di Pan che si sente nel momento in cui The Bride riceve in dono la katana forgiata appositamente per lei. Da qui in poi il film ha una decisa svolta verso l'action più sfrenato, la scena si sposta a Tokyo e precisamente nella Casa delle Foglie Blu dove La Sposa combatterà in sequenza contro Gogo (studentessa giapponese con tendenze psicopatiche), gli 88 Folli e infine con O-Ren Ishii. Poichè sento continuamente gente che dice o scrive frasi del tipo "Ma dai, come può combattere da sola contro 88 persone??" ci tengo a precisare una volta per tutte che gli 88 Folli in relatà non sono 88 ma molti meno e si chiamano così semplicemente perchè è un nome fico (cit. Bill). Comunque sia questo handicap match è sicuramente poco realistico ma esteticamente bellissimo. Altrettanto bello e straordinariamente poetico è il combattimento tra Beatrix e O-Ren nel tipico giardino del tè giapponese imbiancato dalla neve. La prima parte di "Kill Bill" termina poi con la scoperta che la figlia di cui Beatrix era incinta è in realtà viva e non morta come si credeva.
Nonostante la regia sia di altissimo livello (soprattutto nelle scene d'azione) l'aspetto tecnico che più colpisce è la colonna sonora, non tanto per la bellezza delle musiche in sè (che sono comunque tutte straordinarie e molto ricercate, molte sono citazioni di altri film) ma per il fatto che le musiche/sequenze sono abbinate in maniera stupefacente, in tutto il film non esiste una sola musica anche leggermente fuori posto. Oltre a quelle già citate sono molto belle e calzanti "Don't Let Me Misundertood" di Santa Esmeralda, la bellissima "Battle Without Honor or Humanity" in concomitanza dell'arrivo di O-Ren alla Casa delle Foglie Blu e l'angosciante "Ode to O-Ren Ishii" di RZA durante la fuga dall'ospedale. E poi mi fa impazzire quel suono di sirena ("Ironside" di Quincy Jones) che si sente in sottofondo quando The Bride trova uno degli oggetti della sua vendetta. Tra gli attori, oltre all'ottima Lucy Liu, merita ovviamente un plauso particolare la protagonista Uma Thurman, lei e QT si era accordati di girare assieme questo film ancora ai tempi di "Pulp Fiction". Poi il progetto fu abbandonato e nel frattempo QT girò il non bellissimo "Jackie Brown" e cominciò a scrivere la stesura di quello che in futuro sarebbe diventato "Unglourious Basterds". Quando svariati anni dopo i due si reincontrarono QT decisa che era arrivato il momento di dare vita a quest'opera, poco prima delle riprese Uma restò incinta, la produzione spinse per il cambio della protagonista ma QT rimase deciso nelle sue convinzioni e preferì rimandare le riprese di un anno pur di avere al servizio la Thurman che l'ha ripagato sfoderando una prestazione davvero fantastica e mettendoci grandissimo impegno nell'imparare l'uso della spada e un po' di giapponese.
un bel film d' azione, ma manca qualcosa che possa renderlo memorabile. la prima metà è bellissima poi diventa un film d' azione nella norma. Da vedere.
Con Kill Bill Tarantino apre definitivamente la porta sul suo mondo e chiarisce,a chi non lo avesse ancora capito,che il suo cinema non è limitato al sangue,i dialoghi mozzafiato e l'ordine cronologico ribaltato.No.Il cinema del mostro di Knoxville trova la sua ragione d'essere considerato GRANDE CINEMA nell'idea e nella rappresentazione del CINEMA come mondo a se stante,dove il linguaggio,l'azione smodata ed eccessiva,lo stesso humor grottesco che potrebbero,ad una prima e superficiale occhiata,sembrare elementi caratterizzanti ,in realtà sono solo elementi funzionali a quest'universo parallelo,che contiene all'interno,non solo l'azione immediata che si sta svolgendo,ma anche(e qui sta il genio puro)il contemporaneo richiamo a qualcosa che è stato prima(la continua citazione)e che ritorna per sostare,adesso,in un tempo sospeso tra realtà e finzione,e che,in definitiva,diventa impossibile da scorgere se non si hanno quelle conoscienze necessarie,non solo per comprendere il cinema,ma per riuscire a parlare CINEMA. Ecco il cinema di Tarantino ha la prerogativa di essere CINEMA in un senso nuovo, e nettamente più ampio rispetto all'idea comune, un cinema dove tutto può accadere senza che lo spettatore riesca a percepirlo,ma che,allo stesso tempo,regala spettacolo puro anche per chi si ferma alla superficie di ciò che sta vedendo.
