La storia è ambientata in un futuro distopico, nella terra di Panem, dove un tempo sorgevano gli Stati Uniti. Lì un regime totalitario obbliga gli adolescenti a partecipare ad una sorta di crudele reality show, dove questi sono costretti a sfidarsi all'ultimo sangue. Protagonista è Katniss Everdeen che si offre volontaria per sostituire la sorella minore, prescelta per prendere parte alla trasmissione.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
"Battle Royale" è più di un semplice modello di riferimento, poi Gary Ross, rispetto alla pellicola nipponica, attenua le prospettive scabrose assecondando l'essenza più ludica dell'operazione, percorrendo quindi sentieri confacenti ad ogni (innocuo) blockbuster che si rispetti. La cornice mondana di Capitol City coi suoi eccentrici freak fornisce un colpo d'occhio imponente per la futura estremizzazione dei reality show da molti profetizzata, in questo caso i "concorrenti" sono offerti in sacrificio ad un potere che in una maniera o nell'altra sul popolino ci campa da sempre. Dispiace notare come il coinvolgimento sia moderato nonostante la pesantezza degli argomenti intavolati e il fervore recitativo della "ragazza di fuoco" Jennifer Lawrence, non si capisce come gli aspetti socio-politici possano essere illustrati in maniera così sbrigativa fornendo riflessioni morbide apparecchiate dalla solita Hollywood, abile nell'occultare dietro la fittizia parvenza reazionaria un'opera che non raggiunge mai il cuore del problema. Colpa anche dei numerosi personaggi trattati in modo bozzettistico con antagonisti mediocri e presenze di contorno troppo sintetizzate. Per la mecca del cinema la selvaggia lotta tra minorenni è un tema fin troppo insidioso, tanto che viene edulcorato dagli aspetti visivamente e concettualmente più forti arginando violenza, rabbia e disgusto, fattori essenziali affinchè si possa veramente abbracciare la tenebra di un futuro distopico dalla moralità così perversa. A favore di "Hunger Games" c'è la spigliatezza narrativa, il film scivola bene senza incappare in fasi di stallo e offre un intrattenimento decoroso. Certo, dietro la patina da tronfio kolossal si scorge molto di più, compresa l'incapacità di osare.