La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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Il quarto attesissimo film del "geniaccio" Tarantino è una bufera visiva: una commistione di generi che si fondono in un comune denominatore rappresentato dall'odio e dalla sete di vendetta. Un film che mette insieme spaghetti-western, arti marziali, samurai e crime-movie ma che è principalmente una trasposizione sul grande schermo dei manga giapponesi: un fumettone caratterizzato da una violenza e una crudità senza precedenti. Macabro e sanguinario, Kill Bill diseppelisce l'odio primordiale catalogandosi come un film di puro intrattenimento visivo. I profili psicologici dei protagonisti sono spogli ed essenziali, finalizzati all'azione ed alla messa in scena: il linguaggio è quello dei corpi che si muovono perfetti e dei colpi mortali che infieriscono. Una pellicola innovativa ed eccessiva che può non piacere, ma che non lascia indifferenti; se ne esce con la camicia schizzata di sangue ed uno stato d'animo in precaro equilibrio tra disgusto e folgorazione.