Il film segue un miliardario della tecnologia (Edward Norton) che invita le persone più care per una fuga sulla sua isola greca privata, ma poi qualcuno viene ucciso. Spetta al detective Benoit Blanc (Daniel Craig) risolvere il caso.
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Un eccentrico miliardario invita sulla sua isola privata alcuni amici ma si imbuca anche il celebre detective Blanc .... Il regista Rian Johnson non si sottrae alla prova dell' immancabile sequel , dopo il successo di " Cena con delitto " , pellicola che era piaciuta anche a me . Del film precedente rimane solamente il protagonista , ma stavolta attorno a lui ruota un cast di minor spessore artistico , anche se pieno di nobili comparsate . Se la prima parte è comunque abbastanza intrigante , soprattutto per la curiosità che riesce a suscitare nello spettatore con quell' atmosfera alla " Dieci piccoli indiani " , la seconda è una completa delusione , causata dalla confusione generata da colpi di scena , flash back e scelte poco logiche di alcuni personaggi . Probabilmente Johnson , pur mantenendo un approccio alla Agatha Christie , cerca di sorprendere la platea con qualcosa di ancora più originale , ma stavolta a mio giudizio eccede nel kitsch , tentando di satireggiare i miracolati della mitica new Economy ed i loro reggistrascico prezzolati . Per di più , l' indagine condotta dal sagace ed ironico investigatore risulta verbosissima ed interminabile , visto che la pellicola sfiora le due ore e venti di durata . Daniel Craig , dopo aver perso il posto fisso nella saga di James Bond per raggiunti limiti di età , è stato bravo a trovarne un altro in quello che sembra essere un nuovo e fortunato franchise ( almeno a livello di incassi ) . E' lui la nota più positiva di questo film , che vede un altro paio di nomi pregiati come quelli della sempre bella Kate Hudson e di Ed Norton . Oltre alla solita corolla di buoni caratteristi che comprende nomi come Kathryn Hahn , Janelle Monae e Dave Bautista , nel film ci sono poi un bel po' di amichevoli comparsate , da Ethan Hawke a Serena Williams , da Angela Lansbury a Hugh Grant e da Kareem Jabbar a Joseph Gordon Levitt . Il film vorrebbe essere ( ed in parte è ) elegante e sofisticato , grazie a questo ricco cast ed alle splendide scenografie di alto livello estetico di pacchianeria . Purtroppo stavolta tutto risulta troppo artificioso e veramente poco credibile , difetti che sommati alla durata esagerata , mi hanno reso pesante e quasi noiosa la visione di questa black comedy . Quindi voglio castigare un tale spreco con un punitivo 5- .
Purtroppo film molto più debole del primo che era un giallo classico alla Agatha Christie con trovate astute e dal mood dark al punto giusto. Questo è un film sin dall'inizio trasformato in un grande "gioco" alla Cluedo con situazioni, luoghi e personaggi inverosimili. Oltre a essere uno dei gialli con il killer più ovvio e telefonato che abbia mai visto (anche nel primo film si poteva intuire prima, ma qui è proprio conclamato!).
Da apprezzare quasi solo la prova di Daniel Craig calato sempre benissimo nel personaggio e divertito in un ruolo più leggero rispetto al film precedente, che però in termini complessivi si prendeva tranquillamente un 8 pieno, questo non arriva alla sufficienza per me.
Personalmente ho apprezzato molto di più il primo film, questo l'ho trovato meno elegante , pomposo nell'ambientazione e i personaggi più piatti e sopra le righe, al limite del caricaturale. La trama aldilà delle tante citazioni e omaggi al genere ,vedi anche i vari camei (qualcuno anche carino come quello della compianta Angela Lansbury o di Hugh Grant) non segue il classico svolgimento col risultato che toglie il gusto e la suspance per capire chi è l'assassino.
Meglio del primo (bè, non ci voleva molto) ma per me ancora non raggiunge la sufficienza. Stavolta c'è più "Cluedo" ed un cast meno nutrito lascia maggior spazio a scenari meravigliosi ed una storia leggermente più intrigante ed con un sagace risvolto a metà film; Craig poi è più presente e meno cretino. Ma anche in questo caso l'ironia ruba troppo spazio al thriller ed alla suspance. Parliamoci chiaro: Rian Johnson non è capace di scrivere gialli che siano anche comici, come vorrebbe fare. Il difetto principale è che l'identità dell'assassino si intuisce molto facilmente; poi aggiungiamoci altri difetti come il personaggio di Lionel niente affatto approfondito, quello di Peg che alla fine scompare inspiegabilmente, un epilogo decisamente troppo esagerato e passone e diverse altre incongruenze
Non spiega come abbia fatto Craig a capire che Norton aveva passato il suo bicchiere a Bautista, ha avuto un flashback alla Profondo Rosso o lo ha visto fin da subito? Ed in quest'ultimo caso perchè non lo ha detto immediatamente? Norton aveva capito che quella non poteva essere Cassandra? E poi...la Gioconda che viene distrutta...ma dai, sul serio?
Ultima (e inutile) apparizione della grande Angela Lansbury. Se davvero vogliono incaponirsi nel continuare questa serie delle indagini di Benedetto Bianchi...
Terribile....... Abbiam fatto fatica a finirlo, non ne potevamo più.... Un qualsiasi giallo anni 50/60/70 (che è il genere che il regista Johnson vuol scimmiottare), va 100 volte meglio di questo disastro.
"Quandoque bonus dormitat Lennon" (https://www.treccani.it/vocabolario/quandoque-bonus-dormitat-homerus/). Avevo già dimenticato il primo episodio e già non ricordo nulla di questo. Sarà pure una "parodia d'un giallo classico e anche critica sociale" (Francesca Lombardo), ma è ancor più "Agatha Christie reloaded" (Mariarosa Mancuso) ai tempi del "declino del cinema occidentale" (https://www.imdb.com/review/rw8753181/?ref_=tt_urv) col suo "ultra-binge watching in streaming" (Gianluigi Negri*).