Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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E' un film che toglie il fiato, ma credo sia approssimativo giudicarlo "la rivoluzione del cinema". Le vere rivoluzioni del cinema avvennero negli anni 70 con la New Hollywood e devo dire che, seppur solo a livello tecnologico i mezzi proposti da Cameron non abbiano precedenti, l'affollamento mediatico ha fatto si che su questo film si creasse un'aspettativa stratosferica e un'attenzione maniacale. Visto in 3D proprio come veniva consigliato non ho potuto fare a meno di notare il livello di spettacolarità che raggiunge. Cameron è un visionario che ha riempito la gioia dei nostri occhi con immagini maestodontiche (e chissà che magari un giorno si renderanno conto che oltre al 3D sarebbe anche sensato spendere qualche soldino in Italia per sale Imax), ma in fondo tutta quella gente in sala mi ha fatto riflettere. Ma possibile che aspettino soltanto i grandi fenomeni mediatici per andare al cinema? Poi magari Alice in Wonderland di Tim Burton passa inossservato perchè sfortunatamente ritrovatosi sulla scia distruttiva di Avatar. Altra considerazione: Cameron ha portato una ventata d'aria fresca, è un innovatore visionario, connubio miracoloso e così raro oggi, ma ogni tanto sarebbe giusto dare anche merito ad altre persone che sono dietro al suo nome e passano letteralmente inosservate. Di Cameron parlano tutti ma se vi fermate un secondo in sala sui titoli di coda anzichè uscire subito, scoprirete un mondo che Pandora in proporzione non raggiungerà mai.