Questa č la storia di un uomo in caduta libera. Sulla strada verso la redenzione, l'oscuritŕ illumina la sua via. In comunicazione con la vita nell'aldilŕ, Uxbal č un eroe tragico e padre di due figli che sente il pericolo della morte, lotta contro una realtŕ corrotta e un destino che lavora contro di lui per perdonare, per amare e per sempre.
Sei un blogger e vuoi inserire un riferimento a questo film nel tuo blog? Ti basta fare un copia/incolla del codice che trovi nel campo Codice per inserire il box che vedi qui sotto ;-)
In una Barcellona cupa e tumultuosa Uxbal (splendidamente interpretato da Javier Bardem) vive ai margini, svolgendo attività che sconfinano spesso in una pericolosa illegalità.
Ma tutto è finalizzato, con assoluto altruismo, all'ottenimento di un'esistenza dignitosa per i due figli, così come ai tentativi di riavvicinamento ad una moglie psicotica che combina guai a non finire o ad assicurare un trattamento migliore agli immigrati africani o cinesi con i quali ha continuamente a che fare nei suoi loschi traffici.
Ma nonostante la continua lotta giornaliera per la sopravvivenza, sarà la vita stessa a mettere Uxbal all'angolo e a costringerlo ancora di più a cercare di sistemare le cose per il meglio.
Inarritu ci regala un altro splendido lavoro, caratterizzato come sempre da ritmi lenti ed estremamente intensi, in cui sono particolarmente significativi i silenzi e le atmosfere attorno ai protagonisti. Come nei suoi precedenti lavori (ricordiamo "Babel" (2006) o "21 Grammi - Il Peso Dell'Anima" (2003)) è la morte la presenza costante di tutta la storia, che si affaccia continuamente nell'esistenza di Uxbal e che sembra corteggiarlo in ogni situazione
Splendida fotografia che riesce a dare un senso di inquietudine allo spettatore dall'inizio alla fine della storia, così come la bella colonna sonora originale di Gustavo Santaolalla (già vincitore di due oscar, tra cui quello per la colonna sonora del già citato "Babel" (2006)).