Per me questo è il film in assoluto più difficile al quale assegnare un voto.Premetto che io odio i film e le scene di azione eccessiva,stereotipata e fine a sè stessa..
Il film comunque è partito benissimo,presentandosi come un capolavoro,con le classiche situazione fuori dalle righe di tarantino
la scena nella casa della donna di colore,i dialoghi dello sceriffo,gli "affari loschi" nell'ospedale)
,il tutto supportato da un'ottima trama,con il classico intreccio narrativo di linee temporali.Per me poi è stata una sorpresa stupenda la scena anime.Il film inizia a perdere un pò di intensità dal viaggio nel Giappone in poi,eccetto alcune scene interessanti che rappresentano il nemico principale e la sua banda
Vedere la più classica e stereotipata delle scene esagerate d'azione...mi ha decisamente nauseato...una protagonista che fa la superwoman della situazione e massacra 88 combattenti,semplicemente menando fendenti qua e la,è una delle situazioni che più non riesco a digerire in un film,e anche in un cartone se è per questo.Negli anime quasi non esistono scene del genere...ogni protagonista che uccide più nemici contemponeamente,ha semrpe dietro un motivo valido di superiorità,o una strategia...qua è stato un spettacolo per bambini pre-adolescenti o ignoranti di cinema che si gasano solamente con el scene di botte qua e la.Il fatto che tutto questo sia fatto da Tarantino e che ci siano citazioni qua e la,a mio parare non giustifica un pastrocchio del genere.
Buono però il finale ed anche l'ultimissima scena che presagisce il seguito.Ora...che voto dare a tutto questo?Mah..facciamo una media generale e optiamo per un 7...
non condivido tutto questo entusiasmo nei confronti di Kill Bill. Il film è guardabile, carino e scorrevole, non ci si annoia mai ma nel complesso non l'ho trovato per niente entusiasmante. Una Uma Thurman molto brava sorregge tutta la storia che tra una violenza e l'altra (anche ben costruite) non mi ha mai però fatto pensare: che ****ta!
Film magnifico stile orientale in cui il sangue è forse il vero protagonista. Le coreografie e le lotte sono di fortissimo impatto scenico. Perfetta la scenografia, le colonne sonore e bellissima Uma Thurman vendicativa e sanguinaria con la sua tuta gialla a bande nere.
Non sono un fan sfegatato di Tarantino: penso abbia fatto cose geniali, altre buone ed alcune mediocri. Ritengo inoltre che l'unico metro di giudizio per valutare un suo film sia il divertimento. Personalmente non mi importa cosa e quanto abbia attinto, se non copiato per alcuni detrattori, da opere precedenti, semisconosciute e non. E a dirla tutta non possiedo neanche una preparazione cinematografica tale da potermene accorgere compiutamente. Quindi, tenendo presente questi rimandi ed omaggi continui ( anche nella colonna sonora, davvero travolgente ) si può dire che questo primo Kill Bill non sia nulla di innovativo ( la trama, che è risibile, parla di una "semplice" vendetta ); la differenza - in bene - la fanno lo stile ed i personaggi. E allora davanti alle improbabili peripezie della Sposa
che sgomina da sola un centinaio di sanguinari tirapiedi o che viaggia beatamente in aereo con accanto la propria spada!
si può essere indulgenti e chiudere un occhio, magari trattenendo un sorriso, perchè probabilmente era questo che Quentin voleva. Non si può dire sia un grande film perchè ha tanti pregi e altrettanti difetti. Però mi ha divertito molto, e questo basta. In una pellicola quasi completamente al femminile menzione obbligatoria per la glaciale e bellissima Lucy Liu.
