Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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"Avatar" segna con ogni probabilità l'apertura del Cinema del futuro basato su nuove tecniche (quella del 3D) creando una sorta di "solco" virtuale dalle pellicole precedenti che si facevano apprezzare senza l'uso dei fatidici (e alquanto imbarazzanti) occhialini da sole che venduti nel pacchetto "Avatar" al Cinema mandano inoltre in tilt i portafogli della massa spettatrice; su questa scia giocoforza assisteremo ad altre pellicole del genere, c'è poco da fare, è iniziata una nuova Era Cinematografica e tutti in modo pressoché meccanico ne faranno parte…
"Avatar" mediaticamente sublimato da pubblicità ed interviste (specie alla regia) ha indubbiamente sfondato ai botteghini ma dopo la visione, escludendo i pareri soggettivi dei non esperti e dei bambini, il tutto risulterà essere un vero bluff. Le crepe si notano (anche senza occhialini) dalla sceneggiatura che grida allo scandalo, insomma "Avatar" presenta una trama non troppo lontana (ma nel complesso sicuramente inferiore) da quelle della "Walt Disney" con una lineare e troppo schematica presentazione dei fatti con il solito "eroico" buono aiutato e contrastato dal solito antagonista e dal "bavoso" "cattivo" (un vecchio capitano dei marines palestrato e sfregiato…); le dinamiche frivole propongono i soliti giri con il protagonista che si allea con altri giocando a detrimento della sua vecchia compagnia; ma che originalità! Oltre la "narrazione" da criticare in modo roboante la durata del film (due ore e quaranta) fatte di ripetitività, in pratica pellicola estremamente prolissa che gioca in modo continuo esclusivamente sull'effetto visivo.
Aprendo a questo punto una chiacchierata circa il 3D c'è da dire che questa tecnica seppur enfatizzando il film e rendendolo indubbiamente spettacolare e fastoso serve a ben poco nell'egemonia totale del lavoro, non bastano scenari esplosivi ed immensi (ma dopotutto nemmeno immensamente originali) a rendere il tutto magnifico, ogni film degno di alta votazione deve rispettare determinati, precisi, indiscutibili canoni come quelli della sceneggiatura, degli attori e così via.
"Avatar" poi si perde in un incredibile vortice di retorica, i dialoghi elementari completano il modesto quadro, James Cameron poi propone attori molto convenzionali che recitano malissimo, ed è forse questa la fotografia del film, troppa superficialità nel contenuto, si gioca ( e si perde) solo su un panegirico visivo di "melodici" scenari accompagnati da qualche scene pomposa che col tempo sarà dimenticata.
"Avatar" a tratti storiella Disney a tratti indigeribile baldoria di colori, luci e scenografia non soddisfa il palato di marchiati cinefili che hanno visto le varie (e forse inopportune) evoluzioni del Cinema che hanno portato indubbie novità ma spesse volte inadatte e superflue…