the killer (2023) regia di David Fincher USA 2023
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the killer (2023)

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locandina del film THE KILLER (2023)

Titolo Originale: THE KILLER (2023)

RegiaDavid Fincher

InterpretiMichael Fassbender, Tilda Swinton, Charles Parnell, Arliss Howard, Kerry O’Malley, Sophie Charlotte, Emiliano Pernía, Gabriel Polanco

Durata: h 1.58
NazionalitàUSA 2023
Genereazione
Al cinema nel Novembre 2023

•  Altri film di David Fincher

Trama del film The killer (2023)

Mentre i suoi clienti continuino a commissionargli lavori, un killer professionista ha un crollo psicologico dovuto a una profonda crisi di coscienza, che ha ovviamente a che vedere con il lavoro e con le sue scelte di vita.

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Voto Visitatori:   6,42 / 10 (31 voti)6,42Grafico
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Voti e commenti su The killer (2023), 31 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR wicker  @  18/04/2024 11:22:16
   5½ / 10
Buon film per la prima mezz'ora o comunque nei momenti dove il protagonista analizza ad alta voce il proprio lato introspettivo .
Per il resto da Fincher si ci aspetta di più che un action movie dallo script così banale costruito su una vendetta intuibile e mal orchestrata .

Cinder  @  06/03/2024 17:58:57
   6 / 10
Deludente quest'ultimo film di Fincher.

Kyo_Kusanagi  @  08/02/2024 11:57:36
   6½ / 10
Interessante. Un film introspettivo sulla vita e il mestiere di un sicario. Bellissimi i primi minuti dove introduce la vita del protagonista e il suo modus operandi nella pianificazione di un assassinio. Ottimi i dialoghi che spesso sono riflessioni dello stesso protagonista (un pò mi ha ricordato Dexter) bella anche la fotografia : fredda, aldiga, giusta per il tipo di storia che vuole raccontare. Di azione c'è poco e forse è un pò lento nel ritmo ma non per questo un difetto, se proprio dovessi trovane uno di difetto direi la linearità della storia, tutto sommato è un buon noir, bravo anche Michael Fassbender.

benzo24  @  20/01/2024 12:29:42
   5 / 10
Compitino di Fincher che nulla toglie e nulla aggiunge alla lunga serie di film su killer che cercano vendetta. Dimenticabile

Febrisio  @  15/01/2024 14:00:41
   7½ / 10
Tratto da un fumetto che nella versione italiana non mi sembra sia andato oltre al Primo ciclo, Fincher ci descrive il suo protagonista privo di scupoli come un uomo metodico, distaccato e solitario. Il suo unico obiettivo è uccidere e incassare il denaro che gli spetta. Eppure dietro a questa fredda maschera si nasconde in contrasto un incontrollabile istinto più imprevedibile e disordinato che nei momenti più culminanti lo tradiscono. Sarà proprio questo istinto a portarlo in una vortice di vendetta.

Un film guardabile e ben fatto, ineccepibile dal lato tecnico, meno su quello empatico.

maxi82  @  14/01/2024 22:07:06
   6½ / 10
Pochissima azione e nonostante ciò e interessante ,sembra un docufilm sulla vita di un killer... psicologico..il protagonista intrattiene da solo tutto il film e lo fa degnamente,da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  13/01/2024 18:16:01
   7 / 10
Peccato...se Fassbender fosse rimasto per 2 ore a Parigi prima di premere il grilletto forse staremo parlando di un capolavoro.

Invece dopo una partenza promettente il film si consuma come un classico "mi devo vendicare ammazzando tutti nel modo piu' originale possibile".

Ma siccome Fincher non è Fuqua il risultato finale è comunque piu' che accettabile.

Da apprezzare la meticolosita' del killer, i suoi sguardi, l'inquadratura dei dettagli e ovviamente la sua voce fuori-campo che ci accompagna per un po' di tempo.

Mi aspettavo qualcosa in piu' dal finale ma nel complesso mi sono divertito.

