atm - trappola mortale regia di David Brooks Canada, USA 2012
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atm - trappola mortale (2012)

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locandina del film ATM - TRAPPOLA MORTALE

Titolo Originale: ATM

RegiaDavid Brooks

InterpretiEve, Josh Peck, Brian Geraghty, Steve Nagribianko, Will Woytowich, Aaron Hughes, Glenn Thompson, Robert Huculak

Durata: h 1.30
NazionalitàCanada, USA 2012
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 2012

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Trama del film Atm - trappola mortale

Dopo la festa di Natale aziendale, la prima uscita romantica di David Hargrove ed Emily Brandt, coppia formatasi quella sera stessa, prende una piega inaspettata quando il loro collega Corey chiede di essere accompagnato al bancomat per un prelievo. Quella che doveva essere una transazione di routine si trasforma in una feroce lotta per la sopravvivenza quando all'ingresso della cabina appare uno sconosciuto. Con le temperature invernali ormai sotto lo zero e l'alba ancora lontana, sono costretti a subire il gioco sadico dell'uomo.

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Voto Visitatori:   4,36 / 10 (83 voti)4,36Grafico
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Voti e commenti su Atm - trappola mortale, 83 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

alex94  @  18/06/2014 17:51:34
   6 / 10
Thriller poco originale ma tutto sommato guardabile.
La trama è assurda e molto, molto banale e la tensione è completamente assente, nella media invece la regia e la recitazione che non brillano ma non fanno poi neanche così schifo.
Insomma alla fine è un filmetto senza pretese che non annoia e che se preso per il verso giusto riesce anche a divertire.

4 risposte al commento
Ultima risposta 18/06/2014 18.24.01
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-Uskebasi-  @  14/03/2014 02:43:45
   5 / 10
COMMENTO SPOILEROSO

E' un discreto thriller fino al preciso momento della parabola dell'uomo sfigato, da lì in poi cade in picchiata e non si riesce a salvare quasi niente. Non ho capito se il regista vuole farci credere che il ragazzo sia considerato il colpevole, spero vivamente di no. Che sia inizialmente arrestato si, ok; che il vero colpevole non può essere identificato si, ok; ma che la polizia creda che non ci sia nessuno fuori e che abbia fatto tutto il biondo sarebbe veramente un infortunio gravissimo di professionalità e di sanità mentale.
Comunque, il 65% di ATM si lascia guardare tranquillamente ed è oltre la sufficienza, con una menzione speciale per i dialoghi nella prima parte che sono tra i più naturali che abbia mai sentito. Poi arriva il momento della parabola che segna il declino inesorabile del film.
Perché c'è uno sfigato. C'è un uomo proprio sfortunato.
E' un custode, con una normale vita e una buona famiglia, ma è sfigato. Quest'uomo stesara è morto, lottando, in silenzio. E' morto senza sapere il motivo. Se lo avesse saputo, avrebbe maledetto un solo giorno della sua vita. Non oggi che è il giorno della sua morte, avrebbe maledetto il giorno di una settimana prima, quello in cui si è recato con la famiglia in giro per i negozi a fare i regali di Natale. Oltre a quelli ha deciso di comprarsi un nuovo giaccone. La moglie gli aveva detto: "Amore, te lo regalo io. Lo scarterai a Natale." ma lui aveva risposto: "No piccola... costa troppo. E poi voglio che il tuo regalo sia una sorpresa per me. Lo prendo adesso". E così l'uomo comprò il giacconne, che grazie al suo pelo lo scaldò per ben 7 dì.
Ma stasera quell'uomo, che aveva speso molti soldi per i generosi regali da consegnare a natale, ha deciso di passare al bancomat per ritirare qualche spicciolo prima di andare al lavoro.
Proprio nel bancomat dove un assassino cercava di uccidere tre persone.
Proprio nel bancomat dove un assassino cercava di uccidere tre persone, e aveva indossato il suo stesso giaccone.
Lo sfortunato uomo per fretta ha un'ulteriore sfortunata scelta, quella di aprire la porta con impeto, decisamente più impeto del naturale. Così le tre potenziali vittime lo attaccano. Lui cerca disperatamente di difendersi, combatte con onore ma... non c'è niente da fare.
Muore senza sapere il motivo. Se solo lo avesse saputo avrebbe maledetto quel giorno... ma non lo sa.
Nella lotta e negli ultimi istanti può solo presumere, domandarsi il perché, e arriva alla conclusione che quel qui pro quo sia dovuto al suo ingresso impetuoso.
"Questi poveri ragazzi avranno creduto che li volessi derubare!" pensa
"E' tutta colpa mia! E perché sono entrato con il cappuccio..."
E così lo sfortunato uomo morì, al tepore del suo giaccone col pelo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 14/03/2014 13.36.51
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sossio92  @  06/09/2013 12:22:57
   5 / 10
il voto è questo giusto perchè non mi ha annoiato , ma mi ha fatto inca**are a morte , è inverosimile su molti aspetti , cioè dai , in altri film ci son piccole cose che ti fanno pensare : beh non poteva proprio fuggire , ma in questo mannaggia veramente bastava un'intelligenza media e buone gambe per poter scappare , e invece nada ... ok che è un film , però un pò di logica ci vuole .

