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Tre episodi conditi con humor nero e piccole dosi di pathos che intrattengono in maniera sufficientemente valida, proponendo anche un minimo di originalità che non guasta. Non si urla d'entusiasmo ma si guarda senza affanni.
Sulla scia di Creepshow, collection di tre episodi della serie televisiva "tales from the crypt". Discreti tutti gli episodi e soprattutto il primo è perfettamente rappresentativo del tono dei leggendari fumetti.
Nei prodotti alla Creepshow l'elelemento cardine rimane sempre e solo l'idea di partenza. Non c'è tempo per caratterizzare a dovere i personaggi, menchemeno offrire virtuosismi di regia o sceneggiature intricate e complesse. "Tales from the Crypt" funziona nella sua semplicità ed è questo che fa brillare così tanto un prodotto televisivo che comunque non gode di alti budget o di attori stellari.
1) il migliore dei tre. Cosa succederebbe se un individuo andasse soltanto in morte apparente, ma preservando la consapevolezza e i 5 sensi ? Partenza geniale, sviluppo altamente oppressivo e claustrofobico, e si chiude con un finale beffardo e azzeccato.
2) divertente episodio che trova la sua essenza nell'ottima ambientazione ( il deserto) che diventa teatro di una lotta senza esclusione di colpi tra un rapinatore pluriomicida fuggitivo ed il poliziotto che gli sta alle calcagna. Non all'altezza il doppiaggio, bravino l'attore di " the hidden" e " Twin Peaks".
3) episodio nel complesso strutturato bene e girato con efficacia e sadicismo, nonostante un'idea di partenza più debole rispetto agli altri due episodi. Insomma, tutta la vicenda messa in piedi non è molto credibile dal punto di vista del realismo. Il finale a tinte macabre rivaluta una storia che alla fine non ha moltissimo da dire.
Escludendo la prima triade, che ancora devo vedere, questa è la migliore. Il primo episodio (Un fratello per nemico) coinvolge come pochi dal punto di vista psicologico, quanto basta per promuoverlo; il secondo (L'avvoltoio) poteva essere qualcosa di più se avesse recitato nun attore più convincente nel ruolo di rapinatore pluriomicida, buona solo la location; nel terzo (Rendez vous con la morte) il regista si supera, grande storia ben diretta e interpretata, con un finale davvero inquietante, horror nel vero senso della parola.
Mi sono dedicato alla serie "Vault of horror" e questo terzo capitolo è sicuramente di qualità superiore rispetto ai precedenti ed al successivo... bravi registi e sopratutto bravi attori. Non sto a spiegare le trame perchè già fatto nei commenti precedenti. La prima storia è davvero intrigante ed inquietante oltre che ben girata da Hopkins, che essendo nato in Jamaica, se non mette un rastone con una canna in ogni film non è contento...comunque mi ha tenuto sulle spine e lasciato un'angoscia... 10 Seconda storia con un buon MacLachlan però terribilmente doppiato dalla distribuzione italiana, comunque un prodotto interessante... 7 Terza che mi è piaciuta meno delle altre, forse perché di orrore ha solo i due minuti finali, ben fatti tra l'altro...6 Questa serie horror oltre ad una bellissima sigla iniziale con musica di Danny Elfman, dei simpatici siparietti di presentazione dei film, un nutrito numero di registi e attori di serie A... ha una bella caratteristica che è quella di avere una morale di fondamento, quasi sempre riguardo la morte, che rende questi filmetti, per quanto prodotti televisivi dai pochi effetti speciali e dalla breve durata, dei prodotti interessanti. Peccato per la misera distribuzione italiana
In assoluto la migliore tra le 7 vhs italiane dedicate a certi episodi del serial I racconti della cripta.
Tutti e 3 gli episodi sono ottimi, diretti da grandi artisti e molto ben interpretati.
In Un fratello per nemico, del buon Stephen Hopkins (Predator 2, Lost in space), per uno scherzo, che poi comunque mi pare avrà drammatiche ripercussioni reali, un medico fà in modo che una persona venga ritenuta morta, anche se questa, immobile, è comunque pienamente cosciente.
Con i suoi occhi vediamo quindi cosa prova quando al buio viene attaccato ad uno spuntone che pende dal soffitto, cosa si prova quando la propria testa viene aperta chirurgicamente, ecc.
Davvero inquietante l'atmosfera ed ottimi gli interpreti.
Anche L'avvoltoio, di De Souza (Street fighter - Sfida finale?), è veramente ottimo, pieno di ritmo ed interesse e può contare su contesti desertici e desolanti davvero ben riusciti. Molto indicato pure MacLachlan, qui in veste di fuggiasco cattivo.
Nei primi due episodi quindi i protagonisti vengono lasciati a sè stessi, con devastanti conseguenze.
Chiude altrettanto in bellezza Hanks, pure attore, con Rendez vous con la morte, trattante di una vedova che si vendica di un donnaiolo approfittatore interessato solo ai soldi.