Thorondir  @  03/01/2024 12:45:38
   6½ / 10
Killer per qualcuno non esplicitato, il nostro Fassbender si porta dietro tutti i cliché del genere: taciturno, meticoloso fino all'ossessione, spietato, organizzato, metodico e soprattutto più o meno con i poteri di Dio. Non c'è infatti una situazione nel film in cui l'impressione che ne ricava lo spettatore è quella di chi riuscirà ad avere la meglio. Anche l'unica volta in cui si trova in difficoltà non abbiamo mai dubbi su come andrà a finire. Quindi Fincher gira un film che dopo un inizio promettente con voice off diventa il classico revenge-movie action e continenti da attraversare piuttosto che serie riflessione sulla sigura che racconta (e che deve scenograficamente deve tutto, per stessa ammissione di Fincher, a "Le samourai" di Melville). La velata critica ad un mondo ricco che qua e la emerge rimane silenziata da un film la cui vuotezza di contenuto narrativo viene colmata dalla solita maniacale messa in scena di Fincher, qui coaduivato da una fotografia di Messerschmidt che - se riprende quei toni di gialli e neri/grigi che contraddistingue tutta la produzione dell'ultimo Fincher (tranne "Mank") - dona al film un tono di malsana costruzione visiva in grado di intonarsi sempre alla costruzione diegetica.

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Ultima risposta 03/01/2024 12.46.41
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zerimor  @  20/12/2023 09:41:02
   5 / 10
Se vi aspettate un action, girate i tacchi e cambiate strada. Questo è più un film che vuole raccontare la vita da killer professionista di questo individuo andando a scavare nella sua personalità e mettendo nero su bianco il suo intero quadro psicologico. Il ritmo è lento e spesso è un reiterarsi di situazioni e monologhi al limite del soporifero.

Jumpy  @  14/12/2023 19:57:37
   7 / 10
Si, Ok, certo, sul genere già è stato detto di tutto e di più, da Lady Vendetta a John Wick

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
quindi non è un film particolarmente innovativo, nemmeno aggiunge qualcosa di nuovo.
C'è però un grande regista, dei grandi interpreti

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e la storia è portata avanti in modo eccellente, per la tecnica, per la scelta delle musiche, per la cura di ambientazioni e dettaglii, per sviluppo della trama.
I primi venti minuti possono venire un po' a noia e far risultare odioso ed insopportabile il protagonista.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Rispetto a tanto pattume che passa in sala, questo è un film vero.

matt_995  @  08/12/2023 11:04:26
   5½ / 10
Innocuo.
Il film delude già dopo i primi 15 minuti di monologo/pistolotto interiore dove il protagonista si atteggia a gran fico superomistico... Per poi fare un errore banalissimo che quasi suscita l'ilarità dello spettatore. Ma come? Per 15 interminabili minuti mi hai raccontato di quanto sei infallibile e poi mi cadi così ingenuamente su un errore così stupido? Già da quel momento ho perso per sempre il mio protagonista, incapace di suscitarmi empatia o persino paura e soggezione.
Si passa poi al tentato omicidio di un personaggio di cui non ce ne frega assolutamente niente, per poi partire col Revenge movie vero e proprio, senza antagonisti validi a suscitare la benché minima tensione e senza una reale crisi (psicologica o fisica) del killer protagonista.
Si salva in calcio d'angolo giusto l'episodio con la Swinton ma è poca roba.
Un film che si lascia seguire, per carità, con la regia rigorosa tipica di Fincher, il montaggio frenetico ma asciutto e le colonne sonore sempre perfette del duo sodale del regista. Ma il film lascia l'amara sensazione di salvarsi solo per il genio che c'è dietro, perché fosse stato diretto da chiunque altro sarebbe stata una ciofeca bocciatissima.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento williamdollace  @  03/12/2023 18:09:03
   6 / 10
Il sangue è la malta che unisce tutti i mattoni, così come l'attesa riempie tutti i giorni uguali. Il destino è la serie di scelte che ci lasciamo dietro, che abbiamo già compiuto. The killer risale il fiume delle circostanze e degli avvenimenti in un congegno perfetto. Tuttavia la perfezione di Fincher non è così stilosa come ci si aspettava, chiusa in una movimentazione meccanica e lucida, accesa da pochi concetti verbosi e non sprigionati come di solito direttamente dal suo cinema in movimento (Metz). Un giocattolo che si apre e che si chiude. Niente di più.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  25/11/2023 14:06:29
   7 / 10
Un assassino di professione e una storia di vendetta, entrambi elementi abbondantemente abusati nel mondo del cinema e che nel complesso non vedono in "The Killer" importanti variazioni sul tema. Però dietro la macchina da presa c'è Fincher, che il suo lavoro lo sa fare meglio di tanti altri, e ne esce un film estremamente metodico come il suo protagonista, preciso, dilatato, assolutamente raffinato ma in grado di dare degli scossoni allo spettatore quando è il momento di risollevare il ritmo (vedi la parte in Florida).
Con "The Killer" Fincher non ci racconta nulla di nuovo, ma lo fa bene e con la sua solita classe.

