dream scenario - hai mai sognato quest'uomo? regia di Kristoffer Borgli USA 2023
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dream scenario - hai mai sognato quest'uomo? (2023)

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locandina del film DREAM SCENARIO - HAI MAI SOGNATO QUEST'UOMO?

Titolo Originale: DREAM SCENARIO

RegiaKristoffer Borgli

InterpretiNicolas Cage, Julianne Nicholson, Dylan Baker, Michael Cera, Tim Meadows, Lily Bird, Jessica Clement, Nicholas Braun, Jennifer Wigmore, Kate Berlant, Dylan Gelula, David Klein, Ben Caldwell, Agape Mngomezulu, Marnie McPhail, Star Slade, Noah Lamanna, Richard Jutras, Maev Beaty, Al Warren, Kaleb Horn, Philip van Martin, Cara Volchoff, Liz Adjei, Jessie-Ann Kohlman, Greer Cohen, Lily Gao, Krista Bridges, Noah Centineo, Josh Richards, Ramona Gilmour-Darling, Sofia Banzhaf, Nicole Leroux

Durata: h 1.42
NazionalitàUSA 2023
Generecommedia
Al cinema nel Novembre 2023

•  Altri film di Kristoffer Borgli

Trama del film Dream scenario - hai mai sognato quest'uomo?

E se all’improvviso un terzo della popolazione mondiale sognasse proprio te? Paul Matthews (Nicolas Cage), anonimo professore universitario e padre di famiglia, trova la sua vita stravolta quando inizia ad apparire in sogno a milioni di perfetti sconosciuti. Da un giorno all’altro, è famoso, uno status che potrebbe permettergli forse di realizzare ogni suo desiderio. Ma la fama, si sa, è una cosa effimera, passeggera. E dopo l’inaspettata, travolgente celebrità, Paul scoprirà presto che basta un attimo per trasformare ogni sogno nel suo opposto.

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Voto Visitatori:   6,64 / 10 (11 voti)6,64Grafico
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Voti e commenti su Dream scenario - hai mai sognato quest'uomo?, 11 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

benzo24  @  25/03/2024 19:11:40
   9 / 10
Si potrebbe già apprezzare per l'ottima regia e per la favolosa interpretazione di Nicolas Cage, ma queste sono solo le fondamenta di Dream Scenario un film complesso che ha vari piani di lettura....Si potrebbe pensare anche che sia una solo sogno di un solo uomo, o meglio una serie di sogni (come cantava Bob Dylan), ma in realtà ogni sogno è una riflessione profonda dei tempi moderni, dei social, della cancel culture, della responsabilità, colpa, destino, il tempo...Une dei migliori film del 2023 in assoluto

camifilm  @  25/03/2024 15:47:43
   6½ / 10
Scenografia confusa
Minestrone di ottimi argomenti, ma che non intrattengono tutti. Sembrano buttati dentro il prmentolone e totalmente poi scordati per arrivare al nuovo messaggio del film.
Merita un buon voto, ma rientra nei film che ho capito e va bene così non lo rivedrò.
Cage fa bene il proprio ruolo.
Mio parere andava approfondito maggiormente ogni tema. Un film ottimo deve coinvolgere ed arrivare a tutti e non solo ai più esperti.

Mauro@Lanari  @  23/03/2024 18:31:24
   5 / 10
Se Borgli si fosse posto il vincolo d'un solo tema però approfondito, adesso disporremmo sul narcisismo dell'uomo-zebra (mimetismo difensivo vs diversificazione sessuale) il corrispettivo di ciò che "Zelig" (Allen '83) è per il conformismo. Invece produce la glorificata A24 con la sua strategia tuttologica: imbottire i film parlando un po' d'ogni cosa ma sbrigativamente. Il surrealismo satirico, l'onirismo d'Arister, il nesso fra cinema e sogno (Buster Keaton un secolo fa), il neuro-marketing, l'horror e il gore intasano la trama d'argomenti ch'esigerebbero altrettanti lungometraggi ben sviluppati e non appena qualch'accenno. "Ancora preda della bulimia tematica di 'Sick of Myself'" (Alessio Baronci): "less is more" (cit.).

