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Barefoot Gen è lo sguardo di un bambino di fronte all'olocausto nucleare. Un evento traumatico che alza sensibilemnte l'asticella delle già durissime condizioni in tempo di guerra. I soldati ed i combattimenti sono lontani, ai margini di un quotidiano con poco cibo e stomaci vuoti e brontolanti. E' la guerra vista dai civili, dei bombardamenti a tappeto che nulla sono a confronto alla distruzione di decine di migliaia di vittime in pochi secondi. Un percorso non dissimile da Una tomba per le lucciole, am diversamente dal film film di Takahata dove si beveva il calice amaro fino in fondo, Barefoot gen anche di fronte allo strazio più cupo rimane sempre quel briciolo di speranza. La forza di andare sempre e comunque avanti. Scritto benissimo, tra leggerezza e tragedia.
Crudissimo film d'animazione giapponese realizzato da Masaki Mori nel 1983. La storia è molto interessante ed è sviluppata in modo crudelmente realistico, ricca di scene veramente disturbanti. Dal punto di vista estetico è realizzato naturalmente molto bene,come quasi tutte le animazioni giapponesi. Merita sicuramente una visione.
Hiroshima, 1945. La guerra avanza, il Giappone la sta perdendo. E come in tutti gli altri paesi in guerra gli abitanti vivono giorni di stenti, il cibo è il bene più prezioso. L'animazione è incentrata sul ritratto di una famiglia - genitori, due bimbi maschi e una femmina in arrivo - in quei giorni. La popolazione si stupisce di come, diversamente da altri centri popolosi giapponesi, la città non sia stata ancora bombardata. Si susseguono senza sosta gli allarmi anti-aerei ma sono sempre voli di ricognizione. Finchè, in un bel giorno terso e limpido, appare nei cieli di Hiroshima il puntino luminoso del B-29 Enola Gay che ha come obiettivo il rilascio sulla città della prima bomba atomica.
La storia rappresentata è di quelle che fanno terrore. La sua descrizione, le situazioni del post-atomica immediato sono agghiaccianti. Non si può far altro che guardare e apprendere quel che non si conosceva o che si è dimenticato o che non si voleva sapere. E non è una favoletta ricamata, è tristemente realista in quanto è un documento autobiografico dell'autore del manga. Vale sicuramente la pena di vedere questo cartone storico, certo non vi aspettate però mirabilie dal punto di vista dei disegni.
Non riesco a non dare 10. Fottutamente realista malgrado si tratti di un lungometraggio animato. Estremamente delicato e poetico. La sequenza dell'esplosione della bomba atomica da i brividi...