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Sarebbe forse troppo chiedere all'ormai quasi novantenne Woody Allen un aggiornamento di tematiche per assistere ad un'opera meno legata al suo passato: va apprezzata l'idea di girare per la prima volta in lingua francese con attori francesi, come lo sforzo di non farsi prendere la mano da eventuali cartoline naturalistiche di Parigi e dintorni, ma altre cose da applaudire in questo suo ultimo lavoro non ce ne sono più molte. Il film è infatti una rimasticatura dei temi classici del Maestro come fato e colpa già portati ( meglio ) sullo schermo diciamo da "Crimini e Misfatti" in poi, passando per "Misterioso omicidio a Manhattan" ( la signora di mezza età che si improvvisa investigatrice ), "Match point" e "Sogni e delitti". Una commedia un pò piatta perchè non è una commedia, visto che non si ride, e che fatica ad entrare compiutamente nella dimensione del mistery, forzata nel passaggio da svolte narrative non sempre congruenti. Girato correttamente e con due bravi interpreti principali - il viscido Poupaud, già tra gli attori preferiti di Ozon, è un villain costretto dalle circostanze, Lou de Laâge ha una freschezza espressiva che non sfigura a confronto con le grandi interpreti femminili dei film di Allen - il film potrà forse piacere al fruitore occasionale ma dirà poco a chi i lavori di Woody li segue da tempo.