freaks regia di Tod Browning USA 1932
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freaks (1932)

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locandina del film FREAKS

Titolo Originale: FREAKS

RegiaTod Browning

InterpretiWallace Ford, Leila Hyams, Olga Baclanova, Roscoe Ates, Henry Victor, Harry Earles, Daisy Earles, Rose Dione, Daisy Hilton

Durata: h 1.04
NazionalitàUSA 1932
Generehorror
Al cinema nel Maggio 1932

•  Altri film di Tod Browning

Trama del film Freaks

Un nano di un circo si innamora di una trapezista. Accortasi che l'ammiratore è diventato l'erede di una cospicua fortuna, la donna architetta un piano diabolico per ucciderlo. Questo scatenerà però la vendetta da parte degli altri ""mostri"" della compagnia. Browning, maestro dell'orrore, gira invece questo film con estremo realismo, che solo in alcuni punti, quasi naturalmente, sbanda in impennate visionarie (il finale).

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Voto Visitatori:   8,84 / 10 (191 voti)8,84Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
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Voti e commenti su Freaks, 191 opinioni inserite

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The Monia 84  @  14/11/2006 20:56:04
   9 / 10
Un film maledetto e leggendario, bandito dalla sua stessa casa produttrice, semplicemente straordinario.

Non è un caso che il miglior episodio di X Files sia una sorta di omaggio a Freaks (Humbug, 2.20)

Tod Browning al suo meglio, un enorme e immortale classico del cinema horror.

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Sig. Chisciano  @  24/10/2006 17:38:22
   10 / 10
Struggente e sconvolgente. Freaks è un film che lascia il segno, aprendo l'argomento della diversità ribaltandone i canoni, trasformando i normali in anormali e viceversa, lo fa attraverso la realtà perchè l'occhio di Browning verso i Freaks è asettico, non cerca compassione o pietà, sembra semplicemente dirci questo mondo esiste. La parte che più colpisce le nostre coscienze è la completa consapevolezza dei Freaks del loro status, la lucidità ed intelligenza con cui Frida interpreta l'ambiente circostante mettendo in guardia Hans dalle avances della malefica trapezista è sconvolgente, Frida non può essere così scaltra, non può essere gelosa, questi sono sentimenti umani e noi non possiamo che identificarci con i Freaks e non con i normali che sono dei Mostri. Questo processo di idendificazione è disturbante perchè impone una riflessione sulla loro condizione, una riflessione intima amplificata dalla consapevolezza che il confine tra realtà e finzione in questo film è alquanto instabile, principalmente per l'inversione dei ruoli e secondariamente per l'interpretazione dei Freaks che fanno la parte di loro stessi. Come comportarsi di fronte ad un handicappato? aiutarlo evidenziandone la sua diversità? o trattarlo da normale con la conseguenza di vederlo magari cadere? Dopo aver visto il film mi viene da dire che la normalità non esiste ma esiste la diversità e che se loro sono diversi lo siamo anche noi, l'idendità si basa sulla diversità per cui l'unica cosa a diventare normale è la diversità.
La diversità non è qualcosa di straordinario ma fa parte della vita e quelli che appartengono ad un gruppo di maggioranza fanno fatica a capirlo, nascondere o evidenziare le diversità è comunque sbagliato, bisogna semplicemente accettarle e comportarsi di conseguenza magari con un po' di buon senso.
I Freaks nel film hanno accettato la loro diversità, sanno di appartenere ad un gruppo ma sono pronti ad accettare i normali (pensate che fatica per loro accettare noi). Questo film dovrebbero vederlo tutti e invece che essere censurato o vietato andrebbe fatto vedere obbligatoriamente, così che col tempo non troveremo più sensazionale l'esistenza di queste persone, la censura di questo tipo di film nega l'esistenza di una parte del mondo ghettizzandola e condannandola all'eterna anormalità.

