buongiorno, notte regia di Marco Bellocchio Italia 2003
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buongiorno, notte (2003)

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locandina del film BUONGIORNO, NOTTE

Titolo Originale: BUONGIORNO, NOTTE

RegiaMarco Bellocchio

InterpretiMaya Sansa, Luigi Lo Cascio, Pier Giorgio Bellocchio, Giovanni Calcagno, Roberto Herlitzka, Paolo Briguglia

Durata: h 1.45
NazionalitàItalia 2003
Generestorico
Tratto dal libro "L'affare Moro" di Leonardo Sciascia
Al cinema nel Settembre 2003

•  Altri film di Marco Bellocchio

Trama del film Buongiorno, notte

Chiara, giovane terrorista appartenente alla lotta armata, è coinvolta nel sequestro Moro. Attraverso il suo sguardo prende corpo il complesso mondo degli "anni di piombo", disperatamente fiducioso nell’avvento della rivoluzione e intrappolato nei rituali della clandestinità. Di contro è chiamata a vivere la normalità del quotidiano con i suoi ritmi di sempre...

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Voto Visitatori:   7,31 / 10 (135 voti)7,31Grafico
Voto Recensore:   10,00 / 10  10,00
Miglior attore non protagonista (Roberto Herlitzka)
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore non protagonista (Roberto Herlitzka)
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Voti e commenti su Buongiorno, notte, 135 opinioni inserite

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orsobruno77  @  04/07/2007 02:38:18
   7 / 10
Buongiorno, notte - Marco Bellocchio


In questo periodo sto prendendo molte informazioni su “il caso Moro”, tramite un libro che sto leggendo e che consiglio vivamente, “La tela del ragno” di Sergio Flamigni, e quello che trovo in rete.
Tutto è nato dalla visione di un altro film “Piazza delle cinque lune” e al libro sono arrivato su consiglio di Gianluca, che ringrazio.

Con la madre dei miei adorati nipotini, abbiamo deciso di farci una serata vedendo i film che hanno cercato di dare una spiegazione a ciò che avvenne nel 1978 dalla strage/rapimento di Via Fani all’omicidio.

Il film di Bellocchio è il primo che abbiamo visto dei tre che avevo affittato, e quindi comincio a scrivere di questo.

Sapevo che non mi sarebbe piaciuto, ma non per questo l’ho visto con preconcetti o svogliatamente.
Credevo che il soggetto del film fosse leggermente diverso, mi sono anche sentito spiazzato e non poco da come la storia andava sviluppandosi.
Da come l’avevano pubblicizzato, o almeno, da quello che avevo capito io dal trailer, sembrava essere la ricostruzione di ciò che è avvenuto nella casa in cui tenevano l’On. Moro prigioniero.

Invece non c’è una ricostruzione fedele, ma il tutto è una scusa per mostrare come si sviluppano i rapporti tra i carcerieri e il prigioniero.
Una specie di sindrome di Stoccolma…

Ma…sono i brigatisti ad essere influenzati dai modi e dal personaggio di Moro.
In particolare la Braghetti, una brava Maya Sansa, che si esalta ed esulta appena apprende dal tg che la strage di Via Fani è andata a buon fine…

È forse lei il personaggio principale, anche più di Moro.

La vediamo fredda e distaccata sul posto di lavoro, compiere azioni monotone e quotidiane senza lamentarsi, quasi come se il suo essere lì fosse un alias necessario, una copertura da portare avanti senza peso…

Ma i problemi iniziano quando il personaggio di Marco Bellocchio fa la sua comparsa nel film.

Torno un attimo indietro.

Effettuato il sequestro, Mario Moretti, capo dell’esecutivo brigatista, apre le famose borse personali del Presidente della DC, e da una di queste tira fuori la sceneggiatura di un film, “buongiorno, notte” di Enzo Passoscuro.

Marco Bellocchio ha creato un personaggio che parlasse per lui, il suo nome nel film è Enzo Passoscuro, un collega della Braghetti, un collega che non vediamo mai lavorare, che è molto interessato alla brigatista, flirta con lei, o almeno sembra, perché poi da alcuni discorsi si può pensare che fosse un poliziotto o un agente dei servizi infiltrato, invece nulla di tutto questo…
Del resto lui le parla della sceneggiatura che ha scritto, le dice di voler essere altro che un dipendente ministeriale, le racconta la storia di questi fatti tragici commessi dai brigatisti e di come lei fosse stata ispirazione per lui per il personaggio principale della sua storia…
Potrebbe essere tutto o solo la coscienza della Braghetti.