Capolavoro assoluto per qualità e quantità che affianca "Le Iene" e "Pulp Fiction" tra i migliori film del regista. Per goderne appieno bisogna essere appassionati di Tarantino si, ma soprattutto di un certo cinema in particolare: lo stesso al quale egli si ispira in larga parte nella realizzazione delle sue fatiche; nello specfico trattasi del cinema di serie B, dell'exploitation, degli spaghetti western alla Sergio Leone, del cinema giapponese compresa certa animazione... In pratica tutto ciò che ritroviamo perfettamente amalgamato ed arrangiato in Kill Bill. Lo stile è quello di sempre, marchio di fabbrica, con la sceneggiatura suddivisa in capitoli montati cronologicamente sfalsati, dialoghi dissacranti, provocazioni, eccessi visivi e concettuali. Una consistente moltitudine di personaggi, tutti perfettamente caratterizzati, diretti ed interpretati con assolute padronanza e perizia. Eccezionali le musiche a comporre una colonna sonora originale di assoluta ricercatezza che affianca pezzi mitici ripescati dall'archivio del rock'n'roll classico e d'altri tempi, a commenti musicali citazionistici di altri film, a sconosciuti ma efficacissimi brani rock orientali, a pezzi elettronici d'effetto. Azzeccatissimi i costumi che spaziano in un range che va dal cow-boy style, al kimono classico giapponese, all'indimenticabile tutina anni '70, color giallo canarino, che indossa Uma Thurman e che fa tanto Bruce Lee. Le sequenze animate sono da antologia sia per il perfetto incastro nella storia, sia per la maestria con la quale riproducono esattamente le atmosfere manga-yakuza dei fumetti giapponesi. All'altezza anche scenografie, location e fotografia. Una pellicola da godere fotogramma per fotogramma. Assolutamente imperdibile.
un gran quentin tarantino...un film pieno di sangue,ma che non disgusta mai...bellissime le musiche e i primi piani...risulta sempre una piacevole visione.bravissima uma thurman.
Film, a mio parere, un po' sopravvalutato. Mi è piaciuto il primo pezzo e quello finale, mentre la parte centrale l'ho trovata troppo noiosa. Bravissima la Thurman.
Ancora ricordo la sensazione di esaltazione all'uscita dal cinema e nei giorni successivi alla visione (giocavo con la mazza della scopa a mò di katana...). Fantasmagorico! "Kill Bill" mi fa tutt'ora impazzire. Citazionismo di quart'ordine elevato al sublime, mai fine a se stesso (o talmente tanto fine a se stesso che non se ne riesce più a distinguere il confine) e totalmente al servizio di uno spettacolo magistrale. Storia, personaggi, scene, musiche, costumi, attori, stile: un delirio irrefrenabile e dannatamente irresistibile. La sostanza sarà anche poca ma è qualcosa di travolgente e la Thurman mitica.
Kill Bill è qualcosa di anomalo, a mio parere. Ciò che voglio dire è che questo film, insieme al vol.2, rappresenta il cinema e come andrebbe fatto. Cioè, è una pellicola auto-poetica, a mio parere la massima espressione di Tarantino. Un film che accosta vari stili e differenti generi, che può essere amato da chiunque. Una storia commovente, simpatica, cruda, violenta ed estremamente dolce allo stesso tempo. Uma Thurman si conferma come una delle miglior attrici viventi.
Tarantino è un buon regista, ma non ho mai capito troppo il perchè è considerato un capolavoro questo film. Sarà per le citazioni intelligenti sparse per tutto il film!?!? Sarà per la Thurman che è semplicemente divina in questi due episodi!?!? Fatto sta che a me il film attrae, non dispiace, ed ha quel non so che di film differente dai soliti... Le musiche sono adattissime ed i combattimenti ben fatti ed emozionanti!!!
