closed circuit (2013)

Per un ora e' un bel triller..poi crolla vistosamente..tutto qua..

sceneggiatura banale e poco approfondita, un film che non lascia niente

film insipido quanto una minestrina riscaldata, niente di nuovo, spy-story legata al terrorismo, terrorismo a sua volta manovrato dal governo, insomma, cose già viste e riviste, da vedere a casa senza troppi pensieri

Spy thriller vecchio stampo, dal ritmo cadenzato, ben strutturato e recitato in modo convincente. Niente effetti speciali, discreti colpi di scena, dialoghi intriganti. Non l'ho trovato per nulla noioso ma anzi, diretto in maniera coinvolgente. Promosso.

Ingredienti: terroristi e avvocati. Le due cose che in un film mi sfiancano psicologicamente e mi fanno collassare facendomi fare la conca sul divano e cadere in mille pezzi il lampadario per il gran russare. Se vi piacciono le storie barbose, questo film vi piacerà un botto.

In Closed circuit si respira quell'atmosfera cupa dei grandi complotti, a quella cinematografia anni 70 che fra le sue pellciole di punta presentava I tre giorni del condor. Proprio da questo ultimo esempio il film di Crowley e sceneggiato da Knight prende più di uno spunto, specialmente nella descrizione del rapporto di una singola persona, osservata e spiata 24 ore su 24, contro un sistema dai molti volti. Una lotta impari dominata dal comune fattore della paranoia strisciante. La storia in sé è abbastanza convenzionale però sufficientemente solida nell'intreccio e nella caratterizzazione dei personaggi, capace di coinvolgere pur con qualche momento scontato e banale.