justine ovvero le disavventure della virtu' (1969)

Sono concorde nel dire che la Power ha delle capacità recitative limitatissime, sottolineate fra l'altro dallo stesso Franco in un'intervista nel quale non tesseva certo le lodi della futura signora carrisi, vero anche che il suo volto virginale si presta bene a questo adattamento del testo del De Sade, in cui più la protagonista cerca in ogni modo di di condurre una vita retta ed onesta, più il Destino si accanisce contro di lei. Franco ha avuto un budget rilevante rispetto alla media dei suoi film. Ha un buon cast a disposizione anche se gli attori tendono ad andare un po' sopra le righe (tipo Palance), ma la pellicola comunque soffre di qualche prolissità di troppo, bilanciata da buone trovate scenografiche e di regia, quest'ultimo elemento meglio di quanto mi aspettassi visto che non sono un estimatore del regista spagnolo. La versione integrale ha i tagli con audio francese e si possono notare facilmente tutti gli spezzoni tolti dalla censura italiana o da Albano stesso, considerando che appena c'è un nudo della Romina scatta il taglio.

Stravolto il romanzo del marchese De Sade, la storia pare quasi una favoletta della Disney con qualche aggiunta erotica, tra l'altro ampiamente sforbiciata dalla censura italica. Romina Power indubbiamente più bella che brava. Klaus Kinski è, purtroppo, poco più di una comparsa. Peccato.

Valida versione filmica del mitico romanzo di De Sade, che ho letto ed apprezzato.

Come quest'ultimo fa riflettere molto (pur cambiando almeno in parte il finale, mi pare), ben mettendo alla berlina personaggi viscidi non molto dissimili da quelli odierni.

Bella fotografia, grande Kinski, sexy Romina Power.

Film (credo) anche vittima di rimaneggiamenti e furti nominali, elementi che costituiscono comunque anche motivo di vanto.

Un sottovalutato cult di un grande e compianto regista.