13 assassini regia di Takashi Miike Giappone 2010
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13 assassini (2010)

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locandina del film 13 ASSASSINI

Titolo Originale: JÛSAN-NIN NO SHIKAKU

RegiaTakashi Miike

InterpretiKôji Yakusho, Yusuke Iseya, Tsuyoshi Ihara, Sosuke Takaoka, Takayuki Yamada

Durata: h 2.21
NazionalitàGiappone 2010
Genereazione
Al cinema nel Giugno 2011

•  Altri film di Takashi Miike

•  SPECIALE 13 ASSASSINI

•  Link al sito di 13 ASSASSINI

Trama del film 13 assassini

Il nobile samurai Shinzaemon Shimada riceve in segreto l'incarico di assassinare il crudele signore feudale Naritsugu in seguito alla sua violenta ascesa al potere. Insieme a un gruppo di abilissimi samurai, Shinzaemon progetta un'imboscata per catturare il feudatario. Naritsugu è protetto da un letale esercito capeggiato dallo spietato Hanbei, acerrimo nemico di Shinzaemon, e gli impavidi samurai sanno che stanno per avventurarsi in una missione suicida.

Film collegati a 13 ASSASSINI

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Voti e commenti su 13 assassini, 92 opinioni inserite

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markos  @  27/03/2023 15:50:41
   7½ / 10
Beh che dire, per il suo stile è molto bello. Un gran regista.

CyberDave  @  12/01/2021 16:40:25
   7 / 10
Quando ci si appresta a vedere un film di Miike bisogna essere consapevoli che potrebbe succedere di tutto, veramente di tutto, in questo caso devo dire che è uno dei film più "normali" del regista nipponico, una prima parte classica, molto lenta con una buona presentazione dei personaggi e della storia, una seconda parte totalmente action, con una battaglia lunga e cruenta che ha alla base un desiderio di vendetta.

Molto bella anche se non mi ha particolarmente coinvolto, forse sono proprio i personaggi in gioco a non avermelo fatto apprezzare al massimo, anche se l'impatto visivo resta notevole.

Un film da recuperare assolutamente, come tutta la filmografia del regista.

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/01/2021 00.03.58
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  15/11/2020 14:49:19
   9 / 10
Seconda parte del film, entrata nella cittadella, esplosioni, voli acrobatici, stuntman e coreografie eccezionali, con il set cinematografico padrone assoluto per 50 minuti. Gli americani spendendo 30 volte tanto girano *****te colossali come 47 Ronin e The Last Samurai. Miike Takashi con tanto talento e pochi mezzi ti spiega come va fatto un film del genere. Recuperato con 10 anni di ritardo (perché so stronz0)

saraba  @  18/03/2019 11:13:02
   7 / 10
Pellicola interessante ma
help...
il 13 tredicesimo assassino alla fine non viene ucciso?
Come mai poi ricompare?
Il film l'ho visto in bluray, un refuso di montaggio o più verosimilmente non ciò capito una mazza?

2 risposte al commento
Ultima risposta 15/01/2021 22.24.18
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alex94  @  07/05/2016 12:13:25
   8 / 10
Un'altra grande pellicola di Miike,violenta,sanguinosa e divertente (anche se in qualche momento anche un po disturbante).
il film si può dividere in praticamente due parti,nella prima parte possiamo vedere la preparazione degli assassini all'arduo e disperato compito che li attende,è una parte caratterizzata da un ritmo lento ma che non annoia praticamente mai mostrando allo spettatore i costumi e le mentalità tipiche dell'epoca...... nella seconda parte infine assistiamo all'epico scontro,è una parte adrenalinica,che colpisce per l'assoluta perfezione e realismo con cui sono stati resi i furiosi combattimenti..........
Mi è piuttosto piaciuto anche il cattivo,di una crudeltà smisurata ma coerente con il pensiero che caratterizzava molti signorotti dell'epoca (e non solo in Giappone).
Un gran bel film,sicuramente da vedere.

Gabo Viola  @  16/02/2016 23:17:04
   7½ / 10
Mi ha davvero divertito questo film di Miike, due ore che volano via in fretta. Si capisce che Takashi ormai è un esperto totale del cinema, riesce a creare una prima parte lenta ma con una tensione e una curiosità sempre viva nel pubblico per poi creare una seconda fase del film più accesa e vibrante. Davvero un piacere vedere 13 assassini.

Giovans91  @  15/03/2015 21:35:13
   8 / 10
Il grande regista giapponese Takashi Miike, questa volta si avvicina al genere Jidai-geki. La prima parte del film è segnata da una messa in scena geometrica e volutamente statica, mentre nella seconda parte entriamo progressivamente in un regno di violenza.
Takashi Miike, con la sua solita furia iconoclasta racconta una vicenda intrisa sì di violenza, ma anche dai validi contenuti intellettuali. L'aspetto che però rende questa pellicola davvero interessante, anche per gli studiosi del Giappone, è l'acuta riflessione sulla fine dei valori collegati al mondo dei samurai.

TopoXL  @  13/01/2015 13:24:28
   6 / 10
il film e' bello. ma come molti film orientali ha faticato a coinvolgermi.
Forse per la mancata personalita dei vari personaggi.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento ilSimo81  @  28/06/2014 12:37:16
   7 / 10
La vendetta al tempo dei samurai.
Miike esce dalle strade cittadine dominate dalla Yakuza per approdare ai verdi boschi del Medioevo giapponese. Lo spostamento geotemporale non altera comunque il solido legame con la precedente produzione, ovvero l'usuale filo rosso-sangue di una vendetta sanguinaria ma umanamente "giusta".
Gestito con un crescendo di azione e intensità, "13 assassini" si muove tra suggestive ambientazioni e ottime recitazioni, con intriganti strategie in risposta a violenze di inaudita crudeltà.
Pecca solo nell'essere palesemente scontato e nella grande dispersione che si produce nella grande battaglia: spettacolare ed avvincente, senza dubbio, ma un tantino lunga e teatrale.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  14/05/2014 18:16:44
   7 / 10
Film piuttosto classico per il buon Takashi Miike.
Dopo una lunga presentazione dei personaggi e del contesto storico, va in scena una battaglia esagerata ma di ottimo impatto visivo. Un buon film.

Lucignolo90  @  14/05/2014 18:08:24
   8 / 10
Media scandalosamente bassa per questo meraviglioso Jidaigeki di Miike che riesce a sorprendere ancora una volta cambiando genere per l 'ennesima volta: dai suoi soliti nello Yakuza Eiga ci ritroviamo davanti un chanbara ambientati all 'epoca della dinastia Tokugawa (1844 per la precisione), appena un secolo prima delle bombe su Hiroshima e Nagasaki come sottolinea il regista a inizio film, per ricordare al pubblico nipponico quanto sia cambiato il Giappone e in quanto poco tempo.
L 'inizio del film per l 'intera prima parte è quasi neoclassica, impensabile per chi conosce bene la filmografia di Takashi, che non manca peró di regalarci un paio di spunti particolarmente cruenti, che ne rivelano la vera natura gore e grottesca.
La seconda parte muta radicalmente e ritroviamo il vecchio Miike, quello di Dead or Alive, di Izo per intenderci. Franesia finale di un combattimento impari di questi 13 Samurai contro un esercito di 200 uomini a difesa del sanguinario signore feudale Naritsugu.
E qui il regista da il meglio di se, sia per aver preparato il combattimento finale con un precedente crescendo di patos di grande pregevolezza, sia per l 'esplosione del climax in una battaglia di spade,dinamite e pioggia di sangue.
Come sempre la trama puó ricordare a tratti svariati film: I sette samurai, Per un pugno di dollari, Il mucchio selvaggio, ma alla fine torneremo sempre a parlare dell 'originalità di questo regista che non accenna a diminuire nella prolificità mantenendo comunque una qualità e una freschezza che ha pochi pari, per l 'ennesima volta rinfresca un genere andato in crisi nelle ultime due decadi.
Takashi Miike a mio modestissimo parere è il miglior regista di generi attualmente su piazza e uno dei migliori in assoluto