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Ultima risposta 09/09/2013 21.10.05
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Jolly Roger  @  20/03/2013 13:31:12
   5 / 10
film difficile da votare, questo ATM!

La situazione dei tre protagonisti bloccati in un bancomat da uno psicopatico è abbastanza angosciante, il ritmo del film, soprattutto nella prima parte, è molto buono. Non si rischia di annoiarsi...
Il film è abbastanza coinvolgente. La cosa lo rende tale, è il repentino tramutarsi di una situazione assolutamente normale e quotidiana come il prelievo ad un bancomat (beh, non proprio quotidiana dai!) in una situazione di pericolo di morte. La disturbante idea che ciascuno di noi, immerso nella propria routine quotidiana, possa cadere nella rete di un pazzo assassino, all'improvviso e senza alcuna colpa,

Tuttavia, il film nella seconda parte letteralmente crolla, come un castello di sabbia. La spiegazione che si ha nel finale è talmente assurda che ti porta a riconsiderare, in negativo, tutto ciò che hai visto fino a quel punto. E' semplicemente una storia impossibile. Campato per aria.

Leggo in un commento precedente che lo script di ATM è dello stesso autore dell'ottimo "Buried - sepolto vivo". Il quale deve effettivamente avere una fobia, quella di essere intrappolato in un luogo chiuso. Comunque se questo trend discendente verrà riconfermato, mi aspetto che il suo prossimo script narri le orrorifiche tribolazioni di Gustavo, pensionato misogino, rinchiuso a chiave nel ces.so dalla sua badante.
ATM non è comunque da buttar via, si lascia vedere ed è ben realizzato, peccato, appunto, per la storia, che non funziona per niente, vero punto debole del film.

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Ultima risposta 24/03/2013 15.03.08
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  05/01/2013 01:13:11
   5 / 10
Atm all'inizio sembra bello, gode infatti di un'ottima fotografia e gli attori sembrano adatti nel loro ruolo.Tuttavia con lo svolgimento capisci che l'idea del regista è assolutamente assurda e appare inverosimile agli occhi dello spettatore : come può il piano di un assassino essere così perfetto?
Perché i protagonisti sono così sfortunati? Ci viene data una spiegazione sulla psicologia del killer ? Ci viene detto chi è?
Ecco quello che vi voglio dire in poche parole è che ATm risente di una trama incosistente,di un epilogo insoddisfacente, ci sono troppe forzature, troppe cose buttate lì senza spiegare nulla, qualche tentativo di far saltare della poltrona e niente più.
Rimane una recitazione carina (ma non stupefacente),qualche dialogo interessante e certi momenti di paura/tensione (concentrati un po' nello svolgimento) che comunque non riescono a creare la giusta inquietudine degna di un horror.
C'è da dire che il ritmo narrativo non è malaccio,si lascia seguire e per chi non ha pretese si può anche vedere.Il punto è che questo film,come moltri altri, non aggiunge nulla al cinema horror e presenta tutte quelle banalità/assurdità che finiscono solo per irritare e stufare.
Non merita 1 ma neanche la sufficenza.La vostra media è un po ' bassina,sinceramente io gli darei 5,niente più.niente meno.