Manticora  @  24/11/2023 21:18:34
   8 / 10
Mi sà che un pò di gente che ha commentato inutilmente questo film debba ripassarsi la filmografia di Fincher senza contare anche un pò di storia del cinema. Fincher non è perfetto, ma ogni suo film perfino i più sopravvalutati riesce sempre a mostrare fondamentalmente a cosa porta la natura umana, nel bene e soprattutto nel male. Ma è cosa che fanno tutti i film, chi meglio, chi peggio. The killer mostra la natura del suddetto, un tizio anonimo, noioso, che parla da solo, si controlla le pulsazioni, usa delle regole come un mantra e ovviamente ad un certo punto sbraca fallendo l'omicidio del bersaglio, con relative conseguenze.
Tutto qui? Non credo, perchè la storia affronta le dinamiche e le conseguenze del killer, che è un signor nessuno, di cui non sappiamo il nome, ma ne vediamo stampati a decine su passaporti, patenti e altri documenti. Fincher fa un film d'azione, come Fincher sa fare. Punto. Non vi piace il monologo del killer metodico, ossessivo e costante? Problemi vostri, non è Mission impossible o 007 è un killer. Che dipana la matassa di chi lo vuole morto, per evitare di continuare a vivere guardandosi sempre alle spalle, una vita impossibile, anche per un freddo, metodico e sociopatico della sua forma.
Uccide, anche chi sembra non essere coinvolto, ma d'altronde è un killer, non un monaco di clausura, le sue motivazioni sono la sua forza. Ottima colonna sonora, montaggio regia e tutto il resto. Fasbender oramai a suo agio in qualsiasi ruolo, riesce al solito a essere il personaggio, e non è poco. Alla fine mi sta più simpatico anche se è un killer, lo scontro con il bestione con il cane è da manuale, perfettamente coreografato.
"Quindi siamo apposto così?"

TheLegend  @  22/11/2023 00:58:19
   7 / 10
Nulla di originale ma ben diretto e costruito.

markos  @  20/11/2023 12:33:36
   7 / 10
A me non è dispiaciuto. Si lascia guardare senza stancare.