Faccio un esempio stupido, le diversità in un paesino vengono amplificate e derise, con la conseguenza di vederne sempre meno e conoscere meno la vita, in una città, abituati al diverso non ci si accorge più di cosa è normale e cosa no semplicemente si aumentano le categorie di persone e di stili di vita, attraverso il confronto con gli altri si afferma sempre di più noi stessi, liberandosi da regole morali imposte da altri e riavvicinandosi alla propria identità che è sempre unica, il sentirsi liberi di esprimere se stessi curerebbe molte turbe psicologiche..

Invia una mail all'autore del commento testadilatta  @  27/09/2006 10:42:19
   10 / 10
Capolavoro!
La rappresentazione di quanto malvagio può essere l'uomo.
Film diretto magistralmente e interpretato altrettanto bene da veri freaks!!!

Gruppo REDAZIONE K.S.T.D.E.D.  @  19/09/2006 01:19:22
   8 / 10
"..Vi odio mostri schifosi.."
E' questa frase di Hans, la frase che racchiude il senso del film.. il senso, in realtà, di quella gente - tanta - che, incapace di accettare e di affrontare il diverso tende a combatterlo e a rifiutarlo, quando dovrebbe, semplicemente, prenderne serenamente coscienza e capire che "diverso" è un mero concetto relativo..e non un concetto assoluto.
Al tempo stesso, però, i freaks non appaiono come povere creature indifese bisognose d'affetto (e ciò rafforza il senso di non diversità).. al contrario, mostrano freddezza e inclemenza quando giunge il loro momento..

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER .. Il che conferisce al film un ulteriore affascinante aspetto.

Olga Baclanova, è il secondo film che vedo in cui fa una parte da "non buona". Quello sguardo altezzoso le appartiene per natura.

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  17/09/2006 23:27:02
   9½ / 10
Un capolavoro assoluto della storia del cinema. "Freaks" è un film incredibilmente attuale, crudo, violento (psicologicamente, più che visivamente) e che presenta tantissimi motivi d'interesse. Temi come la solidarietà, l'amicizia, la vendetta e l'odio vengono analizzati con un occhio incredibilmente partecipe da Browning che dimostra quanto una pellicola di 74 anni non sia per niente invecchiata.
Il mostro si rivela l'uomo, assolutamente incapace di relazionarsi con ciò che è diverso da lui. I "mostri", invece, abbondano là dove le persone normali difettano: la fratellanza, in "Freaks", è propria dei deformi: gli umani non si sanno atteggiare nella collettività e così cadono nella rovina.
Non oso immaginare lo scandalo che fece allora la pellicola anche in considerazione del fatto che, spesso e volentieri, nel cinema di quegli anni il "diverso" era visto come il Male (dai vari "Frankenstein" e "Dracula" il mostro non era mai stato rappresentato sotto le spoglie umane).
Devo anche ringraziare Jellybelly che, con la sua recensione, mi ha fatto scoprire questo capolavoro di cui ne ignoravo l'esistenza.

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Phelps  @  07/09/2006 20:01:07
   8 / 10
horror a regola d'arte

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HATEBREEDER  @  06/09/2006 11:24:51
   8½ / 10
Insieme a "The elephant man" di Lynch, è il più bel film sulla diversità che sia mai stato concepito: l'orrore viene dallo spettatore, e non dal film stesso. Forse, a trovargli un difetto, è un po' troppo sbrigativo nel susseguirsi degli eventi, ma correva l'anno 1932...

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Gogol  @  31/08/2006 16:22:17
   9½ / 10
Film stupendo,un film che fa riflettere sulla natura umana e su come ci siano ancora pregiudizi su chi e considerato diverso,Freak,come viene chiamato nel film chi nato con una deformazione o mutilato,alla fine i veri mostri sono le persone che si prendono gioco di loro.

Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  08/08/2006 13:53:33
   9 / 10
Dopo Dracula Tod Browning avrebbe dovuto fare un horror per concorrere al successo di Frankenstein… conosceva bene l’ambiente circense poiché proveniva proprio da questo e cosa gli viene in mente? Quale miglior orrore se non quello di reali deformità contrapposte a mostri di cartapesta?
Io non so se si trattò davvero di una visione tesa a dimostrarci che il vero mostro è quello che si nasconde dietro un bel volto e dei riccioli biondi, non so se il suo fosse davvero un’occasione di riscatto per i nani, i deformi, gli storpi… come dice la critica colta da 30 anni a questa parte
Forse si è trattato davvero di un operazione furba, crudele, imbevuta di cinico sadismo, come dissero i detrattori dell’epoca che segnarono il declino e il tramonto del regista.
Forse…
Certo è che in questo film la finzione perde i suoi connotati, persone deformi costrette a recitare se stesse. Vi è una soffusa morbosità che si affaccia nel mostrarci come si accende una sigaretta con il solo ausilio della propria bocca, o come si sorseggia dell’acqua se si è una venere di Milo vivente…
Il quotidiano di chi non è altro che un rifiuto umano. Sarebbe già abbastanza impietoso di per se, ma Browning si spinge ancora oltre, non ne vuole proprio sapere di infiocchettarci un film alla Forrest Gump, i freak non sono dei simpatici nanetti delle favole, ma sono uomini animati dagli istinti “normali”, non sono scevri dai nostri difetti e ce ne dà prova con tutte le sue più grottesche implicazioni.
Forse Browning si è spinto troppo oltre… ma ciò che è davvero insostenibile non è il suo sbatterci in faccia la miseria dell’animo dei propri personaggi, ma l’ipocrisia di una società che accettava che tali scherzi di natura si esibissero nei circhi, dove solo il pubblico pagante potesse bearsi del brivido d’orrore dato dalla loro umiliazione.
Perché il vero orrore è prendere i deformi, gli storpi, chi ha minorazioni fisiche o mentali, gli emarginati… relegarli dove non possano offendere la nostra grandissima sensibilità, e lì… dimenticarli tutti.

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éowyn_3  @  08/07/2006 18:39:41
   10 / 10
contrapposizione della bruttezza esteriore dei "freaks" e di quella interiore dei "normali"..carnefici e vittime[che diventeranno a loro volta carnefici] al circo, parodia del mondo.bello perchè beffardo, girato con crudezza e senza patetismo. censurate alcune scene che forse lo avrebbero reso ancora più "orribile"

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benzo24  @  08/07/2006 13:02:56
   10 / 10
un classico. da vedere e rivedere assolutamente.

devis  @  08/07/2006 11:49:44
   8½ / 10
All'inizio l'ho visto solo per curiosità dal momento che glli attori che hanno fatto il film sono realmente deformi. Il Film è crudo e diretto, ma l'insegnamento morale è enorme. Un capolavoro ed un film da vedere assolutamente

badovino  @  19/06/2006 16:17:30
   9 / 10
Nel contrasto tra normali e anormali l'autore pone l'accento sul dilemma principe. Chi sono i normali e chi gli anormali?
Un film incredibilmente astuto e sempre valido in ogni epoca. La visione degli artisti circensi mutilati e deformi è in contrapposizione alla presenza degli attori cosiddetti "normali". Il povero Hans bimbo-nano viene raggirato da una perfida trapezista...ma i "freaks" hanno un loro codice d'onore e la fanno pagare cara alla donnona e al suo amante Hercules. La fine che faranno sarà brutale tanto quanto i due malvagi figuri hanno trattato i poveri disadattati. Buona parte del film fu tagliata perchè giudicata troppo cruenta(le persone al cinema svenivano e gridavano) ma il suo fascino è intatto e forte è il messaggio sociale che il regista vuole dare.
L'immagine di un certo impatto è quella in cui la trapezista, ormai moglie del bimbo-nano, deve essere accettata dal gruppo dei "freaks"...
"Gooble Gobble! We accept you! One of us!"...ovvero "Una di noi...sei una di noi...ti accettiamo!" e la donna li chiama mostri schifosi gettandogli in faccia la coppa di vino simbolo di unione.
Quanto è difficile accettare ciò che è differente dal normale...come è difficile rispettare l'essere umano per quello che è senza pregiudizi senza remore.

