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Malgrado una trama traballante ed il ritmo discontinuo, il film di De Martino non è malvagio, presenta un buon cast, nel quale spicca un Milian più contenuto rispetto al solito ed un professionale Balsam, di buon livello la colonna sonora di Ortolani e la fotografia di Massaccesi. Il mestiere del regista fa il resto, conducendoci ad un finale amaro senza troppi scossoni. Non esalta ma si lascia vedere, ha una sua dignità.
Una dignitosa pellicola sulla scia de" Il padrino " .... A San Francisco la dominante famiglia mafiosa dei Macaluso è vittima di un sanguinoso colpo di mano dei Garofalo , che vorrebbero subentrare nel comando delle cosche locali ... Subito dopo il successo mondiale de " Il padrino " figuriamoci se la fiorente cinematografia di genere italiana non avrebbe cercato di inzupparci il pane ... Così il modesto Alberto De Martino ottiene un discreto budget che gli consente una bella trasferta in terra americana , tra San Francisco e Santa Fè , dove è ambientata gran parte della vicenda . La storia prende parecchi spunti dal capolavoro di Coppola , ma poi se ne distacca , grazie soprattutto ad un finale animato , amaro ed inatteso , che gli conferisce una certa dignità . Abbiamo poi grandi dosi di violenza nelle morti di tanti comprimari ed un paio di begli inseguimenti sui celebri dossi di Frisco . Tomas Milian stava cercando strade nuove per affrancarsi dai personaggi dei " Tortilla Western " che gli avevano dato la celebrità e , prima cadere nella spirale trash del Monnezza , tenta la strada del dramma di mafia , allora in auge . Non se la cava male , passando dal registro caciarone a quello più sommesso , , ma è decisamente più azzeccato Martin Balsam , che saggiamente si tiene ben lontano dal modello di Marlon Brando nell' interpretare un boss sentimentale ma deciso , che non disdegna l' uso diretto del mitra e della pistola . Se l' antagonista è il buon Francisco Rabal , non si può dimenticare l' indovinata parte del vecchio mediatore Carlo Tamburlani . Da segnalare poi la lunga sfilza di caratteristi e comparse riciclate dagli Spaghetti Western italo-spagnoli , come Eduardo Fajardo , Carlo Gaddi , Nello Pezzafini e Fortunato Arena . Così così la colonna sonora di Riz Ortolani . In conclusione , una pellicola tesa e brutale , che sconta la scarsa originalità e l' improponibile paragone con " Il padrino " , però alla fine la sufficienza arriva forse a meritarsela : 6- .
Girato, montato, sceneggiato e recitato da cani (pure Milian non ci fa una bella figura) in quella che è una delle peggio accozzaglie di stereotipi e macchiette mafiose. Tanta bruttezza purtroppo va ad inquinare anche la godibilità di un paio di sequenze d'azione, realizzate discretamente.
veramente non male. personalmente non mi aspettavo gran che dalla visione di questo film, al contrario devo ammettere di essermi ricreduto. opera godibilissima di alberto de martino, che riesce a condensare in un'ora e mezza una storia complessa e ricca di risvolti, in sostanza la saga del padrino di coppola. ottimi di attori, milian e balsam su tutti ma anche rabal credibilissimo. ottimo e da vedere.