il concerto regia di Radu Mihaileanu Francia, Italia, Romania, Belgio 2009
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il concerto (2009)

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locandina del film IL CONCERTO

Titolo Originale: LE CONCERT

RegiaRadu Mihaileanu

InterpretiAleksei Guskov, Dmitri Nazarov, François Berléand, Miou-Miou, Valeri Barinov, Mélanie Laurent

Durata: h 2.00
NazionalitàFrancia, Italia, Romania, Belgio 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Febbraio 2010

•  Altri film di Radu Mihaileanu

•  Link al sito di IL CONCERTO

Trama del film Il concerto

Un osannato direttore d'orchestra dell'orchestra Bolshoi di Mosca viene allontanato in epoca comunista per essersi rifiutato di licenziare i musicisti ebrei. Venticinque anni dopo l'uomo lavora ancora in teatro come custode e aiuta la moglie a movimentare finte manifestazioni d'orgoglio ex-comunista. Un giorno intercetta un invito per il teatro Chatelet di Parigi e decide di riscattarsi dalle umiliazioni con l'inganno, accettando l'ingaggio al posto dell'orchestra ufficiale. Riunisce così i vecchi compagni di concerto e qualche improbabile new entry. Commedia grottesca e liberatoria, tra vecchia Urss e Tchaikowski liberatorio, dall'autore di Train de Vie.

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Voto Visitatori:   7,42 / 10 (89 voti)7,42Grafico
Miglior film dell'uniore europea
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film dell'uniore europea
Miglior sonoroMiglior colonna sonora
VINCITORE DI 2 PREMI CÉSAR:
Miglior sonoro, Miglior colonna sonora
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Voti e commenti su Il concerto, 89 opinioni inserite

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ilgiusto  @  11/02/2010 09:01:03
   8 / 10
8--
Gradevolissimo, leggero e intelligente.
Una storia semplice fornisce lo spunto per mostrare un'intera galleria di real-umanità.
Da vedere.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/02/2010 13.43.33
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/02/2010 13:58:12
   6½ / 10
Le prime immagini ricordano in modo impressionante il cinema nordico di Bent Hamer, fino a quando il film svolta improvvisamente in uno strano incrocio tra un Full Monty sovietico, il primo Guy Ritchie e i Leningrad Cowboys di Kusturika.
Ovviamente è un piacere infinito riascoltare il Concerto n. 21 di Mozart, ma se dovessi valutare quest'opera dal punto di vista della sceneggiatura il mio voto sarebbe negativo.
E' un film tremendamente prevedibile, uno script trito e ritrito, uno svolgimento di cui è persino ovvio conoscere gli sviluppi successivi, le complicazioni, l'altrettanto scontato (pur commovente) epilogo.
Non tanto il modo superficiale di raccontare un dramma reale ma un'approccio stilistico fin troppo ammiccante allo spettatore comune, da una parte la tragedia dei Gulag sovietici - con didascalie da videoclip - dall'altra la figlia ritrovata (e se questa non è una marchetta edificante per far soldi non so quale altro espediente facile possa esserci).
Ma al di là del fatto che siamo di fronte a uno dei più furbi prodotti cinematografici della stagione, non riesco a essere tanto severo.
In effetti il film è godibile nei suoi clichè, e bisogna ammettere che il transfer della sgangherata orchestra russa in quel di Parigi offre momenti davvero esilaranti - indimenticabile il ristorante turco dal titolo cammuffato con tanto di procace danzatrice del ventre.
Tra farsa e melodramma celato "Il concerto" semplifica e accentua l'epica dell'ottimismo, mentre rimangono solo i ricordi (fotografie ingiallite o ferite da rimarginare forzatamente poetiche) e la forza dirompente della musica (altro tema sfruttatissimo) come licenza storica, sociale e politica.
Fra l'altro l'espediente di catturare i rimorsi/rancori ideologici con la musica mi ha ricordato un film lontanissimo e vicino a questo, ovvero Nashville di Altman.
Insomma, poche intuizioni ma molto buone per un prodotto non disprezzabile

4 risposte al commento
Ultima risposta 12/10/2010 18.06.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  10/02/2010 01:42:24
   7 / 10
Deliziosa commedia del già apprezzato regista di Train de vie giocata su una truffa per realizzare il sogno di una vita.
Veramente grazioso e se si è anche amanti della musica classica può anche appassionare, per tutti gli altri né vale comunque la pena.