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Ultima risposta 18/02/2013 16.40.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  29/12/2012 17:47:21
   5 / 10
Meno male che non ho più una lira nemmeno per piangere.
Almeno son tranquillo che la terribile esperienza vissuta dai 3 ragazzi di Atm non potrà mai capitarmi o almeno non nell'immediato.
Con questa tranquillità mi sono approcciato a questo particolare Bancomat Invasion convinto di trovarmi davanti una boiata senza precedenti.
E invece, miracolo, mi ritrovo per tutta la prima parte del film un più che discreto thrillerino dalla giusta atmosfera e mediamente originale, non foss'altro per l'ambientazione. Anche i dialoghi iniziali sono leggermente meglio del solito, insomma qualcuno che ha perso 5 minuti a scriverli c'è stato. L'uso degli spazi è ottimo, schematico e banale magari ma ottimo. Quell'assassino fermo lì tra la cabina del bancomat e la macchina intriga quanto basta, alcune riprese dall'altro sono davvero suggestive.
Poi nella seconda parte il disastro.
Premettendo che le interpretazioni dei 3 attori sono davvero al minimo sindacale, specie lei (paurosamente simile a Nicole Kidman in alcune inquadrature) che si ricorda di aver paura solo a comando, ci sono così tanti pastrocchi di sceneggiatura da dubitare della sanità mentale di chi l'ha scritta.
Ci si chiede più volte perchè i tre non scappino di corsa quando lui è dietro la cabina (tra l'altro lui NON corre mai), sembra che il mondo sia diventato un microcosmo per cui oltre la loro macchina non c'è più nulla, o si entra in auto o sei morto..
Ma tralasciando alcune situazioni davvero poco credibili si arriva al finale, una roba mai vista.

SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER-SPOILER

Cioè, ci vogliono far credere che il piano del maniaco sia perfetto???
Quelle immagini del circuito chiuso che dovrebbero incastrare il ragazzo sono le uniche? c'è un computer interno che ha fatto un montaggio di parte??
No, si dovrebbe vedere anche i tre che guardano per mezz'ora fuori (strano, un maniaco che guarda e parla con le sue future vittime tutto quel tempo), si dovrebbe vedere lui, PROPRIO LUI, il presunto maniaco (il ragazzo biondo intendo) che esce lasciando le sue vittime da sole per poi tornare FERITO. Si dovrebbe vedere il ragazzo moro che esce DA SOLO e torna addirittura mortalmente ferito, si dovrebbero vedere i due ragazzi che INSIEME uccidono quel malcapitato (ah, tra parentesi, anche la coincidenza che entrasse uno uguale al maniaco faceva parte del piano??), strano modo di cooperazione tra un assassino e una vittima. E mi fermo qua.
Na roba indegna, manco i peggiori inquirenti potrebbero dar colpa al ragazzo.
E quel fenomeno che è là fuori col cappuccio non è un genio ma un deficente.
E poi quel finale con lui là dentro a preparare chissà cos'altro, quale ulteriore diabolico piano.
Ma a chi fai paura????
Sei un ********, puoi diventare un genio solo con uno sceneggiatore di parte e sleale.
E comunque tenetevi i soldi sotto il materasso.
Oppure se vedete quell'assassino là fuorio mettetevi a far due chiacchiere e giocare a briscola finchè lui non si rompe le palle di andar via.
E prestatemi 300 euro.
Per uno.

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Ultima risposta 02/11/2014 09.34.57
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MaxN  @  27/06/2012 12:58:10
   4 / 10
Poteva andare peggio, molto peggio :D

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Ultima risposta 28/06/2012 10.24.43
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  25/06/2012 10:11:48
   5 / 10
Idea di partenza interessante, peccato che il successivo sviluppo sia davvero poco riuscito.
Attori per nulla convincenti e una sceneggiatura troppo ripetitiva non alimentano sicuramente la tensione e l'ansia che lo spettatore dovrebbe provare.
Operazione poco incisiva.

