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Ne avevo sentito parlare di questo film, e fin'ora mi ero rifiutata di vederlo perchè il sottogenere horror delle torture non è che mi piaccia tanto, preferisco i fantasmi, le possessioni demoniache, l'horror psicologico, ecc. però per curiosità ho voluto incominciare a vedermi questo film, per poi continuare con gli altri. Devo dire che pensavo fosse molto più impressionante. Leggendo la trama ero un pò sconvolta di cosa potessero fargli, i tre psicopatici, a questa povera ragazza, ma alla fine quello che si vede non impressiona più di tanto. Certo un pò fa impressione, ovviamente si parla pur sempre di torture, però mi immaginavo di peggio. Cmq i giapponesi, secondo me, sono sempre un passo in avanti per quanto riguarda la sperimentazione. Azzardano di più in confronto al cinema statunitense. Questo mediometraggio lo vedo più come una sperimentazione che come un film. Le scene più agghiaccianti sono
quando le fanno ascoltare per 20 ore un rumore fastidioso a volume altissimo con le cuffie,quando gli staccano le unghie, quando gli versano l'olio bollente a 70 e 150 gradi sul corpo e poi gli buttano i vermi gialli (che schifo!!!) e la scena dell'ago nell'occhio (sembrava vera, mi ha fatto molto impressione).
Gli metto 6 e mezzo, e non sette, perchè non c'è una trama e questo penalizza molto il film, però da come è stato girato sembra molto amatoriale e quindi da l'impressione che sia successo veramente!!!! Un occhiata a chi ama il genere la consiglio, ma Martyrs, (il miglior film di torture che ho visto), è su un altro pianeta. Però questo mediometraggio supera Hostel perchè qui sembra tutto vero mentre in Hostel ti viene da ridere!!!
Dopo Mermaid in a Manhole, il miglior Guinea Pig di sempre, ecco arrivare questo Za Ginipiggu: Notorudamu No Andoroido, 5 capitolo della famosa (ma anche no) saga giapponese. Devo dire che mi aspettavo un pò di più da un Guinea Pig, ma sono rimasto comunque piacevolmente sorpreso dal lavoro di Katzuhiko Kuramoto. Come in tutti gli episodi di Guinea Pig, le torture regnano sovrane. L'unica pecca di questo film è che non sono riuscito a trovare nient'altro oltre la violenta esplicità. No realismo come nel primo e nel secondo. Non è grottesco come il terzo. Non è poetico come il quarto. Solo violento. Per questo mi tocca dargli un sei e mezzo, politico oltretutto. Mi dispiace tanto, ma non sono riuscito a trovare quello che cercavo in un Guinea Pig. Una visione però la vale lo stesso se uno è un vero appassionato di horror e splatter.