L'unico vero problema di questo film è la separazione (doverosa, visto la durata stile "BEN HUR") tra i due "Volumi". Eccezionale lavoro di Tarantino che riprende a tratti i Kung-Fu movie degli anni 80 e li unisce con i due ingredienti che caratterizzano sempre i suoi prodotti : il montaggio particolare e la maniacale caratterizzazione dei personaggi (anche se quello di Oren-Lucy Liu sembra interminabile). Non ho ancora stabilito se Uma Thurman (strepitosa nel ruolo) stia meglio in questa versione o in quella della Mia Wallace di Pulp Fiction. Assolutamente da vedere
Bellissimo film, belle le scenografie, e bravissimi gli attori. Uma Thurman stupenda, simpatiche le aggiunte di "humor" (in pieno stile Tarantino) e ben fatti gli effetti gore, eccessivi e realistici contemporaneamente. Ne mancano 3 :-)
Il vero capolavoro di Quentin insieme al secondo capitolo!!!! Attori da 10, scenografia da 10, colonna sonora da 1000000, la violenza è (per i miei standard) abbastanza banale ma molto appropriata! Da guardare il prima possibile,senza interruzione con il secondo capitolo!
Secondo me Dopo pulp fiction questo KILL BILL e il suo miglior prodotto, musica, interpretazioni e ambientazioni eccezionali per non parlare poi dei dialoghi e delle scene d'azione che sono superlative CAPOLAVORO.
La vendetta: più furente è, più soddisfazione dona. Questa è la morale di un film decisamente atipico, ma da Tarantino non ci si può aspettare che qualcosa di originale e bizzarro. Le due particolarità più evidenti stanno nel dividere il film in due episodi (come un cartone animato o una fiction tv) ed ovviamente nel miscuglio di generi che caratterizza la sceneggiatura e la regia tarantiniana. Una donna è la protagonista (ed Uma Thurman è straordinaria) e certamente non per caso, per di più una donna incinta cui cambia irreparabilmente la vita nel giorno del suo matrimonio. Ma non diverrà nè moglie, nè madre: soltanto una macchina da sangue. E di sbudellamenti ovviamente non si fa parsimonia alcuna; in una scena la Sposa arriva a massacrare da sola 88 rivali-samurai (e qui il colore diventa bianco e nero, probabile omaggio a Psyco di Hitchcock, che dichiarò di girare in bianco e nero per l'eccessiva violenza estetica del sangue). Gli omaggi, le citazioni, i riferimenti sono anch'essi compresi nel prezzo; mettersi a sviscerarli tutti è materia da telequiz. Peccato per la scelta di dividerlo in due puntate, ma rimane comunque un film di culto istantaneo, da subito entrato fra i classici nell'immaginario cinematografico grazie alla rara forza espressiva di cui Tarantino è capace.
Non si può certo dire che questo capolavoro di Tarantino si basi su grandi contenuti: anzi, a farla breve non c'è sostanza, se escludiamo la descrizione di una spietata violenza che può nascere dall'attuazione di una vendetta. Questo film è unicamente pura forma, ma della miglior qualità: colonna sonora azzeccata, riprese geniali, utilizzo accorto di riferimenti al cinema orientale, fotografia da urlo, il tutto sposato perfettamente con il tono a tratti comico-grottesco della narrazione. Cast eccellente. Da vedere.
puro film alla Tarantino. Un ottimo film, un film unico nel suo genere, un termine di paragone. Certo può non piacere a tutti ma questo è un altro discorso. Come ripeto: nel suo genere è una pietra miliare.