Alex22g  @  10/05/2014 13:12:34
   9 / 10
Molto bello questo 13 assassini . Due ore che scorrono via bene con un ritmo abbastanza lento all inizio (soffermandosi sulle dinamiche e la caratterizzazione dei personaggi) ed acellerano nella parte finale (dove viene mostrato lo spirito della produzione ) . Se vi piacciono i Samurai, qua siamo davvero su ottimi livelli. Da vedere

GianniArshavin  @  29/04/2014 12:35:35
   7½ / 10
Malgrado il grande rispetto verso la tradizione Miike riesce a non snaturare il suo cinema dando vita a questo 13 Assassini , opera molto matura e quasi "atipica" per i canoni del regista.
Remake di un famoso e celebrato film giapponese del passato , 13 Assassini è un omaggio al cinema di Kurosawa e a quello classico orientale (e non) in generale.
Nonostante una storia abbastanza lineare il film coinvolge e attrae grazie ad un mondo, quello dei samurai , ricostruito fedelmente sia per quanto riguarda le scenografie che per quanto riguarda gli usi e i costumi.
La pellicola vede una prima parte introduttiva e una seconda dove la battaglia sarà assoluta protagonista. Se nel primo tempo il ritmo è lento e riflessivo per permettere una discreta conoscenza dei personaggi nel secondo si alza vertiginosamente grazie a tanta azione senza però scadere nel banale.
La battaglia e il luogo in cui si svolge sono favolosi ! la guerra finale è uno spaccato di vero cinema , con Miike che dirige in maniera perfetta una sequenza lunghissima di scontri non confondendo o stufando lo spettatore ma anzi coinvolgendolo in tutto e per tutto. Il regista inoltre rinuncia del tutto al sangue facile e agli eccessi garantendo una dose di realismo altissima.
Come detto è perfetta anche la location e similmente i costumi danno quel tocco in più all'aspetto estetico.
Non manca la violenza ovviamente ma il tutto è funzionale e coerente , non ci sono elementi gratuiti o manierismi vari.
Maluccio purtroppo la caratterizzazione dei personaggi (i buoni sono davvero buoni e il cattivo davvero cattivo) ma sebbene questo sia un difetto non da poco nel complesso si riesce ad apprezzare i vari samurai protagonisti.
Quindi un lavoro consigliato assolutamente , un ritratto realistico di un mondo perduto dipinto da un regista mai cosi in bilico fra tradizione e avanguardia.

barebone  @  22/04/2014 14:26:47
   8 / 10
Filmone giapponese in costume che tratta molto bene della storia e della filosofia degli antichi Samurai. Parte lentino ma decolla molto presto, coinvolgendo lo spettatore in un crescendo di storia e combattimenti che tiene letteralmente inchiodati alla poltrona.
Con un cattivo davvero cattivo combattuto dal solito manipolo di eroi senza macchia e ( soprattutto ) senza paura, ricorda a tratti "300" e a tratti "il gladiatore", con la sola differenza che questo non è un film americano, per cui il giappone non è ricostruito nel giardino di una qualche villa di Hollywood e non si conta uno svarione storico ogni 2 minuti.

Se vi piace il genere, è assolutamente da vedere.

Sestri Potente  @  03/11/2013 23:25:31
   10 / 10
La risposta giapponese a 300...
Mi è piaciuto tantissimo fin dall'inizio, per me è un capolavoro: c'è davvero tutto in questa storia che rappresenta anche uno spaccato del Giappone feudale.
Uno dei migliori film di Takashi Miike

Kyo_Kusanagi  @  29/08/2013 23:51:10
   7½ / 10
forse il voto è un pò di parte visto che sono un amante di tutto ciò che è nipponico sopratutto se si parli di samurai ; ma posso dire che siamo davanti a un buon film che nulla ha da invidiare alle produzioni hollywoodiane; Parte lento, con lunghi dialoghi introducendoci nel contesto storico-politico del momento per poi virare nell'azione e nell'epicità degli scontri tra samurai legati al loro codice d'onore che danno un senso alle loro azioni, tra inquadrature suggestive curate in ogni dettaglio che donano un notevole impatto visivo. Solo due interrogativi :

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In definitiva buon film che non deluderà gli amanti del genere

horror83  @  06/08/2013 19:37:51
   7½ / 10
premetto che amo il Giappone e quindi se in un film si parla di cose che riguardano il Giappone già acquista punti (qui ci sono i samurai). poi il film è fatto anche bene, mi è piaciuto, quindi per me promosso! mi piacciono questi film di combattimenti, ambientati in Giappone, fatti dai giapponesi, con attori giapponesi, però l'unica pecca di questo film è che

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a parte questo è da vedere!

ps:

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SelFxTreem  @  06/08/2013 13:54:11
   6½ / 10
Film che non ho capito. Vuole essere realistico? Allora certe stupidate del combattimento finale erano davvero da evitare ed i personaggi sono troppo piatti. Vuole essere fiabesco? Allora la prima metà di film è davvero troppo pesante. Aldilà di questo, film carino che mischia trama a combattimenti.

Son Goku  @  23/03/2013 18:01:54
   8 / 10
Un film dove la violenza c'è, ma non è eccessiva. Diretto in maniera brillante ed interpretato molto bene, questo film non mi ha mai annoiato.

Invia una mail all'autore del commento RubensB  @  07/01/2013 16:53:05
   6½ / 10
Si può sconfiggere il tiranno, un Miike più occidentale del solito in un film dal doppio passo, prima il racconto, poi l'azione.

topsecret  @  17/12/2012 15:29:22
   7 / 10
Un discreto film che, anche se non originale, offre alcuni momenti di epicità dall'effetto garantito.
La figura del samurai con il suo rigido bushido è ampiamente motivato da Miike che amalgama bene sangue, onore e morte in un film di forte impatto visivo che non disgnegna anche di momenti più pacati.
Non in possesso di un grandissimo ritmo ma capace di coinvolgere e mantenere vivo un certo interesse fino alla fine.