EddieVedder70  @  19/11/2023 15:54:33
   8 / 10
La fredda cronaca. Non aspettatevi effetti speciali, colpo di scena, jump scare o altro di memorabile. Qui Fincher si applica alla messa in scena di una noir tratto da un racconto (credo un fumetto) che ha un incipit (che gli permette di autocitare "fight club") e una naturale evoluzione conseguenza di quei primi 20 min. Il protagonista è metodico, pulito, ordinato, freddo, auto educato a non avere emozioni, privo di empatia .... e questa è la sua storia, vista esclusivamente dalla sua prospettiva. Assodato questo aspetto è inutile commentare il film dicendo che è "freddo", perchè questo è quello che vuole essere: ordinato, preciso, pulito, privo di emozioni, calcolatore. Fassbender, anzi la sua voce narrante (espediente che a me comunque piace), ci accompagna in modo quasi invasivo, ma senza commentare, senza influenzare .... è un "mantra" per se stesso, che scandisce le azioni, che non critica, non riflette nulla. Ad ogni capitolo un esecuzione (o preparazione ad un'esecuzione), in mezzo paranoia metodica, non fastidiosa. Non siamo di fronte ad un killer autistico, ma ad un professionista, tanto dedito al lavoro da non permettersi altro che rigore. La cura del dettaglio, la precisione si riflettono anche nella regia, nella messa in scena, nel montaggio, nella fotografia. "The Killer" è Fincher, nella sua forma rigorosa, priva di manierismi, di retorica, di esibizione. Quanto mi manca la terza, quarta, quinta stagione di "Mindhunter". Una citazione lo meritano la solita perfetta Tilda Switon in un brevissimo cameo dove si permette di degustare del rarissimo Brora Whisky, la solita perfetta colonna sonora curata da Reznor/Atticus e la musica degli The Smiths. Alcune sequenze sono perfette

Goldust  @  14/11/2023 09:23:56
   7½ / 10
Una piccola variazione sul genere caro a Fincher, che mette in scena un revenge movie glaciale e straordinariamente orchestrato, continuamente contrappuntato dai pensieri del suo solitario protagonista intento a ripetere a sè stesso, a mo' di mantra, tutte le fasi del suo diabolico piano. Fassbender ne è l'alfiere magnetico e non c'è inquadratura in cui manchi dallo schermo. Per gli amanti del regista un altro lavoro da non lasciarsi scappare al quale manca un solo tassello per distinguersi dalla sua produzione media ( ma avercene di pellicole così ): un finale con più sprint.

stratoZ  @  13/11/2023 16:02:40
   6½ / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Dal nuovo Fincher con interpreti che ritengo d'altissimo livello come Fassbender e la Swinton mi aspettavo parecchio di più, anche dopo i primi splendidi venti minuti le mie aspettative erano più alte, invece purtroppo il film al momento della cosiddetta svolta prende una piega troppo convenzionale, il soggetto in questione, quello del killer che dopo il fallimento di una missione gli vengono voltate le spalle dalla stessa organizzazione per cui lavora, con conseguente vendetta è un modello già visto e rivisto, più tipico dello spionaggio e del poliziesco magari, oppure del caper movie con i banditi che tradiscono il protagonista e lui cercherà la sua vendetta, insomma purtroppo il film deve portarsi questa palla al piede di avere fondamentalmente un soggetto e la conseguente sceneggiatura troppo inflazionati, devo ammettere, per essere anche riduttivo ma non voglio mettere a paragone i prodotti in questione, che mi ha dato un po' di "film con Liam Neeson" vibes, col protagonista contro tutti che pian piano scala la piramide fino ad arrivare al capo per la resa dei conti, e fondamentalmente lo fa con gli stessi metodi perché non riesce ad inventarsi nulla di nuovo.

Ecco dopo essere stato un po' cattivo sull'aspetto narrativo questa è la parte in cui ammetto la grandezza della messa in scena, che è quella che mi permette di dare un voto che alla fine è positivo, ho già citato i primi venti minuti, con le descrizioni minuziose del killer, una regia molto ispirata e lì di forte dinamismo che riesce ad ottenere un crescendo di tensione che arriva al culmine prima dello sparo, allo stesso tempo tramite altri dettagli tra cui il voice over del protagonista infarcito di dialoghi nichilisti riesce a tratteggiare la personalità fredda, spietata e professionale del killer, e qui Fassbender è grande, poco da dire, anche nei silenzi, nei gesti minuziosi alla ricerca di una maniacale perfezione per la riuscita del piano, ma in fondo il fallimento della missione mostra come anche un killer così preciso è comunque un umano.

Nel resto del film il ritmo rallenta, ma penso sia un bene, quantomeno nell'esecuzione degli omicidi non si assiste ai soliti cliché di questa tipologia di film, mi vengono in mente scene di massa in cui il protagonista se la cava per miracolo o robe simili, quanto invece Fincher preferisce lasciare comunque spazio alle potenziali vittime per dettare le loro motivazioni, esponendo spesso qualche dialogo interessante sulla professionalità, gli interessi, le gerarchie di quel mondo, arrivando al confronto col personaggio interpretato dalla Swinton che ritengo un momento di alta recitazione tra due giganti del cinema contemporaneo.