Potrebbe essere una proiezione della sua coscienza e nient’altro.
È il suo lato comunista, ma moderato e non brigatista.
È il suo farsi domande, e non semplicemente e ciecamente eseguire ordini…spingi un pulsante, tira una leva…

Oppure questo personaggio è stato inserito nella storia solo per colpire la finta corazza che ha addosso, per far vedere che forse non era così forte e convinta dei suoi ideali e di ciò che stava facendo.

O anche, per mandare allo spettatore un messaggio di finta fermezza negli ideali e nei fatti…

C’è un parallelismo interessante con il libro “Lettere di condannati a morte della resistenza europea” e con la loro situazione di prossimi esecutori di una condanna a morte.

Da notare che il libro lo vediamo inizialmente nelle mani di Enzo Passoscuro, che lo legge e ne prende appunti nella biblioteca dove lavoravano e poi lo vede in un suo sogno nella libreria di casa preso dal prigioniero in giro tranquillo tranquillo mentre i carcerieri erano tra le braccia di Morfeo.
Solo verso la fine lo troviamo tra le sue mani, sempre in sogno, mentre è distesa a letto addormentata, sogna il Presidente della DC che le toglie il libro dalle mani e lo posa sul comodino per poi sedersi al suo capezzale.

Aveva letto le lettere di Moro alla moglie e alla famiglia, prima di andare a dormire, lettura di lettere che lascia spazio ad una sola interpretazione, si sentiva nei panni del carnefice e non poteva giustificarsi non avendo giustificato i suoi predecessori citati nel libro…



Il regista carica maggiormente queste scene con una colonna sonora eccezionale e alterna filmati di repertorio di esecuzioni di partigiani e rivoluzionari…

Dopo la lettura delle ultime lettere di Moro si sentono anche le lettere presenti nel libro, lettere di amori mai riuniti, di famiglie mai nate, ma soprattutto di vite spezzate…

Lei sente molto la figura paterna dato che tramite un colloquio con Enzo veniamo a sapere che lei è cresciuta senza genitori…

Il personaggio di Enzo ad un certo punto incarna anche le paure della brigatista che proietta in lui il suo probabile e possibile arresto.

Mario Moretti è interpretato molto intensamente da Luigi Lo Cascio, un personaggio calcolatore, freddo e spietato. Molto bravo.

L’attore che interpreta Aldo Moro ci mostra un personaggio riflessivo, saggio e padre. Commovente.

Il resto del cast non esalta, si nota un po’ troppo la recitazione in alcuni di loro…

Non capisco perché nello scrivere la sceneggiatura Bellocchio non abbia cercato anche un po’ di fedeltà ai fatti, alcuni punti sono veramente lontani da quello che ormai si conosce.

Questo aspetto non mi è piaciuto per niente, speravo di imparare qualcosa in più sui giorni della prigionia, invece nulla.

Il film è girato bene, la fotografia trasmette una sensazione continua di pioggia imminente e il montaggio è molto particolare e ben ritmato.

Forse questo mi ha dato fastidio che per trattare argomenti umani, di interrelazione tra un padre e una figlia, che forse ritrova il genitore mai avuto, abbia usato “il caso Moro”.

“da vedere” o “da NON vedere”?

non sono capace di dare una risposta.

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Ultima risposta 22/10/2007 19.13.41
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Gruppo COLLABORATORI julian  @  20/04/2007 20:08:46
   6½ / 10
Fatto abbastanza bene.
Mette i brigatisti in una luce migliore di quanto mi aspettassi.

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Ultima risposta 22/10/2007 16.34.15
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mory.t  @  15/07/2006 18:25:52
   8½ / 10
moltobello,mi piacciono i film riflessivi,i sensi di colpa della giovane terrorista sono i nostri

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Ultima risposta 17/07/2006 19.06.48
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Invia una mail all'autore del commento sparrow  @  04/03/2004 19:00:29
   1 / 10
Un film penoso. Fa la giusta accoppiata con "L'ora di religione".