amnesia78  @  16/06/2006 14:43:37
   10 / 10
Atipico e imprescindibile questo capolavoro di Tod Browing, il quale con grande lucidità intellettuale è riuscito a mettere a nudo alcuni degli aspetti più celati e inconfessati dell'animo umano. E nessuno uomo fa eccezione, sano o menomato che sia.
"Niente di ciò che entra nell'uomo dall'esterno può farlo diventare impuro. Piuttosto, è ciò che esce dall'uomo che può renderlo impuro".

Someone  @  03/06/2006 14:34:30
   8½ / 10
Film di un'attualità allucinante. D'altronde l'uomo non cambierà neanche tra 250 millenni. Crudo e diretto, soprattutto per l'epoca in cui è stato girato.

Morale: "Chi sono i veri mostri?".
(Deodato: guarda e impara!!!..A buon intenditor.......)

Invia una mail all'autore del commento cayonet  @  05/05/2006 20:32:49
   9½ / 10
L'elemento più straodinario di questo film, a mio parere, sta nel fatto che viene assolutamente 'azzerato' il 'fascino morboso' che si ci aspetterebbe di riscontrare nel veder i 'freaks' (ESSERI UMANI).
Mi sarei aspettato, in un certo senso, alcune similitudini con i sentimenti scaturiti dalla visione di Elephant Man, cosa che invece non è successa.

phemt  @  02/05/2006 13:26:20
   9½ / 10
Da una trama semplice (triangolo amoroso con inganno e vendetta finale) Browning (che l’anno prima aveva portato sullo schermo il primo Dracula) crea un opera terribile e a tratti devastante, non solo per i veri fraks utilizzati come attori e mostrati senza remore ma soprattutto per l’analisi sociologica (chi sono i veri mostri? Adesso è una domanda che ci è stata posta in moltissimi film, ma al tempo non credo fossero molto le pellicole che trattassero, in questa maniera poi, una tema del genere) che viene svolta… Il regista dipinge i freaks con umanità, non li guarda da un’ottica differente, non li tratta in modo che lo spettatore debba avere pietà di loro, ma li guarda come andrebbero guardati, come se fossero uomini “normali”, e quindi con i loro pregi e i loro difetti… Non per nulla hanno un codice d’onore che addirittura li porta ad accettare Cleopatra (nella celebre scena del banchetto e dell’ossessivo “Noi ti accettiamo! Sei una di noi!”), ma non li porta a perdonarla… E come Cleopatra ed Ercole non hanno pietà nel cercare di imbrogliare Hans, tantomeno c’è pietà da parte dei freaks (che poi in teoria sarebbero i “buoni”) che alla fine, nell’altra celebre scena dove strisciando nel fango si avvicinano ai due “normali”, compiono la propria vendetta… La regia e la fotografia sono d’alto livello, mentre la recitazione degli attori è impeccabile e a tratti addirittura sorprendente (soprattutto quella di alcuni freaks, su tutti Frida)… Un film incredibilmente reale, coraggioso, geniale e ancora disturbante ad oltre settanta anni dalla uscita… Non solo, girato oggi susciterebbe ancora polemiche e riuscirebbe ancora a far riflettere, tanto è attuale…

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Ultima risposta 13/09/2007 16.59.29
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Ch.Chaplin  @  20/04/2006 22:44:17
   9½ / 10
eccellente..solamente nn vedo cosa abbia in comune con il genere horror, magari all'epoca far vedere i freaks avrà fatto scalpore, ma oggi io almeno la vivo come una storia normalissima..morale della favola: meglio essere onesti, istruiti e senza pregiudizi..
bellissimo il banchetto nuziale.."una di noi, una di noi!"