Validissima anche la fotografia, fredda come il carattere di cui mostra le gesta, prevalentemente notturna e con quelle sfumature di verdognolo un po' futuriste un po' da luci di metropoli che ormai vengono interpretate come dessero un segno d'alienazione.

Anche la colonna sonora è niente male, tra i pezzi diegetici, come quelli degli Smiths tanto amati dal protagonista, scelta non casuale e un elegante accompagnamento per i momenti clou.

Alla fine non si può dire che The Killer sia confezionato male, anzi, ma purtroppo Fincher - di certo non da questo film ma da anni - viaggia su binari sicuri, pur con una regia solida non rischia mai narrativamente e probabilmente accontenta un po' troppo la produzione Netflix e un po' troppo poco la sua arte.

Ned Merrill  @  13/11/2023 12:05:23
   6 / 10
forse qualcuno ricorda il "beau geste" di George Clooney che, già residente in Italia, mosso a commozione dal sisma dell'Aquila, decise di dare il proprio contributo di artista producendo un'opera i cui incassi sarebbero stati devoluti alla causa dei terremotati; il risultato - "The American" - fu un film stroncato dalla critica (quindi interessante già solo per questo), ma che dal punto di vista squisitamente stilistico offriva diversi momenti apprezzabili dai cultori del concetto di "cinema cinema" ... "The Killer" si muove sullo stesso crinale ... premesso che preferisco il David Fincher di "The Game" e "The Social Club" a quello considerato classico di "Seven" e "Fight Club", probabilmente "The Killer " è uno di quei rari casi in cui tutte le opinioni sono ammissibili e davvero stavolta dipende dai gusti ... a mio avviso il film merita la sufficienza ... si tratta di un sicario-movie che mette in scena un perenne primo piano del protagonista M. Fassbender al massimo della sua forma esteriore (come fu per G. Clooney), per un racconto glaciale, anestetizzato, senz'anima, inconcludente, privo di qualsiasi significato, che non lancia messaggi, non serve a nulla pertanto, ed è qui che mi pare di ravvisare la sua forza, perfetto per questi tempi sciagurati e di cui, per paradosso - come accaduto per "The American" - qualcosa resterà ... i due titoli vanno gemellati (con un centesimo di voto in più per "The American" grazie alle sublimi ambientazioni abruzzesi) – VOTO: 6=

federicoM  @  12/11/2023 23:01:48
   4½ / 10
Fincher è uno dei miei registi preferiti. Questo non sembra, anzi mi rifiuto di pensare che sia un suo film.
Noioso, verboso e vuoto.
Vuoto nel senso che non c'è una sceneggiatura, che si può riassumere in due righe e non torna nemmeno tanto.
Il resto sono due ore di filosofeggiamenti del protagonista, lui che si sposta da un aeroporto all'altro, che si cambia, che pedina qualcuno. Sarebbe interessante contare le sue identità perchè ogni volta paga con una carta o presenta un documento di identità diverso.E Fincher ci tiene proprio a farcele vedere queste cose.
I dialoghi o meglio i monologhi perchè il killer non dialoga con le altre persone, quindi anche loro fanno monologhi, sono fini a se stessi e non danno alcuna informazione per la storia, zero.
La fotografia non è uniforme e dà una patina di plasticoso ed artificiale al film.
In tutto questo in mezzo al film, forse per svegliare lo spettatore, FIncher piazza direttamente dall'universo Marvel una s*****ttata fra il killer e Juggernaut.