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Ultima risposta 14/10/2005 14.40.46
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Rama  @  15/01/2004 18:20:04
   8 / 10
tanto ho odiato L'ora di religione, tanto ho amato Buongiorno notte. Un paio di cadute di stile che per poco non piangevo hanno rovinato il cerchio perfetto. Corri Moro, corri......

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Ultima risposta 31/01/2004 10.53.28
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Gruppo COLLABORATORI gerardo  @  04/11/2003 21:11:34
   7 / 10
Dov'è finito il furore de "L'ora di religione", dei "Pugni in tasca", di "Nel nome del padre"? Caro Bellocchio, il mio 7 è un voto "d'amore" al tuo cinema, più che altro.

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Ultima risposta 06/11/2003 22.24.25
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carina  @  04/11/2003 15:14:34
   1 / 10
era tanto che non vedevo un film cosi noioso , lento ,insomma DUE PALLE!!!!!!

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Ultima risposta 25/01/2004 14.31.09
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Invia una mail all'autore del commento carmen  @  03/11/2003 12:05:07
   5 / 10
Film fatto sicuramente bene, molto intensa la colonna sonora che accompagna le scene quasi per mano, ottime le inquadrature sui vari sguardi, significativa e azzeccata la parte rumoristica delle scene....
Ma detto questo il film non mi ha suscitato nessuna emozione particolare, io non conosco bene la storia quindi non posso dare un giudizio sulla storia, ma posso solo dire quello cha suscitato in me.
Gli attori li ho trovati un po' spenti e dimessi come tutto il film in generale, ho provato solo un minimo di compassione alla lettura della lettera di Moro alla moglie ma per il resto, non so non sono riuscita a farmi prendere, è come se mancasse qualcosa a completare il quadro ma non saprei dire bene cosa.


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Ultima risposta 09/11/2003 01.57.35
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action alberto  @  22/10/2003 19:35:18
   1 / 10
che schifo (non pensate che l'abbia visto!)

10 risposte al commento
Ultima risposta 20/03/2005 10.45.37
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Invia una mail all'autore del commento lunapapa69  @  19/10/2003 14:33:27
   8 / 10
Ritorniamo a sognare. Questo è il messaggio che il regista ci vuole offrire. Questo è il processo che vuole innescare nella nostra mente...é Bellocchio ci riesce. A lui non interessa "risolvere " il caso Moro: non ha alcuna pretesa di fare luce sulle eventuali omissioni dello stato nè tanto meno vuole farci apparire i brigatisti come semplici macchine di morte. Vuole solo invitarci a riappropiarci di un idea, di uno spazio onirico che la la realtà attuale nega a se stessa. Il film è proprio incentrato sulla dialettica tra le visioni del sogno (delle quali è portatrici la protagonista del film) e le visioni della realtà ( presenti attraverso le imagini della realtà filtrate dalla tv). Sono visioni che cozzano inevitabilmente tra di loro... e, alla fine sappiamo tutti come è finita la vienda Moro... ma piace anche a me , come del resto alla protagonista del film, sognreche Il segretario della DC si sia incamminato da solo verso la salvezza. Ecco, ritorna l'aspetto onirico evidente del resto nel titolo stesso che ci invita a riappropiarci della notte, luogo del sogno, luogo, a sua volta, di una riabilitazione mentale che funga da solida piattafoma su cui far crescere le nostre idee e le nostre riflessioni. NICO

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Ultima risposta 23/10/2003 03.56.57
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JulieBohem  @  14/10/2003 17:03:00
   4 / 10
(..) forse mi aspettavo di più,ma "buongiorno,notte" non mi è piaciuto per nulla,anche se ho trovato molto buona l'interpretazione dell'attore nel ruolo di aldo Moro. Credo che ci siano troppe cose lasciate a metà,senza una spiegazione..come il simbolo rosso nell'ascensore,il ragazzo che scrive un copione nel quale praticamente viene descritto il film stesso...non mi è piaciuta neppure un poco neanche l'interpretazione di "Chiara",che mantiene la stessa espressione per tutta la durata del film...e poi,perchè "Buongiorno,notte"? basta essere criptico e cervellotico,bellocchio!