teten  @  09/02/2010 16:06:44
   8 / 10
Film sensato, interessante e allo stesso tempo divertente. Sa coinvelgere e sa essere sfrontato contro il regime comunista senza mai cadere nel banale. Nel complesso un ottimo film che riesce ad emozionare.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

anar  @  09/02/2010 15:34:45
   5 / 10
Mi aveva ispirato il trailer...amo la musica e Tchaikowsky, pensavo in un bel film... invece una commedietta del cavolo con una storiella che non sta in piedi, unica nota positiva la musica e qualche scenetta divertente.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  07/02/2010 22:39:31
   7½ / 10
Certo, chi ha amato "Train de vie" (e il sottoscritto è tra questi) troverà un po' inferiore questo "Concerto" che però va sicuramente visto perché diverte e commuove; ma soprattutto perché è uno straordinario omaggio alla Musica e al suo potere universale di esprimere l'interiorità di chiunque: laddove la lingua è una barriera, laddove i sentimenti e persino la morte sono una barriera, la musica apre dei varchi, anche inaspettati.
Mihaileanu conferma qui il suo gran talento nel saper trattare in modo lieve, divertente e divertito temi e situazioni oggettivamente seri gettando un occhio scanzonato (è il caso di dire!...) a tutti i clichè possibili e immaginabili sulla Russia, sul Comunismo, sul mondo dello show-business, sugli immancabili ebrei e gli altrettanto immancabili ROM, sul mondo occidentale, in particolare su una Parigi "capitale della cultura" che si prende davvero troppo sul serio dimenticando che l'arte (e la politica) sono anzitutto "anima" e non solo tecnica.
Il registro narrativo, però, cambia profondamente quando il regista romeno descrive i sentimenti più profondi dei suoi personaggi regalandoci un finale in piena sintonia con il crescendo del Concerto di Chaikowskij che domina gli ultimi minuti del film: uno scatenarsi di passioni, di ricordi, di sentimenti dai quali anche lo spettatore più smaliziato non potrà non lasciarsi travolgere e che da solo vale la godibilissima pellicola.
Costruito come una bomba a orologeria, sorretto da un cast tenuto volutamente sopra le righe (ad eccezione dei misuratissimi protagonisti principali: il Direttore, Mylène e Anne-Marie), effetto ulteriormente potenziato dal doppiaggio italiano, non perde un colpo trascinato dalle note di una rutilante colonna sonora dagli accenti tutti slavi a ricordarci che, qualunque cosa accada, la (grande) musica passa sopra tutto e tutti compiendo miracoli e magari rivelandoci quel Dio che sembra farsi negare.
Che piacere rivedere Miou Miou, omaggiata peraltro dal regista in una foto che sembra tratta dal set de "La lectrice", la sua più grande interpretazione in uno dei film più erotici di tutti i tempi. E anche l'erotismo scatenato dal concerto irrompe persino nel freddissimo e calcolatore Direttore del Teatro Le Chatelet che, in un colpo di scena davvero inaspettato,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Tanti i rimandi alla storia europea degli ultimi 30 anni, tanto il disincanto con cui Mihaileanu guarda all'Est e all'Ovest di ieri e di oggi: l'unico riscatto possibile è affidarsi all'arte, alla musica e ai sentimenti (quelli veri e profondi). Banale? Forse sì, ma oggi non ci sono altre risposte al crollo delle vecchie ideologie sostituite dalla nuova Ideologia Universale che è il Profitto e dai nuovi fondamentalismi che lo supportano fungendo da oppio per popoli sempre più impoveriti e abbrutiti. Per elevarsi rimane solo l'arte, e in particolare la musica. E forse anche Dio, ma il regista non ne è così sicuro...

2 risposte al commento
Ultima risposta 11/02/2010 03.12.55
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kerkyra  @  07/02/2010 12:40:03
   7½ / 10
E' da vedere anche solo per il finale estremamente commovente e originale nel suo intreccio con la musica. Peraltro questo finale contrasta con il resto del film che è divertente.

frasc83  @  06/02/2010 23:12:41
   7 / 10
Gradevolissima tragi-commedia ambientata tra mosca e parigi in cui un gruppo di musicisti all'apparenza sgangerati ed inaffidabili cerca di prendersi una rivincita dopo 30 anni.Musiche bellissime ,attori molto caricaturali nel linguaggio e nelle movenze danno un tocco di comicità alternata a riflessioni più o meno profonde sul passato ed oppressivo regime comunista sovietico.Da vedere sicuramente

TuttaFuffa  @  04/02/2010 12:22:01
   7½ / 10
Film di buoni sentimenti e un po' buonista che mi ha permesso dopo qualche pellicola sbagliata di riconciliarmi col cinema (ogni tanto mi succede che litighiamo). Il genio che ha fatto la scheda del film potrebbe ricordarsi di aggiungere il nome della protagonista visto che il suo visto occupa un buon 25% della locandina?

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/02/2010 15.08.53
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