VincVega  @  12/11/2023 11:10:18
   7 / 10
Si parte subito alla grande con dei velocissimi titoli di testa, poi c'è un lungo prologo nell'introdurre con nichilismo il freddo protagonista, i suoi ritmi e la sua missione. Una pellicola magnetica e coinvolgente (tratta da una graphic novel), che avanza lentamente e allo stesso tempo velocemente. Fincher riesce a regalare dettagli, le continue accortezze quotidiane del killer senza nome dopo i problemi avvenuti sono delle piccole chicche. Bene i dialoghi e i monologhi interiori, la sceneggiatura, per quanto non si possa dire ordinaria in tutto e per tutto, non è originalissima, venendo elevata dalla regia sempre eccezionale di Fincher e dal montaggio di alto livello. Colonna sonora ottima (Trent Reznor, Atticus Ross, The Smiths, Portishead). Non mi ha soddisfatto il finale, poco incisivo, lo avrei preferito più cattivo. "The Killer" sicuramente non è tra le pellicole migliori di Fincher, ma nella sua filmografia ci può stare benissimo.

Comunque mi è capitato di vedere dei commenti in cui si accenna che ad alcune persone la pellicola ha annoiato. Purtroppo ora lo spettatore medio ha una soglia di attenzione molto bassa, gli scadenti film Marvel e prodotti pessimi come l'ultima trilogia di Star Wars hanno fatto grossi danni.

alberto1234  @  12/11/2023 10:54:12
   5 / 10
Chi ha visto il film e conosce fincher sa che non e' un fincher. Una noia dall' inizio alla fine. Non ho capito che tipo di film sia. Unica cosa bella e' la faccia di stupore di Tilda Swinton ad un cereto punto del film. Il resto non so cosa sia. Fassbender bravo ma utilizzato male, colonna sonora assente, fotografia inesistente.

Hyogonosuke  @  12/11/2023 03:33:35
   5 / 10
Bello il clima generale del film, la fotografia e le musiche.
La struttura c'e', quello che manca a questo film sono i dettagli e le incongruenze, una su tutte il continuo fare l'opposto del mantra che il protagonista si ripete costantemente.
Spietato con tutti, anche con chi veramente non sa niente dell'accaduto, e poi con chi e' il vero mandante (e che comunque acconsente alla ritorsione) e' alla magnanimo.

BigHatLogan91  @  11/11/2023 17:24:08
   7 / 10
Regia, montaggio e fotografia notevoli. David Fincher in questo è una garanzia. Peccato solo per la sceneggiatura banale.

Mauro@Lanari  @  11/11/2023 16:29:40
   5½ / 10
Cosa s'intende per "l'Hitchcock della sua generazione"? La scena d'apertura è "Rear Window" in controcampo: l'assassino è il voyeur, non la vittima. Sir Alfred ha mai girato un revenge movie? I suoi sicari sono mai stati contraddistinti da un pistolotto ininterrotto, un logorroico monologo, perle di presunta saggezza pontificate in voice over ed equamente suddivise tr'aforismi fumettistici e mantra? In "Se7en" ricordo un solo aforisma, la citazione d'Hemingway pronunciata da Freeman com'explicit del film. In "Fight Club" Norton era l'io narrante ma non un "Nietzsche col silenziatore" (Leonardo Gandini). Quanta credibilità professionale avrebbero questo killer ch'osserva i suoi bersagli con luci acces'e tende aperte o gl'altri contractor che lasciano in vita la sua compagna? È dell'odierna generazione giusto perché il protagonista compra su Amazon e un personaggio gioc'a Wordle? Fincher è come Fassbender: "prende bene la mira ma non fa centro" (Serena Nannelli). E perde il confronto pure coi travestimenti di De Palma, gl'inseguimenti di Friedkin, uno qualsiasi dei due "The Jackal". "L'esecuzione è tutto", la tagline del film, gli si ritorce contro.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  11/11/2023 07:39:28
   7 / 10
Buon thriller, che mon ti fa strappare i capelli ma che non ha nemmeno particolari difetti. Bellissima la scena iniziale, bellissimo il combattimento in Florida (perché Fincher resta comunque uno che sa fare benissimo il proprio mestiere), ma a parte questo i sussulti sono meno di quanto ci si sarebbe potuto aspettare da un film simile.

Peccato poi per il finale anticlimatico, che contribuisce molto alla sensazione generale di incompiutezza.