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Ultima risposta 16/10/2003 00.51.05
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Invia una mail all'autore del commento Trollocop  @  09/10/2003 14:07:24
   5 / 10
Un buon film, nella media dei film italiani <d'autore>. Pretendere di vincere il festival con questo film è un pò da presuntuosi.

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Ultima risposta 14/10/2003 20.47.15
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Dr.Magalini  @  08/10/2003 16:12:52
   6 / 10
E' solo un comune film, la cosa che fa gridare al capolavoro, è semplicemente il fatto di conoscere la storia e poter "massacrare" di critiche i politici, in questo caso d'annata, ovvero lo sport preferito dagli italiani. In realtà il film è una storia di pura fantasia con i buoni da un lato (Moro e le sue perle di saggezza) e i cattivi dall'altro (i brigatisti psicopatici animati dalla follia pura). Le proteste per non aver ricevuto riconoscimenti importanti, si giustificano solo a causa della vittoria di film assurdi, dai russi ai giapponesi! Ma perchè di fronte a film coreani, cinesi, iraniani si grida al capolavoro? una sola parola meriterebbero la maggior parte di questi film, quella di Fantozzi davanti a "La Corazzata Potemkin": "per me è una ****** pazzesca!".

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Ultima risposta 11/10/2003 18.00.46
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Ciccio  @  29/09/2003 22:18:18
   7 / 10
"Bellocchio l'appassionato". Così titolo questo commento. E' un bel film, ma ciò che è più interessante è l'amore che Marco Bellocchio ha messo nel raccontarci questa storia. Forte anche della famosa colonna sonora, il film ha un fascino che è lo stesso di chi fa il "primo film". Così mi piace immaginare il regista de "I pugni in tasca", mentre realizzava la pellicola: emozionato, pervaso d'amore, sognante... Splendidamente ispirato

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Ultima risposta 17/10/2003 17.59.52
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Invia una mail all'autore del commento Lara  @  26/09/2003 16:30:02
   9 / 10
Un gran bel film! Emozionante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 27/09/2003 16.34.21
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Gabriele  @  22/09/2003 22:24:04
   1 / 10
questo film è umiliante per tuuti coloro che conoscono la storia. Bellocchio ha provato a far provare pena per i terroristi non riuscendoci, o meglio adesso prova pena per lui.

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Ultima risposta 17/11/2003 22.39.44
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Alessandra Donato  @  22/09/2003 10:10:26
   10 / 10
Davvero bellissimo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 25/09/2003 18.27.11
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SILVERIO  @  20/09/2003 23:38:18
   10 / 10
Il miglior film italiano in circolazione.

4 risposte al commento
Ultima risposta 27/10/2003 13.37.40
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gigi  @  20/09/2003 11:55:10
   10 / 10
un capolavoro che verrà compreso + avanti

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Ultima risposta 12/10/2003 02.17.15
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lillo  @  19/09/2003 12:28:55
   6 / 10
Se fosse stato un film su un sequestro anonimo allora avrei totalmente accettato questa visione poetica onirica.Ma siccome delle tesi Bellocchio,per quanto le neghi,ci sono:la scelta della fermezza,il ruolo del pci e della dc,la santa Braghetti (che dopo pochi anni ammazzo' di nuovo),Il *** Moro;tutto condito da telegiornali autentici,quotidiani,musica anni 70 e persino la fotografia 70,be' allora non ci sto!

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Ultima risposta 12/10/2003 02.31.52
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Eddie  @  19/09/2003 12:08:33
   9 / 10
Un film splendido, attori eccellenti e una colonna sonora adeguata compresa quella naturale dei programmi rai anni '70.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2003 16.12.53
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Raptus  @  19/09/2003 09:23:43
   2 / 10
E' veramente una tristezza vedere gente come Simon che si esalta per un film come questo. Credo anche che costui si reputi un intellettuale, uno che di storia e di film ne sa e ne capisce. Che tristezza! Fa quasi pena come Aldo Moro quando mangia la sua prima minestra in prigionia! Questo film è uno sporco prodotto di un comunista che intende riabilitare biecamente l'ideale che muoveva degli sporchi assassini esaltati mostrandone una fra essi che rappresenterebbe la "parte buona", "umana", del comunismo militante.
Peccato però che questa parte non esista, sia solo un sogno di Bellocchio. Del resto vediamo che: Moro ripudia la Storia della Chiesa e paragona i comunisti ai primi cristiani, il Papa fa la figura di un burattino nelle mani dei politici (si tratterebbe di Paolo VI, figuriamoci) e i politici ci campano su allegramente. TUTTI FALSI STORICI !!!!! Veramente un pessimo film che alla lunga si fa anche noioso e rumoroso.