Trixter  @  28/10/2012 17:15:51
   6½ / 10
Film in chiaroscuro questo di Miike: da un lato una bella ambientazione, bei costumi, dialoghi interessanti, dall'altro un pò di lentezza, una trama confusa (ho fatto davvero tanta fatica, all'inizio, a distinguere nomi e personaggi) e, soprattutto, un infinito scontro finale (più di 40 minuti) che, essendo l'esito naturalmente prevedibile, mi è parso alquanto stucchevole e tutt'altro che epico. Insomma, l'impressione è che si potesse fare decisamente meglio, tuttavia nel panorama cinematografico attuale quest'opera mi pare più che apprezzabile.

paride_86  @  17/10/2012 22:08:24
   7 / 10
Storie di tredici uomini - samurai e non - e della loro missione: uccidere un arrogante e prepotente nobile giapponese.
A parte la difficoltà nel seguire la storia - nomi simili, pettinature e costumi identici - questo film ha un fascino particolare che verte sull'ossimoro onore-orrore.
La scena finale della battaglia è decisamente epica.

nyc93  @  14/09/2012 12:59:33
   6½ / 10
mi aspettavo molto di più, ma nonostante ciò, la battaglia finale merita la visione di questo film..

clubdelmariachi  @  01/09/2012 10:19:41
   6½ / 10
Carino. speravo meglio la battaglia finale.
Mi spiego: sono deluso perchè gli scontri con la spada sono fatti senza le coreografie tipiche del cinema d oriente; è gente che mena la spada a caso quasi, senza tecnica e lo scontro diventa ripetitivo.
Cmq storia interessante.

m3tal  @  03/08/2012 11:09:33
   7 / 10
Non certo il meglio che Miike possa offrire, ma la battaglia finale, che occupa una bella fetta di film, vale la visione.

Neurotico  @  16/07/2012 16:54:49
   6 / 10
Tanta forma ma poca sostanza. Film d'azione a dire il vero un po' troppo noioso per gli standard e la media dei film del Grande Miike. Invero neanche troppo violento. Ma il punto è che non ha infiammato il mio cuore di miikiano convinto. Per completisti.

laky  @  20/05/2012 18:03:44
   8 / 10
Film per nostalgici appassionati del Giappone, dei samurai, dell'onore e delle gesta epiche.

catdog  @  15/04/2012 20:25:21
   7 / 10
Il regista è un grande, ma questo film non è uno dei suoi migliori, comunque a me è piaciuto questo film. Bellissima la crescente e parossistica battaglia finale, certo una visine classica dei film giapponesi fatti di katanate furibonde. Trovo strana la scena finale, quando "resuscita" uno dei 13 "vendicatori", forse era un fantasma? Comunque il film merita una degna visione.

Sbrillo  @  25/03/2012 01:51:54
   8½ / 10
film lirico ma mai gratuìto nella sua spettacolarità, epico per certi versi e persino riflessivo nella sua metafora sulla morte!!
miike takeshi non delude le attese nel suo nuovo film e il sol combattimento finale vale il prezzo del biglietto....

MarcoCam  @  07/03/2012 03:04:43
   6 / 10
non mi ha entusiasmato, poco coinvolgente ed eccessivamente lungo, i personaggi sono caratterizzati in maniera approssimativa, a questo punto mi chiedo a cosa sia servito prolungare il film fino alla durata di 2 ore, le scene d' azione sono fatte abbastanza bene ma la battaglia finale è talmente lunga da divaìentare addirittura noiosa, concludendosi poi in uno scialbo finale, in definitiva: un film guardabile, ma niente di eccezzionale.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR 1819  @  26/02/2012 21:04:01
   7½ / 10
Chiaramente ispirato ai sette samurai, pietra miliare del genere al quale deve molto, riesce comunque a ritagliarsi un suo spazio di tutto rispetto. La narrazione è veloce, i cali di tensione nulli -considerato il crescendo continuo di violenza- e gli interpreti capaci. Ottima la scelta delle luci che conferisce carattere alla prima parte del film; riusciti gli effetti speciali con qualche piccola sbavatura.
Un gustosissimo massacro totale.

sama84  @  04/02/2012 12:24:30
   8 / 10
Bello dall'inizio alla fine.
La storia di fondo è solita, certo: il padrone cattivo e i guerrieri buoni che lo devono fermare... Ma il film è fatto veramente bene: mette in mostra molto della cultura giapponese.
Il sacrificio, l'impegno, il senso del dovere e il desiderio di una morte onorevole.
La battaglia finale è stupenda.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  27/01/2012 11:27:43
   6½ / 10
La storia è quella abbastanza classica di un gruppo di samurai che deve ammazzare il feudatario cattivo. La prima parte è abbastanza noiosa poi però la battaglia finale (finale per modo di dire visto che dura quasi mezzo film) è decisamente bella e ben fatta. Il risultato finale è un film discreto che può piacere anche a chi, come me, non è amante dei film orientali.
C'è ovviamente il solito difetto presente in tutti i film giapponesi, cinesi, coreani,ecc...: i personaggi sono tutti uguali e non si riesce a distinguerli in nessun modo!

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Ultima risposta 24/01/2024 20.58.01
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Blutarski  @  09/01/2012 15:25:43
   7 / 10
Se devo essere onesto non avevo grandissime aspettative sul film, e chi conosce un po' la filmografia di Miike avrà percepito la sostanziale differenza estetica rispetto agli altri, un film che per ovvie ragioni sembra destinato a un pubblico più vasto. Nonostante questo ho trovato un film piacevole e affascinante!

Beefheart  @  27/11/2011 10:51:43
   7½ / 10
Ambientazione feudale del Giappone medievale con 13 samurai che affrontano eroicamente un esercito nemico; impossibile non rammentare "I 7 samurai" o qualche altrettanto mitico western alla Sergio Leone. E' vero che c'è molta violenza (a partire subito dalle primissime immagini) e che quindi a molti potrebbe non piacere, ma questo film, finale a parte, è comunque ben fatto: registicamente eccellente, scenografie e location ottime, così come ottima è la fotografia. I combattimenti brillano per estenuante realismo ed in generale gli attori si calano perfettamente in una storia di cui i film di Kurosawa furono archetipo.

trickortreat  @  25/11/2011 00:08:46
   7 / 10
Film molto bello e molto brutto, tipico di Miike, regista che mai capirò fino in fondo. Stupendo tutto si può dire, ma con siparietti comici talmente fuori luogo da irritare ed un finale orrendo che non ho nemmeno capito bene. La parte della battaglia, con tutto quel sangue, è fantastica.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  18/11/2011 11:05:42
   7½ / 10
La concezione cinematografica di Takashi Miike è quasi sempre spiazzante,soprattutto quando dal re degli eccessi arriva un pellicola che di fatto elude la struttura libertaria e pulp che ha reso celebre il regista giapponese in tutto il mondo.
"13 Assassini" è un film che guarda al passato con sommo rispetto, miscelando le tradizioni del Sol Levante con il cinema classico zeppo di chiari riferimenti a Kurosawa ,al jidai-geki e al western di Leone o Peckinpah.
Non può mancare quindi il signorotto crudele oltre ogni immaginazione,protetto dallo Shogun e libero di dar sfogo alla sua natura sadica e sanguinaria.Per fermare la sua ascesa si trama nell'ombra e un manipolo di coraggiosi samurai,ai margini della società in quanto l'assenza di guerre ne ha svilito l'immagine ma non il valore o la dignità di guerrieri,si getterà in quella che a tutti gli effetti sembra una missione suicida.
Ed è proprio sul senso dell'onore che Miike plasma la sua epica bellica,attraverso guerrieri fedeli ad un'onesta rappresentazione di giustizia e ad un integerrimo senso morale,o per contrasto sottomessi al proprio squilibrato signore, cui giustificano ogni insano gesto nel rispetto di un giuramento che prevede solo totale fedeltà.Il regista pur soffermandosi poco sulla definizione dei personaggi coglie e innalza il valore assoluto di questi uomini a favore di quella che può considerarsi un'elegia della morte,da qualunque angolazione si guardi male e bene sono motivati da un profondo attaccamento al proprio ruolo, di conseguenza soggetto al culto della battaglia in cui perdere la vita è massima gratificazione.
Il film è girato magnificamente con una parte introduttiva in cui spicca un utilizzo della luce ,anche naturale,particolarmente efficace e di una fotografia lugubre,adatta a infondere un senso di cospirazione. Poi la grande battaglia,un gioia per gli occhi nelle sue straordinarie coreografie.Eccessiva,esagerata,violenta,senza tregua ed interminabile,eppure mai noiosa,Miike mette da parte i suoi effetti grandguignoleschi ed utilizza l'azione per glorificare la rettitudine e il coraggio di uomini logicamente imperfetti ma depositari di valori destinati a perdersi di lì a poco.
Un film che fa del classicismo il suo punto di forza,elevato dalla classe di Miike ad un'essenza cinematografica visivamente godibilissima e virtuosa per la lettura eticamente inattaccabile che offre.