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Ultima risposta 25/06/2012 10.29.42
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m@ssì  @  15/06/2012 19:41:24
   6 / 10
Diciamo che sono favorevole a fare certi film claustrofobici in un solo luogo con pochi attori ( buried e stato il massimo) e in questo film un Po di ansia e suspence cmq sia la mette,di certo il luogo...il fatto che il film poteva durare 20 minuti era più credibile...tutto sommato si può guardare senza aspettarsi nulla

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Ultima risposta 09/01/2013 12.59.19
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alexhorror  @  05/03/2012 20:36:42
   4½ / 10
Per chi abita a Milano e dintorni la sigla Atm non può non rievocare, prima di tutto, la famigerata e disorganizzata azienda dei trasporti pubblici che costituisce già in sé un elemento orrorifico ed angosciante. Ma nonostante il possibile fraintendimento meneghino, Atm (sceneggiato da quel Chris Sparling che confezionò il gioiellino minimal "Buried") si riferisce agli sportelli bancomat e proprio lì infila il pericolo e la (poca,a dire il vero) tensione claustrofobica di turno. Al termine di un party aziendale David, Emily e Corey si mettono in macchina, diretti verso casa. Un languorino notturno assale però il giocherellone Corey, che convince i colleghi a fermarsi per una pizza, previa sosta al bancomat per recuperare qualche contante.
La scelta ricade su uno sportello (toh và!) isolato e inquietante, una cabina a vetri nel mezzo di un parcheggio deserto, oasi monetaria nella terra di nessuno.
Tra un inconveniente e l'altro i tre ci impiegano un tempo improponibile per effettuare la semplice operazione e quando finalmente si accingono ad uscire dal gabbiotto, qualche metro davanti a loro si erge immobile un omone ("troppo grosso per essere un semplice barbone", fa notare David, senza alcuna base teorica comprovata) in cappottone oscurante, che sembra intenzionato ad attenderli.
E braccarli.
Da qui la trappola mortale del titolo, all'interno della quale i tre protagonisti dovranno inventarsi qualcosa per eludere l'appostamento malvagio. Ma chi è l'uomo? Cosa vuole? E perché pur essendo in tre vs uno, non trovano le palle per uscire e randellarlo?
Tutte domande lecite, ma le risposte sono e rimarranno un po' aleatorie.
La passione per l'horror minimalista non è semplicemente artistica, ma anche utilitaristica: budget nullo, poca azione, una location fissa. Ma al contrario di "Buried", dove l'ansia era densa e il cinismo dilagante, "Atm" lascia a desiderare e i pur risicati 75 minuti passano male e lenti.
Il principale problema è quello che scoprirete per ultimo, con una risoluzione che lascia voragini oggettive in una trama compassata e che gioca al risparmio. Lungo il sentiero,espedienti stiracchiatissimi per suscitare sospetti e traviare. Ma non si può ingannare lo spettatore semplicemente facendolo passare per fesso. E "Atm" offende logica e intelligenza come pochi altri film, concedendo per giunta pochissimo al "rossosangue" così come sono approssimative le dinamiche psicologiche fra i personaggi segregati. Attorucoli che fanno di tutto per morire e per farci sperare che succeda.
Nemmeno un prelievo di denaro nel cuore della notte, nel peggior quartiere, vi farà paura dopo la visione. Semmai, diffiderete da chi indossa il Woolrich. E da chi insiste sul filone dell'orrore intrappolato, spoglio ed essenziale che, probabilmente, non ha già più molto da raccontare.

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Ultima risposta 20/06/2012 15.20.06
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Marbleface  @  29/02/2012 03:52:50
   1 / 10
che brutto film
fatto veramente male e con una storia che non reggie per niente
eppure sembrava un'ottimo horror dalla trama
non guardatelo e una perdita di tempo e di soldi

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Ultima risposta 15/10/2013 01.34.42
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Might_is_right  @  19/02/2012 12:02:22
   7 / 10
Una sorpresa.
Un bel thriller intenso. Alcuni comportamenti apparentemente "irrazionali" (del tipo "ma perchè apri la porta se sta scritto di non aprirla?") alla fine vengono al pettine.

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mi ha tenuto inchiodato alla poltrona per tutta la durata. Davvero sorprendente.


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Ultima risposta 29/02/2012 07.22.11
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