Trama del film Indiana jones e il regno del teschio di cristallo
Siamo nel 1957. Sia Indiana che i Sovietici sono alla ricerca di un oggetto potentissimo: uno dei 13 Teschi di Cristallo della leggenda Maya. I Sovietici rapiscono Marion Ravenwood e ricattano Indy, il quale tra le altre cose dovrà scontrarsi con un archeologo suo rivale e con l'agente russo Spaiko, spalleggiato fortunatamente dal figlio.
Film collegati a INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO
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Mi dispiace ma io stronco. Uscendo dalla sala, parlando col mio gruppo, ero indeciso se collocarlo poco più in alto del "Tempio Maledetto" (film che personalmente non sono mai riuscito ad apprezzare) o poco più in basso. Ripensandoci, questo Teschio di Cristallo è riuscito a farmi rivalutare la qualità del 2o episodio di Indy, e non è impresa da poco...rispetto agli altri 2, scompare senza pietà e si autodistrugge come ic cattivissimo Belloq alla fine de "I predatori dell'arca perduta" (personaggio che cito non a caso, vedrete poi). Posto che non ho nulla contro i film d'azione esagerati, anche se qui di esagerazioni se ne vedono fin troppe, non posso che scagliarmi contro quella che definirei una sceneggiatura che scimmiotta la serie dei Templari di Cage (la struttura della trama di questo film e "il mistero delle pagine perdute, appartenente all'altra saga, è molto simili, fateci caso), la quale scimmiotta a sua volta la saga originaria di Indy, creando come potete immaginare un film che si prende praticamente in giro da solo, tant'è che se avesse preso la direzione della parodia ne avrebbe sicuramente giovato: il figlio è poco più che una macchietta, 0 emozioni, impalpabile, e mi dispiace perchè ritengo che Shia abbia AMPI margini di miglioramento, anche sullo stesso stile avventuroso. Il "ritorno" di Karen Allen non è così terribile, ma non lascia comunque il segno. I nemici sono i peggiori: Winstone è inutile, fuori tema, fuori fase, confuso, non sai se odiarlo, compatirlo o semplicemente chiederti che cosa stia cercando di fare; la Blanchett, alla fin fine, si salva, ma da vita ad un personaggio completamente pazzo che dista anni luce dai cattivi "raffinati ed odiosi" della saga originaria di Indy, Belloq e la Dott. Elsa su tutti, antagonisti carismatici e problematici che non si limitavano a dare ordini a caso alla loro squadra di cattivoni rin********ti. Ma Harrison è la vera delusione: monoespressivo, lento, parodia di se stesso, non lascia trasparire un'emozione e ti viene da chiederti dove sia finito l'avventuriero che ci fece innamorare dei film d'azione qualche decennio fa. La storia fa acqua da tutte le parti, ma tant'è, nel nulla che ci è stato proposto non è neanche il difetto peggiore. Qualche scena memorabile naturalmente c'è (esplosione nucleare, formiche...), ma il miglior motore grafico del mondo con me non raggiungerà mai la sufficienza se non è supportato dalla sostanza. A questo punto è d'obbligo il 5o film: fare peggio è molto dura. E non ditemi che Spielberg ha diretto questa...cosa, perchè non-ci-cre-do: abbiamo cominciato a firmare i lavori degli altri, eh, Steven? Ovviamente è una provocazione (ma fino ad un certo punto)