Constantine  @  07/11/2011 00:37:50
   7½ / 10
Il Jidai-geki di Miike vanta una scenografia meticolosa, una regia superba, ottime interpretazioni ed il fascino inconfondibile della figura del samurai, qui, indagata con occhio scevro da condizionamenti, perfino criticata, ma non irrisa. La lunga battaglia finale è un vero trattato di cinematografia ai posteri, anche se i nemici da 130 passano ad essere circa il doppio. Per quanto mi riguarda i pochi difetti vanno ricercati in un finale ambiguo che non ho condiviso: dall'esito dello scontro tra Shinzaemon Shimada e Naritsugu all'apparizione (?) del cacciatore salvato nel bosco, anche per quanto riguarda la sceneggiatura, si sarebbe potuto fare qualcosa di più, ma è un remake. Consigliatissimo agli amanti del genere.

Argon  @  15/09/2011 11:01:16
   7½ / 10
Un grande film, assolutamente da vedere in lingua originale sottotitolato perchè la versione doppiata purtroppo non rende e impoverisce la qualità di questa pellicola.

Braddock  @  05/09/2011 20:56:16
   8 / 10
Finalmente arriva nelle sale cinematografiche un violento e sanguinario samurai movies dopo il deludente ZATOICHI di Kitano. Il film di Miike si ispira al chambara ( il cappa e spada giapponese ) classico ricordando i numerosissimi film con Toshiro Mifune, Shintaro Katsu, Tomuaburo Wakayama, Sonny Chiba... degli anni '60 e '70. Rispetto ai film cinesi del genere, più conosciuti in occidente, qui restano le scenografie simmetriche e paesaggistiche ma lo stile è meno estetico e patinato ma più crudo e violento. La storia è interessante e ben sviluppata e vede 12 samurai più un giovane accodatosi al gruppo fronteggiare un esercito di oltre 200 soldati per uccidere il loro capo, un sadico sanguinario che aspira al potere. Ovviamente la cosa più esaltante del film è l' infinita battaglia finale, con continui duelli di spade, veramente spettacolare e ben realizzata. Sicuramente è un film che non si risparmia in violenza, tanto che trovo strana la mancanza di un divieto ai minori di 14 anni, e non mancano decapitazioni, sangue e morti a volontà. Del resto non è solo una pellicola di violenza gratuita ma illustra bene i valori e le abitudini dei guerrieri samurai, argomento poco noto nei film che escono nelle sale. Paragoni col classico di Kurosawa I SETTE SAMURAI non saprei farne vista la distanza del tempo trascorso ma di certo c'è qualche riferimento nelle rappresentazione fotoscenografica comune poi a tutti i film del genere. Nel complesso un lavoro interessante e avvincente, dovrebbero uscirne di più di film come questo

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/09/2011 04.50.30
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Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  04/09/2011 17:18:48
   6½ / 10
Premesso che mi aspettavo meglio, è un discreto film con protagonisti 12 (+1) samurai giapponesi disposti a tutto pur di proteggere la patria.

pistry  @  26/08/2011 15:42:35
   7 / 10
bello,coinvolgente e crudo.Un po' caotica la lunga battaglia finale,visto che gli assassini non principali si assomigliano tutti,ma comunque epica.

movieman  @  24/08/2011 14:25:43
   7½ / 10
Conosco da poco il regista Miike ma posso esser certo che un film diretto da lui non si dimentica. La cruda violenza delle immagini, che riescono a disgustare anche gli stomaci più impassibili, rimane perfettamente impressa nella mente, dimostrando quando l'uomo possa essere crudele e aggrapparsi a falsi principi come "torturo i miei servi per assicurarmi la loro obbedienza" giusto per giustificare il proprio sadismo. Impressionanti sono i personaggi femminili, avvolti in una maschera di trucco bianco, che le rende inquietanti e immagine stessa della sofferenza. Purtroppo questo film non è accompagnato da una trama altrettanto innovativa e pecca di un'eccessiva longevità, almeno nella prima parte. Infine un buon film ma lontano dai suoi capolavori.

Riddler  @  22/08/2011 10:49:23
   6½ / 10
Miike ha sempre stupito, come dice qualcuno, in positivo o negativo che sia.
Personalmente l'ho sempre amato, mi ha quasi sempre impressionato in maniera positiva. Ad eccezione di Imprint che ho giudicato troppo "viulenta ed esagerata".
Questo film lascia un po' l'amaro in bocca ma non delude nemmeno. Il regista abbandona i suoi canoni, l'originalità per la quale è conosciuto e affonda la sua storia in un contesto nuovo per sé stesso ma stra-abusatissimo già per un certo tipo di cinema.
Giustamente lento inizialmente, il ritmo è ben dosato e la divisione voluta di rappresentare prima l'aspetto più riflessivo, più narrativo (ma sicuramente non poco cruento) e successivamente lo scontro vero e proprio è non magari da lodare, ma nemmeno da buttar via. Forse troppo prevedibile, da uno come Miike, ma sinceramente efficace.
La storia scivola in fretta senza infamia e senza lode con una buona dose di azione, con un po' di frasi da bacio perugina che non gustano mai e personaggi femminili in pieno stile Miike, secondo me, sempre abbastanza inquietanti, poco importanti ma quasi letali e allucinanti.
Finale passabile e qualche inverosimilità.
Tutto sommato non male.
Solo, incredibilmente sottotono.

thetruth34  @  13/08/2011 00:14:32
   9 / 10
sulla bellezza del film non si discute il risultato è eccellente! per alcuni dettagli si può discutere... ho visto che nei commenti precedenti qualcuno è rimasto deluso dall'assenza di "personaggi caratteristici" ma così si sarebbe trasformato in un'americanata, ti puoi immaginare la banda formata dal samurai forte e muscoloso, dall'intelligente o dal bello e dal samurai simpatico??.... no per carità! invece il gruppo composto così è perfetto da 12+1 samurai tutti "normali" accomunati dallo stesso ideale cioè morire con onore. Anche i dialoghi sono molto belli spiegano la differenza di pensare e di intendere la vita tra le varie classi della società di un tempo che (purtroppo) si può riscontrare anche al giorno d'oggi. Da vedere ;-)

TheLegend  @  06/08/2011 04:55:54
   6 / 10
Da Miike mi sarei aspettato un film totalmente diverso;alla fine è risultato essere un film dall'impianto classico.
I personaggi non sono per niente caratterizzati,cosa che mi ha un pò deluso.
Ottimo dal punto di vista tecnico ma non va oltre.

mrPink85  @  05/08/2011 10:58:13
   7 / 10
no no, lasciate stare! sto film spacca!!! non capisci mai chi sia il personaggio che viene inquadrato.. SONO TUTTI UGUALI! il combattimento finale di 1 ora è proprio top!

