Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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e come fa a non esserlo? se lo è diventato anche titanic - film pessimo, tra l'altro - come fa a non diventarlo questo? cameron, tecnicamente, ci sa fare. se gli dài duemila miliardi di dollari, lui sa farti, tecnicamente, l'inimmaginabile. tanto di cappello. bravo, ruffiano, e con tanto tempo da buttare, insieme ai soldi, nella raccolta differenziata.
sa anche quali sono i temi che più entusiasmano i comuni mortali. e ci sguazza. non concepisce una sceneggiatura senza enfasi - al pari dei tanti irritanti effetti speciali.
passo al mio commento personale. Il film, come detto da molti, riprende una sceneggiatura già sfruttata - e spesso male - da altri. impossibile, poi, non sporcarsi di retorica in una trama come questa. per chi ci inciampa, figuriamoci per chi la sceglie. e allora, il film, che assomiglia a tanti altri, assomiglia soprattutto ad un film di cameron. con la storia di amore impossibile. una donna promessa ad un altro e che poi si innamora di un alieno. alieno in quanto uomo qui, in quanto poraccio, fuori dalla "pandora" nobiliare (dawson) in titanic. il principe azzurro di avatar potrebbe essere benissimo il di caprio di titanic, e quando jake, non jack, accompagna per mano la nàvi dagli occhi lunari alla fine del discorso, quanti di voi hanno pensato alla scena in cui jack, non jake, accompagna la biondona rose a poppa (lui, che di poppe si intende)? e la musica, le prime note non ricordano forse il tormentone di titanic? ( nei titoli di coda sembra di sentire anche la canadese) aggiungo che la storia, anche in avatar come in titanic, ruota solo attorno alle figure di un lui e lei. e del cattivo che li divide. qui è il colonnello, lì era il cornuto.
un colonnello poi risibile più che ridicolo. la scena in cui esce senza respirare per sparare tutti i colpi in canna è spettacolare per quanto è grottesca. i dialoghi poi, dimostrano che cameron è uno di quei robot usati dal colonnello per muoversi. tanta tecnica, zero cervello.
veniamo allo sviluppo.
tempo di metterci gli occhiali, e già l'ex marine è in viaggio per non si sa dove. ( è uno spettacolo togliersi gli occhiali per vedere tutti quelli in sala, seduti come quello di week end con il morto). tempo di capire che c.azzo c'entra con la missione della weaver e l'ex marine è già in viaggio per non si sa dove. tempo di seguirlo mentre si imbatte in creature strane, e già spunta la gatta blu che prova a conficcargli un bel dardo, ma non ancora quello di cupido. ci ripensa. e lo salva. lo salva perché è un bambino. dice che quegli animali che ha ucciso per salvarlo non dovevano morire, tanto meno per uno che invece merita di morire. alla domanda di lui, che è anche la nostra, allora che c.azzo mi hai salvato a fare, lei risponde di nuovo che è un bambino. complimenti.
poi lo porta nel villaggio. lì decidono di ammazzarlo. anzi no. dato che lui è un ex marine, e quindi non uno scienziato, un vaso pieno, decidono di insegnargli tutto della loro cultura. gatta dallo sguardo lunare, pensaci tu. Il motivo di tutto questo? boh.
poi, vola su quest'uccello, vola sull'altro, tra un discorso del miglior balboa e un die hard su pandora, eccoci alla fine.
filmetto di serie b con grandi effetti speciali. ma è questo che vuole la gente, e big jim lo sa. per questo il mio voto è dieci, perché è riuscito, di nuovo, nell'intento.