infedelta' (1936)

Ottimo film di Wyler in cui i rapporti forza fra i sessi vengono continuamente e sapientemente ribaltati. Magistrale l'impiego congiunto di profondità di campo e relazione degli attori nello spazio, decisamente all'avanguardia per il periodo, supportato da scenografia e fotografia di altissimo livello.
Buoni gli attori, anche se non sono giganti, e interessante il finale, che ho trovato ambiguo e inaspettato, non così lieto come sembra.

Moglie annoiata ed inquieta di un industriale in pensione pensa alla bella vita in Europa, trascurando marito ed affetti. Un giovane Wyler, già molto sicuro dietro la macchina da presa dirige un melò in cui le dinamiche di coppia sono al centro dell'universo, calcando la mano sul grottesco di un matrimonio che non funziona più per colpa delle bizze amorose di una donna troppo egoista per essere ancora felice insieme all'uomo che le ha donato agiatezza e sicurezza per vent'anni. Pur azzeccando gli attori ( il vecchio Huston è una sicurezza, la Chatterson riesce senza sforzi a farsi odiare dallo spettatore, Mary Astor è la sua nemesi perfetta, Maria Ouspenskaya nella sua piccola parte ha una presenza scenica clamorosa, senza dimenticare che c'è anche un certo signore di nome David Niven.. ) e la giusta atmosfera nell'ultima mezz'ora, quella del riscatto morale del buon Dodsworth, il film estremizza alcune situazioni oltre il lecito

SPOILER
rischiando di essere poco credibile. E' comunque un lavoro già maturo di un cineasta in ascesa e come detto con l'ultima mezz'ora guadagna un sette meritato.