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Ultima risposta 14/09/2011 13.43.13
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badlands81  @  28/07/2011 14:43:07
   7 / 10
non sono un appassionato di takeshi mike per questo film l'ho apprezzato molto...belli i dialoghi a 2 personaggi con telecamera fissa un po alla tarantino...stupenda la scena della battaglia finale....complimenti!

hellknight2  @  27/07/2011 00:39:40
   7½ / 10
Pur non brillando per originalita´(calcolando l'infinita´di film che hanno per tema i samurai, le loro regole ecc...), il film risulta piu' che riuscito grazie ad alcune brillanti trovate nella rappresentazione dei combattimenti e alla regia di Miike stilisticamente quasi perfetta. Restera´ pero´ deluso chi si aspetta le solite efferratezze che hanno reso famoso il regista .

Bruce Campbell  @  24/07/2011 20:26:34
   9½ / 10
Epico!
Come la maggior parte dei film di Miike! Non è sicuramente per stomaci deboli! Chi conosce Miike già lo saprà!
Però splatter miike style a parte anche le scenografie e le scene di combattimento sono fatte molto bene!
é una rievocazione dei vecchi film samurai giapponesi con in più il tocco del maestro!
Consigliatissimo!

Delfina  @  20/07/2011 18:49:40
   9½ / 10
Grandioso film epico giapponese, molto kurosawiano. Avvincente dall'inizio alla fine, regia ottima, bravissimi attori, azione sapientemente dosata, grandiose scenografie storiche, un classico dal sapore avventuroso e tragico, ma dove si fonde anche una sottotraccia ironica.
Bella la sceneggiatura, che ci immerge completamente nella lotta tra uno spietato signorotto feudale sadico e i "paladini" samurai che cercano di ostacolarlo per ristabilire la giustizia.

Le scene violente sono calibrate al punto giusto e non disturbano mai troppo lo spettatore. Del resto, la rappresentazione della crudeltà feudale è suggerita e rappresentata quasi solo a posteriori, con un effetto tragico forse ancor più conturbante, che pervade tutta la prima parte del film. Nella seconda, a prevalere sarà invece la dimensione epica della battaglia, consigliata a tutti gli appassionati del genere, ma anche dei film storici in generale nonché dei film d'azione.

Assolutamente da vedere.

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  13/07/2011 23:40:15
   7 / 10
Premetto due cose: non ho visto nient'altro di questo regista, e questo genere non è certo il mio preferito. Da qui il mio commento profano.
Il film mi è piaciuto, la storia è semplice e un po' scontata ma la regia sapientemente sviluppa il tutto con tempi e modi adeguati. Stonano a mio avviso il cattivo di turno, eccessivamente folle e sadico, e il ragazzo dei boschi: due personaggi inutilmente sopra le righe che stonano con l'atmosfera del film. Ridicolo anche qualche effetto come gli animali "incendiati" realizzati davvero sommariamente. Peccato anche che per i primi 5 minuti di combattimento le spade siano pulite senza un filo di sangue ne arti mozzati.. dettagli che "controllo" sempre in film di combattimento e che raramente vengono curati. Al di là di questi particolari, una bella ricreazione del giappone dell'800 e del mondo ormai estinto dei samurai,ma soprattutto degli uomini dietro alle vesti.
Bella e azzeccata la quasi assenza di colonna sonora. Fotografia perfetta.

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  11/07/2011 13:40:16
   7 / 10
Film teso di impianto classico. Quasi un omaggio al cinema di Kurasawa.
Curati i dettagli, belle le ambientazioni, suggestiva la scena della battaglia nel finale.
Il doppiaggio non mi è parso dei migliori.

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Ultima risposta 11/07/2011 17.48.49
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Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  05/07/2011 15:21:05
   7 / 10
Cose già viste, ma proposte bene, me l aspettavo più macabro trattandosi di Miike ma ha trovato un buon equilibrio, film difficile da girare soprattutto la battaglia finale ma ogni scena è diretta in modo ineccepibile, trama quasi superficiale per carità, ma con i dialoghi, le battaglie e tutto il resto non si nota, da vedere.

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Invia una mail all'autore del commento Albertine  @  05/07/2011 14:58:21
   7½ / 10
Miike che rivisita il genere classico mi ha fatto l'effetto di una miscela Kurosawa + Dario Argento. Alla bellissima fotografia che fa sembrare il film una vecchia pellicola, ai dialoghi asciutti, ai meravigliosi costumi, si alternano infatti sangue, mutilazioni, torture, crudeltà, morte, atti di sadismo, rappresentati con il gusto proprio di Miike. Rispetto alla lunga filmografia non posso purtroppo dire di aver visto molto: Audition, Ichi The Killer, il bellissimo Imprint (M.O.H.) e Box...in ognuno di questi c'è un sadico/a che mette in pratica terribili torture, non credo sia un caso piuttosto una passione personale del regista. Il finale mi è sembrato di rottura con tutto il resto del film, dissacrante verso la figura dei samurai e di concetti quali l'onore, la vendetta, la morte gloriosa, denunciando invece la vanità della guerra.

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willard  @  05/07/2011 12:12:48
   7½ / 10
Bel remake di un film del 1963 dal regista Takashi Miike.

Un manipolo di samurai, ultimi depositari dei principi di un'antica saggezza che viene richiamata per combattere un sanguinario signorotto di una provincia del Giappone che deve essere fermato prima che riesca ad avere ancora maggior potere.

Una storia che si svolge intorno alla metà dell'800, (un secolo prima dello sgancio della bomba atomica su Hiroshima, come viene ricordato) fatta di nobili principi estranei alla nostra cultura e testimonianza di una casta di guerrieri in via di estinzione.

Ottima recitazione degli attori sotto una regia asciutta ed essenziale e una splendida fotografia fra paesaggi incontaminati e cieli tempestosi.

Harakiri vari nel corso della vicenda e la lunga battaglia finale a suon di katane affilate fa impallidire le più efferate pellicole "slasher" hollywoodiane, paragonabile allo scontro finale Uma Thurman contro tutti in "Kill Bill 1" (2003) di Tarantino.

"E' assai difficile aborrire il male e vivere con rettitudine." (Hagakure 1.44 - Il libro segreto dei Samurai)

Fumoffu  @  05/07/2011 11:32:55
   6 / 10
Due motivi non mi fanno dare un voto alto al film, seppure in parte lo avrebbe anche meritato: il cattivo... stupra, taglia arti e lingua, gioca al bersaglio con donne e bambini, la prima cosa che vuole fare al potere è ripristinare la guerra, ma dai... ridicolo eccesso di cattiveria nemmeno caricaturale, per me personaggio sbagliato completamente, che si riprende un po' nel finale, va bene la sua ostentazione al divertimento, ma quando si supera un certo livello perde tutto il significato, assieme al personaggio dell'uomo dei boschi, che dovrebbe essere la parte "divertente" del gruppo, non mi è piaciuto. Le battute migliori sono quando sono i samurai stessi a farsele: infatti ho apprezzato molto l'"umanizzazione" del gruppo, persone "normali" che fanno fatica, si perdono, hanno usato la spada solo in allenamento, non si prendono troppo sul serio. Un ottimo gruppo, ben caratterizzato nel limite di tempo, nonostante il numero elevato. Si riesce a fare una buona "distinzione" tra loro, schierandosi più o meno verso l'uno o l'altro.
A livello della battaglia, invece, si innalza soprattutto nella parte finale, avrei apprezzato un po' più di "splatter", ma tutto sommato a parte un paio di eccezioni si rimane sempre in un ferisci e muori subito, basta un taglietto e giù per terra.
I personaggi migliori: il capo dei samurai, il suo socio più vecchio, il grassoccio che chiede i soldi, il ronin, il nipote col vizio del gioco, il capo delle guardie del signore. Il pregio migliore è proprio quello, secondo me, di aver ben focalizzato i samurai, di non averli resi banali, scontati e anche come uno se li aspetta. Persone pronte alla morte, piene di valori, ma alla fine normali.
E' un film che si fa apprezzare, ma si farà anche dimenticare, nonostante la buona volontà del regista. La fine mi è piaciuta, anche se grazie ad una recensione parlata (grazie tante) il recensore si era sentito in dovere di svelare il numero di sopravvissuti, alla fine è una cosa importante.

