fuochi d'artificio in pieno giorno regia di Yi Nan Diao Cina 2015
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fuochi d'artificio in pieno giorno (2015)

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locandina del film FUOCHI D'ARTIFICIO IN PIENO GIORNO

Titolo Originale: BAI RI YAN HUO

RegiaYi Nan Diao

InterpretiWang Xue-Bing, Kwai Lun-mei, Liao Fan, Jingchun Wang, Ailei Yu, Jingyang Ni

Durata: h 1.50
NazionalitàCina 2015
Generethriller
Al cinema nel Luglio 2015

•  Altri film di Yi Nan Diao

Trama del film Fuochi d'artificio in pieno giorno

Cina settentrionale, estate 1999. L'ispettore Zhang indaga sul caso di un cadavere fatto a pezzi i cui resti vengono rinvenuti in diverse fabbriche di carbone della provincia. In seguito a un inaspettato conflitto a fuoco in cui perdono la vita due colleghi, rinuncia però a proseguire le indagini, e viene trasferito in una fabbrica come guardia di sicurezza. Nell'inverno 2004, Zhang è un uomo disilluso, psichicamente provato e facilmente incline all'alcool. Quando un suo amico poliziotto gli riferisce di un caso analogo a quello di cinque anni prima, Zhang vede la possibilità di affrontare i fantasmi del passato e riscattarsi come uomo. Aiutato da un ex collega, Zhang decide di investigare sul caso e scopre che le vittime sono collegate a Wu Zhizhen, una giovane donna che lavora in una lavanderia. Fingendosi cliente, Zhang comincia a osservarla e ben presto se ne innamora.

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Voti e commenti su Fuochi d'artificio in pieno giorno, 10 opinioni inserite

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Febrisio  @  12/07/2022 23:33:46
   7 / 10
No, io non ce la facevo a guardarli mentre mangiavano l'anguria e sporcavano tutt'intorno. Mi spiace ho dovuto voltare lo sguardo altrove oppure sentivo quel dovere di pulire. A parte questa scena cruenta, mi ha ricordato i film presenti in piazza al festival di Locarno, autoriali dalla fotografia apparentemente semplice eppure molto curata e ricercata. Oggigiorno nei film sembra che per cogliere l'attenzione degli spettatori bisogna far accadere chissà cosa, qui invece ci sono quei piccoli gesti o parole che danno sempre uno spunto personale alla pellicola.

Bello sotto svariati punti di vista, dalla trama al suo svolgimento.
Potrebbe far storcere il naso allo spettatore che necessita esser tenuto per mano.

Thorondir  @  26/04/2022 12:13:30
   7½ / 10
Lento e noioso come motivazioni per distruggere un film nel 2020? Bah, il noioso è sempre un problema dello spettatore e quasi mai del film.

Detto ciò "Fuochi d'artificio in pieno giorno" ci immerge nel mondo freddo della Cina periferica, tra carbone, neve e pezzi di cadaveri sparsi ovunque. Se il personaggio del poliziotto alcolizzato che cerca la redenzione (nel lavoro) è stereotipato, discorso diverso per la "dark lady", misteriosa, taciturna, di difficile lettura. Tramite il noir Yinan ci racconta quindi di una Cina che si trasforma ma che vive delle sue contraddizioni, dove la violenza persiste e dove il passato di ognuno è seppellito nelle aiuole cittadine, dove l'apparente legame sentimentale serve invece al proprio riscatto (di lei e soprattutto di lui). Tra neon verdognoli e una perenne cappa di cupezza, un film che merita di essere visto.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  17/09/2021 21:26:20
   7 / 10
Ritmo lento e cadenzato ma grande attenzione ai personaggi come nei noir classici americani, perchè questo film ha tutti gli stilemi del genere, femme fatale in primis, apparente vittima ma allo stesso tempo catalizzatore di vittime che ne incrociano il cammino, abbagliati dal suo fascino. Paesaggio arido e glaciale di una Cina che a distanza di pohi anni si trasforma in maniera sensibile. I personaggi sembrano non reggere il passo a queste trasformazioni e ne rimangono alienati, carattere comune di alcune pellicole cinesi attuali.