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Ultima risposta 25/09/2003 18.23.21
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MASSI DJ  @  19/09/2003 03:53:52
   1 / 10
IL SOLITO FILM ITALIANO! MA SONO PROPRIO TUTTI UGUALI! CHE STRESS ! STORIA TRITA E RITRITA ! E BASTA CON ALDO MORO , BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA! TWO BALLS!

11 risposte al commento
Ultima risposta 04/10/2003 02.37.04
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Donatella  @  18/09/2003 19:18:58
   1 / 10
Pensavo di vedere un film storico con alcune verità importanti... Invece: nulla di vero.
Una farsa per far credere ciò che vogliono farci credere.

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Ultima risposta 15/02/2005 16.38.28
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simon  @  15/09/2003 16:55:56
   7 / 10
veramente un buon film ,a tratti migliorabile.vale la pena andare a vedere un buon prodotto italiano . certo che per tutti quelli che amano vanzina non gli l'ho consiglio ,anzi restate a casa.

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Ultima risposta 16/09/2003 19.12.22
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Invia una mail all'autore del commento robertobn78  @  13/09/2003 18:38:34
   10 / 10
Di tutto lo scandalo montato a Venezia su questo buon film mi ha dato fastidio la rivalità di Monicelli verso Bellocchio perchè di natura solo personale.
Ancora di più mi ha schifato l'atteggiamento di Accorsi e le sue frasi senza senso, il suo sorriso falsamente ammiccante nel bocciare il film di un regista (Bellocchio), reo soltanto di non averlo fatto mai lavorare (a ragione) nei suoi film (Per questo quelli di Bellocchio son tutti belli). Poi non vedo quale valore possa avere un giudizio di un attore come aAccorsi, senza preparazione alcuna in materia cinematografica.
Ora Veniamo al film : Bellocchio potrà piacere o meno, ma una cosa va riconosciuta al regista. Questa cosa è l'originalità. Dopo la sorprendente trama de "L'Ora di religione" ora tratta un teme inflazionato come quello di Moro in modo Originale appunto e quindi accattivante. Un ultima parola sul confronto col Moro interpretato da Gian Maria Volontè : non ci sono paragoni....
ma cmq andate a vederlo. per fare un torto ai motivi politici di un verdetto, quello di Venezia che è falso come tutta la mostra.

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Ultima risposta 18/09/2003 13.06.32
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ronaldo pepas  @  13/09/2003 18:34:14
   5 / 10
non ci rimane che aspettare: Buongiorno Ustica.
Datti da fare Bellocchio.Ahhhh dimenticavo, nei titoli di coda che il mio fratellino ha atteso ansioso, Vi siete dimenticati di inserire anche: Giovanni il grande piccon'attore ittalianno

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Ultima risposta 16/09/2003 16.44.35
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Giorgio Gaber  @  13/09/2003 00:28:26
   1 / 10
E se al mio *** che ancora si accalora,

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Ultima risposta 12/10/2003 02.44.08
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Invia una mail all'autore del commento Franco   @  12/09/2003 21:05:15
   9 / 10
Non so se meritasse il Leone d'oro, ma è veramente un bel film. Un film che fa riflettere e discutere, un film da cineforum. Certo è che verrà apprezzato solo da chi conosce le vicende del caso Moro, per aver vissuto in quei tempi o per averne fatto lettura successiva. Netto e definitivo il giudizio negativo sulle BR. Nessuna concessione o indulgenza verso una formazione che ha solo danneggiato la classe operaia e la sinistra.

