gone baby gone (2007)

Distribuito in maniera criminale in Italia, questo esordio alla regia di Ben Affleck stupisce per concretezza e maturità, il mento più celebre tra i giovani di Hollywood (altrimenti se la prenderebbe Kirk Douglas) sceglie di cominciare nei suoi luoghi natale, quei quartieri di Boston dove sia lui che il fratello Casey hanno vissuto per narrare una storia tratta dal libro di Dennis Lehane. Considerato l'altalenante a dir poco, contributo interpretativo di Ben nella sua carriera d'attore, superare il quantitativo di pregiudizi per lui consisteva già in un impresa, io stesso mi sono avvicinato al film più per curiosità negativa che altro. Il Cast è marmoreo, Ed Harris su tutti e sia Freeman che Affleck jr regalano interpretazioni ottime, la regia è curata, mai banale, ragionata, tecnica (fenomenale la sequenza dell'irruzione). La sceneggiatura curata dallo stesso Ben divide il film in tre parti molto distinte e se questo può essere una sorta di difetto per i più, in realtà io l'ho trovato molto indicato per la sequenzialità della narrazione, inoltre i dialoghi sono davvero buoni per tutto lo scorrimento della pellicola. Un thriller che prova ad andare oltre lo stereotipo del genere per mettere in pentola temi più importanti e significativi, Affleck supera di gran lunga il salto alle spalle della cinepresa (anzi ci si chiede come mai non lo ha fatto prima) ed il suo esordio lascia pensare ad un nuovo inizio della carriera, scordatevi l'happy ending e godetevi l'interessante e splendido finale.
Spero non più a malincuore bravo Affleck.

"Le cose che ti fanno diventare quello che sei sono quelle che non scegli…"