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Sono riuscito a vederlo! Purtroppo in un cinema che aveva una qualità audio-video degna del paesino polacco dove è ambientato lo sceneggiato del film e non me l'ha fatto apprezzare fino in fondo, cmq si tratta di una esperienza visivo/metafisica notevolissima e Lynch si conferma il più sperimentale tra tutti i registi in circolazione. Non è un film con una trama precisa, ed è difficile capire ogni sequenza ammesso che si tratti di capire, ma almeno le scene della soap opera con i personaggi dalla testa di coniglio che dicono frasi senza senso col sottofondo di risate registrate a me hanno trasmesso una sensazione di inquietudine con ben pochi precedenti e devo dire che anche il loro significato metaforico è abbastanza chiaro, trattandosi di un riferimento alla triste televisione commerciale dietro i cui format ormai si perdono per non dire si annientano le ns. emozioni (nel film della povera spettatrice che assiste come ipnotizzata). Affascinante il continuo sovrapporsi degli eventi del film originale con il remake e la vita reale della straordinaria Laura Dern, a volte sviluppati in modo parallelo e a volte con incursioni e intersezioni tra i film. Questa pellicola mi ha ricordato la pittura metafisica e come ha osservato con intelligenza qualcuno la musica dodecafonica, grazie a un assemblaggio disordinato (o almeno cosi appare al novizio) di suoni e immagini. Nonostante tutto rimane soprattutto un esercizio di stile. Dopo aver visto Mulholland Dr. sono rimasto folgorato sulla via di Damasco e difficilmente vedrò un film paragonabile a breve, sia di Lynch che di altri. Rimane la speranza che il Nostro continui a regalarci anche in futuro film con una struttura più lineare, anche se pare le sue intenzioni siano molto diverse.