phemt  @  04/07/2011 21:19:54
   8 / 10
Un Miike più rigoroso del solito, samurai movie dall'impostazione abbastanza classica (non per nulla è un remake), il geniale regista nipponico si adegua alla storia ma la riplasma tra le sue mani e infatti si possono notare un paio di Miikate qua e là (il contro finale per esempio)…
In realtà lo stile è facilmente riconoscibile tanto che è possibile fare un parallelo tra questo film e Django e addirittura i due Crows Zero (e qui in un certo senso ci si riallaccia al finale)…

Cast adeguato, un villain caratterizzato in maniera sublime, regia come sempre ad alti livelli, un tocco di ironia e un combattimento di 50 minuti a dir poco notevole per come orchestrato e messo on screen...

Mi fa ridere chi senza capire il finale lo bolla come stupido… Ma ragionarci un pelo su pare brutto?


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Magari la mia lettura è sbagliata ma almeno proviamoci a ragionarci su quanto si vede on screen invece di bollare il finale come stupido solo perchè non lo si capisce... Poi magari è una presa per il **** di Miike al pubblico vallo a sapere, di Miike è meglio non fidarsi mai!

Comunque il regista nipponico ha fatto di meglio in carriera e non serviva 13 Assassins per capire quale regista completo, poliedrico e di livello superiore fosse…
Di certo è tra i Miike più "classici" che si possano vedere e di certo il passaggio al mainstream sancito ai tempi del primo Crows Zero non ha per nulla intaccato le qualità del regista nipponico!
Il film chiaramente è da vedere!

Burdie  @  03/07/2011 20:50:56
   6 / 10
...poco spessore, ottima fotografia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  03/07/2011 18:28:23
   8 / 10
Il commento contiene spoiler.


Il ritorno in grande stile di Miike.
Solitamente abituati ai suoi eccessi visivi ancora una volta non vi rinuncia ma dimostra la sua ecletticità infinita andando a raccontare di samurai e del Giappone feudale a modo suo,dando al tutto un sapore epico che non stona mai. E per quanto contenuto nella violenza splatter e pesante dei suoi film più famosi e controversi,inutile dire che praticamente il film è diviso in due parti distinte e ben separate: la prima è lenta e misurata,si conoscono i vari samurai che tenteranno di compiere l'impresa ma non mancano momenti di crudeltà e violenza neanche qui,per quanto si limitino a mostrare le nefandezze compiute da Naritsugu; la seconda parte ed è in pratica un'ora di pellicola è la lunghissima battaglia decisiva,adrenalinica e da seguire fino al finale intenso.
Una violenza quindi sempre presente ma ancora una volta non centrale,l'ennesima dimostrazione di come il cinema di questo regista sia stato etichettato troppo velocemente con il marchio semplice e superficiale di "violento" quando di certo non è sua intenzione compiacere il pubblico,né dargli emozioni facili per quanto siano forti e dirette come un pugno nello stomaco.

Due ore sono molte ma Miike non riesce nell'impresa di conferire a tutti e 13 i samurai un carattere che li distingua l'uno dall'altro,ci riesce soltanto in parte. Abbozza perfettamente però per quei pochi il loro senso dell'onore,i loro obiettivi e alcuni,come il protagonista saggio Shinzaemon,si imprimono bene nella memoria. Invece chi davvero risulta spaventoso da subito per la crudeltà e l'orrore di cui gode in continuazione è Lord Naritsugu: ancora una volta il prototipo della crudeltà miikiana,senza senso,folle ma soltanto perché quest'uomo non ha mai provato su sé stesso il dolore e la morte come spiega felicemente il finale,e quindi li infligge con un piacere abominevole.
Ancora: 13 Assassini è anche un interessante critica al codice samurai; d'altronde ad affrontarsi sono due samurai pieno del loro senso dell'onore ma che hanno deciso entrambi di perseguire un'ideale diverso,e per questo diventa davvero difficile capire come Hambei possa proteggere un padrone spietato, questo perché ancoràto a codici che ormai non possono più garantire giustizia. Il finale crepuscolare in cui i due sopravvisuti decidono di seguire (forse) una strada diversa dal diventare samurai parla del tramonto di un'epoca,ma il sorriso enigmatico finale con il quale si chiude la vicenda rimane comunque una nota ambigua...
Quanto al samurai indisciplinato che sembra tornare dalla morte,inutile porsi tante domande: una delle trovate grottesche e fuorvianti di Miike,una piccolissima dimostrazione del suo stile che,unita a tanti altri momenti inquietanti o nonsense (la donna mutilata,la famiglia sterminata con perversione da Naritsugu) rende anche questo film diverso da tutto il resto che c'è in giro.

Diverso nonostante sia frutto di un palese miscuglio di citazioni a Kurosawa e anche ai western: solo il Mucchio Selvaggio prima d'ora conteneva una sequenza impressionante di battaglia suicida con una tale potenza di autodistruzione (sia chiaro che quella del film di Peckinpah rimane unica nel suo genere ed innovativa). Quanto a Kurosawa,inutile dire che i suoi 7 Samurai e tutte le pellicole in cui ha esplorato a modo suo quel mondo del Giappone feudale fungono da spunto per la storia,ma Miike non è stato il primo a prendere dall'Imperatore e non sarà l'ultimo.

Confido in un premio importante per Miike prima o poi,di certo se 13 Assassini avesse vinto a Venezia,per quanto non sia il suo lavoro migliore,non credo ci sarebbe molto da ridire.

Invia una mail all'autore del commento Elly=)  @  03/07/2011 11:47:16
   7 / 10
Di solito Takashi Miike punta molto sullo splatter, ma questa volta no, questa volta il regista gira tutto attorno ad un film particolare, pieno di azione e scene spettacolari, a tratti somigliante allo stile di Tarantino. Di certo una pellicola da vedere per gli appassionati di questo genere.

Orfeo  @  02/07/2011 11:55:37
   6½ / 10
Discreto film. Più per appassionati del genere e dei film del sol levante.
Io il confronto lo farei con "I sette Samurai" di cui alcune trovate vengono malamente riprese.
Conosco Miike e non l'ho mai apprezzato molto per via della sua visione troppo forte e splatter, in questo caso è riuscito a trattenersi tranne in un paio di occasioni già evidenziate in cui proprio non ce l'ha fatta ed è andato fuori dal seminato.