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Ultima risposta 18/05/2006 19.54.11
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Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  14/04/2006 20:08:53
   10 / 10
Agghiacciante, geniale e coraggioso. Ancora oggi, ad oltre settant'anni di distanza, non si può non provare un certo brivido nel vedere con che sguardo lucido ed asettico Browning osservi la realtà dei suoi "freaks", che vengono riportati in tutto e per tutto come esseri umani, capaci di amare, di soffrire e di tradire. Browning disorienta poi lo spettatore mostrandone anche la furia bestiale, che li pone sotto una luce ancora diversa, ma sempre, completamente, "umana". Assolutamente da vedere, apre il cuore e la mente,

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Ultima risposta 13/09/2007 13.39.42
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  11/04/2006 21:04:31
   8½ / 10
in quell'anno un film del genere credo abbia sconvolto parecchie persone , un gran bel fil da vedere ...........

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Ultima risposta 26/04/2006 22.48.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento goat  @  09/04/2006 18:16:59
   10 / 10
un punto in più per il coraggio di girare un film del genere nel '32.
la tematica forse cardine del film,ovvero l'umanità delle sensazioni e emozioni dei "diversi" verrà ripresa da lynch nel suo splendido the elephant man,anche se a mio parere questo film è molto più crudo dell'opera di lynch.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  29/03/2006 19:29:04
   7 / 10
trovo molto difficile dare un voto a questo film...puo essere visto sotto molteplici chiavi di lettura...
a suo favora va il fatto di essere uno dei primi film "parlato" è ha il coraggio di "parlare" di argomenti molto delicati...
poi da un punto di vista tecnico il film non è perfetto sia come montaggio che come recitazione...quindi non condivido la media di questo film ma lo consiglio a chiunque non l'avesse ancora visto

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Ultima risposta 13/09/2007 13.37.44
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Invia una mail all'autore del commento ilgiusto  @  24/02/2006 18:06:20
   10 / 10
Ci sono 10 e 10. Ci sono 10 che significano 'Questo film è molto bello, ottimamente riuscito in quasi ogni suo aspetto, appassionante, coinvolgente, interessante e infine persino civilmente edificante e mi sento di consigliarne la visione a tutti o quasi e lo faccio convinto di dare un buon consiglio.

Bene, non è questo il caso.
Questo è un 10 come valore limite, perchè non esiste un film altrettanto impressionante e non esisterà MAI!
Fine, la gara è terminata e ha vinto FREAKS, film del 1932 (!!!) dominatore assoluto di un genere che non esiste, scomodissimo, crudo, amaro, ripugnante,per sempre.

Se decidete poi di vederlo (e io non lo consiglio a chicchessia) prima chiedetevi se siete davvero pronti.

Invia una mail all'autore del commento Proto Sul Pero  @  04/02/2006 19:25:59
   10 / 10
Sicuramente un capolavoro assoluto se si tiene conto della data. La cosa più impressionante sono appunto i freaks, scherzi della natura esattamente come li si vedeva nella realtà, niente maschere, niente trucchi.
E Browning ce li mostra in tutto il loro autentico "splendore", perché noi possiamo provare compassione per delle creature tanto sfortunate e disgusto invece per coloro che le maltrattano. Così, le varie umiliazioni subite dai quei poveri esseri deformi e il complotto per sottrarre al piccolo Hans la sua fortuna, hanno un risvolto nel terribile finale, che vede valere la legge dei freaks.

A mio avviso vi è un nesso tra il film di Browning (censurato drasticamente all'uscita nel '32) e il racconto di Poe, Hop Frog. Gli appassionati del maestro di Boston potranno confermare la mia tesi.

Invia una mail all'autore del commento galfano  @  03/02/2006 22:59:27
   10 / 10
Film unico nel genere e a fatica si crede che sia stato girato 74 anni fa! Poco più di un'ora molto cinvolgente, finale spettacolare e assurdo.
Una pietra miliare del cinema.
Personaggi introvabili e inimitabili.