Non al livello dei suoi primi lavori, ma comunque di altissima qualità è questo omaggio al cinema orientale di un Tarantino che dimostra una volta di più come nel suo mondo non ci sia nulla lasciato al caso: ricordate il celebre dialogo tra Uma Thurman e John Travolta in Pulp Fiction? Quello in cui lei parla del telefilm a cui aveva sfortunatamente partecipato? Beh non era altro che una fedele anticipazione di quello che sarebbe poi diventato Kill Bill. Geniale a dir poco
Carino e soprattutto originalmente girato. Trama debole e recitazione mediocre sorrette da una bella regia e un'ottima fotografia. Il sangue scorre che è un piacere (c'è tanta perversità, il che direi che fa parte degli aspetti positivi). Peccato che tutto, in Tarantino, è sempre così insulso e fine a sé stesso ... se scene del genere avessero fatto da contorno ad una vera storia, sarebbe stato un capolavoro colorato.
Magnifico! Inutile discutere delle migliaia di citazioni presenti. Tarantino le prende e le mescola rendendo il film unico, aggiungendo quel "pizzico di violenza".
Ancora sprovvisto della visione del volume 2,ma esterrefatto dal volume 1,il trash del trash,il miglior Tarantino a mio onesto parere,e che dio benedica Uma Thurman.
(il mio commento ed il mio voto sono da intendersi sia per il vol. 1 che per il vol.2 perchè non riesco proprio a non considerarli come un unico film !!! ) gran bel film ricco di azione (a volte portata all'estremo ) con una bella trama ... giusto un pochino deluso dal finale che visto che tutto il film era impuntato sul quell'obiettivo poteva esser un pochino più "elaborato"... insomma , non il migliore di tarantino ma comunque sempre ottimo !!!
Ho visto il film e l'ho intepretato come una metafora del teatro della vita, ma visto dall'alto di alti osservatori: i più alti osservatori. Un film sulla donna che sempre è ancorata ad una matrice di luoghi comuni: per alcune le "madamin" o le madame butterfly, farfalle che immediatamente si bruciano le ali a terra e che da terra invano aspettano il levarsi di un fil di fumo in mar. Bill è il Bello per definizione, il King Beautiful romano, che pone alte ed altre mete alle sue margherite o principesse di Vacanze romane. E' infatti questo il film che meglio di ogni altro indica le regole a cui dovrebbero attenersi le principesse di Bill nei loro rapporti con i "giornalisti". 5 sono ome 5 sono anche le fingers di una mano. Finalmente abbiamo trovato una Uma Thuman in Yellow che ha posto fine a quella maledizione di angeli azzurri o di protagoniste de "il pranzo di Babette" e che, presa piena consapevolezza dei fatti, ha reagito diversamente a quello che non è ineluttabile fato. Sarebbe interessante sapere direttamente dal regista come abbia costruito la storia e il suo dietro le "quinte".
Vengono messe in risalto tutte le qualità di Tarantino, in special modo ciò che mi colpisce di più è la capacità di far rimanere incollata l'attenzione dall'inizio alla fine della pellicola. Grandi personaggi, ottima ffotografia, ottimi dialoghi.
UNO dei migliori di Tarantino, non ce che dire,altro che Bastardi senza gloria, qui ce il suo cinema a tutti gli effetti! Battute,riprese,colonna sonora,bianco e nero,poi splatter, animazione,azione,ecc..cosa pretendete di piu`? La prima volta che lo vidi mi piacque un casino, poi pian piano che lo si riguarda, si scoprono certi particolari interessanti,cmq, questo rimane uno dei film migliori del decennio, anche per il personaggio della sposa.
Kill Bill vol.1 è un mix riuscitissimo delle passioni di Tarantino a cui da una linfa vitale per la gioia dello spettatore. Serie B orientale, manga e sullo sfondo l'ombra di Sergio Leone che entrerà prepotentemente nel secondo capitolo. Una storia coinvolgente e tanta azione da godere sino in fondo.
uno dei film piu sopravvalutati degli ultimi anni.... se l intento di tarantino era fare uno dei film sulla vendetta piu belli della storia di sicuro non ha raggiunto il suo scopo... è lontano anni luce da oldboy che reputo per ora il miglior film sulla vendetta in assoluto. Moltissima azione e pochissima trama. Cmq come action movie non c'è che dire, è ben fatto, non fa annoiare, ci sono anke scene divertenti poi il cast è di livello. Bel film, merita una visione, ma se vi aspettate di vedere un capolavoro ne resterete di certo delusi.
bello il colpo di scena finale in stile soap opera beautifull "tua figlia è ancora viva!!!", soprattutto perkè della figlia non ce ne puo fregar di meno.... era morta in fase ancora embrionale, di certo nessuno di noi ci si era affezionato...