76mm  @  22/03/2017 09:33:20
   7 / 10
Bello questo noir cinese.
A Berlino raramente prendono abbagli.
Spiace vedere certi votacci, forse qualcuno si è stufato di vedere il solito poliziotto/investigatore stanco e disilluso, con problemi esistenziali, che si butta a capofitto su un caso per combattere i suoi fantasmi o la dark lady affascinante e misteriosa che porta gli uomini alla perdizione.
In effetti sono sempre le stesse figure che vengono riproposte da ottant'anni a questa parte, con qualche piccolo aggiornamento legato al passare delle epoche e al variare della provenienza…però i canoni del noir sono questi, c'è poco da fare…nessuno si lamenterebbe mai del fatto che nei film di guerra si vedono sempre i soldati e nei film di fantascienza gli astronauti credo…poi è tutto quello che viene costruito intorno che deve essere preso in considerazione per valutare la qualità e l'originalità dell'opera, ma le fondamenta sono quelle, altrimenti non è più un noir ma un altro genere di film.
Detto questo, qui secondo me è stato fatto un gran lavoro, sia dal punto di vista tecnico (fotografia, luci, ambientazione) che narrativo (la storia è complessa ma lineare e tutto sommato plausibile e si lascia seguire con interesse, senza abusare della sospensione d'incredulità dello spettatore).
Alcune scene sono memorabili ,

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altre possono lasciare un po' interdetti e non hanno apparentemente un senso compiuto (il ballo, i fuochi sparati nel finale) ma credo sia soltanto una questione di riferimenti culturali che la maggior parte degli spettatori occidentali, me compreso, non è in grado di cogliere appieno.
Le interpretazioni sono davvero buone (adoro il modo di recitare degli orientali, sempre così misurati in ogni situazione, al confronto di certe scimmie urlatrici di casa nostra…)
Bello il titolo italiano ma quello originale è ancor più calzante.
Un'opera forse non originalissima nella struttura narrativa ma nel complesso convincente, con alcuni guizzi da fuoriclasse.
Consigliatissimo agli amanti del genere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/02/2016 07:16:09
   6½ / 10
Il film vincitore al festival di Berlino. Questo film cinese offre delle ottime interpretazioni e una fotografia attenta e perfetta, ma a parte questo non c'è molto altro. Esattamente come aveva fatto Jia Zhangke con "Il tocco del peccato" in questo film si presenta la Cina che è arrivata zoppicante all'era odierna, versando sangue senza vere ragioni. Il film stesso si strascica un po' pesantemente e comunque è sufficiente vedere il film che ho citato prima e lasciar perdere questo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  24/10/2015 12:42:02
   3 / 10
Una noia mortale ,di una lentezza disarmante.
momenti lunghi e francamente senza senso,inquadrature bloccate ,stantie,frammentarie che bloccano un film a comparti stagni come le sequenze temporali che lo compongono ..
Bravi gli attori vabbè ..non che ci voglia granchè ..
La storia non è così facile da capire e in un certo senso questo bisogno di sapere ti tiene sul quel divano che altrimenti avresti già abbanddonato dopo un'oretta neanche..

Rollo Tommasi  @  20/09/2015 20:47:05
   7½ / 10
Le serie tv poliziesche made in USA hanno dettato uno standard di coinvolgimento emozionale eccelso al quale lo spettatore rimane assuefatto, in un fluire narrativo dinamico che colma i vuoti con dialoghi brillanti che animano personaggi vivi ed espressivi.
Così, anche quando si confronta con un poliziesco cinese, pretende lo stesso modulo: che i personaggi siano incisivi, di aspetto invidiabile, che le indagini siano condotte con metodi accurati ma frenetici, srotolando il nastro giallo ed esibendo equipe di periti medici legali in grado di ricavare il dna dell'assassino da un fiocco di neve sporca, che i dialoghi siano vivaci, e che lo squallore suburbano si alterni ad inquadrature della skyline di New York (o di qualche suggestivo ponte).
Fuochi d'Artificio in Pieno Giorno, allora, deluderebbe le aspettative, perchè è un film di atmosfera, autorale nella fotografia ed acerbo nella recitazione (dipende anche dal doppiaggio di serie B...), immerso nella crosta di un inverno alla "giallo Svezia" che risulta molto efficace per creare l'attesa, lento nei ritmi ma progressivo nella risoluzione del caso, con una schiera di personaggi sempre in un limbo tra la disperazione ed il vuoto esistenziale, dove non manca anche una soffusa denuncia sociale sul ruolo della donna nella Cina moderna (SPOILER).
Semplicemente, un film diverso dal solito (eccelso) clichè, imperfetto, che non si sottrae a qualche appunto critico, ma che ha un impianto solido, una tecnica fotografica raffinata, e riserva continue sorprese.
Per chi apprezza il genere poliziesco, ma vuole una divagazione rispetto al plot classico del crime americano, consiglio "Quo vadis, Baby?" del nostro Gabriele Salvatores.