Ci sono film più belli, consiglio "The Twilight Samurai"

ciao

Dante12  @  02/07/2011 01:17:35
   6 / 10
Più che penso al film... più lo paragono a "l'ultimo samurai", e a mio parere "13 assassini" il confronto non lo regge per nulla. Non che sia brutto, ma a giudicarlo in maniera obbiettiva vedo una trama terra terra che si tramuta in uno spara tutto... anzi taglia tutto... Credo che lo stesso Itto Ogami nel suo pellegrinare con la carrozzina abbinava ai suoi combattimenti un contorno più interessante e variegato. Mi spiace, ma personalmente più di una sufficenza non riesco a darla.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/07/2011 14:44:03
   7 / 10
Miike ci prova con il genere "classico" e il risultato è un buon film sui samurai,sull'onore dei Giapponesi e sulla "morte"!
Dopo una prima parte di reclutamento e strategia che ricorda "I sette samurai" assistiamo a una lunga carneficina!
Malgrado tecnicamente sia molto valido rimangono ignoti alcune decisioni registiche...come il fatto di far sopravvivere samurari trafitti alla gola con spade e colpiti al petto o cascate di sangue di provenienza oscura...un po' di surrealismo in una vicenda piuttosto concreta di cui non sentivo la necessita'!
Cruda e spietata la sequenza della donna senza arti,la scena a cui è piu' facile ricondurre il cinema di Miike!

Tom24  @  01/07/2011 10:47:51
   8 / 10
L'originale del 1962 in bianco e nero mi aveva stupito per le belissime scene d'azione.

Miike qui rende tutto più sanguinolento e assuefacente, come giusto che sia, ma esagera troppo con alcune scene trash e soprattutto tradisce l'originale in diversi punti.

Sostanzialmente distrugge la figura e il mito del samurai.

Bellissime scene d'azione.

AirCount  @  01/07/2011 01:05:52
   8 / 10
Un film ben fatto,non eccelle in originalita perche per tutta la durata del film mi e parso di sembrare il remake dei 7 samurai,ma comunque piacevole da guardare.
La fotografia e ottima,quando caminano in mezzo alla natura ti viene voglia di vivere in Giappone,la recitazione e nella media ma forse questa impressione e dovuta al doppiaggio in italiano che anche se non e scarsissimo un mezzo voto lo fa perdere al film.
La storia e ben costruita,al inizio con tutti quei nomi non facili per noi occidentali ti perdi che e una meraviglia,infatti i primi 10 min non ci stavo capendo un caxxo,ma poi il puzzle si completa da solo.
La battaglia nella seconda parte e molto divertente e dura quanto una battaglia vera (forse leggermente di piu).
La critica verso ia classe dirigente e l'idea che caraterizza il film,classe dirigente impersonificata benissimo dal nobile Natuz-qualcosa.
In realta il 7.5 e il voto che si merita,ma metto otto per alzare leggermente la media e invogliare la gente a vedere questo film che merita di essere visto.


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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  01/07/2011 00:54:42
   7½ / 10
Deve molto a Kurosawa (anche se le scene di battaglia mancano di quella profondità di campo che avevano col maestro scomparso) e soprattutto ai 7 samurai (che qui sono 13 ma che ricalcano gli stessi personaggi dello storico film). Più o meno tutto prosegue senza grandi sorprese. In stile Miike, tutto è amplificato e più occidentalizzato, senza perdere però nulla della magia di quel mondo perduto.

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Ultima risposta 05/07/2011 20.44.33
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simonssj  @  29/06/2011 20:30:33
   6 / 10
c'è poco da dire...è un film di vendetta, di onore, sul significato della parola "missione" che esula dalle sfumature di bene e male cui siamo abituati e rimane, in tutta la sua bellezza e nobiltà, come semplice coerenza e difesa della parola data. In quest'ottica il capo delle guardie Hanbei risulta, forse, il personaggio più intrigante assieme al cacciatore di animali (SPOILER)

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Peccato che tutto ciò viene raccontato con uno stile poco coinvolgente (per quanto mi riguarda), poco emozionante e in modo troppo freddo. Bella in ogni caso la battaglia finale, ma il film mi ha lasciato veramente poco da portarmi a casa

Febrisio  @  27/06/2011 18:44:16
   7½ / 10
Il ritorno di Miike è firmato da una prima scena quasi autocelebrativa, cogliendo anche occasione di salutare una parte di fans. Allontanandosi subito da una eccessiva violenza, come pure da qualsiasi eccesso d’estetica, o azione roboante, preferendo un’atmofera equilibrata, 13 assassins sintetizza in modo essenziale una storia dal sapore epico. Senza sbavature, riducendo alcuni cali di ritmo, e rischiando di confondere lo spettatore nella parte iniziale, il regista giapponese dimostra tutta la sua abilità nel farsi apprezzare rimaneggiando il classico. La sottile linea che divide l’assassino dal samurai vien spesso e volentieri ritoccata dal difficile distinguere tra etica e onore. Non mancando di non prendersi troppo sul serio, il film diverte e riesce a creare una buona empatia con lo spettore.

Invia una mail all'autore del commento kampai  @  27/06/2011 14:31:39
   8 / 10
stupendo film!la battaglia finale vale il prezzo del biglietto.ci sono alcuni tempi morti ma questo è un film che và visto al cinema.sempre più innamorata di miike

Rand  @  26/06/2011 19:13:10
   8½ / 10
il secondo film di Miike che vedo rivela un talento non comune a passare da generi filmici obbiettivamente diversi, poi adoro i film sui samurai, anche perchè non è che siano così accattivanti per il grande pubblico che aspetta solo Harry Fotter o patria Bay, comunque, per la cronaca in sala eravamo in due! Io e mio fratello, ma va bene così. Preservare l'onore è la massima aspirazione di un uomo di spada, in questo caso in un epoca che ormai li considera superati 13 uomini daranno un senso ultimo al propio essere samurai. La prima parte del film introduce in modo ottimo l'azione che verrà poi, il "capo" dei samurai Shinzaemon abbandona la canna da pesca per pescare un pesce più interessante, invita a partecipare alla sua scommessa anche il nipote, poichè non ha di meglio da fare, poi il resto del gruppo. Usando una messa in scena formale ma impeccabile Miike rende il film un affresco crepuscolare di un epoca in cui coraggio e crudelta sono i lati della stessa spada. Ma brandire una katana non basta, bisogna essere pronti al massacro totale, mettere tutto in gioco, perchè la vita dei samurai serve a difendere la gente, il popolo, che ha diritto a vivere non solo a servire e a morire. Incalzante la musica durante gli scontri, ottimi tutti gli attori, notevole lo stile Musashi adottato dai samurai, bellissimi gli ambienti naturali, dove si ritrovano a passare. In definitiva un grande film che rifacendosi ai sette samurai e alla sfida del samurai ricelebra l'epoca dei guerrieri giapponesi, ormai al loro epilogo.
"possiamo solo servire!"

mr orange  @  25/06/2011 19:47:48
   9 / 10
molto bello. miike riesce a costruire un film sui samurai che ricorda molto i classici del passato e su tutti i sette samurai. il film potrebbe essere diviso a metà, la prima volta alla costruzione della vicenda e che fa per preparazione alla seconda, una lunga battaglia probabilmente la più lunga senza pause e anche forse la migliore per resa grafica, tranne qualche piccolo eccesso grafico.
qualche difetto è il solito doppiaggio, per la verità non è stato fatto un brutto lavoro però per questi film l'originale è meglio. inoltre ho fatto un pò di fatica a distinguere i vari personaggi ma probabilmente è colpa mia e rimediero alla seconda visione.