Il film è scisso in due parti ben differenti, in questo film. La prima parte, quella che va dall'ospedale alla preparazione spirituale per poter concludere degnamente una lista fatta per venedetta, è totalmente intimistica. Una donna che, massacrata il giorno del suo matrimonio, s'inebria di vendetta nei confronti della sua ex banda di assassini. Caricata di vendetta, il regista riesce in ogi singolo fotogramma a stampare negli occhi della Thurman questo suo folle desiderio. I dialoghi, veramente pochissimi, sono una continua citazione che divertono e pongono continue domande. La seconda parte, amalgamata da una fotografia raffinata in ossimoro ad un'azione totalmente feroce e impura, scatta paesaggistiche poetiche, caste e verginee. Basti vedere il duello finale: così immacolato da esser macchiato di sangue. Un contrasto, visivo ed emotivo, ben evidente che costruiscono una dose di assurdità talmente tanto geniali che non si può ridere.
Persino il finale, difficile da trovare per un film incompiuto (ricordiamoci che sebbene diviso in due, il film è stato girato un'unica volta), chiude un cerchio e ne apre un altro. Totalmente differente, screditando (in senso buono) totalmente il lavoro svolto in questi 120 minuti. Ma si sa: questo è Tarantino.
Il furbo Tarantino qui rispolvera l'immagine di Bruce Lee della parte finale dell' ultimo combattimento di Chen , utilizzando la stessa tuta gialla a bade nere , e poi aggiunge una spada da samurai e voilà l'eroina è completata , basta prendere una biondona longilinea e alta......... e chi se non Uma Thurman , peccato solo che è un pò impacciata nei movimenti , ma riesce comunque a fare la sua bella figura dato che con la katana si riesce a sviare il problema più grosso vale a dire quello delle arti marziali dove Uma sarebbe stata ridicola.
Un film da vedere con la solita sceneggiatura tarantiniana piena di dialoghi fuori di testa.
Kill bill è uno dei migliori film d'azione che io abbia mai visto, forse il migliore. Un film perfetto, con tanta azione e tanti combattimenti, anche divertente in alcune parti, per non parlare delle musiche... fantastiche !
Sinceramente non ho mai apprezzato piu' di tanto il Tarantino post-Jackie Brown. Da qui, nonostante dimostri un'evidente amore per il cinema di genere/expoitation/orientale anni '70 (a partire dalla tutina della protagonista, chiaro omaggio a Bruce Lee in "Game Of Death", e dalla scelta della colonna sonora), il regista (a mio parere), ha cominciato a perdere colpi, aggressivita' e stile. Il risultato, alla fine, mi e' sempre sembrato piu' un capriccio che un film. A Tarantino non gli si puo' negare un certo buon gusto nel mettere in scena la storia (flashback in bianco e nero, intermezzi cartooneschi ecc...), e la sua mano, quella dei vecchi tempi, ogni tanto la si avverte eccome (specie in sceneggiatura, uno dei suoi piu' conosciuti marchi di fabbrica). Il problema principale, e' che tutto appare decisamente esagerato, poco originale (sono troppe le pellicole da cui prende spunto), e tremendamente fumettistico e inverosimile per poter appassionare (vedere combattimenti tra la protagonista e la Fox, l'allenamento, o la battaglia nella pagoda, troppo irreale e fatta solo di salti improbabili e litri e litri di sangue). Non che sia un male, per carita', ma dopo aver visto piu' e piu' volte "Le Iene" e "Pulp Fiction", l'amaro in bocca un po' rimane... Un'operazione indubbiamente spettacolare ed avvincente, con dei protagonisti eccezionali (bello rivedere la Hannah dopo tanti anni di oblio) ma lungi dall'essere il miglior film del regista (come affermano in tanti), che sicuramente si sara' divertito come un matto nella realizzazione, ma che ci aveva abituati ad altro con opere ben piu' taglienti, cattive e coinvolgenti. Leggermente inferiore al capitolo successivo (un po' piu' serio e meno assurdo).
una serie innumerevoli di citazioni come sempre, stavolta strizzando l'occhio in particolar modo al cinema d'oriente. la storia fumettistica è un piccolo capolavoro nel suo genere. violenza a fiumi e scene spettacolari, come quella nel giardino d'inverno. grande Quentin!