Ma comunque un Fincher "normale" resta un bel vedere rispetto alla media che c'è in giro.

Elfo Scuro  @  11/11/2023 04:30:45
   7½ / 10
Ormai quando si mettono sulla stessa linea creativa di Fincher il genere thriller e un killer il risultato è ovvio. Meno ovvio è l'approccio che l'ormai navigato regista può adoperare per mettere in mostra le sue idee. In questo caso partendo da un improbabile passo falso di un professionista, davvero meticoloso nell'uccidere, si svolge la trama di questa vendetta che per capitoli e monologhi mette nel dettaglio ogni singolo aspetto della vita e approccio al lavoro di esso. Fassbender offre una prova algida, come è degno che si rispetti, interpretando come un orologio svizzero il personaggio. Altra grande menzione va alla solita Tilda Swinton che regala un bellissimo monologo con la sua killer professionista. Un thriller pulito, elegante, diretto con mano presente in ogni singola azione. Ormai Fincher è diventato l'Hitchcock della sua generazione per quanto riguarda il thriller.

Vegetable man  @  05/11/2023 00:20:05
   5½ / 10
Piacevole per alcuni tratti (soprattutto la sequenza iniziale) quest'opera di Fincher finisce per deludere ampiamente. Troppo lineare, troppo inconsistente la sceneggiatura, anche a fronte di una bella regia. Il motore dell'azione si basa poi su un'equivoco di fondo (vedi spoiler)

Cosa voleva trasmetterci Fincher con questo film, a parte l'estenuante fatica di cambiare paese, identità, etc. continuamente?

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  03/10/2023 17:08:40
   7 / 10
The Killer di Fincher è un film poco appariscente per chi è abituato agli sbalzi ipercinetici del regista. La parte iniziale descrive, senza identificarlo con un nome, le gesta di un killer, soffermandosi maggiormente sui tempi di attesa prima di uccidere il suo obiettivo. Si esalta l'estrema freddezza dell'uomo, il suo essere estremamente metodico e preciso in cui riesce a calcolare tutte le possibili variabili. Il fallimento dell'obiettivo porta quindi alla destabilizzazione delle proprie ferree regole. Dal fallimento in poi assistiamo ad una caccia all'uomo tesa a risalire a coloro che lo vogliono morto, dai mandanti agli esecutori. Sicuramente nel momento in cui parte la caccia a chi lo vuole uccidere la narrazione innesca il pilota automatico, riproponendo il medesimo modus operandi. Però è un pilota automatico di classe e pur non essendo il miglio film di Fincher c'è abbastanza materia per vederlo.

Boromir  @  24/09/2023 00:27:22
   7 / 10
Basterebbero i primi venti minuti – un lungo e sapiente accumulo di dettagli visivi e sonori che cesellano la tensione attraverso il montaggio – per capire che ci troviamo in un universo filmico lontano anni luce da un John Wick qualsiasi. Michael Fassbender si conferma uno degli interpreti dell'imperscrutabilità per eccellenza, e il film che lo vede sicario senza nome gelido e felino si distingue per minimalismo e precisione clinica.
Tratto da una serie a fumetti The Killer di Matz e Luc Jacamon, il ritorno di David Fincher al thriller forse non carica di testosterone come ci si potrebbe immaginare, né aggiunge reale sostanza alla filmografia del regista (dopo Se7en e Zodiac, che altro si può dire di più e meglio sul tema?), ma riesce a creare suspense e a virare al sanguinolento quando (e quanto) necessario, depurando la narrazione di inutili appesantimenti emotivi.
Alle atmosfere già torbide del film – divinamente sposate alle musiche di Trent Reznor e dei The Smiths – non è estraneo pure l'utilizzo ambiguo dei product placement, che convertono la più canonica struttura videoludica in scalata della catena alimentare, dai bassifondi agli ambienti fastosi di corporazioni che dettano le regole e i limiti del gusto e del nuovo stile di vita americano. Non lontano (anche se non superiore) agli acuti del regista americano.

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