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Ultima risposta 26/06/2011 00.23.17
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Trools87  @  25/06/2011 02:08:37
   8½ / 10
Stupendo film di Takashi, ti coinvolge fin dai primi minuti e ti tiene incollato allo schermo. Da vedere!

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Ultima risposta 01/07/2011 14.38.01
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  17/06/2011 13:12:50
   8 / 10
Incredibile Miike (anzi Maic come ha detto quello del fantafestival), incredibile la vastità del suo sguardo cinematografico, capace di spaziare da yattaman a un film come questo, che al contrario di quello che si può pensare, è una pellicola classicissima, quasi un omaggio al rigore di Akira Kurosawa, e ai film sui samurai della scuola classica. Rigorosissimo, regia matura, senza nessun eccesso (ma la violenza c'è eccome), con una fotografia eccezionale e un uso magnifico della profondità della pellicola. Bisogna saperlo guardare però, perchè non concede strizzate d'occhio agli spettatori desiderosi di sangue e frattaglie. E' un film sull'idea della vita e della morte nel Giappone feudale del 1844. Bello, con un finale che ricorda moltissimo Il mucchio selvaggio (e quante volte western e samurai sono andati a braccetto, Sergio Leone ne sapeva qualcosa), con qualche tocco surreale tipico del cinema giapponese, i 13 assassini del titolo agiscono dopo una preparazione paziente che ne spiega le motivazioni, ma quando arriva la vendetta è spettacolare. Miike dimostra di essere un autore completo.

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  17/06/2011 10:33:28
   8 / 10
Bellissimo esempio di cinema classico, a dimostrazione che Miike sa fare tutto.
La battaglia finale, lunga, estenuante, girata e montata da dio in persona, è da 97 minuti di applausi. E, nonostante gli eroismi dei samurai protagonisti, non c'è retorica, che tanto alla fine, buoni o cattivi, muoiono con la faccia inzuppata nel fango, nel sangue e nella *****.

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Ultima risposta 17/06/2011 13.39.09
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Tumassa84  @  06/10/2010 09:21:48
   8 / 10
Come spesso capita ultimamente, grande successo ai botteghini per l'ultimo film del grandissimo Miike Takashi (perdonatemi la sviolinata, ma è un regista che adoro). E come spesso è capitato nella sua carriera, anche questa nuova opera è una sfida tutta nuova per il regista di Osaka: infatti, le sue uniche esperienze con il genere jidaigeki (ovvero di ambientazione storica) sono state Izo, che è però tutto fuorchè un jidaigeki canonico, anzi si potrebbe definire un anti-jidaigeki, e Sabu, una modesta produzione televisiva. 13 Assassins, invece, è un ambizioso e canonico jidaigeki, remake di un omonimo film datato 1963 (che non ho visto e con il quale quindi non posso fare un paragone).

Il film si apre con un'importante sequenza in cui viene mostrato un seppuku (o harakiri, come viene semi-erroneamente più spesso detto in occidente). Importante perchè ha il ruolo di calare immediatamente lo spettatore nelle logiche del periodo dello shogunato, così lontante da quelle dei giorni nostri, e, data la violenza soprattutto psicologica della scena, per avvertire che la visione non sarà propriamente delle più leggere. La storia è molto semplice, e vede un gruppo di dodici samurai partire per andare ad uccidere un crudele signore, nonostante la natura disperata della missione. A loro poi si aggiungerà un tredicesimo, personaggio fuori dal coro e utile a Miike per inserire qualcuna delle sue scene comiche, grottesche e, come da prerogativa del suo cinema, deliberatamente fuori dal contesto della pellicola. Il climax del film è qualcosa di semplicemente sublime, quasi un'ora di combattimenti realizzati in maniera superba, ben congegnati, senza cadute di ritmo, con continui tocchi di classe e cruenti al punto giusto. La sfida, quindi, è stata ancora una volta vinta da Miike, il quale è riuscito a creare una pellicola che funziona perfettamente come jidaigeki, fino a candidarsi probabilmente a vero standard e modello di jidaigeki moderno, che sa intrattenere il grande pubblico con uno spettacolo di qualità, ma che nel contempo non rinuncia al suo stile unico e alla vena di follia che lo contraddistingue. Molto bene anche il cast, soprattutto con il carismatico Yakusho Koji e il giovane Yamada Takayuki, probabilmente alla sua, finora, miglior interpretazione.

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Ultima risposta 07/10/2010 09.28.36
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  13/09/2010 22:03:58
   8 / 10
Ecco che qui Takashi Miike riprende i classici, li omaggia con rispetto e poi sceglie una strada diversa: la sua.
Le dense e cupe atmosfere che gravano sulla scena di un Giappone di metà ottocento dominato dalle dinastie Shogun e dalla rigida morale dei samurai, servono ad introdurci nel resoconto delle sadiche efferatezze del signorotto pretendente al titolo contro cui sarà decisa l'eliminazione.
Ma non appena la spedizione degli assassini guidati dal nobile samurai parte per l'inesorabile missione, anche il taglio dato da Miike cambia: cambia la luce che diventa più vivida, cambia il tono dei dialoghi, viene introdotto l'elemento spiazzante e dissacrante (il tredicesimo) e tutto il lento movimento preparatorio troverà il suo apice e la sua soluzione nel corso di una delle battaglie più avvincenti, più impari, più ricche di astuzie militari e gesta eroiche (ma inframezzate da salvifici momenti autoironici), più sporche e sonore e soprattutto interminabili che mi siano state date da vedere sul grande schermo.
La morale finale è ben lontana sia dalla retorica, che viene sbugiardata col divertimento, sia da debolezze nostalgiche: Miike guarda al futuro, rinuncia agli eccessi (e quando c'è da mostrare lo fa con inusuale parsimonia, tutto sommato) e sceglie la via della distanza dall'apologia della violenza, sia pur codificata.
Gran montaggio, fotografia e scenografia che da soli fanno meritare a questi 13 assassins la visione al cinema.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  12/09/2010 23:33:15
   8 / 10
13 Assassins è un omaggio al cinema epico di Akira Kurosawa ed ai 7 samurai in particolare. Teso e vibrante fino alla lunghissima battaglia finale veramente favolosa. Bella la regia di Miike e ottima sia la fotografia che la scenografia. Nemmeno tanto velata la critica alla società giapponese fatto di codici a cui rimanere fedeli fino all'autolesionismo.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/09/2010 15.47.38
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  10/09/2010 03:01:55
   7½ / 10
Epico ma mai ridondante, lirico ma mai gratuìto nella sua spettacolarità, persino riflessivo nella sua metafora sulla morte ("La morte è gratitudine della vita"), il nuovo film di miike takeshi non delude le attese. Tributo (non dichiarato?) a John Woo e Kurosawa, vanta una delle più spettacolari e infinite battaglie (circa un'ora di proiezione, 4/4 del film) del cinema contemporaneo.
E' a tutti gli effetti un "western orientale" che nei momenti più introspettivi sembra ricalcare il pathos di "Notte senza fine". Epilogo formidabile per quello che è ormai un cinema classico plasmato a immagine e somiglianza del gusto attuale. E, cosa importante, evìta quasi sempre il manierismo, rischio formale molto presente in film di questo genere

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Ultima risposta 01/07/2011 10.53.16
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