La prima parte è un po' lenta ma poi il film scorre a fiumi di sangue. Tarantino non risparmia sulla violenza e a volte si cade nel ridicolo (Thurman uccide 88 spadaccini) ma rimane un buon prodotto. Non tra i migliori del regista. Sconsigliato a chi non sopporta la vista del sangue.
Un film che già all'inizio dichiara di parlare di una squadra di killer chiamata le "vipere assassine" (ma anche già dal "our feature presentation") non potrebbe essere più chiaro di così. Chi si lamenta del realismo non solo non ha capito niente, ma si perderà il gusto di vedere un film così grandioso. Tarantino crea dei personaggi leggendari in ogni film che fa, sottolineati sempre da grande musica, da un'ottima regia e da una storia che prende sempre direzioni (concedendosi soste e divagazioni) che solo lui riesce a dare. L'unico vero difetto di questo film è stato doverlo spezzare in due parti. Va visto insieme al suo seguito con una breve pausa per andare al bagno.
Il miglior film di Quentin, per me supera alla grande anche Pulp Fiction. Da sempre il mio film preferito in assoluto, che ho amato tanto la prima volta che lo vidi quanto oggi che so a memoria ogni momento, ogni inquadratura, e tutta la colonna sonora completa, anche quella "unreleased". Superba è un'offesa alla divina Uma Thurman, l'attrice contemporanea più brava, bella e charmante che esista a livello mondiale, una donna magnifica inserita in un film magnifico, straordinario, colto, pieno d5 c5tazioni, emozionante, violentissimo, diretto da una mano formidabile e capace di tutto. Il cast è arricchito dalla presenza del grande David Carradine, della meravigliosa Daryl Hannah e della fascinosa Lucy Liu.
Mi pento di aver dato 10, meriterebbe 20 o forse di più Grande Quentin Grande Uma.
Dopo aver visto Kill Bill vol.1 (ho visto anche il 2, che é meglio) ho pensato che o Tarantino si sia drogato per dirigerlo, o che sia semplicemente un pazzoide. Comunque Kill Bill vol.1 é un buon film per almeno 2/3 della sua durata, perché mostra in maniera originale la genesi di una vendicatrice e il suo percorso a ostacoli per metterla a compimento. Il film funziona almeno fino a che non c'é il famoso scontro tra Uma Thurman e gli 88 folli: ma come si fa anche lontanamente immaginare che una donna, anche se è un killer professionista, armata di una katana quasi magica, spinta dalla vendetta e quello che volete, riesce a mutilare e a uccidere 88 abili spadaccini più Goro e Oren Peli tutti in una volta? Mi piace vedere la violenza sul grande schermo, ma questa é troppa anche per me! Personalmente avrei fatto a meno di quella lunga scena di lotta, o perlomeno avrei diluito le mutilazioni e le uccisioni per concentrarmi sullo scontro finale. Bah....
E' stato il film che mi ha fatto innamorare di questo meraviglioso regista. Che dire, ci sono talmente tante cose da dire, o forse è meglio stare zitti e semplicemente vedere e rivedere questo film per gustarlo in tutti i suoi minimi particolari. Bellissime, e veramente belle, le musiche e gli effetti sonori, i tipici dialoghi tarantiniani e le bizzarre riprese della telecamera. Mitico Quentin
Bellissimo all'inizio, poi si raffredda un po' (forse per seguire la discesa verso il momento della vendetta che appunto va gustata fredda). La mano del regista è tipica, ma qui mi sembra troppo rilassata.