BlueBlaster  @  03/03/2024 09:13:07
   6½ / 10
Ho trovato la sceneggiatura piuttosto originale (un mix di generi che va dalla commedia passando per il drammatico ed il sentimentale ma soprattutto grottesco con venature fantasy-horror) e l'interpretazione di Nicolas Cage perfetta...lo ritengo l'uomo giusto al posto giusto in questo caso e per quanto se ne dica peste e corna nell'ultimo ventennio ha azzeccato parecchi ruoli negli ultimi anni.
Il problema di questo film è che dopo una prima mezz'ora di stupore e divertimento per il soggetto particolare e la divertente performance di Cage comincia a perdere di freschezza e la trama diventa ripetitiva fino a cercare una via d'uscita confusa con tanto di inserti fantascientifici che non mi sono piaciuti.
Comunque diciamo che anche solo per i peti di Cage in fase di eccitazione sessuale (scena che ho riguardato varie volte) il gioco vale la candela!

Attila 2  @  02/03/2024 19:15:42
   4½ / 10
Una volta guardare un film era uno dei piaceri della vita,mi mettevo li' bello sciallo, e mi staccavo dalla realta' per un'ora e mezza nel piu' completo relax e divertimento.Ora che soffro di deficit dell'attenzione prima di mettermi a guardare un film ci penso non una,non due ma dieci volte.Perche' succede che durante la visione o mi addormento,o se mi ci metto di impegno perche' voglio vederlo mi sembra di essere sveglio e invece vado in k-hole a sprazzi vedendo il film a pezzi e quando arrivo al finale non ci capisco un c@zzo perche' mi sono perso alcune scene fondamentali e quindi devo riguardarlo il giorno dopo cercando di ricordare le parti che ho gias' visto per non doverlo rivedere tutto, o succede anche che vedo il film,ma mi perdo in particolari irrilevanti al fine del film e non seguo il dialogo e devo ritornare indietro per rivedere la scena e sentire cosa hanno detto.In questo caso nelle prime scene mi e' capitato di fissarmi sulla "pelata" di Cage che lo fa assomigliare a Ron Howard e a Eleazaro e perdendomi nel notare questa imbarazzante somiglianza per vedere la prima mezz'ora del film c'ho messo un'ora e quaranta perche' dovevo sempre tornare indietro perche' mi ero perso quello che era successo e che era stato detto.Poi c'e' anche il discorso di questo sito,quando vedo un film penso "uh,questo devo ricordarmelo che devo scriverlo nella mia recensione su Filmscoop" e cosi' invece di rilassarmi a guardare il film,mi concentro e lo analizzo perche' poi devo scrivere la recensione qui e ci tengo a non dimenticarmi niente,perche' e' una cosa importante dire le cose bene perche' chi legge merita che si scrivano delle cose giuste,come ad esempio che se si fa molta attenzione,ad un certo punto del film si sente Dylan Baker che bestemmia ,e non lo metto sotto spoiler perche' ci vuole molta attenzione per sentirlo e se non lo leggete non ci farete caso. Poi magari e' una cosa che sembra una bestemmia come il caso della Mannoia a Sanremo che diceva "orgogliosa e canto" e sembrava che dicesse "orco dio se canto" pero' a me sembra una bestemmia.Ma chi se ne frega alla fine ,anche perche' e' una cosa iniqua in riferimento allo sviluppo della trama del film.Pero' alla fine c'e' da dire che anche per chi non soffre di deficita dell'attenzione e' difficile restare attenti e seguire questo film per bene perche' e' di una noia mort@le,lentooo,lentooooo non funzionaaaaa daaaiiii !! A venti minuti dalla fine guardi l'orologio per vedere quanto manca alla fine come fa Mazzarri.Perche' e' un film mediocre,anzi,forse anche peggio, di quei film fatti apposta per quelli che vogliono fare gli intenditori di cinema e dargli un voto altissimo dicendo che chi gli da' un voto basso non capisce un c@zzo,e farsi passare per il nuovo Mereghetti che capisce quello che gli altri non possono capire. Inoltre la parte che hanno fatto fare a Cage e' come avere Messi in squadra e fargli fare il difensore centrale,una parte dove non puo' esprimersi ed esprimere le sue qualita',il suo essere "gigionesco" e brillante,una parte di un uomo triste,mediocre e anonimo come finisce per essere anche il film