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Larry Filmaiolo  @  25/08/2015 14:12:09
   4 / 10
anche io faccio parte dei fessi che avevano letto elogi fin troppo annacquati e paraculi su sto film, e da studente di lingua cinese&drogato di cinema di (certo)genere stavo già preparandomi ad avere un inaudito orgasmo sinologico in sala (COHEN..CINA...NOIR...ORSO D'ORO..OMICIDI.BOOM),..quando mi ritrovo davanti ad un insulso polpettone fumoso, algido e scricchiolante come il ghiaccio dell'ambientazione. Non si mantiene nemmeno il poco che si promette, (e dov'è sta benedetta sovversione cinese dei canoni del noir? mi fate il piacere..?), le pretese cedono di fronte ad un'idea già di per sè banale, scritta e sviluppata peggio, mentre non si riesce nemmeno ad apprezzare a fondo le atmosfere giusto abbozzate da uno stile registico che salvo un paio di momenti passa in sordina. degne di nota dunque un paio di scene, ma giusto un paio, e i due interpreti che tutto sommato non sfigurano. incomprensibile l'hype creato dalla stampa e il tam tam degenerato sul web, (roba che non mi aspettavo da siti di critica seria al cinema asiatico), tanto dispiacere per un cinema come quello cinese di cui evidentemente dovremo ancora aspettare il momento della maturazione nel senso di varietà e autonomia di genere (superando quello che sembra essere un divario incolmabile tra il cinema d'autore alla Jia Zhangke e robe da populas come "monster hunt": un po' come il divario tra ricchi e poveri nel regno di mezzo). perchè levare a questo filmetto anche quel poco di onestà che poteva conservare? così non si fa che acuire la percezione del tarocco.
delusione.

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Ultima risposta 01/02/2016 15.07.44
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zeppelin  @  15/08/2015 00:51:01
   7½ / 10
Noir un po' lento, ma a chi ha apprezzato Evilenko o Zodiac potrebbe risultare perfino troppo veloce. Trama intricata e confusa quel giusto per smarrire lo spettatore fin verso la metà del film e il finale, per quanto possa essere intuito, non è scontato.
Non annoia e fa bene il lavoro che si prefigge con una sceneggiatura credibile.
Interessanti scorci di una Cina quotidiana e la tensione è mantenuta fino alla fine.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/09/2015 13.31.26
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Gruppo REDAZIONE Cagliostro  @  30/07/2015 20:30:42
   3 / 10
Avevo letto grandi cose su questo film fra cui "l'iper relismo del cinema cinese sposa le atmosfere del noir e dell'hard boiled" e altre fesserie del genere.
Il film è lento, noioso, senza colpi di scena dura 110 minuti che avanzano con stanchezza. La prima versione durava 210 minuti... non oso pensare che cosa debba essere.
La regia non rivela particolari guizzi così come la fotografia. Le inquadrature spesso grandangolari, fisse, statiche, mi annoiano. La scrittura cinematografica è di una mediocrità sconcertante con evoluzioni narrative che non sorprendono se non per la loro improbabilità. Non vale neppure la pena di sottolineare le assurdità e le incongruenze perché altrimenti non se ne esce più.
Il film (sorprendentemente) ha vinto numerosi premi fra cui l'orso d'oro a Berlino surclassando anche l'ottimo Boyhood di Richard Linklater... senza parole... ma evidentemente (e a me il cinema lento piace) io di cinema non capisco nulla, perché in un film simile non avrei investito un centesimo né un minuto del mio tempo. Per me ho buttato via quasi due ore della mia vita a guardarlo.
Avevo dato 4 come voto, ma rileggendo quel che ho scritto e ripensando al nulla che per me questo filmetto assolutamente anonimo ha rappresentato scendo a 3.
Unico punto di merito i due attori protagonisti. Fan Liao è convincente mentre Lun Mei Gwei è molto brava e regala un interpretazione sufficientemente seducente (anche se lontana anni luce da quella della favolosa dark lady di cui ho letto in giro).
Sostanzialmente un film pretenziosetto, con risvolti narrativi discutibili, con regia noiosa e statica e con una storia anche scritta male. non se ne sentiva il bisogno, malgrado i premi che gli sono stati riconosciuti.
Insomma, a chi interessa il mio consiglio, consiglio di non perdere tempo dietro a questa roba.

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