Michael Corleone, il padrino della cupola mafiosa italo-americana, ormai anziano, decide di ripulire la sua vita ed i suoi affari cercando di instaurare un regime di convivenza pacifica con le altre famiglie di New York. Ma a malincuore è costretto a rivedere la su posizione quando una delle altre famiglie rivendica dei diritti sui Corleone.
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Personalmente per me questo film vale come i due precedenti, ma se devo dare un giudizio tecnico, questo non va oltre l'8. Gli anni 80 sono stati anni che hanno mutato Coppola: ha sfornato film come Cotton Club, Peggy Sue si è sposata ecc ecc. La sua regia è rimasta sempre molto elegante, sicura e molto curata, ma si sente che qualcosa è cambiato. La terza parte di questa grandissima saga regala momenti di grande epicità che abbiamo respirato nei due capitoli precedenti, ma spesso manca qualcosa. Forse la banale storia d'amore tra il mafioso Garcia e Coppola figlia, forse alcuni stereotipi sul mafioso belloccio e donnaiolo, forse un minor affiatamento nel cast dovuto dai tanti anni che separano i due film, non lo so. Ma si sente che qualcosa manca e a volte si passa da momenti di poesia pura a momenti un pò irritanti che sanno di già visto. Ottimo senza dubbio.