Elfo Scuro  @  29/02/2024 15:58:30
   7 / 10
Un trattato onirico sulla celebrità virale, quando un sogno diventa un vero e proprio incubo. Sarebbe abbastanza fuorviante definirlo una commedia, in realtà commuta diversi aspetti del cinema stratificato di Kaufman e anche di quello fantasioso di Michel Gondry. Un'opera contemporanea senza dubbio, che tratta tante peculiarità della nostra società: dall'invasivita delle pubblicità in rete, la cancel culture fino ad arrivare ai famosi 15 minuti di celebrità. Oltretutto il film è basato su un esperimento sociale che ha creato una leggenda urbana, di sicuro tale premessa permette una meglio introspezione di tutto il prodotto. Il norvegese Borgli rimane sulla scia del precedente "Sick of myself", scrivendo e dirigendo questo suo debutto americano senza troppi fronzoli o virtuosismi e con qualche citazione che mette in faccia un sorriso (immancabile la figura del Kruger). Il dettaglio del film che da più forma alla visione è il montaggio ad opera dello stesso cineasta, che adopera il concatenamento delle sequenze reali con quelle dello scenario onirico in modo accattivante, ironico e inquietante. Arma in più è il protagonista: il grande Cage, che nella rete lo si è ricordato dal popolino internauta solo per i meme (per qualche tempo), quindi miglior mezzo vincolante per far risaltare ancora di più la triste parabola di un signor nessuno finito nei sogni di tutti. Toccante, grottesco e in fin dei conti più tendente al cinema del fantastico in un contesto più contemporaneo che futuristico. Una zebra si mimetizza assieme alle altre per salvarsi dai predatori, in quella teoria sociale/evolutiva di sopravvivenza si può trovare la chiave di lettura del film.

Lucone  @  29/02/2024 10:01:14
   9½ / 10
Chi mette un voto basso , non ha capito un caz..
Film sofisticato che affronta temi delicati ed attuali .
Da vedere assolutamente. Un eccellente Cage ritornato ad un livello che merita .

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  28/02/2024 23:58:06
   7½ / 10
Dream scenario rappresenta una certa continuità con il precedente Sick of myself. C'è un bisogno nemmeno tanto inconscio del protagonista di veder riconosciuto il proprio valore a livello professionale, invecedi essere un griogio docente di biologia di un'università di Vattelapesca. Poi all'improvviso, senza un motivo che non verrà mai spiegato, appare nei sogni di di tantissime persone. Il comportamento che attua nei sogni è sostanzialmente passivo, sembra passare per caso come un puro osservatore. Lasciando un'impronta profonda nell'inconscio collettivo, diventa una celebrità suo malgrado. Ma in epoca di social media puoi essere portato alle stelle in un attimo e fagocitato in quello dopo, perchè mutano e la sua figura da passiva diventa la nemesi del sognatore con connotazione da serial killer cinematografico. E perde tutto suo malgrado. Borgl costruisce un film non privo di trovate sagaci e di un umorismo nero che trova in Cage un contraltare ideale, sia nell'interpretazione dell'attore stesso, sia nello stesso Cage, sorta di meme vivente in tante salse. Un film che fa riflettere, magari con qualche scelta di sceneggiatura non appropriata, ma che tutto sommato confermano la bontà d'intenti di questo regista norvegese che conferma le buone aspettative già da Sick of myself.

