a christmas carol (2009)

Dopo numerose versioni, Zemeckis torna a quella classica. Dickens immortale, beh, io sono uno sfegatato di Dickens, quindi sono di parte lo ammetto.
Tuttavia sono accentuate delle raffinatezze che si sono smarrite in alcune versioni:
lo spirito del Natale passato è un lumicino, un ricordo, una fiamma che ognuno di noi può spegnere quando vuole, ma che è talmente potente da catapultarti in un altro momento e farti rivivere ogni cosa. Basta volerlo.
Lo spirito del Natale presente ha sempre il sorriso sulle labbra: Natale è una festa gioiosa, come è gioioso ogni cosa che sa di nuovo, ogni spirito di rinnovamento, ogni nuovo giorno, ogni nuovo proposito; ma lo spirito del Natale presente assomiglia a noi: siamo noi che rendiamo il Natale ciò che deve essere, più lo accogliamo con gioia, più esso sarà un giorno di festa; più ci avviciniamo con spirito di rinnovamento del cuore, più esso sarà giovane. Il Natale presente dura poco, invecchia col passare delle ore, ma non muore mai la voglia del rinnovamento, e anche con la fine, il sorriso prevale.
Lo spirito del Natale futuro ha il brivido della morte, perché nel futuro a quel momento ci si arriva sempre: noi abbiamo solo il potere di arrivarci avendo fatto qualcosa di buono.

Gli effetti 3D sono eccezionali, certo ogni cosa è perfettibile, ma Londra anche così, dall'alto con la neve, è sempre una meraviglia.