La Sposa (Uma Thurman) subisce una terribile imboscata durante la sua cerimonia di nozze nella quale tutti gli invitati, suo marito nonchè il figlio che aveva in grembo vengono brutalmente assassinati. Dopo essersi svegliata da un lungo coma di quattro anni, la donna intende vendicarsi a spese delle vite dei responsabili di questo massacro...
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Il grande ritorno al Cinema di Quentin Tarantino dopo ben 6 anni di assenza viene celebrato dal monumentale Kill Bill, un film di quasi quattro ore diviso in due metà, un'opera girata tutta intorno a un unico personaggio: Uma Thurman, da sempre Musa ispiratrice del regista. Il film ci consegna un Tarantino violento, al suo apice, con tante, tantissime citazioni. Parlare di Kill Bill è in effetti un'impresa non facile: da dove iniziare? Dai tantissimi generi che compongono questo film (orientale, manga, azione, drammatico, western...)? Dai tantissimi registi citati in questo film (Kurosawa e Leone, tanto per dirne due)? Dalle splendide musiche "pop" contaminate da Morricone?
Insomma questo Kill Bill è un calderone di generi e citazioni, nella migliore tradizione tarantiniana. Il cast è superbo: bravissima la Thurman, nel migliore ruolo della sua carriera e nel ruolo che la segnerà a vita, quella della Sposa in cerca di vendetta. Ottimo il compianto David Carradine, che riesce a creare un personaggio epico e Leoniano nella sua cattiveria. Bravissimi anche tutti gli altri attori, ognuno interpreta un personaggio con le sue caratteristiche e i suoi punti di forza.
Alcune scene poi sono semplicemente magnifiche: come non citare la scena sanguinolenta contro gli Ottantotto Folli (in puro stile Kurosawa), come non citare le scene in bianco/nero o quelle manga, violentissime.
Personalmente considero Kill Bill un unico grande film, sicuramente il capolavoro degli Anni Duemila di Quentin Tarantino. Per chi ama questo regista, il film è un must. Per chi ama il cinema, anche.