Ecio  @  28/01/2006 20:10:51
   8 / 10
Secondo me il film non è da inserire nel genere horror, in quanto il termine è fuorviante, richiama il sovrannaturale, l'irreale.
Qui invece è la realtà ad essere messa in piazza. La cruda e dura realtà dei cosiddetti "diversi" .
L'impatto visivo è straordinario e da allora (70 anni!) solo Lynch è riuscito e solo in parte a fare altrettanto, con The Elephant Man.

Beefheart  @  09/11/2005 17:10:23
   7 / 10
Molti commettono l'errore di pensare che Tod Browning (regista) abbia la pretesa di fare il paladino delle cause perse tentando di "riabilitare" i più sfortunati salvandoli dalle brutture dei normali, salvo poi contraddirsi ipocritamente sfruttando a sua volta le debolezze di cui si fa portavoce. Niente di più falso. Mi spiego: si, c'è la morale della avida normalità senza scrupoli che infierisce sulle innocenti mostruosità, ma senza troppo buonismo. Infatti questa mostruosità non è poi così innocente e Browning, attraverso la "legge dei Freak", parla chiaro sin dall'inizio: chi nuoce ad un freak dovrà fare i conti con tutti i freak. Quantomeno vendicativi direi. Poco drammatico e molto grottesco. Scuotere lo spettatore è l'obiettivo dichiarato ed i freaks sono il mezzo, su questo non c'è dubbio, ma in mezzo c'è anche la genialità di farlo avvicinando lo spettatore alla fonte del "disagio", fino a fragli prendere confidenza con essa. La quotidianità vista con gli occhi dei freaks, vissuta in mezzo a loro, porta a solidarizzare con loro fino ad esultare per lo scoppiettante trionfo finale di cinismo e vendetta. Evviva i buoni sentimenti.

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Ultima risposta 13/09/2007 17.02.02
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divino  @  03/08/2005 10:30:35
   10 / 10
non sono brava a scrivere, per cui dico solo una cosa: geniale!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  18/04/2005 18:56:16
   10 / 10
Un capolavoro, e inoltre un film particolare, shokkante ancora oggi nonostante l'età.
In effetti "freaks" è un film particolare, che proprio non assomiglia a nessuno, possiamo dire che per stile, tematiche e genere, non assomiglia proprio a nessun altro film.
E' un caso unico nella storia del cinema, perchè il mitologico regista Tod Browning sceglie innanzitutto di far interpretare la pellicola a dei veri "freak", uomini mutilati, gemelle siamesi e simili, e poi perchè il regista utilizza uno sguardo distaccato.
Browning mette in scena, senza prendere posizione, e con una freddezza inquietante, la vita di persone che fisicamente sono "handicappate" ( e per le quali il regista nutre un forte rispetto) ma sul lato umano hanno esattamente gli stessi sentimenti di tutti le persone, di fronte ad una società corrotta in cui conta solo il denaro. E pessimisticamente i diversi si uniranno, alla fine per un'atroce e indimenticabile vendetta, che mette veramente i brividi.

"freaks" rimane un film leggendario, naturalmente impossibile per l'epoca, anni luce diverso ( e avanti) rispetto ai classici horror dell'epoca. Da molte parti rimase vietato per anni e anni, e molti dicono che fu tagliato dai produttori (infatti è un film piuttosto breve).
Comunque è un film imperdibile!