Beh, su opere di tali dimensioni c'è ben poco da dire. Perfetto in tutte le sue citazioni minuziose, dal primo all'ultimo FRAME. Musiche ovviamente perfette ed esaltanti come non mai, vedere la vendetta con gli occhi di una persona "ferita" non è mai stato tanto coinvolgente. Vedere il sangue schizzato a fiumi, proprio come una leonessa strappata al proprio cucciolo vorrebbe osservare fuoriuscire dal corpo mutilato delle sue povere ed inutili vittime. Kil Bill, si completa con il volume 2. Più riflessivo ed esaustivo, due capolavori indiscussi... ovvio, se siete in grado di guardarli, di godervi la regia e la genialità delle citazioni. Se non site in grado di fare quello che ho detto, evitate di commentarlo ma guardatelo, anche se vi può fare schifo, fidatevi che vi farà meglio delle porcherie che normalmente inneggereste a capolavori. Addio.
Bellissimo! Adoro i film violenti! E poi Uma!! Bravissima, mi piace tantissimo in questo film. Come trama poi, non è che ci sia molto da capire. Mi piace molto l'ambientazione in giappone e la colonna sonora!
Insomma, non l'ho trovato così grandioso. La storia è assurda ma è logico che il realismo deve essere messo da parte, comunque si poteva creare qualcosa di meglio, qualche dialogo tarantiniano non avrebbe guastato. Tutto il film è invece un susseguirsi di assurdi combattimenti in salsa orientale. Bella l'idea e la realizzazione della sequenza anime. Ottime le musiche.
quentin tarantino colpisce ancora con tremenda ferocia! scene spettacolari dialoghi ben curati e spassosi personaggi ben caraterizzati che dire d'altro? un pezzo di storia del cinema
fantastica la scena che smaciulla tutti con una katana di hanzo. "e beh si sa una spada di hattori hanzo non ha prezzo" "non devi fare lo yakuza*sculaccia il ragazzo* adesso vai dai tuoi genitori e rimanici"
Giocattolone citazionista che serve soprattutto a prepararci al secondo capitolo, decisamente meglio riuscito.
Non mancano scene di un'eleganza ormai caratteristica del cinema di Tarantino, come lo scontro finale o gli 88 folli. Più azione e divertimento, sicuramente atipico per il regista ma ben riuscito.
Direi che lo si potrebbe vedere 2-3 volte alla settimana tranquillamente senza mai annoiarsi.
Lettera d'amore cinematografica di Tarantino agli "eroi" della sua infanzia... da Leone ai film di Kung fu degli anni 60/70, dai film wuxia di Hong Kong ai fratelli Shaw. Pittoresca ed epica trasposizione filmica della più classica delle storie VENDETTA di origine MANGA. Peccato che in questo primo volume, Tarantino non lasci troppo spazio agli attori (per altro eccellentI) per venirne fuori in tutta la loro capacità. Meglio il secondo...
Forse il 10 è esagerato, ma è il film che mi ha avvicinato veramente al cinema, prima di questo vedevo sporadicamente film in tv o al cinema. Sceneggiatura e regia esagerate, per non parlare di colonna sonora e dialoghi. Insomma mi è rimasto nel cuore più di qualsiasi altro film, anche se forse il secondo capitolo gli è superiore!
A mio parere è un film che mostra la maturazione artistica di tarantino. La trama è semplice e lineare ma attraverso la regia e le scene regge e ti fa passare due ore incollata allo schermo! Ho preferito questo capitolo rispetto al secondo più riflessivo... da vedere assolutamente!!
Non stravedo per Tarantino... Questo film però mi è abbastanza piaciuto...sarebbe più giusto votarlo insieme al secondo episodio credo...ma visto che è cosi... E' un film d'azione iperviolento come d'abitudine, un pò stile fumetto...in questa prima parte ci sono buone cose (la storia di base) e cose che invece non mi sono piaciute proprio (i combattimenti)....il secondo volume è molto superiore a parer mio...