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Ultima risposta 04/10/2003 02.56.45
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rodrigo pepas  @  12/09/2003 09:47:06
   9 / 10
non è un voto per alzare la media; è un voto sincero per un film non facile, per brevi tratti lento ma ricco di contenuti e riflessioni. in questo forum è stato già detto molto, condivido quasi tutto... anche quando l'ho visto io tutti sono rimasti in sala fino alla fine dei titoli di coda

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Ultima risposta 12/09/2003 19.27.13
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Invia una mail all'autore del commento Alessandro Campani  @  10/09/2003 13:54:42
   5 / 10
Purtroppo a me questo film di Bellocchio non e` piaciuto. Oltretutto sembra pure uno scandalo che non sia stato premiato e questo proprio non lo capisco. Le motivazioni di Monicelli sono valide.
Forse non c'e` una ragione particolare, ma non mi ha proprio colpito. E` vero che Moro e i brigatisti insieme vengono rappresentati come prigionieri del mondo fuori: c'e` il brigatista che vuole vedere la ragazza ma non puo`; quello che non puo` nemmeno farsi vedere. Il mondo di fuori e` volutamente assurdo: da una parte i politici, statue di gesso democristiane socialiste o comuniste che siano; dall'altra parte i cittadini di questo mondo assurdo, praticamente tutti stereotipi (quelli che usano frasi fascistoidi, le ricche signore sull'autobus, l'orgoglioso partigiano).
Non e` pero` tanto lo straniamento voluto dello spettatore da questo mondo di fuori che mi ha deluso, quanto cio` che accade all'interno. L'interpretazione che si da` di Moro rapito e` quella di un uomo bonario con i suoi sequestratori: le lettere sono vere (il capo del gruppo le leggeva, ma non mi e` sembrato ci fossero censure o coercizioni su quello che doveva o poteva scrivere) e sono Andreotti e Zaccagnini a non riconoscere piu` il loro amico. Emblematico quando Moro dice:"pensano che sia un altro, ma sono sempre io... cioe`, sono un altro, ma sono sempre me stesso". E ancora: perché tanti discorsi e scrupoli sul giustiziare Moro quando avevano gia` ucciso senza molti complimenti i cinque della sua scorta? Dice il "capo": "questo dimostrera` che non ci sono limiti umanitari nella lotta del proletariato". Ma questo non e` vero! Semmai lo avevano gia` dimostrato uccidendo cinque persone, che cosa aggiungeva ucciderne una in piu` o una in meno?
Non so, mi ha lasciato perplesso. Soprattutto mi aspettavo di piu` da un film per la cui non vittoria la Rai ha fatto l'offesa con Monicelli&Co.
P.S.: Davvero buona l'interpretazione di Roberto Herliztka (Aldo Moro).

4 risposte al commento
Ultima risposta 11/09/2003 05.08.18
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Invia una mail all'autore del commento sandro  @  09/09/2003 22:09:03
   9 / 10
leggendo la stampa sembra che la giuria non abbia messo il film tra i possibili leoni d'oro perchè non avrebbe carattere "universale".: il terrorismo non è un tema attuale?!!??!!?? Anche accorsi non si è accorto dell'11 settembre e dell'IRAQ? Il film è importante e ve lo dive uno che ha vissuto quei periodi da vicino

1 risposta al commento
Ultima risposta 04/10/2003 03.06.24
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mimmo  @  09/09/2003 17:22:54
   1 / 10
un film adatto ai fandi Che Guevara, classici no global sfascia citta' e piccoli contadini. sconsiglio a tutti

38 risposte al commento
Ultima risposta 15/02/2005 16.45.40
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Invia una mail all'autore del commento Un giovane regista.  @  09/09/2003 14:29:41
   5 / 10
Un film mediocre di cui si è parlato troppo. Il sopravvalutato Bellocchio ingigantito dalla attuale moda dei "personaggi" inizia una polemica patetica. Ogni regista considera il proprio film un capolavoro, figuriamoci se ogni autore si comportasse nella maniera di Marco ogni volta che ad un festival non si vince un premio. Vi invito a riparlare del film tra 5 anni (vi ricorderete almeno il titolo?! )

L.C.

6 risposte al commento
Ultima risposta 13/09/2003 00.46.53
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Malcom  @  09/09/2003 09:57:33
   10 / 10
Film straordinario.