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Ultima risposta 13/09/2007 13.45.05
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  16/04/2005 01:45:36
   10 / 10
L'ossessione recrudescente di Browning diventa una parabola sociale, la più eversiva e sconvolgente mai vista al cinema. Tutto diventa apologo dello squallore della "normalità" (tema che a b. anche per la sua vita privata e l'ambiente intollerante che ha indubbiamente conosciuto, ha sempre intrigato molto) e del resto siamo nelle stesse condizioni in cui un imputato poi reclamato innocente si trasforma in giallista per vendicarsi di cio' che ha dovuto sopportare nel peso della giustizia e dei suoi diritti negati. Ora, se l'Horror ha mai avuto (certo che sì) un suo senso metaforico, diciamo che Freaks ne è il massimo apologo, ma non per questo sfugge a tutti noi il senso di "orrore" che pervade ancor oggi. La Mostruosità di Browning coglie - immortalata nella grande scena del fidanzamento dei due "anomali" amanti e del coro ossessivo, raggelante "una di noi una di noi" (delizioso tributo di Bertolucci nel suo the dreamers) tutta la nostra inarrestabile forma di disgusto e repulsione davanti a soggetti fisicamente deformi, ripugnanti, attrazioni da circo appunto (che altro è il circo se non lo spettacolo dell'orrore del mondo? Non è forse un posto tristissimo?) o da mostra d'archivio nelle celle mortuarie degli ospedali. Corpi e salme, reietti che attraversano il mondo ma con la loro intensissima trasparenza, i loro affetti negati, la bellezza enorme della loro purissima anima. Browning suggerisce che la visione è tutto, per noi, e l'immagine è intollerabile. Gli sguardi dei freaks non negano certo la loro stessa anima, ma siamo noi a negarla per sempre. Così è fin troppo facile identificare la mostruosa normalità in una ******* che sa come raggiungere le forme affettive più richieste: moglie-amante sexy, madre affettuosa (apparentemente) e sorella, tutto nel nome di quel bisogno negato sia di affettività universale sia di ritrovare inconsciamente, da parte del "piccolo" promesso neo-sposo, la sua parvenza di "normalità". La sua successiva Crescita da un'eterno bambino cui la passione non verrà mai presa sul serio. E nell'inganno della donna e del suo complice-amante ci troviamo un po' anche noi. Non a caso suggerisce titolo e film tra i più censurati della storia del cinema, come se "la bruttezza", l'epocale orrore debba vivere e vegetare nelle nostre (e loro) gabbie. Uno scenario che si disfa di ogni clichè diventando "capolavoro abbietto e maledetto", uno scorcio inquietante di "realtà impossibile" che ancora oggi, nel suo ricordo, miete "vittime" tra i cinefili. Tra cui mi inserisco anch'io doverosamente. Rifiutando magari il sapore-feticcio che ancora incombe sull'opera e che trasmette la sensazione un po' irritante di un fantasma compresso, di un'inerme ma caustico Culto dell'Insolito e del bizzarro a sè stante. Nel segno della Normalità pure questo

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Ultima risposta 17/10/2009 00.52.32
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Robb  @  14/01/2005 17:52:45
   8 / 10
Una volta terminata la pellicola devo dire di essere rimasto impressionato... Pensate un po'... A quel tempo, (1932), non esistevano effetti speciali, nè tantomeno computer per trasformare una persona, (ovviamente solo virtualmente), in una di quelle povere creature che poi altro non sono che gli attori. Tutto reale dunque? Comunque sia, il film sembra studiato benissimo: regia e fotografia molto buone, trama niente male, idee che non passano nemmeno per la mente di molti registi del giorno d'oggi, oltre a scene molto belle e ben fatte (stupenda quella in cui l'uomo di colore, privo sia di braccia che di gambe, riesce comunque ad accendersi la sigaretta). Finale che farebbe pensare ad uno dei racconti di Edgar Allan Poe (Hop-Frog)...
Spettacolare! Otto stelline (e mezza) più che meritate!

Volevo dire comunque che essendo io molto giovane, di cinema non ne ho visto molto... Avrei dunque piacere di sentire l'opinione di qualcuno che scrive già in questo forum e che di cinema ne sa più di me. Mi vengono in mente ad esempio Cash, JoJo, lotito, ma chiunque pensa di avere qualcosa di intelligente da scrivere su questo film, non come i soliti ignoranti, perchè altro non sono, che danno un 2 a film come 2001 o Arancia meccanica...

Ciao a tutti!


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Ultima risposta 19/09/2007 00.08.09
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