La storia di un ragazzo nella tumultuosa Napoli degli anni Ottanta. Una vicenda costellata da gioie inattese, come l'arrivo della leggenda del calcio Diego Maradona, e una tragedia altrettanto inattesa. Ma il destino trama dietro le quinte e gioia e tragedia s'intrecciano, indicando la strada per il futuro di Fabietto.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
VINCITORE DI 5 PREMI DAVID DI DONATELLO: Miglior film, Miglior regia (Paolo Sorrentino), Miglior attrice non protagonista (Teresa Saponangelo), Miglior fotografia (Dario D'Antonio), David Giovani
Se non di Dio, la mano è quella di Eduardo, filtrata dallo stlismo tracotante, bizzarro e Corporeo di Fellini. Una fuga che consta solo due ore scarse di treno, a raccontare l'invadenza di Roma nel Sogno e nella Folia Creativa della Città Partenopea. Ricorda quasi quella di "Midnight cowboy" di Schlesinger, implicitamente citato in una sequenza quasi ancestrale nel suo Erotismo ma al posto di "Everybody's Talking" la voce che si ascolta è quella di Pino Daniele. In una città chiassosa e attraente dove tutto viene enfatizzato, e i corpi e le voci e una famiglia sembrano usciti da una farsa, nulla sembra fuori luogo, nulla è concesso al compiacimento, sembra di vivere solo una storia di difficile... Normalità. Sorrentino si dimentica di fare il Borges del Cinema Italiano e confeziona un film Meraviglioso, secondo il mio parere il più grande film dell'anno, così struggente e doloroso eppure così fortemente Profano nel Sacro fuoco della Vita, nella sua Vitalità irresistibile e decadente. Un vero Incanto Visivo di cui resterà traccia nei futuri decenni