Per la prima volta si abbandona la strada della cronaca, del thriller o del film verita' per parlare di cio' di cui quel fenomeno e' realmente fatto: persone.

Cio' che e' avvenuto in quella casa e' molto vicino alle sensazioni che Bellocchio ha voluto trasmettere.
Paura, incertezza, irriducibilita'.

Inutile cercare di "leggere" il film nella chiave storica (accadimenti) o politica (scelte e comportamenti).
Il punto di vista e' ben altro.

Molte le invenzioni del regista.
Mi e' piaciuta molto l'idea iniziale del neonato: l'accostamento tra la vita che nasce ed una che morira', la tenerezza di un bimbo in fasce con la crudelta' di una reclusione prima in una cassa da 120x80 poi in un cunicolo di un paio di mq.

Bella la rappresentazione della figura di Moro, finalmente visto come persona e non come oggetto storico-politico.

Il film e' necessariamente "lento" quasi a sottolineare la pesantezza dei momenti, l'angoscia conseguente all'introspezione.

Ben altra cosa rispetto al precedente thriller: chi ne e' restato entusiasta non vada a vedere Buongiorno Notte. Non e' per lui.

Un consiglio a chi volesse approfondire la storia dei protagonisti di quegli anni (piu' che la cronaca): leggete "Mi dichiaro prigioniero politico" di G. Bianconi.

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Ultima risposta 11/09/2003 17.47.22
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Invia una mail all'autore del commento Angelo Bruno  @  08/09/2003 12:15:13
   7 / 10
Molto bello. Dice molto soprattutto a noi che c'eravamo; probabilmente mena ai più giovani, agli stranieri, a chi allora come oggi era "distratto".

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Ultima risposta 04/10/2003 03.33.27
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Invia una mail all'autore del commento lino  @  07/09/2003 18:38:33
   1 / 10
Meglio una martellata sulle palle!!!!!!

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Ultima risposta 12/10/2003 02.51.34
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CRAZY  @  07/09/2003 18:05:58
   1 / 10
MENO MALE CHE A VENEZIA QUESTO SKIFO DI FILM HA VINTO SOLO UN BEL 2 DI PICCHE!!!!

E' FATTO MALISSIMO E LO SCENEGGIATORE E' PURE DA 4 SOLDI.
I FILM "VERITA'" SONO BEN ALTRI: VEDI: IL MURO DI GOMMA (STRAGE USTICA) E CENTO GIORNI A PALERMO (UCCISIONE DI CARLO ALBERTO DALLA CHIESA)

ALTRO CHE STO SCHIFO DI FILMETTO!!!!!!

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Ultima risposta 08/09/2003 19.29.36
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Invia una mail all'autore del commento bart  @  07/09/2003 11:28:32
   8 / 10
volevo votarlo "7 - vale la pena vederlo" ma poi ho ripensato alle straordinarie scene iniziali del film. C'è una capacità degli attori di stare zitti e di esprimere veramente tanto, proiettando fuori dallo schermo una energia di angoscia veramente reale solamente con i loro sguardi che penetrano lo schermo in quella fitta oscurità dell'appartamento prigione. Il film è veramente ottimo dal punto di vista artistico, a tratti deliziosamente onirico. Favolose e incantate le musiche di Giagni (anche ne L'ora di religione). Le interpretazioni tutte eccezionali, buonissime anche le comparse (comprese quelle della banda Bellocchio, che ormai è diventata caratteristica non indifferente dei suoi film). Mi dispiace che B. si abbatta per non aver vinto premi di spessore a Venezia, ma deve sempre ricordarsi che Venezia è solo una vetrina pop per lanciare divi per la maggior parte americani. Aspetta e vedrai...e comunque meglio piacere al pubblico piuttosto che avere riconoscimenti dalla critica e dalle giurie dei festival. Ancora non sono riuscito a capire quale sia Pier Giorgio Bellocchio.

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Ultima risposta 08/09/2003 11.05.14
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www  @  05/09/2003 21:42:26
   10 / 10
schifezza??? ma vai a vederti le tue **********

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Ultima risposta 04/10/2003 03.41.07
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Xyz  @  05/09/2003 18:43:25
   1 / 10
CHE SCHIFEZZAAAAA!!!!!!

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Ultima risposta 04/10/2003 03.49.09
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