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Onirico, metropolitano, violento. "You Were Never Really Here" dividerà non poco. Difficile fare un'analisi per un film del genere. Ci ho visto echi di "Taxi Driver", "Drive" di Refn e Cronenberg, ma la Ramsay ci mette la personalità, discostandosi parecchio dalle pellicole medie di un genere abusato com'è quello di criminalità e vendetta. I dialoghi sono ridotti all'osso, la violenza brutale (spesso fuori campo), l'atmosfera coadiuvata dalle musiche di Greenwood sono sicuramente di grande fascino, ma allo stesso tempo, manca qualcosa per farlo entrare tra i film da annoverare in questo genere. Rimane un senso di incompiutezza, dovuto ad una seconda parte che esprime meno di quello che manteneva. Tuttavia, ci sono diverse scene che rimangono impresse
Tipo quella in cui Joe rimane accanto al sicario morente e gli stringe la mano e cantano assieme una canzone, oppure il finto suicidio finale
Magnifico Joaquin Phoenix nella parte di Joe, ex soldato, ora un po' disturbato con tendenze suicide e dedito a lavori sporchi a pagamento. Ruolo perfettamente nelle sue corde.
"You Were Never Really Here" è un discreto prodotto, con dei lampi e qualche recriminazione su quello che poteva essere un grande film e fondamentalmente non lo è. Peccato.