VincVega  @  11/01/2024 21:40:53
   7 / 10
Una vicenda surreale, una narrazione magnetica, una grande interpretazione di Cage (che limita al massimo le sue gigionerie). La pellicola di Borgli che si ritaglia il suo spazio tra commedia e dramma con accenni horror, mi ha ricordato nelle dinamiche il bellissimo "Il Sospetto" di Vinterberg quando nella seconda parte il protagonista viene praticamente sempre più emarginato socialmente e sbeffeggiato da tutti. Una critica alla società dove anche le persone più anonime possono essere messe al rogo senza motivo apparente. Non mancano scene divertenti ma allo stesso tempo drammatiche come quella di metà pellicola del professore con la ragazza che finisce in un modo quasi tragicomico. Forse avrei preferito un finale più concreto, ma rimane un film da vedere.

stratoZ  @  30/11/2023 14:22:11
   5½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Film che nasce come un'opera - fintamente - surreale e utilizza il pretesto per fare un'analisi socioantropologica sulla contemporaneità che stiamo vivendo, giocando un po' con Nicolas Cage stesso, ormai diventato tra gli idoli di internet.

Dream scenario inizia con la ordinarissima vita di questo professore universitario, un po' mediocre da quanto traspare, un po' inetto, col sogno di realizzare un libro che però ancora non ha scritto, probabilmente per un'arrendevolezza basata sulle difficoltà di pubblicazione che si aspetta di trovare, la svolta per il nostro caro Paul è quando buona parte delle persone in tutto il mondo iniziano a sognarlo, così, de botto. A quel punto verrà trasportato da un'ondata di celebrità e diventerà improvvisamente figo, basti guarda come cambia il rapporto con le figlie che da un momento all'altro lo considerano di più - per mostrarlo ai loro amici - ma anche con gli studenti universitari, che si riversano numerosi a lezione per raccontare i loro sogni e soprattutto con l'agenzia editoriale - fantastico il personaggio di Michael Cera in questo film, lui tra l'altro meme vivente come Cage - interessata a mostrarlo per il motivo bizzarro per cui è famoso piuttosto che per le sue ricerche in campo accademico.

Nel mezzo ci sono diverse sequenze in rappresentazione dei sogni che meh, non mi hanno detto più di tanto, le ho trovate abbastanza blande, così come una delle scene clou, quella della ragazza che fa sogni erotici su Paul, in cui probabilmente per l'emozione lui scorreggia ed eiacula subito appena toccato da lei, buttata lì un po' così, mi ha causato un certo distacco.

Forse la parte più interessante è quella della "discesa negli inferi" della celebrità da parte di Paul, quando le persone iniziano a fare brutti sogni al riguardo e allora inizierà una progressiva distruzione della sua vita, ciò che colpisce di più è la sua totale innocenza e la più assoluta impotenza nei confronti di questi eventi, un uomo in balia dell'opinione pubblica senza che abbia mosso un dito, i vari soprusi e le ingiustizie che è costretto a subire dal tribunale dei social media in questa sorta di sinusoide della reputazione che vive durante il film. Momenti che creano una buona empatia ma che ritengo abbastanza faciloni e già ampiamente esplicitati, diciamo che la critica al successo, specie quello effimero e molto temporaneo con questo schema di ascesa e caduta è un archetipo anche troppo rivisto nel cinema, moderno e contemporaneo.

L'ultima parte presenta un lato più dissacrante con questi advertiser che entrano pure nei sogni a rappresentare una pubblicità sempre più intrusiva nella vita privata delle persone ma allo stesso tempo rimette in mano alla malinconia un finale abbastanza sentito che forse sa di troppo, regalando quella sensazione da film sentimentale un po' stucchevole.

In definitiva, mi ha lasciato abbastanza diviso, se in buona parte del soggetto siamo dalle parti della paraculata, in alcuni spunti riesce ad essere interessante ed acuto, è una visione leggera, però di questo tipo di critica ne sarei già abbastanza saturo.

Wilding  @  26/11/2023 10:24:25
   5 / 10
Una buona idea, un soggetto originale disperso in una minestra insipida e fredda, con pochissimi sussulti. Davvero poco in questo film che mi sembrava piacevole dalle anticipazioni, e si è invece sciolto in una trama fiacca e lacunosa.

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