Che direzione avranno preso le vite di Carlo e di Giulia, indimenticabili protagonisti de "L'ultimo bacio"? Tornano gli ex trentenni protagonisti della storia di tutte le storie d'amore alle prese con gli intrecci di amore e amicizia che il destino ha loro riservato.
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La qualità di questo film è lampante fin dai titoli di testa che, come pure quelli di coda, sembrano fatti con Power Point. Che diamine, con tutti quei soldi a disposizione!! Per quanto riguarda la storia, poi, è il caso di aprire una parentesi più ampia: le storie sono tutte molto interessanti, se analizzate sulla carta; Muccino, però, ha il potere di esasperare tutto, anche quando non ce n'è affatto ragione, cosicché il risultato finale sembra un labirinto di intrecci in cui i personaggi vagano come proiettili impazziti, abbandonati all'irrazionalità più completa, in cerca di qualcosa su cui schiantarsi. Ma sono davvero questi i quarantenni di oggi? E' corretta l'analisi di questo film che, come ha detto il regista, vuole essere il ritratto di una generazione e, più in generale, una mappa moderna dei sentimenti? Io non credo proprio. Alla fine della visione - che, tra l'altro, dura parecchio per un film di questo genere - ci si ritrova esausti e stressati. Restano, comunque, le ottime prove d'attore di Pierfrancesco Favino e Sabrina Impacciatore, mentre sarebbe meglio stendere un velo pietoso su Vittoria Puccini, probabilmente più adatta alla televisione che al grande schermo.